lunedì 18 novembre 2024

Il Funerale... Per non fare un funerale

 Dopo il mio ultimo post, ho pensato di regalarvi questo brano di Branduardi, si intitola, "Il Funerale", vista l'aria che tira ultimamente nel nostro blog... 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 


20 commenti:

  1. Branduardi... bravo eh! Ma tutte le volte che lo sento mi vien da toccarmi la sotto. Stavolta poi!!! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 😂😂🤣🤣🤣🤣 C'hai ragione, però a parte il titolo il brano originale, non quello suonato da me, è bello, il mio era un modo per sdrammatizzare, ma credo di aver fallito... 😉😊

      Elimina
  2. già...già...ho pensato la stessa cosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma com'è, ultimamente tutti anonimi? Comunque come ho detto a Perry, il mio era un modo per sdrammatizzare ma credo proprio non mi sia riuscito...

      Elimina
  3. Io sono molto appassionato di folk eppure noto che mi mancano parecchi tasselli. Molto bello questo pezzo, ed eseguito alla grande (che t'o ddico a 'ffa?). La tua chitarrina suona sempre meglio! De profundis, cioè complimenti! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non conoscevi questa canzone di Branduardi? Non ricordo a quale album appartiene, e neppure l'anno in cui è uscito, però ricordo che il testo è una traduzione di un canto degli indiani d'america:
      "Se viene la sera
      Compagno non avrai
      Da solo farai la tua strada
      E allora la prima sarà la faina
      Verrà per portarti paura
      Se non la fuggirai
      Sorella ti sarà
      È lei che davvero conosce
      L'ordine segreto che il fiume conduce
      Per il tuo passo il sentiero sicuro
      Se viene la sera
      Compagno non avrai
      Da solo farai la tua strada
      Sarà solo allora che da te verrà il lupo
      Verrà per portarti paura
      Se non lo fuggirai
      Fratello ti sarà
      È lui che davvero conosce
      Il passo segreto che il monte ferisce
      Per il tuo capo il riparo sicuro
      Seguendo la via
      Che va verso il lago
      Tu troverai la sorgente
      Ritroverai la collina dei giochi
      E là tu deponi il tuo cuore"

      Elimina
  4. Anni fa, quando col gruppo facevo pezzi in italiano, cazzeggiavamo col cantante infilando rime con improbabili animali di fantasia in stile Branduardi, e il finale era sempre:
    e per ultima... la MORTE!
    :D

    RispondiElimina
  5. Risposte
    1. 😂😂😂😁 Ci sta, anche i fichi d'india, fecero uno sketch in cui uno dei due prendeva in giro "confessioni di un malandrino" e l'altro quello che purtroppo è morto, faceva una cifra di facce strane, io devo dire invece che Branduardi mi piace, trovo la sua musica dolce ed aggraziata, nei lontani anni 80 andai a vedere un suo concerto all'ex palaeur, fu davvero un bellissimo concerto

      Elimina
  6. Bravo Mimmo. Questo brano non lo ricordavo e poi pian piano ascoltandoti mi è riaffiorato. La morte ci rende tutti uguali, come diceva Totò.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mio nonno mi diceva che per non aver paura della morte, ci devi pensare almeno 5 minuti al giorno, in questo modo apprezzerai di più anche la vita...

      Elimina
  7. Lo sai, Branduardi piace molto anche a me. Il brano era nell'album alla fiera dell'est del '76. Il testo mi sembra fosse una rielaborazione di un tradizionale rumeno, ma non ci giurerei. Bravo come sempre Mi'

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Ste, io ricordavo il 78, ma sicuramente sbagliavo, ricordo invece perfettamente che il testo è una traduzione di un canto di una tribù degli indiani d'America, lo ricordo perché vidi una intervista proprio di Branduardi tanti anni fa

      Elimina
  8. Tra le canzoni dell’album Alla fiera dell’est (1976) di , è certamente degna di nota Il funerale. Si tratta infatti di un rimaneggiamento della poesia La sera si fa sera del suo professore di liceo . È sufficiente limitarsi alla prima strofe dei due componimenti per rendersi conto delle profonde analogie: «Se viene la sera / compagno non avrai, / da solo farai la tua strada... / E allora la prima sarà la faina, / verrà per portarti paura. / Se non la fuggirai, / sorella ti sarà, / è lei che davvero conosce / l’ordine segreto che il fiume conduce, / per il tuo passo il sentiero sicuro. / Se viene la sera compagno non avrai, / da solo farai la tua strada... » (Branduardi) – «La sera si fa sera, / Tu non avrai compagni. / Ed allora verrà / La faina da te / Per metterti paura. / Ma non prender paura, / Prendila per sorella. / La faina conosce / E l’ordine dei fiumi / E i fondali dei guadi / E ti farà passare / Senza che tu t’anneghi / E poi ti condurrà / Fino alle fonti fredde / Perché tu ti rinfreschi / Dai polsi fino ai gomiti / Dei brividi di morte».



    In realtà, come ha dimostrato Dan Cepraga, il componimento di Fortini è a sua volta una traduzione da canti romeni di tradizione orale, relativi alle diverse fasi della cerimonia funebre

    RispondiElimina
  9. Incuriosito dai nostri ricordi diversi, ho fatto una ricerca e mi sono imbattuto (fra le altre fonti ) in questo commento della Treccani, credo abbastanza autorevole. Non è per dire avevo ragione io, sia chiaro, magari essendo tradizioni orali ( sia le rumene che dei nativi americani come dici tu ) hanno tutte un fondo comune, specie per i temi della morte che hanno sempre affascinato l'uomo. Se non altro, aldilà se è giusta o meno, non sono rincoglionito del tutto, anche se queste cose le avevo lette decenni fa ;-)))))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai fatto una ricerca, come se dice dalle nostre parti, coi controcojoni, per cui mi fido più di te che della mia memoria

      Elimina
  10. Quel finale con un accordo maggiore, lascia presagire un filo di speranza, per molti popoli la morte non è la fine assoluta ma l'inizio di qualcosa di nuovo..
    In ogni caso, credenze o non credenze, ascoltarti suonare è sempre un grande piacere e lo dico con estrema sincerità, grazie per la condivisione, ciao Mimmo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cerca su youtube: prof. Vittorio Marchi, troverai parecchi suoi video, uno più interessante dell:alto

      Elimina
    2. Si si, ho letto un sacco di libri riguardo l'argomento coscienza dopo la morte, li ho sempre trovati intriganti e pieni di mistero, grazie del feedback andrò sicuramente a spulciare sul tubo

      Elimina
  11. Ciao Mimmo, sono forse un po' assente, ma ancora vivo! (Come diceva la nonnina dei Croods). Comunque bel pezzo, eseguito con sentimento.
    Riguardo al titolo, mi viene in mente un mio compagno di liceo (soprannominato Jena) che, partecipando ad un corteo funebre, aveva dovuto allontanarsi per non scoppiare a ridere in seguito al bestemmione di un suo parente che aveva calpestato una enorme cacca di cane ...

    RispondiElimina

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per inserire una immagine nel commento scrivi: [img]URLdell'immagine[/img]
Per inserire un video nel commento scrivi: [video]URLdelvideo[/video]