Dopo il mio ultimo post, ho pensato di regalarvi questo brano di Branduardi, si intitola, "Il Funerale", vista l'aria che tira ultimamente nel nostro blog... 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂
😂😂🤣🤣🤣🤣 C'hai ragione, però a parte il titolo il brano originale, non quello suonato da me, è bello, il mio era un modo per sdrammatizzare, ma credo di aver fallito... 😉😊
Io sono molto appassionato di folk eppure noto che mi mancano parecchi tasselli. Molto bello questo pezzo, ed eseguito alla grande (che t'o ddico a 'ffa?). La tua chitarrina suona sempre meglio! De profundis, cioè complimenti! ;)
Non conoscevi questa canzone di Branduardi? Non ricordo a quale album appartiene, e neppure l'anno in cui è uscito, però ricordo che il testo è una traduzione di un canto degli indiani d'america: "Se viene la sera Compagno non avrai Da solo farai la tua strada E allora la prima sarà la faina Verrà per portarti paura Se non la fuggirai Sorella ti sarà È lei che davvero conosce L'ordine segreto che il fiume conduce Per il tuo passo il sentiero sicuro Se viene la sera Compagno non avrai Da solo farai la tua strada Sarà solo allora che da te verrà il lupo Verrà per portarti paura Se non lo fuggirai Fratello ti sarà È lui che davvero conosce Il passo segreto che il monte ferisce Per il tuo capo il riparo sicuro Seguendo la via Che va verso il lago Tu troverai la sorgente Ritroverai la collina dei giochi E là tu deponi il tuo cuore"
Anni fa, quando col gruppo facevo pezzi in italiano, cazzeggiavamo col cantante infilando rime con improbabili animali di fantasia in stile Branduardi, e il finale era sempre: e per ultima... la MORTE! :D
😂😂😂😁 Ci sta, anche i fichi d'india, fecero uno sketch in cui uno dei due prendeva in giro "confessioni di un malandrino" e l'altro quello che purtroppo è morto, faceva una cifra di facce strane, io devo dire invece che Branduardi mi piace, trovo la sua musica dolce ed aggraziata, nei lontani anni 80 andai a vedere un suo concerto all'ex palaeur, fu davvero un bellissimo concerto
Lo sai, Branduardi piace molto anche a me. Il brano era nell'album alla fiera dell'est del '76. Il testo mi sembra fosse una rielaborazione di un tradizionale rumeno, ma non ci giurerei. Bravo come sempre Mi'
Grazie Ste, io ricordavo il 78, ma sicuramente sbagliavo, ricordo invece perfettamente che il testo è una traduzione di un canto di una tribù degli indiani d'America, lo ricordo perché vidi una intervista proprio di Branduardi tanti anni fa
Tra le canzoni dell’album Alla fiera dell’est (1976) di , è certamente degna di nota Il funerale. Si tratta infatti di un rimaneggiamento della poesia La sera si fa sera del suo professore di liceo . È sufficiente limitarsi alla prima strofe dei due componimenti per rendersi conto delle profonde analogie: «Se viene la sera / compagno non avrai, / da solo farai la tua strada... / E allora la prima sarà la faina, / verrà per portarti paura. / Se non la fuggirai, / sorella ti sarà, / è lei che davvero conosce / l’ordine segreto che il fiume conduce, / per il tuo passo il sentiero sicuro. / Se viene la sera compagno non avrai, / da solo farai la tua strada... » (Branduardi) – «La sera si fa sera, / Tu non avrai compagni. / Ed allora verrà / La faina da te / Per metterti paura. / Ma non prender paura, / Prendila per sorella. / La faina conosce / E l’ordine dei fiumi / E i fondali dei guadi / E ti farà passare / Senza che tu t’anneghi / E poi ti condurrà / Fino alle fonti fredde / Perché tu ti rinfreschi / Dai polsi fino ai gomiti / Dei brividi di morte».
In realtà, come ha dimostrato Dan Cepraga, il componimento di Fortini è a sua volta una traduzione da canti romeni di tradizione orale, relativi alle diverse fasi della cerimonia funebre
Incuriosito dai nostri ricordi diversi, ho fatto una ricerca e mi sono imbattuto (fra le altre fonti ) in questo commento della Treccani, credo abbastanza autorevole. Non è per dire avevo ragione io, sia chiaro, magari essendo tradizioni orali ( sia le rumene che dei nativi americani come dici tu ) hanno tutte un fondo comune, specie per i temi della morte che hanno sempre affascinato l'uomo. Se non altro, aldilà se è giusta o meno, non sono rincoglionito del tutto, anche se queste cose le avevo lette decenni fa ;-)))))))
Quel finale con un accordo maggiore, lascia presagire un filo di speranza, per molti popoli la morte non è la fine assoluta ma l'inizio di qualcosa di nuovo.. In ogni caso, credenze o non credenze, ascoltarti suonare è sempre un grande piacere e lo dico con estrema sincerità, grazie per la condivisione, ciao Mimmo.
Si si, ho letto un sacco di libri riguardo l'argomento coscienza dopo la morte, li ho sempre trovati intriganti e pieni di mistero, grazie del feedback andrò sicuramente a spulciare sul tubo
Ciao Mimmo, sono forse un po' assente, ma ancora vivo! (Come diceva la nonnina dei Croods). Comunque bel pezzo, eseguito con sentimento. Riguardo al titolo, mi viene in mente un mio compagno di liceo (soprannominato Jena) che, partecipando ad un corteo funebre, aveva dovuto allontanarsi per non scoppiare a ridere in seguito al bestemmione di un suo parente che aveva calpestato una enorme cacca di cane ...
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Branduardi... bravo eh! Ma tutte le volte che lo sento mi vien da toccarmi la sotto. Stavolta poi!!! :D
RispondiElimina😂😂🤣🤣🤣🤣 C'hai ragione, però a parte il titolo il brano originale, non quello suonato da me, è bello, il mio era un modo per sdrammatizzare, ma credo di aver fallito... 😉😊
Eliminagià...già...ho pensato la stessa cosa
RispondiEliminaMa com'è, ultimamente tutti anonimi? Comunque come ho detto a Perry, il mio era un modo per sdrammatizzare ma credo proprio non mi sia riuscito...
EliminaIo sono molto appassionato di folk eppure noto che mi mancano parecchi tasselli. Molto bello questo pezzo, ed eseguito alla grande (che t'o ddico a 'ffa?). La tua chitarrina suona sempre meglio! De profundis, cioè complimenti! ;)
RispondiEliminaNon conoscevi questa canzone di Branduardi? Non ricordo a quale album appartiene, e neppure l'anno in cui è uscito, però ricordo che il testo è una traduzione di un canto degli indiani d'america:
Elimina"Se viene la sera
Compagno non avrai
Da solo farai la tua strada
E allora la prima sarà la faina
Verrà per portarti paura
Se non la fuggirai
Sorella ti sarà
È lei che davvero conosce
L'ordine segreto che il fiume conduce
Per il tuo passo il sentiero sicuro
Se viene la sera
Compagno non avrai
Da solo farai la tua strada
Sarà solo allora che da te verrà il lupo
Verrà per portarti paura
Se non lo fuggirai
Fratello ti sarà
È lui che davvero conosce
Il passo segreto che il monte ferisce
Per il tuo capo il riparo sicuro
Seguendo la via
Che va verso il lago
Tu troverai la sorgente
Ritroverai la collina dei giochi
E là tu deponi il tuo cuore"
Anni fa, quando col gruppo facevo pezzi in italiano, cazzeggiavamo col cantante infilando rime con improbabili animali di fantasia in stile Branduardi, e il finale era sempre:
RispondiEliminae per ultima... la MORTE!
:D
...con toccatina annessa!
RispondiElimina😂😂😂😁 Ci sta, anche i fichi d'india, fecero uno sketch in cui uno dei due prendeva in giro "confessioni di un malandrino" e l'altro quello che purtroppo è morto, faceva una cifra di facce strane, io devo dire invece che Branduardi mi piace, trovo la sua musica dolce ed aggraziata, nei lontani anni 80 andai a vedere un suo concerto all'ex palaeur, fu davvero un bellissimo concerto
EliminaBravo Mimmo. Questo brano non lo ricordavo e poi pian piano ascoltandoti mi è riaffiorato. La morte ci rende tutti uguali, come diceva Totò.
RispondiEliminaMio nonno mi diceva che per non aver paura della morte, ci devi pensare almeno 5 minuti al giorno, in questo modo apprezzerai di più anche la vita...
EliminaLo sai, Branduardi piace molto anche a me. Il brano era nell'album alla fiera dell'est del '76. Il testo mi sembra fosse una rielaborazione di un tradizionale rumeno, ma non ci giurerei. Bravo come sempre Mi'
RispondiEliminaGrazie Ste, io ricordavo il 78, ma sicuramente sbagliavo, ricordo invece perfettamente che il testo è una traduzione di un canto di una tribù degli indiani d'America, lo ricordo perché vidi una intervista proprio di Branduardi tanti anni fa
EliminaTra le canzoni dell’album Alla fiera dell’est (1976) di , è certamente degna di nota Il funerale. Si tratta infatti di un rimaneggiamento della poesia La sera si fa sera del suo professore di liceo . È sufficiente limitarsi alla prima strofe dei due componimenti per rendersi conto delle profonde analogie: «Se viene la sera / compagno non avrai, / da solo farai la tua strada... / E allora la prima sarà la faina, / verrà per portarti paura. / Se non la fuggirai, / sorella ti sarà, / è lei che davvero conosce / l’ordine segreto che il fiume conduce, / per il tuo passo il sentiero sicuro. / Se viene la sera compagno non avrai, / da solo farai la tua strada... » (Branduardi) – «La sera si fa sera, / Tu non avrai compagni. / Ed allora verrà / La faina da te / Per metterti paura. / Ma non prender paura, / Prendila per sorella. / La faina conosce / E l’ordine dei fiumi / E i fondali dei guadi / E ti farà passare / Senza che tu t’anneghi / E poi ti condurrà / Fino alle fonti fredde / Perché tu ti rinfreschi / Dai polsi fino ai gomiti / Dei brividi di morte».
RispondiEliminaIn realtà, come ha dimostrato Dan Cepraga, il componimento di Fortini è a sua volta una traduzione da canti romeni di tradizione orale, relativi alle diverse fasi della cerimonia funebre
Incuriosito dai nostri ricordi diversi, ho fatto una ricerca e mi sono imbattuto (fra le altre fonti ) in questo commento della Treccani, credo abbastanza autorevole. Non è per dire avevo ragione io, sia chiaro, magari essendo tradizioni orali ( sia le rumene che dei nativi americani come dici tu ) hanno tutte un fondo comune, specie per i temi della morte che hanno sempre affascinato l'uomo. Se non altro, aldilà se è giusta o meno, non sono rincoglionito del tutto, anche se queste cose le avevo lette decenni fa ;-)))))))
RispondiEliminaHai fatto una ricerca, come se dice dalle nostre parti, coi controcojoni, per cui mi fido più di te che della mia memoria
EliminaQuel finale con un accordo maggiore, lascia presagire un filo di speranza, per molti popoli la morte non è la fine assoluta ma l'inizio di qualcosa di nuovo..
RispondiEliminaIn ogni caso, credenze o non credenze, ascoltarti suonare è sempre un grande piacere e lo dico con estrema sincerità, grazie per la condivisione, ciao Mimmo.
Cerca su youtube: prof. Vittorio Marchi, troverai parecchi suoi video, uno più interessante dell:alto
EliminaSi si, ho letto un sacco di libri riguardo l'argomento coscienza dopo la morte, li ho sempre trovati intriganti e pieni di mistero, grazie del feedback andrò sicuramente a spulciare sul tubo
EliminaCiao Mimmo, sono forse un po' assente, ma ancora vivo! (Come diceva la nonnina dei Croods). Comunque bel pezzo, eseguito con sentimento.
RispondiEliminaRiguardo al titolo, mi viene in mente un mio compagno di liceo (soprannominato Jena) che, partecipando ad un corteo funebre, aveva dovuto allontanarsi per non scoppiare a ridere in seguito al bestemmione di un suo parente che aveva calpestato una enorme cacca di cane ...