domenica 31 dicembre 2023

Tre chitarre per Angelina

 Sollecitato da Giancarlo e da Mirko, ho deciso di fare questo video di comparazione delle tre chitarre a cui sono più legato: Recording King RP1-626C, Angy Safari 00, Eastman E8 OM. Forse è una comparazione che non ha molto senso, visto che si tratta di strumenti diversi sia come shape (0 - 12 tasti, 00 - 12 tasti, 000 - 14 tasti) sia come legni (Abete engelmann - mogano africano, Abete Trentino - Wengè, Abete sitka - palissandro), ma comunque mi stimolava fare un test che evidenziasse la diversità di timbro delle tre chitarre. 

E' stato una faticaccia montare gli spezzoni dei tre video nel tentativo di dare continuità all' esecuzione, ma sono abbastanza soddisfatto del prodotto finale e mi sembra che risulti la diversità di "carattere" dei tre strumenti, come la percepisco quando li suono. La  registrazione dei video è stata effettuata  in una unica take, uno dietro l'altro per cercare di mantenere la stessa posizione rispetto ai microfoni, lo stesso tocco e lo stesso timing.

Ho fatto dei ritocchi minimi in postproduzione: ho cercato di "normalizzare" i volumi delle chitarre (la RK ha più proiezione, la Angy meno, mentre la Eastman è nel mezzo) e ho equalizzato con un filtro passaalto a 50 HZ e una campana stretta rovesciata intorno agli 8000 Hz - una specie di de-esser - per togliere un po' di "rumore metallico" fastidioso, rilevato  dai sensibilissimi microfoni Lewitt. Non ho aggiunto nessun altro effetto: niente compressione nè riverbero. 

Sono curioso di leggere i vostri commenti e intanto vi faccio gli auguri di BUON ANNO 🎆🎇🎉


18 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Io le ho trovate fantastiche tutte e tre, ognuna per la sua peculiarità, comunque quella che mi è piaciuta di più è la 0 con attaccatura al 12°, l'ho sentita più diretta e bilanciata, ora però mi piacerebbe sapere da te, quale delle tre preferisci, i motivi e cosa ha in più rispetto alle altre, intanto ti auguro un felicissimo 2024!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In modo abbastanza ovvio ti rispondo che quella che preferisco è l'ultima arrivata, la Angy Safari. Ha una suonabilità eccezionale, più dinamica rispetto alle altre due anche se un con po' meno volume, il suono è più dolce (meno nasale: meno medioso ma con un buon rilievo delle basse e degli acuti, ricchi di armonici). In seconda battuta la Eastman che ha più un suono "Martin style", e un manico molto comodo anche se i due MI sono troppo vicini ai bordi della tastiera. Alla R.K. sono affezionato, la suono da più di 12 anni e ha un suono effettivamente molto potente e "asciutto", ma mi infastidiscono alcune trascuratezze nella realizzazione (i segnatasti a diamante sono posizionati male, la verniciatura alla nitro è delicatissima, si scheggia molto facilmente).

      Elimina
  3. Mi sono dimenticato di dire che le tre chitarre montano tutte quante corde Dogal RC148D, anche se sulla Angy sono state montate circa due mesi prima rispetto alle altre due chitarre. Sono corde Phosphore-Bronze che hanno la particolarità di essere Round-Core (l'anima centrale delle corde avvolte è a sezione rotonda invece che esagonale come è più comune). Devo dire che hanno un'ottima durata, pur non essendo rivestite, e risultano piacevoli sotto le dita perchè hanno un avvolgimento più fitto. Sono un poco più complicate da montare e ci impiegano qualche giorno di più a raggiungere una stabililtà di accordatura.
    [img]https://www.dogalstrings.it/thumbs/600x600/rc148-per-web.jpg[/img]

    RispondiElimina
  4. Be' se non ci fosse un Beppeferra bisognerebbe inventarselo...Inutile dirti che nelle mie povere orecchie non sento differenze tra le tre chitarre ma c'è una costante: Beppe è uno studioso e anche bravo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Max.
      Mi dispiace per il tuo problema uditivo, è triste non riuscire più a cogliere le differenze di suono tra le chitarre, dopo avere dedicato tanto tempo e passione all'analisi di questo meraviglioso strumento ... mi vengono in mente i piacevoli ed interessanti video che facevi nel negozio del Lenzotti. Ma so che il tuo spirito e la tua creatività non si arrendono di fronte a queste beffe del destino!

      Elimina
  5. Beppe non ho ancora ascoltato ma davvero hai fatto un lavoro da grande cooker! spero di ascoltare stasera (sto passando un periodo non bellissimo e molto impegnativo), buon anno a tutti voi ragazzi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Giancarlo. Mi dispiace per i tuoi problemi, ti auguro che tutto si risolva al meglio in tempi brevi.

      Elimina
  6. Sentito per bene con le cuffie, e anche per me la favorita è la angy. Proprio all'inizio, quando c'è il cambio tra la RK e lei, si sente benissimo il suono aprirsi, tante armoniche in più. Magari sono le frequenze adatte alle mie orecchie maciullate, ma è la angy che preferisco. Senza nulla togliere alle altre due, che ben conosco. Ma "the winner is..." tu, caro Beppe, che come sempre hai un tocco preciso ed espressivo, e si vede la cura e la passione che metti nello studio dei brani. Io mi arrendo sempre prima, provo per un po', imparo i pezzi all'80 per cento ( quando va bene) e mi accontento. Tu invece li studi come vanno studiati, e si sente. Bravo e grazie per questa prova che valorizza il nostro blog, portando in osteria buona musica, tecnica e belle chitarre. Già che c'eri potevi mettere una bella ricetta e un bicchierino di genepì, e avevi fatto tombola 🤣🤣🤣

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì Stefano, hai descritto bene e con poche parole le caratteristiche della Angy. È la chitarra più adatta all' esecuzione di questi pezzi da solo ( per suonare sul divano davanti al caminetto, direi un uso onanistico 🤪 ). Su un palco o in un mix, le altre due risulterebbero probabilmente più incisive, più a fuoco.
      Sono molto determinato nello studio dei brani che mi piacciono, anche se ritengo di non avere molto talento per la musica (ma tanto tempo fa, un insegnante mi disse che anche quello era un talento). Il problema è che quando ho raggiunto l' obbiettivo mi disamoro del pezzo e in poco tempo lo dimentico, per dedicarmi ad altre sfide.

      Elimina
    2. e meno male, così ci delizi con cose nuove eheheheh

      Elimina
    3. devo proporti una cosa, ci penso come e poi ti contatto

      Elimina
    4. OK, io per una VJam ci sono, sono sempre una sfida stimolante ...

      Elimina
  7. Devo premettere che questo è un test coi fiocchi. Per l'accuratezza della registrazione, per il montaggio ben calibrato, per la scelta felice di mettere alla prova le tre chitarre su un vero brano invece che situazioni musicali a capocchia e per la naturalezza con cui ti sei destreggiato con le tre contendenti. Un gran lavoro davvero, complimenti!
    A mio parere vince la Angy per timbro, apertura e ricchezza di suono, ma le altre non sfigurano, anzi! Da tempo penso che lo shape 00 sia quello più bilanciato soprattutto per il fingerstyle, e la Angy me lo conferma. Ma capisco benissimo che qualcuno potrebbe anche preferire il suono più rotondo della Eastman 000. Invece mi ha stupito la RK 0. Ti dissi che ero curioso di ascoltare il confronto tra le due chitarre più simili, a piccola RK e la Angy, una buona chitarra di serie e una bella chitarra di liuteria. Credevo che la RK ne sarebbe uscita un po' sottotono, invece se la gioca bene. Si tratta di gusti, ma quel timbro medioso, inaspettatamente potente, ben definito e un po' gutturale le conferisce una gran personalità. Concordo con te sui difetti di realizzazione, anche la mia (la sorella RK non cutaway) ha finiture poco accurate e un assemblaggio non perfetto, eppure il progetto di Schoemberg si conferma azzeccato anche a fronte di una realizzazione non impeccabile e con legni meno pregiati. Ci sarebbe di che discutere...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per i complimenti. Come ho detto la RK è la chitarra che possiedo da più tempo e a cui non rinuncerei, nonostante i suoi difettini, per le caratteristiche peculiari che hai ben descritto. In questo momento, se devo prendere una chitarra dalla rastrelliera la mano cade quasi sempre sulla Angy, anche se percepisco qualche limite con le open tuning, forse il suo setup è fin troppo al limite per il mio tocco che è a volte un po' pesante... E anche la Eastman ha caratteristiche sonore diverse dalle altre due che comunque apprezzo (e per certi pezzi apprezzo molto l'attacco del manico al 14° tasto). Insomma è un ottimo trio che penso mi terrà a bada la GAS per un bel pezzo!

      Elimina
  8. Tutte e tre suonano bene e che bel tiro nell' esecuzione.

    RispondiElimina

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per inserire una immagine nel commento scrivi: [img]URLdell'immagine[/img]
Per inserire un video nel commento scrivi: [video]URLdelvideo[/video]