domenica 17 settembre 2023

Yamaha FGX5 e NTX5 (Mastrocola - Marchì)

 Musicoff è uno dei canali a cui sono iscritto e che segue sempre con interesse. In questo caso ho pensato di riportarvi questo video perchè la presentazione delle chitarre in questione sono fatte da due professionisti italiani, che oltre ad essere degli ottimi musicisti, vantano una esperienza di palco non indifferente. Le loro considerazioni sulle qualità che ricercano in uno strumento da palco, nonostante i compromessi che si è costretti ad accettare, mi sembrano molto chiare e il sistema di amplificazione Atmosfeel di queste Yamaha pare aver caratteristiche interessanti. 

Il video è un po' lungo, ma non ci sono chiacchiere inutili e contiene anche diversi pezzi gradevoli suonati assieme dai due musicisti (direi quasi improvvisati sul palco), che danno un valore aggiunto rispetto alle  poche note eseguite solitamente nelle prove di uno strumento. Insomma ottime chitarre presentate da grandi musicisti, il tutto condotto con il calore e la professionalità tipici di Thomas Colasanti.

Mi ha molto colpito la tecnica ibrida usata da Giorgio Mastrocola con il particolare thumbpick (ottenuto dall'unione di un thumbpick con un plettro normale): usa il pollice per uno strumming a volte solo sui bassi, ma anche su tutte le corde, mentre aggiunge delle note arpeggiate con indice, medio e anulare, ottenendo un accompagnamento molto efficace.

Mi piacerebbe leggere i vostri commenti ...

26 commenti:

  1. è proprio un bel video, poi loro son bravissimi.
    Sembra anche un bel prodotto quel pre, bisogna però vedere se suona bene per le mani dei signori chitarristi, e se in mano di noi comuni mortali suona come ogni altro pre..
    Sta di fatto che le impressioni ascoltando con i miei monitor sono molto positive

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    1. Ti riferisci al THR30IIA di cui parla al minuto 35:30? In relatà Thoman spiega che sono con i controlli in posizione "FLAT" e vengono sfruttati solo come D.I. per passarre dal segnale sbilanciato della chitarra ad un segnale bilanciato da mandare al banco di mix.
      Comunque devono essere dei begli ampli in formato "lunch box" pensati per un uso casalingo.
      [img]https://shop.merula.com/173041-large_default/THR30II-WIRELESS-BLACK.jpg[/img]

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    2. No, mi riferivo al sistema di pre che montano le acustiche in prova a inizio video, al minuto 35 non ci sono arrivato, troppo lungo il filmato ma interessante già da inizio video, grazie della condivisione.

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    3. Intendevi il pre Atmosfeel: è interessante che le sorgenti del segnale siano tre, il piezo undersaddle, una pastiglia a contatto piezo attaccata al bridge plate e un microfono interno. Queste tre sorgenti sono miscelabili con due manopole sulla fascia, mentre la terza manopola è il master volume. In particolare i due sensori piezo sono filtrati opportunamente per catturare la parte di frequenze di ognuna che risulta più gradevole e con la relativa manopola di miscelazione agisci sulle caratteristiche di questo filtro.
      Il risultato sembra buono, ma per essere sicuri bisogna provare questi strumenti e magari provarli proprio sul palco, non in un negozio, dove la sensazione è ben diversa...

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    4. Esattamente, mi riferivo proprio a quello, mi ha spiazzato sentire un suono totalmente differente dai soliti suoni plasticosi dati dai piezo e dai vari pre montati di serie dalle varie case produttrici..
      Io di Yamaha acustiche ne ho posseduta una per tantissimi anni e ne ho provate diverse, ho sempre avuto un buon feeling con quel marchio, stavolta hanno superato se stessi per me..

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  2. Il sistema di amplificazione è molto interessante, ma lo dovrei sentire con le mie orecchie, sui forum se ne parla bene, sul suono acustico non so, mi pare che Andrea ne avesse provata una e non fosse rimasto particolarmente colpito. Comunque a me piacciono, anche come estetica in generale, dovrebbero essere strumenti di sostanza. In pratica credo che, dovendo suonarla a casa, preferirei sempre una Eastman E6 o simile, ma per un uso misto casa-palco, uno strumento così sembra avere davvero delle belle risorse.

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  3. Ho visto il video anche io appena uscito essendo iscritto al canale, e sottoscrivo le tue ( e le loro ) considerazioni: strumenti che per chi vive i palchi sono una sicurezza unendo un rapporto qualità/prezzo invidiabile. Chiaramente, appunto, non si parla delle solite chitarre che amiamo spupazzarci sul divano ( o che vorremmo) ma se si suona dal vivo, e se si suona con altri musicisti, le problematiche sono diverse e il focus va su altri aspetti oltre il suono duro e puro. Io possiedo diverse cose della yamaha: un basso entry level onestissimo, un'elettrica, la revstar coi P90, e la tastiera con cui faccio le mie cose in home recording. Tutto va alla grande, mai problemi, dovessi ricomprarli lo farei a occhi chiusi. Sulle chitarre, ho provato in negozio la transacoustic LL-TA perchè mi attiravano le sue possibilità sonore, e devo dire che anche senza gli effetti speciali si è dimostrata una chitarra ben suonante, comoda, alla fine in linea con altri prodotti della sua fascia ( intorno ai 1000, non pochissimo ). Il nome Yamaha non suscita sussulti nei nostri cuori acusticanti, ma credo che in generale sia un marchio che non delude quasi mai, con una qualità costante di base non trascurabile. E se per i professionisti questo è importante, a maggior ragione lo dovrebbe essere anche per noi dilettanti allo sbaraglio ;-)

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  4. Io ho provato, nel 2018 su richiesta di Andrea, la Yamaha FG180 50th anniversary, una riedizione celebrativa della FG180, da cui la FGX5 discende. Chitarra tutta in legno massello, non amplificata, e mi era piaciuta parecchio: suono tipico da dread Martin, con bassi profondi e cantini brillanti, un po' scavata sulle medie frequenze, con una bella proiezione, costo intorno agli 850 € (almeno mi sembra di ricordare). Insomma quando Andrea mi ha detto che ci aveva ripensato, sono andato da Scavino per prendermela, ma alla fine mi è rimasta attaccata alle dita la Eastman E8OM ...

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  5. Una considerazione sui prezzi di queste due chitarre: la FGX5 e la NTX5 sono intorno ai 1700 € e 1900€ rispettivamente, quindi un prezzo già importante. Ma esistono le sorelline minori FGX3 e NTX3 che hanno differenze minime (in pratica la differenza principale è che sono fatte in una fabbrica in Cina invece che in Giappone) e costano circa 1000€, forse un centone in meno per la FGX3.

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  6. video davvero esplicativo e ben fatto, comunque malgrado la loro qualità costruttiva, non ho mai apprezzato le yamaha più di tanto, non che non abbiano prodotto strumenti di qualità, ma non mi hanno mai colpito ne per l'estetica e neppure per un suono particolare, che le riesca a far riconoscere nel mare delle chitarre acustiche

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    1. Forse perchè hanno un suono più scavato sulle medie rispetto ad una dread Martin, più simile al mondo Taylor ... comunque non si può negare che sia chitarre con un rapporto qualità/prezzo alto.
      Aggiungo un video che mi ha suggerito Youtube relativamente ad una LL16D, fatto da quel liutaio pazzo che sevizia le chitarre (Driftwood). Qui la Yamaha esce molto bene da questo test un po' sadico ...
      [video]https://www.youtube.com/watch?v=kIOFcO-a_14[/video]

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    2. OPS! ho sbagliato il link ... il video sulle yamaha è questo:
      [video]https://www.youtube.com/watch?v=MYpAXJuJY7c[/video]
      Scopro inoltre che non c'è più la possibilita di cancellare un commento ...

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    3. Non lo metto in dubbio, Beppe, ma a me non piacciono neppure le Taylor (almeno alcune) e per lo stesso motivo, anche se esteticamente le trovo più accattivanti delle Yamaha, lo stesso si potrebbe dire delle Ovation, ma al contrario dei merci sopracitati, le Ovation, hanno una loro personalità un tratto distintivo che può farle amare od odiare, ma hanno comunque una personalità definita

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  7. La prima cosa che mi ha colpito è il thumb pick ibrido usato da Mastrocola. Io ho cercato un prodotto simile per molto tempo proprio per usarlo in quel modo e risolvere un mio problema: non riesco ad usare il plettro e al suo posto uso l'unghia dell'indice, che mi da pure la possibilità di passare immediatamente da una tecnica all'altra, ad esempio da fingerstyle a strumming senza fare acrobazie, quindi è un sistema che mi è congeniale, ma quando suono in strumming o faccio dei soli ho un volume di suono contenuto che mi obbliga a tenere alto il volume dell'amplificazione. Alla fine ho trovato un plettro tipo quello che usa lui (vedi foto), ma non regge le pennate in su. Se non lo tieni stretto con l'indice dopo pochi colpi ruota e si sposta o addirittura salta via, a meno che non lo stringi tanto da mandarti in cancrena il pollice! :D
    Quindi mi chiedo che thumb pick sta usando, perchè riesce ad usarlo proprio come vorrei fare io.
    [img]https://media.sweetwater.com/images/items/750/HE112P-large.jpg?v=0bb3363ecb6a12bf[/img]

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    1. Anche io sono rimasto molto colpito dal particolare thumbpick ... mi sembra di aver capito che si tratta di un thumbpick "composito" nel senso che è formato da un thumbpick Fred Kelly modello "Delrin Speed" sotto al quale incastra, tra la linguetta e il polpastrello del pollice, un plettro normale a forma di goccia.
      [img]https://www.stringsbymail.com/cache/optimized_images/0e472b4956bf3d81384639cf175ff2c2_380x380.jpg[/img]
      Io ho provato con un normale thumbpick dunlop ed in effetti il plettro, se è un po' "satinato", rimane incastrato in modo abbastanza stabile tra il pollice e la linguetta del thumbpick, che però deve essere accorciata un poco per evitare che interferisca nella pennata in giu' con la punta del plettro.
      Poi usarlo con la maestria di Mastrocola è tutto un altro discorso....

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    2. Si, anche a me sembra un accrocchio che si è fatto lui, e pare proprio che sia come dici tu. Il punto è come fa a tenerlo in posizione con le pennate in su senza stringerlo con l'indice. Senza dubbio deve essere abbastanza flessibile (infatti lo dice nell'intervista). Quello che ho provato io è un pezzo unico, tipo thin, molto morbido eppure non regge. Dopo un paio di pennate in su anche lievi comincia a ruotare attorno al pollice.
      Proverò anche il suo accrocchio! :D

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  8. Per quanto riguarda le Yamaha, sembrano ottime chitarre, ma vorrei ascoltarle col loro sistema di amplificazione senza il microfono ad asta davanti!
    Ho recuperato un video - Dio mi perdoni! - di un concerto 2023 di Max Pezzali in cui suona Mastrocola (dal minuto 36:34). Non so se usa la stessa yamaha come dice nell'intervista, ma se è quella, non sembra che abbia un suono così eccezionale...
    [video]https://www.youtube.com/watch?v=0K06E4MEzCo[/video]

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  9. Faccio una considerazione personale, quindi assai opinabile. Ho cercato sistemi di amplificazione che restituissero il più possibile le caratteristiche naturali della chitarra acustica, molti li ho trovati orribili, alcuni buoni, ma nessuno eccezionale. Non ne ho provati tantissimi, ma ho assistito personalmente a diversi concerti e dimostrazioni di prodotti vari e costosi che si differenziavano per timbro e dinamica, ma nessuno restituiva il vero suono acustico. Alla fine posso dire che tra il raffinato L.R. Baggs Lyric che ho montato sulla mia RK e il banalissimo piezo Fishman Sonitone che ho di serie sulla Tanglewood e sulla Sigma simil LG2, la vera differenza la fa la D.I. Se la regoli bene ottieni risultati simili. Il punto della questione è che per quanto il primo sia un raffinato microfono interno da applicare sotto al ponte e il secondo un banalissimo piezo, entrambi prendono il suono interno della chitarra mentre le nostre orecchie si aspettano il suono esterno che esce dalla buca, quindi non c'è pezza. Ma anche se ricorriamo al microfonaggio esterno, il suono migliora tantissimo ma non è più quello naturale. Nessuno piazza un microfono davanti alla buca senza smanettare sul mixer e aggiungere almeno un po' di riverbero. E se ci pensiamo bene la stessa cosa avviene quando microfoniamo qualunque strumento acustico, dai fiati al contrabbasso alla batteria fino alla voce umana. Una volta piazzato il microfono si smanetta sul mixer, si aggiunge almeno un po' di riverbero e intanto il suono vero è andato! Cioè si cerca una immagine amplificata di riferimento che non è più quella acustica pura. Solo noi chitarristi acustici non ci rassegnamo. Poi è vero che alcuni sistemi sono più naturali e soddisfacenti di altri così come un buon microfono rende meglio di uno scadente, ma in ogni caso si riproduce un suono che non è più quello naturale. Poi noi acustici soffriamo anche un po' della sindrome da divano e vorremmo avere quel suono quieto, pulito, definito e complesso anche su un palco mentre suoniamo con altri dieci musicisti, dove quel suono non può esistere. Alla fine credo che anche la ricerca del pickup perfetto per acustica (sistemi che tra l'altro costano un botto!) sia una delle nostre famose pips.

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    1. Pensare di riprodurre in modo fedele il suono "puramente acustico" di una chitarra con un sistema di amplificazione è un'utopia e mi sembra che anche Mastrocola lo dica all'inizio del video. Quello che lui ricerca e che lo soddisfa nell'atmosfeel, è un certo tipo di risposta dello strumento (credo che intenda dal punto di vista della dinamica oltre che del suono) che gli restituisca una sensazione tipicamente acustica anche quando si trova su palchi "grandi", in modo da non dover modificare il suo modo di suonare e il tocco, in queste situazioni, per emergere nel mix in modo decente.

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  10. Sulla Lakewood monto l'Anthem, che a differenza del Lyric miscela il suono del microfono a quello del piezo. Sebbene il mic del Lyric sia specificatamente destinato ad una ripresa ad alta fedeltà con poca predisposizione ai feedback, a me la combinazione dell'anthem sembra avere un risultato finale più omogeneo: mentre il mic si occupa di trasmettere il segnale di gamma medio alto, il piezo spinge le basse, e con un buon pre ( ma anche il nostro zoom ) si riesce ad ottenere un suono credibile e soprattutto godibile. Certo, siamo lontani dal suono da divano, ma quello è un sogno che ho abbandonato da anni. La ricerca del pickup perfetto è senza dubbio ascrivibile al ramo super pips. Anche gli elettrici, che ora si dividono tra analogico e digitale, si rendono conto che il loro inarrivabile ampli a valvole sul palco viene microfonato...e anche li, dopo smanettamenti di posizionamento e abilità esoteriche del fonico, il suono non sarà mai come arriva alle nostre orecchie in sala prove. Chissà, i chitarristi in generale devono aver fatto qualcosa di veramente brutto nelle vite precedenti :-)))))))))))

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    1. A volerla dire tutta, ultimamente per varie motivazioni, dal vivo sia all'aperto che in piccoli locali tipo librerie, sto usando sempre la Walden e il suo modesto fishman prefix pro, sempre passando per lo zoom AC2, e devo dire che alla fine il risultato è più che dignitoso, sia per noi musici che per il pubblico. Inoltre ho anche una terza via, che uso poco ma forse è la più completa: ho il magnetico da buca della schertler con il suo microfonino a condensatore. Se lo piazzo sulla walden posso miscelare ben 3 tipi di sorgente, tre suoni diversi da usare cum grano salis. Ma diventa troppo complicato da gestire al meglio su un palco, e alla fine uso questa possibilità solo nell'home recording

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    2. Credo che in sintesi l'Antem sia come un Lyric + piezo, quindi con la possibilità di dosare le caratteristiche che più ci piacciono dei due sistemi. Che poi il Lyric sia poco incline al feedback non è così vero. Alla fine questi sistemi vengono sempre magnificati in un contesto solistico o di registrazione (ma chi sarà poi che registra una chitarra in studio col Lyric invece di un buon microfono esterno?). Il problema nasce quando la chitarra acustica non suona da sola ma deve stare in una band con tanto di batteria. Allora se non vuoi il feedback devi tappare la buca, regolare bene la DI, fare bene attenzione al posizionamento dei monitor e se occorre sopprimere la frequenza bastarda che innesca nonostante tutto. E come dicevo sopra, alla fine quello che ottieni non è poi tanto meglio di ciò che puoi avere da un piezo, che però ti fa smadonnare di meno!

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    3. Alla fine, se non puoi contare su un buon fonico che ti pennella la chitarra a piacere a seconda del contesto, credo che sia più funzionale usare un piezo e investire in una buona DI piuttosto che spendere gli stessi soldi per un costoso pickup e dover smanettare col mixer. Ovvio che se non hai problemi di portafoglio... ma questa è una "catalanata" :D

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  11. Ho una Yamaha NTX500 e devo dire che ha un'amplificazione ottima

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