Angelo, sta buono!

Sarà il caldo, la noia dell'estate a casa, il recente esperimento di montare corde in nylon su una acustica, o sarà che sto rincoglionendo (tutti in coro: “si quello, quello!”), fatto sta che mi sto invaghendo di questa chitarrina. Si chiama Angel Lopez EC3000CNA ed è una chitarra classica ibrida. Per intenderci una succedanea della famosa Godin, che ormai da numerosi anni si è imposta come un modello di riferimento per il suono classico amplificato. Per la verità di classico rimane ben poco: via la cassa armonica, tavola solid body con spalla mancante e manico avvitato come una comune chitarra elettrica, truss rod con accesso sulla paletta finestrata, capotasto a metà strada tra una classica e una acustica (48mm), tastiera lievemente bombata, piezoelettrico al ponte e controlli di tono e volume sulla fascia. Quindi parecchio ibrida, votata al suono amplificato – al naturale è pressoché muta – e ad agevolare le zampe di chi proviene da chitarre acustiche o elettriche. Insomma una chitarra senza buco (che mette tanta allegria!), una vera eresia per un tradizionalista acustico come me. Eppure la Godin mi ha sempre attirato e questa Angel Lopez ne riprende il concetto costruttivo e il design ad un prezzo ben più abbordabile anche rispetto ad altre concorrenti della stessa tipologia (poco più di 300 euro). Manco a dirlo è prodotta in Cina, come ormai quasi tutte le chitarre non di alta fascia, e stando alle recensioni pare costruita in modo accurato, ben rifinita e comoda da suonare. Per quanto riguarda il suono, in rete girano parecchi video che, al netto di riverbero più o meno presente, restituiscono un timbro sonoro asciutto ma pieno, dinamico e ben bilanciato. Sicuramente un chitarrista classico arriccerà il naso, ma per chi è abituato a sonorità pop o latin jazz, ormai il suono di riferimento delle nylon string è quello, e in generale con le chitarre nylon string ci facciamo molte meno pippe rispetto a ciò che pretendiamo dall'amplificazione di una chitarra acustica. E' disponibile in tre modelli con tavola in abete, mogano e nera, versioni puramente estetiche dato che si tratta sempre della stessa tavola impiallacciata diversamente. In conclusione la Angel Lopez si propone come una versione efficace ed economica della costosa Godin, che di sicuro potrà vantare un sistema di amplificazione più sofisticato, le mitiche camere tonali (cavità all'interno del solid body che però non hanno mai fatto urlare al miracolo) e forse anche legni più selezionati, ma è pur sempre un manico avvitato su un tagliere e a giudicare dai video in circolazione non suona molto diversa. Una bella prova comparativa sarebbe interessante. L'unica perplessità riguarda l'ispezione del sistema piezo in caso di eventuali riparazioni, dato che il corpo della Angel Lopez non presenta aperture di sorta oltre al cosiddetto citofono con l'alloggiamento per la pila e il foro per il jack. A parte questo, trovo che sia ben riuscita nel design, essenziale ed elegante, con un bel ponte che ricorda quello delle Taylor e il contrasto della paletta finestrata di stampo classico a ricordare le origini di questo strumento. Mi piace proprio.
Ho paura.