mercoledì 7 giugno 2023

Non troppo allegro

Il suonatore sordo…Già siete al corrente delle mie oto-disavventure e non starò qui a ripeterle. Continuo a suonare con gli amici della vecchia banda e mi sento in dovere di farlo anche se, a dir la verità, sono un po’ demotivato. Per aiutarmi, credo di avervelo già raccontato, hanno cambiato il loro modo di suonare, tutti in cuffia, batteria elettronica, silenzio totale in saletta e so quanto è costato a tutti.

Il mio problema è il suono ambientale: le mie chitarre di casa, la martin e la moretta sono ridotte inesorabilmente al silenzio perchè le sento troppo diverse da prima, irriconoscibili, prive di qualsiasi appeal.

Se poi uso gli apparecchietti acustici (che sono costati come due o tre morette) è pure peggio: il suono è stridulo, assurdo, insopportabile. Questi aggeggi servono per una normale vita di relazione non certo per la musica.

Quando provo a suonarle, mi innervosisco subito. Per calmarmi le pulisco, le accordo e le ripongo scoraggiato nei loro astucci.

Sono arrivato così alla amara decisione di venderle (al mio livello uditivo la vecchia apx-4 Yamaha, appesa ormai da molto tempo al muro, basta e avanza). Un po’ triste, lo so.

Oggi la Martin se ne è andata. Avevo fatto un annuncio, è arrivato un giovane, vista, provata, presa. Che la custodisca con cura e che ne apprezzi la voce nel tempo.

Non vi ho detto nulla a riguardo un po’ per non annoiarvi con i miei malanni e un po’ perchè mi sembrava in qualche modo imbarazzante. Perdonatemi.



7 commenti:

  1. Imbarazzante perchè? Sicuramente è una storia triste perchè so benissimo quanto per te, e per ogni musicista, l'udito sia importante. Spiace che ti stia vendendo le chitarre migliori, a cui anche noi eravamo molto affezionati. Ma è una scelta tua, legittima e rispettabile. Solo non smettere di suonare, lo so, l'appagamento diminuisce, anche io sto perdendo molti decibel dall'orecchio destro ed ho un acufene continuo, ma anche suonare sulla yamaha terrà vivo l'interesse per la musica. Tra un po magari ti abituerai a sentire in maniera diversa, e allora tornerà la gas e noi ti accompagneremo a comprare una nuova chitarra con l'entusiasmo di sempre. Un abbraccione

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  2. Avevo visto l'annuncio della Martin, erano giorni che rimuginavo immaginando cosa stessi provando, mi dispiace davvero. Avendola provata non ci riesco a dire che era solo una chitarra, ma nello stesso tempo sono convinto che se c'è uno che ha le risorse per superare questo momento quello sei tu, sei sempre stato un vulcano di idee e di creatività, ti inventerai qualcosa anche stavolta. Forza Pone!

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  4. Capisco il tuo sconforto, ma tagliare i ponti con le tue chitarre, non è la via giusta, il tuo corpo non è sordo, è se anche le tue orecchie hanno perso colpi, le vibrazioni che uno strumento come la Moretta o la Martin che hai appena dato via, arrivano a tutto il tuo corpo dalle mani allo sterno, quante volte abbiamo disquisito sulla "botta" di bassi che una buona chitarra ci restituisce sulla pancia, quando la suoniamo? In questo momento le mie parole potranno sembrarti vuote o anche provocatorie, ma quelle sono le tue chitarre, sono maturate con te, ed in loro c'è una parte di te...Ok, la Martin se ne è andata, ma almeno regala alla Moretta una opportunità di restare

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  5. Mi dispiace tanto. Che peccato, dev'essere stata davvero dura. Ma capisco bene che avere una bellissima chitarra che per te non è più la stessa di prima diventa una sofferenza. Sono d'accordo con Mimmo, dai una chance alla Moretta. Non si sa mai...

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    1. Già il dispiacere c'è stato...però mi consola il fatto che il giovane che l'ha presa potrà goderne il suono ancora a lungo. Possederla per tenerla nell'astuccio non era per me di alcuna soddisfazione.

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  6. Blues_guitar_man19 giu 2023, 20:10:00

    Ciao Massimo, per alcuni mesi sono stato lontano da questa pagina per diversi motivi connessi al lavoro e me ne rammarico. Ma ancor più mi rattrista sapere dei tuoi problemi. Da un paio di anni anche io soffro di forti acufeni e fatico a distinguere i suoni quando c'è forte rumore di fondo. Leggo che anche Stefano ha simili difficoltà. Naturalmente male comunque non è vero che è mezzo gaudio perché la nostra passione comune x la chitarra è molto penalizzata. Ma ti scrivo soprattutto per esprimerti la mia solidarietà e vicinanza morale. Spero tu riesca a trovare un adattamento a questa situazione (il corpo umano ma anche la mente sanno trovare sempre soluzioni, anche alle peggiori difficoltà) e ti incoraggio a non mollare (non sei il tipo!) con la speranza di trovare presto un nuova occasione per incontrarci.

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