Be’ come è andata?
Lo spettacolo è stato aperto da un certo Mike Dawes e non mi è proprio piaciuto. Il tipo, parla molto (I love Bologna, Bologna in my heart, ecc ecc e va bene) ma quel che è peggio è che accanto ad atteggiamenti e mosse da rockstar, ha quello stile percussivo, con accordature aperte, apertissime che dopo il primo interminabile pezzo ti induce a pensare: ” ok sei bravissimo ma quando comincia la canzone?”.
Avanti così per quasi un’ora.
Pausa di venti minuti e approfitto per andare a respirare. Il caldo al Duse accoppa la gente, il teatro più antico di Bologna avrebbe bisogno di un impianto di ventilazione perchè così è una sofferenza.
Rientriamo e arriva T.E
Mi aspetto i suoi famosi ragtime, Borsalino, Angelina. E infatti comincia con un fantastico Deep River Blues. Segue Blue Moon e Seextin tons. Che ti dicevo? adesso è un’altra roba. Ahimè dopo solo questi tre pezzi anche lui attacca a dare botte sulla chitarra e sciorina tutte le acrobazie funamboliche che la sua mostruosa tecnica gli permette, ma è tutta roba per stupire, per lo spettacolo. Il pubblico però, a differenza di me, sembra gradire e va in delirio. Avanti così fino alla fine.
Ritornando a casa penso: e vabbe’ sono vecchio e preferisco altre robe. Lui è un gran professionista e da al pubblico quello che vuole…
ma che senso ha usare una chitarra acustica per fare 'ste cose? L’amplificazione, spropositata per una chitarra acustica, innescava sui bassi dei battimenti e delle risonanze tali da non fare nemmeno capire che nota fosse. Meglio sarebbe credo una chitarra elettrica.
Ripensandoci Antonio Forcione con la sua raffinata tecnica e sobrietà era meglio.
Confermi una impressione che mi ero fatto, vedendo i filmati dei suoi concerti sul tubo. Le sue capacità tecniche sono stratosferiche, quando incomincia a percuotere la chitarra fa cose che sarebbero difficili per un percussionista, poi esagera, usando spazzole, percuotendo microfoni, ecc. Ma non era un concerto di chitarra???
RispondiEliminaC'è chi dice che Tommy ha una sensibilità particolare nel percepire che cosa desidera il pubblico che si trova di fronte e adatta la sua esibizione di conseguenza.... Quindi il problema è che il pubblico medio gradisce solo questo tipo di istrionismo che invece a me provoca solo noia ed un po' di irritazione.
Per cui preferisco restarmene a casa e piuttosto mi compro i suoi dischi, che apprezzo molto e me li ascolto comodamente seduto nella mia poltrona....
Io non sarei così categorico, ricordiamoci che T. E. nasce come batterista e ha riportato sulla chitarra acustica il suo background ritmico, creando quello stile percussivo che è il suo marchio di fabbrica, che piace molto ai non addetti ai lavori, proprio perché è una novità, chi come noi suona la chitarra acustica, lo apprezza meno, ed è fisiologico, perché ognuno di noi si approccia al suo modo di suonare, con una idea ben precisa di chitarra acustica, che è quella che che si è formato in anni di musica suonata ed ascolti che hanno formato la propria tecnica, i nuovi chitarristi acustici, i tapper per intenderci, lo apprezzano molto di più quando usa le bacchette che quando suona in maniera tradizionale
RispondiEliminaIo l'ho visto 2 volte dal vivo, nel 2009 e nel 2010, entrambe le date nello stesso posto a Formigine in un piccolissimo palazzetto.
RispondiEliminaLa prima volta sono rimasto folgorato e molto colpito, non avevo mai ascoltato un alieno di quel calibro suonare a pochi centimetri dalla mia faccia ,
la seconda volta è stato praticamente un concerto copia e incolla, scaletta pressoché simile, il classico medley dei Beatles, la parte circense delle percussioni sulla chitarra, il brano degli aborigeni australiani, la seconda volta ricordo che a mia moglie le dissi, guarda ormai mancherà poco alla fine, andiamocene prima, anche perché faceva un caldo porco dentro a quel posto e comunque mi ero stufato di ascoltare musica strumentale per 2 ore di fila.
La prima volta aprì il concerto Pam Rose, bella voce, ma a me i suoi brani non piacquerò, bello però quando hanno fatto un duetto lei e Tommy, io credo che Emmanuel sia coinvolgente ascoltarlo quando duetta con qualcuno, soprattutto quando quel qualcuno è un singer o una singer..
Le mie considerazioni, dopo quelle 2 volte non ho più voluto ascoltare dei live di chitarristi fingerstyle, ed ho pensato che suonare la chitarra in quello stile sia bellissimo, forse però è più divertente per chi la suona e non per chi lo ascolta, ma questa mia ultima considerazione l’ho sentita dire da tanta gente..
La cosa che mi coinvolge da ascoltare come fingerstyle, non sono i concerti dedicati a questo genere, ma i seminari didattici, durano meno e magari si interagisce con il diretto musicista
Non ho mai visto TE dal vivo, ma ho divorato molti video dei suoi show e devo dire che effettivamente è uno showman fantastico, da al pubblico ciò che vuole e che si aspetta da Lui, gigioneggiando non poco e mettendo in mostra tutto il suo bagaglio tecnico, incredibile ma anche eccessivo a volte. Mentre, per legarmi al commento di Stefano, ho visto video più o meno lunghi dove duettava ( a volte triellava...) con altri musicisti e li usciva secondo me il musicista più vero. Ho comunque visto decine di concerti di chitarristi acustici e sono giunto alla conclusione che o sono in qualche forma di Kermesse ( tipo quella che abbiamo ascoltato nelle varie cappelle sul lago d'Orta , vari artisti e ognuno suonava due o tre pezzi) oppure prediligo i chitarristi che scrivono canzoni. Vari decenni fa ho avuto la fortuna di ascoltare john martin, bruce cockburn, jorma kaukonen, tutti validi chitarristi che oltre ai brani solo musicali usavano, o usano , la canzone come prodotto finale. Però ci sono un paio di artisti che fanno eccezione: uno è Franco Morone, che dirvi, le sue sono canzoni senza parole, non mi annoiano mai...l'altro è Giovanni Palombo perchè...è amico mio eheheheheh
RispondiEliminaGuarda Ste, non vorrei passare per ipocrita, visto che di brani in fingerstyle di mia composizione ne ho postati diversi anche qui sopra, come tutti voi poi alla fine, ma un conto è suonarli, un alto conto e rimanere ad ascoltare più di un ora brani di questo genere senza un cantato, per me diventa pesante alla lunga, mi ricordo una volta ho fatto un concerto per metà strumentale solo chitarra acustica e per metà cantato con una cantante, i miei amici me lo dissero a chiare lettere, ti preferiamo quando imbracci una chitarra elettrica e fai brani rock e cantati, anche strumentali stile Satriani, ma i brani melodici in fingerstyle proprio no,
Eliminaè chiaro che diventa tutto soggettivo, però alla fine non gli dò tutti i torti..
Mike Dawes è la star del momento, è il nuovo funambolo della chitarra acustica con tecniche percussive miste, come fu Jom Gomm tempo fa. Sul tubo ci sono anche alcuni video recenti dove Tommy e Dawes suonano insieme. Concordo con Stefano che TE dà il meglio di se proprio nei duetti, ma l'accoppiata con Dowes mi ha dato subito l'impressione che i due abbiano mondi distanti, e non mi stupisce che nei concerti suonino separati.
RispondiEliminaAnche io, parecchi anni fa, andai pieno di entusiasmo a sentire TE a Nonantola, e ricordo che alla fine del concerto mi era rimasto un filo di delusione. Il problema è che - per dirla alla francese - ogni concerto per strumento solista alla lunga rompe i coglioni. E per quanto TE sia uno dei pochi che l'ha capito e si è fatto un repertorio molto vario che in pratica è fatto di canzoni, che a volte canta anche, dopo un po' l'orecchio non ne può più di sentire sempre lo stesso suono. I duetti di TE sono più interessanti perché l'attenzione si sposta sul dialogo e il feeling tra i due artisti, e di solito TE si sceglie ottimi compagni. Rimane il fatto che se non sei un chitarromane che ha in testa solo la chitarra (o che quella fase l'ha superata anche grazie ad un blog interessantissimo che ti ha aperto la visuale su tante cose... :D ), un concerto solista, anche di un grandissimo comunicatore come TE, alla lunga stanca.
Io penso che la vita, tutta la vita, sia una questione di aspettative e percezione. Io il concerto di Tommi sono andato a sentirlo a Spoleto con la mia signora. Da quello che leggo la struttura era, se non identica, molto simile. Io conoscevo molto sia di Tommi che di Dawes, mia moglie praticamente niente di entrambi. Io, togliendo la tecnica e l'entertainment che sono a livelli superiori, sono rimasto n po' deluso. Aspettavo i "miei" pezzi che non sono arrivati e quelli richiesti dal pubblico sono stati ignorati dal nostro (che si stia trasformando in Bob Dylan?), ho sopportato malino le lungaggini percussive sulla chitarra e mi sono sembrate fuori luogo e troppo "leggere" le cover finali. Mia moglie è stata entusiasta, della musica (anche dei pezzi di "batteria"), delle canzoni e dei performer. Chi ha ragione? Sono troppo vecchio? O troppo esigente? O troppo invidioso? Probabilmente è solo la differenza che io ho avuto fra le aspettative che avevo riposto nel concerto e la percezione che ho avuto ascoltandolo. Magari se ci fossi andato senza pregiudizi l'avrei trovato fantastico e, sotto un certo punto di vista, lo è stato. Ma non è stato quello che avrei voluto.
RispondiEliminaarchibasso