sabato 10 dicembre 2022

Metti una sera a teatro con The Blue Cover - prima parte.

Era da tempo che aspettavamo una serata come questa. Un concerto in teatro di fronte a un pubblico attento. Una serata speciale giocata tra le canzoni del nostro repertorio e alcune letture di scrittori americani. A giudicare dalla risposta del pubblico è andata benone, ma poi con sano senso critico ti butti sulla registrazione dello spettacolo per verificare se tutto è andato davvero come lo avevi pensato. Purtroppo le riprese girate a distanza con una telecamerina fissa sono mediocri. L'audio è stato preso direttamente dal mixer con uno Zoom H4nPro, ma nei live si applica l'equalizzazione per correggere le risposte dell'ambiente e non per registrare, quindi il file audio era carente di tutte le frequenze che il fonico aveva depresso per correggere la risposta del palco e avere il giusto ascolto in sala, che a detta di tutti era davvero buono. Riequalizzando il file audio siamo comunque riusciti a ricavare una registrazione decorosa. Peccato per qualche sibilo ricorrente provocato dall'ampli del basso, che ovviamente nel check sound non aveva dato alcun problema. Ma tant'è. Credo che la manciata di video che abbiamo selezionato possa rendere l'idea di una serata che ci siamo goduti fino all'ultimo. Ve li propongo in due “puntate” sperando che siano godibili anche per voi. Come sempre le critiche costruttive sono ben accette.

 

  

 

18 commenti:

  1. E cosa ci sarebbe da criticare? Mi sarebbe piaciuto essere stato lì ad ascoltarvi dal video, la registrazione non è poi così carente, ma a me quello che interessa è il fatto che che tra voi c'è un affiatamento che vi rende un gruppo omogeneo e talentuoso, questo arriva dai video che hai postato, figuriamoci dal vivo, un teatro è il luogo più adatto per godere di questo genere musicale, dove la gente comodamente seduta, può abbandonarsi alla musica ed alla vista di virtuosi musicisti, da distanze decisamente a misura d'uomo

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  2. Grazie Mimmo. Già avevamo verificato che abbiamo un repertorio adatto a queste situazioni che però sono davvero difficili da trovare. Forse abbiamo trovato il canale giusto per altre esperienze simili. Speriamo!

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  3. Fantastici, come sempre. Mi è piaciuta tantissimo la cover di KD, dove peraltro ti esibisci con la pianola a soffio ahahahahahah ( pardon, non ho resistito...) Il contesto teatro ultimamente è quello che sto frequentando anche io e devo dire che è una location particolare, e anche la commistione tra musica e scrittura si rivela un buon connubio. Dai, sotto con il resto ;-)

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    1. Si, finalmente ce l'ho fatta. Nella canzone della Lang c'è una fisarmonichina e ho messo il gruppo con le spalle al muro, "ragazzi si può fare solo con la melodica". E da lì hanno pure accettato di usarla anche in un altro pezzo. I preconcetti sono duri a morire ma dalle e dalle se spezza pure o metallo! :D
      Il contesto teatrale è molto impegnativo, ma avevamo già verificato che il nostro repertorio si adatta bene. Certo che te la devi sudare, in un pub qualche stecca passa indolore, sul palcoscenico di un teatro no! L'attenzione del pubblico, l'assenza di brusio e la densità degli applausi ti tengono in tensione fino all'ultimo, ma poi quando il concerto riesce bene è una grossa soddisfazione!

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  4. Ciao Mirco, entro in punta di piedi in questo post perchè il livello è veramente alto e io mi sento piccolo piccolo di fronte alla vostra esibizione.
    Possiamo discutere ore di generi musicali, di mi piace e non mi garba, ma di fronte a cantanti come la vostra e musicisti come voi penso che il consenso sia unanime sul fatto che siete dei professionisti e sapete stare su un palco da professionisti.
    Constant Craving mi ha letteralmente ipnotizzato...
    Complimenti a tutti!! Bravissimi!!

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    1. Grazie mille Jan, mi metti quasi in imbarazzo. Nessuno di noi è un fenomeno, ma abbiamo imparato bene a scegliere i pezzi, a dosare le nostre capacità e a suonare insieme, sta tutto lì. Mi fa piacere che ti abbia colpito Constant Craving, brano su cui abbiamo lavorato molto (non sai la lotta che ho fatto per infilarci la melodica a cui tutti davano di naso e che alla fine si è rivelata un buon sostituto della fisarmonica presente nel brano originale :D ).

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  5. Bellissima performance e grazie per la condivisione. Mi è piaciuta molto la cover di Black crow di Joni Mitchell, brano che credo fosse pure alquanto ostico da fare e nella vostra versione scivola che è un piacere.

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    1. Grazie a te per l'ascolto. Si, Black Crow è un pezzo ostico, soprattutto da cantare, come molte canzoni della Mitchell. Poi è un pezzo abbastanza tetro, basato su sonorità elettriche e abbiamo dovuto cercare la chiave giusta per farne una versione più acustica e leggera, ma ugualmente credibile. Mi fa piacere se ci siamo riusciti.

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  6. Ah certo che il teatro è la vostra dimensione, bravi veramente, che dire di più, fila tutto a meraviglia. (valeva la pena fare un audio migliore, anche se non l'ho ancora ascoltato in cuffia). Purtroppo è superdifficile organizzare cose così, sarei curioso di capire se per il teatro è stato un successo, oppure se la cosa stenta a decollare (intendo dire tutta la rassegna). mi sembra il secondo anno che fanno concerti lì (se non sbaglio il mio batterista ci ha suonato l'anno scorso).

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    1. Come dicevo nel post, purtroppo registrare bene un live richiede mezzi impegnativi, tipo un mixer per la sala e uno per la registrazione. Forse potevamo piazzare lo zoom in platea vicino al mixer e registrare coi microfonini, ma poi devi dire al fonico di non parlare col tecnico luci, e se lo piazzi in mezzo alla platea è nei piedi, rischi che cada o di trovarne due a fine spettacolo :D

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  7. ah dì al tuo batterista che apprezzo molto la batteria suonata senza bacchette ....ehehe

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    1. Glielo dico sicuro, non sai la lotta per convincerlo a suonare con le mani!

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  8. Ho riascoltato in cuffia, audio molto meglio di quel che mi sembrava dalle casse de pc

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    1. Abbiamo cercato di ridargli le frequenze mediobasse tolte dal fonico per limitare il rimbombo del palco. Ma è difficile rimettere quel che è stato tolto. La qualità timbrica non è il massimo ma almeno tutti gli strumenti sono comprensibili.

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  9. Complimentoni!
    La qualità di The Blue Cover ci è nota: la tecnica dei singoli musicisti, l'affiatamanto, la cura con cui preparate ogni dettaglio, le capacità di un certo maestro Panciroli di arrangiare brani, per niente semplici, in chiave acustica con attenzione ad ogni dettaglio e senza tradire lo spirito degli originali ... meritate decisamente dei palchi degni della vostra bravura. Difficile fare delle critiche, apprezzo molto il vostro stile e le vostre scelte musicali eleganti e raffinate.

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    1. Aggiungo solo che aspetto le prossime puntate!

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    2. Grazie Beppe. Fra un po' pubblicherò volentieri un'altra manciata di video per la seconda e ultima puntata, che non vi voglio ammorbare. Anche perchè riascoltando la registrazione del concerto ci siamo accorti che in alcuni pezzi ci sono ancora delle ingenuità che potevamo e dobbiamo evitare. Ma ci stiamo lavorando, sperando che arrivino altre soddisfazioni.

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    3. Riascoltando le registrazione ci trovi sempre delle cose migliorabili, però sono sicuro che nessuno in sala se n'è accorto. Ma occhio a non esagerare col perfezionismo, perchè se vai cercando il pelo in un uovo ... alla fine ce lo trovi!

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