Quando con l’Associazione dove ero iscritto si organizzavano concerti gratuiti nel parco del quartiere dove abito occorreva un certo coraggio…Serviva:
1 - il permesso rilasciato dai vigili urbani con l’indicazione dell’orario di inizio e di fine dell’evento (dalle 21 alle 23)
2 - il permesso della SIAE con rilascio del borderò dove elencare i pezzi eseguiti con indicazione degli autori ecc. ecc.
3 - Il rispetto della normativa “Gabrielli” per un pubblico di, al massimo, 50 persone (50!!!!) e cioè: transennamento dell’ area per il pubblico (sono sempre 50), ingresso e uscita dall’area transennata sorvegliate da due “steward” (da pagare), estintore sul palco, certificazione di conformità elettrica dell’impianto audio (il mio ahimè, messo lì gratuitamente).
Le sedie per il pubblico disposte in un certo ordine e le file distanziate fra loro.
Se l’evento superava le cinquanta presenze non ho idea di cosa servisse ancora, ma mi hanno detto cose terribili a riguardo….
Bene, per un due tre anni lo abbiamo fatto, per pura passione e del tutto gratuitamente.
Non ho nulla contro chi partecipa a questi Rave per ballare, impasticcarsi e altro. Ma, oggettivamente, questi arrivano in 3500, fanno i loro comodi (ma dov’è che fanno cacca e pipì?) e dopo tre-quattro giorni se ne vanno. Appare evidente una cosa: noi eravamo gli organizzatori più fessi del mondo.
Mamma mia che storia!
RispondiEliminaPer fortuna dico io che hanno bloccato l'evento, visto che lo stabile dove dovrebbe essersi dovuto svolgere è risultato pericolante.. pensa se si sarebbe svolto normalmente e sarebbe crollato qualche parte di esso e nel caos ci sarebbero state vittime..
Pericolante? Mah!....L'evento non è stato fermato subito. Una giornata di musica e balli sono riusciti a farla e con quell'impianto che appare in foto (roba da almeno 50mila watt se non di più) non è venuto giù niente...
RispondiEliminaPer fortuna dico io, che l'hanno fermato in tempo e non è crollato nulla, poteva andare anche peggio e durare giorni..
EliminaVoi non eravate gli organizzatori più fessi del mondo, semplicemente eravate dentro il sistema a cui questi ragazzi non vogliono omologarsi. E' un fenomeno che c'è sempre stato. Cambiano i nomi, ma ognuno può ricordare movimenti simili quando era giovane, tipo i cosiddetti centri sociali. Il film è sempre lo stesso: adunata con musica, bivacchi, droghe, senza regole poi tutto svanisce come era iniziato, con l'illusione di averla messa in culo al mondo! Solo che oggi le dimensioni dei raduni sono ingigantite dalla tecnologia. Un conto era il passaparola tra amici, altro è un appello sui social che arriva a migliaia di persone in tutta Europa. Credo che siamo troppo distanti per capirli. A partire dalla musica allucinante che ascoltano.
RispondiEliminaE' come dici tu: noi dentro alle regole di una burocrazia folle, questi qui fuori. Sono giovani e si sentono forti e capaci di stare fuori "dal sistema" che, oggettivamente non è proprio il massimo. Si accorgeranno comunque che il sistema è molto più forte e si dovranno adeguare pena la marginalità più totale.
RispondiEliminaHo qualche dubbio piuttosto su chi c'è dietro: quell'impianto audio, le luci, i camion e i furgoni per allestire la festa costano un sacco. Fatico a vedere dei giovani sballati gestire tutto questo.
p.s l'anonimo è sempre Mr_Pone