lunedì 2 maggio 2022

V-jam: A salty dog

 Alla fine la v-jam del capolavoro dei Procol Harum è riuscita, non è stato facile, ma credo che il risultato sia apprezzabile. Innanzitutto grazie al cantato malinconico e centrato di Max, un compito non semplice visto che Gary Brooker aveva una voce incredibile. Poi Beppe alle chitarre acustiche, due tracce quasi in sincrono che ha fatto e rifatto più volte alla ricerca della perfezione, come al suo solito. D'altronde reggono tutto... Mirco ci ha messo la sua melodica nella seconda parte, interessante esperimento da tentare ancora, il suono particolare dona personalità al brano. E poi ci sono io a tutto il resto: basso, batteria, chitarra elettrica e, cosa per me più difficile, al mixing. Abbiamo affrontato questo pezzo perchè quando Max in un suo post ce l'ha ricordato, subito ha fatto scattare in noi ricordi su ricordi, non ultimi quelli legati alla trasmissione Avventura della vecchia TV dei ragazzi, di cui era la sigla. Spero possa piacere il nostro approccio, non pedissequo ma rispettoso, mancano il piano e gli archi  maestosi ( mellotron?) dell'originale ma mi sembra che l'atmosfera non ne abbia troppo risentito. Abbiamo tolto le onde e i gabbiani nell'intro, che comunque ora svolazzano sul nostro omaggio liberi di deiettare qualora non gli piacesse eheheheheh

Consiglio un ascolto in cuffia, meglio se hi-fi



33 commenti:

  1. Molto elegante questa cover, anche il mix mi sembra fatto bene, forse io avrei abbassato la tonalità, perché la voce di Max in certi punti la sento al limite, e avrei messo un po' di ambiente sulla traccia della medesima, però queste sono le mie piccolezze soggettive, bravi ragazzi well done!

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    1. Pensa che l'abbiamo già abbassata di 2 toni e mezzo dall'originale...avevo chiesto a Max se voleva abbassarla ancora, ma ha detto di no. Sull'ambiente, effettivamente è vero, ma credo che mi abbia già mandato la traccia riverberata un pochino, ed io con i riverberi sono molto timido per paura di esagerare...vabbè, la voce sul limite del breakout da ulteriore drammaticità ahahahahah Un abbraccio Ste

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    2. Ripeto, sono solo mie sensazioni, il pezzo vi è venuto alla grande, poi anche i reverberi sono soggettivi, c'è a chi piacciono e a chi no, poi io non conosco l'originale, però le volte che ho sentito Max cantare, l'ho sempre sentito su registri più bassi come range, dove la sua voce è al top

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  2. 50 anni e più e non dimostrarli...Questa è la magia di alcuni brani che entrano nel nostro inconscio, nel nostro immaginario, nei ricordi più profondi, che ormai sembrano dimenticati, ma che basta un attimo, due note, per farli rivivere nel loro massimo splendore.
    Un pezzo storico dei Procol Harum che avete interpretato con la raffinata eleganza che vi contraddistingue. Gabbiani e archi a parte, l' interpretazione che nostromo Max ha dato mi è garbata molto, la voce velata di maliconia bene si abbina bene a quel lupo di mare del testo, che cerca sempre nuove terre e mai è contento di un approdo.
    Splendide le chitarre, sia quelle acustiche che l'elettrica, idem basso e batteria che sono suonati e non drum machine. Complimenti a Beppe Mirco e Stefano per le loro comprovate e conosciute capacità di bravi musicisti
    Ho ascoltato il brano in cuffia e il mixing l'ho trovato equilibrato, senza sbilanciamenti di nessun genere. Non è facile occuparsi di questa parte dell'editor di un pezzo, è molto soggettivo dare più o meno spazio a voce e strumenti, in questo caso per me è perfetto.
    Complimenti e continuate sempre così...un abbraccio dal vostro Jan!!

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    1. Grazie fratello, felice di averti smosso emozioni, l'intento era quello. Non è stato facile venirne a capo, e tutto è migliorabile, ma alla fine bisogna saper dire basta agli spippolamenti e accontentarsi, siamo in fondo degli appassionati, molto distanti dalle cose professionali che tanto ci piacciono. E poi ad ogni nuovo lavoretto si impara qualcosa, il prossimo magari verrà anche meglio...la cosa più difficile ( oltre al mixing, ma li è solo la mia imperizia ) è ricreare la giusta voce delle chitarre acustiche. Abbiamo nelle orecchie il suono naturale dei nostri strumenti oppure quello perfetto dei video professionali sul tubo, e non riuscire a ricrearlo ci mette disagio. Ma forse sono sole pippe...Ciao Gianfra'

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    2. Mi fa piacere sentirti Jan

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    3. Grazie Gianfranco, sono contento che la nostra cover ti sia piaciuta. In effetti è un brano mitico dei nostri tempi, direi che con "A Whiter Shade of Pale" sono due canzoni iconiche dei Procol Harum (che i giovani non hanno neanche mai sentito nominare!)

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    4. Grazie Jan! Che poi a me i Procol Harum manco mi piacciono, ma cosa non si fa per suonare con questi qui... :DDD

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  3. Non ha perso nulla dell'originale, ma siete rimasti fedelissimi al brano, in effetti la voce di Max, in certi punti rimane un po' troppo alta, ma capisco che più bassa di così,avrebbe perso tutto il brano, ma musicalmente è tutto da 10 e lode, riesce, la vostra versione a riportarmi indietro nel tempo, e credo che lo scopo lo avete raggiunto alla grande

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    1. Più bassa diventava problematica anche per le posizioni della chitarra e per i registri del basso, qualcuno ha anche detto che si sarebbe sfiorata la marcia funebre. Comunque, lo spiegherà meglio lui, Max dice che non è un problema di arrivarci a stento, piuttosto che cantando in casa non lascia andare la voce come dovrebbe/potrebbe. Succede anche a me...grazie Mi'

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  4. Seguo con frequenza quotidiana il blog ma non partecipo quasi mai, per paura di disturbare.
    Ma da sempre, probabilmente per una questione di affinità elettive, mi permetto di commentare i post musicali di Stefano che riesce a fare quello che vorrei fare io ma non sono capace.
    Penso che la versione sia molto bella e fatta estremamente bene.
    La particolarissima voce di Max apre nuove strade a queste V-jam. Mi aspetto a breve qualcosa di Tom Waits, magari Time che potrà darvi modo di farci su eccezionali ricami con le vostre chitarre.
    Bravissimi tutti.
    archibasso

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    1. Che piacere carissimo, era tempo che non ti facevi vivo. Buona l'idea di tom waits, il nostro reverendo ce l'ha nelle corde di sicuro. Vediamo che ne pensa e poi magari ci buttiamo. Un abbraccione

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    2. Che ne penso...che ne penso di Tom Waits? Penso che, così su due piedi, non ce l' ho proprio presente questo Tom Waits. Perdonatemi, sono anziano e mi dimentico...Andrò ad ascoltarmelo.

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    3. Se non lo conosci Tom Waits va preso con le molle. Dipende cosa ti capita al primo ascolto, potresti trovarlo fantastico o una schifezza. E' un istrione che si è creato un mondo musicale originalissimo che va dal country al jazz al cabaret, giocando su una vocalità al di fuori dei canoni consueti. Molte sue cose sarebbero adattissime alla tua vocalità.

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    4. in più è adattissimo al mandolino. Scherzavo, ma ho una certa voglia
      di suonare....

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    5. E allora tiette pronto 😉

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    6. Sono io, maledetto cellulare

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    7. Ancora...stefano a

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    8. Tom Waits, nonostante le sue frequentazioni con il jazz e la musica sperimentale, rimane un malinconico menestrello della "Wrong Side" americana, con le sue notti abitate da vagabondi e ogni genere di rejetti in fumosi e malfamati locali. La sua voce, che in ogni disco diviene più scura e roca, è l'ideale per renderlo i cantore di storie di prostitute, ubriaconi, clochard, tagliati fuori da ogni possibilità di riscatto.
      Per me ascoltare i suoi dischi senza avere la possibilità di leggerne i testi (possibilmente tradotti) vuol dire perdersi metà del godimento, e si corre il rischio di trovarlo, alla lunga, noioso.

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    9. Tom Waits? Ultimamente nei miei ascolti torna spesso questa...
      [video]https://www.youtube.com/watch?v=KqpOBGC9864[/video]

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  5. Bellissima, pezzo molto interessante e pure un po' ostico da sostenere con il tempo, tu Stefano sei diventato un batterista provetto! bravi. Inutile dire che il fatto di non aver visto questa trasmissione da piccolo mi fa sentire mooooolto ggiovane

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    1. La trasmissione era davvero notevole, e non solo per quei tempi, magari le facessero oggi...e indirizzata ai ragazzi, poi. Da non batterista, cercare di accompagnare brani di diversi generi è impresa ostica ma formativa, tutto studio, anche se poi non sarò mai neanche l'unghia di un vero batterista. Ma è mooolto divertente. In più, conoscendo le idiosincrasie di Mirco e Max per i batteristi, ho suonato in punta di bacchetta, tanto che poi sono stati loro a dire di alzare il volume della traccia. E' una piccola soddisfazione, un vero batterista avrebbe pestato sin da subito, e mai avrebbe rinunciato alla pletora di rullate che ci sono nell'originale ahahahahah

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  6. Direi che abbiamo portato a casa una buona cover. Non facile da rimaneggiare senza quell'involucro orchestrale che piace tanto ai prog e a me no! Invece direi che l'abbiamo quasi rinfrescata. Bel lavoro di Beppe sulle chitarre, arrangiamento misurato ed efficace di Stefano, la ben nota voce emozionale del Rev e un bel mixaggio finale.
    L'esperimento "melodica" era molto azzardato ma alla fine direi ci sta pure quello.

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    1. Penso che abbiamo reso un buon tributo a Gary Cooper, mancato a metà febbraio.
      La nostra cover, necessariamente ridotta all'essenziale, non ha perso l'atmosfera velata di malinconia e verso la fine di una certa drammaticità (dove il testo della canzone sembra alludere ad un ammutinamento della ciurma che decide di abbandonare il capitano e sbarcare su un'isola).
      Ho faticato non poco a realizzare la traccia della chitarra che doveva fare da guida al tutto: non amo accompagnare e mi è risultato particolarmente ostico riuscire a mantenere quegli accordi scanditi ad un tempo molto lento, cercando di rimanere preciso sul clock. Devo ringraziare Stefano che mi ha dato una mano, con infinita pazienza, trovando una base di batteria che si adattasse e suonandoci sopra la linea di basso, in modo da darmi dei riferimenti più marcati del "dannato" metronomo.

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    2. Gary Cooper? Ma non era John Wayne? 🤣🤣🤣🤣🤣

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    3. Spero sia un errore del dannato correttore ... altrimenti vuol dire che incomincia ad andarmi in pappa il cervello!

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    4. Mezzogiorno di fuoco....

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  7. Accidenti, non posso assentarmi un attimo (ehm... ;)) che poi trovo una produzione come questa! Bello tutto davvero, mi piace molto l'atmosfera malinconica e misurata del brano, che avete reso più scarna ed essenziale (e più di mio gusto, devo dirlo) rispetto ai toni quasi drammatici dell'originale. E poi l'intensità della voce di Max che ormai conosciamo, il contributo musicale di tutti voi che la regia di Stefano ha messo insieme. Ottimo lavoro, boys!

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    1. Grazie Andrea, ma questo non ti giustifica per l'assenza, devi portare la giustificazione scritta da Tommy Emmanuell 🤣🤣🤣😋

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    2. Ciao Andrea, sono contento di risentirti, spero che vada tutto bene ... almeno il nostro lavoro ha sortito l'effetto di farti ricomparire ;-)

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    3. Ci sono, ci sono, sottotraccia ma ci sono ;)

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