Come si dice a Napoli: ogni scarrafone è bell a Mamma soja... Ma in questo caso, non è perché l'ho costruita io, ma perché obbiettivamente questa chitarra mi è riuscita davvero bene, la tavola si è scurita al punto giusto, è di una comodità unica, tanto che me la fa preferire anche rispetto alla Dreddy, ha un profumo di legno che inebria, un suono bilanciato e ricco di armoniche, ma è parecchio incisiva anche sui bassi, ha un unico difetto: non è mia! e raramente mio figlio me la fa imbracciare, credo proprio che prossimamente me ne costruisco una tutta per me, ma il problema è che azzeccare l'alchimia dei legni, anche rispettando le medesime misure, non sarà semplice... Per ora quando posso gliela rubo, ma solo quando non è in casa.... 😁😁😁😁
Gran bella chitarra, ma soprattutto gran bella soddisfazione! Saper costruire con le proprie mani un oggetto così bello (in ogni senso), saper gestire l'alchimia dei tantissimi fattori che ne determinano la riuscita e ritrovarsi pienamente soddisfatti del risultato deve essere impagabile. Bravo Mimmo. Grande ammirazione.
RispondiEliminaDimenticavo: il fatto che tu l'abbia costruita con tuo figlio e per tuo figlio ne fa un oggetto unico, che avrà sempre un valore particolare. Magari ne farai una uguale per te, ma quella rimarrà sempre insuperabile.
EliminaLa maestria e il rispetto delle misure conta al 60%, poi c'è quel 40% dato dalla fortuna di trovare dei pezzi di legno che hanno quella flessibilità giusta, quel quid in più, che magari altre tavole più belle esteticamente non hanno, ecco perché certi strumenti hanno una marcia in più
EliminaSi esatto Mirco, questa chitarra è un po' come le fedi per gli sposi, è un oggetto che ci lega, e che mio figlio custodisce come una reliquia 😉
EliminaLa cosa che mi lascia stupefatto è che praticamente l'hai fatta in cucina..sei fingercooker nel senso letterale del termine. Scherzi a parte ti invidiamo tutti davvero, anche per il figlio strimpellatore, che secondo me un giorno diventerà anche costruttore...
RispondiEliminaTanto per essere curiosi, cos'è quel poggiabraccio? come si monta? serve per preservare la gommalacca?
Non è stata fatta tutta in cucina, il taglio dei legni è la piegatura delle fasce, le ho fatte nel gabbiotto del garage, dove ho gli attrezzi, diciamo che l'assemblaggio l'ho fatto in cucina per farmi aiutare dal figliolo, il poggia braccio, l'ho realizzato in palissandro, e l'ho applicato col biadesivo come per il battipenna, ce lo ha voluto mio figlio perché essendo con lo spigolo arrotondato, non gli segna il braccio, in più preserva anche la vernice, che non è gommalacca, ma nitrocellulosa per legno passata a tampone, per cui ha uno spessore minimo, e nel tempo potrebbe essere soggetta all'usura, la stessa nitrocellulosa che usava la Gibson sulle sue acustiche vintage, spero però che non faccia la stessa fine delle vernici delle Gibson che negli anni si riempivano di crepette a reticolo
RispondiEliminaBella davvero, e anche se potresti fare di più per farcela sentire, mi ricordo che ha una voce già da grande. Sul fatto che non sia tua, be, tutti i figli non sono nostri, li concepiamo ma poi diventano persone autonome con una vita propria. Stavolta hai fatto una figlia che affianca tuo figlio, doppia soddisfazione, che durerà per sempre. Ma senti un po, ma se mi fai un armrest? E il biadesivo non rovina i top su cui si applica? Anche a me da fastidio il segno sul braccio, che già è dolorante di suo...
RispondiEliminaÈ lo stesso biadesivo che si usa per i battipenna, per rimuoverlo, basta un phon, ho visto su internet, che ne vendono alcuni che si applicano sulla fascia e non sul top, hanno un profilo ad elle quindi proteggono il top, ma non ne frenano le vibrazioni, perché tocca la fascia, ma dal top dista tre o quatto millimetri, comunque servono le misure della curvatura
Eliminache bravo, complimenti. una chitarra così non ha valore!
RispondiEliminaPurtroppo le chitarre di liuteria non hanno lo stesso mercato dei marchi col blasone, ma non importa, perché tanto so che mio figlio questa chitarra non la venderà mai.. 😁
EliminaOvviamente
EliminaChe bello Mimmo, complimenti per la bellissima chitarra e per la soddisfazione di essertela fatta con le tue mani. Un abbraccio
RispondiEliminaNon è la prima che costruisco, questa in particolare ormai ha un padrone gelosissimo, e me la fa usare molto raramente, malgrado l'abbia costruita io con il suo aiuto... 😂 😂
EliminaLa prossima la farai per te, e sarà ancora più bella, perché non è che migliora solo il legno quando stagiona... Ciao caro.
EliminaCiao Mimmo, in questa chitarra hai messo (avete messo) tutto l'amore che ci può essere tra padre e figlio, doveva per forza venire uno strumento eccezionale!
RispondiEliminaTra le chitarre che hai costruito, mi risulta che tu abbia tenuto solo la prima (Dreddy) e questa ... come hai fatto a separarti dalle altre?
Sicuramente quando lavori su commissione non puoi deludere il cliente, ma immagino che avrai fatto altre chitarre da tenere per te e che poi hai dovuto cedere.
In realtà, quando ho costruito per altri, anche se come al solito ho cercato di fare tutto al meglio, non mi sono mai affezionato allo strumento, perché ogni volta rispettava le specifiche che mi richiedeva qualcun altro, mentre in questo caso ogni scelta è stata programmata da me e da mio figlio, come per la Dreddy, che malgrado qualche imperfezione, la sento mia in tutti i sensi
EliminaA vederla adesso mi pare che il top in un anno abbia già preso una bella colorazione calda. Chitarra davvero bellissima, come si fa a non volerla suonare? Ma tanto il figliolo non è mica sempre in casa... L'importante è rimetterla esattamente come l'aveva lasciata ;)
RispondiEliminaSai cosa ha fatto ultimamente? Ha chiuso a chiave il case e si è portato la chiave... Gli ho detto: Loré, guarda che se anche gli faccio qualche graffio, la posso sempre riverniciare... E lui mi ha detto: ma è proprio questo che non voglio... Alla fine che gli posso dire? È sua gliela ho fatta per regalo, e poi devo dire che lui non tocca mai le mie chitarre senza prima chiedermelo...
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