martedì 1 giugno 2021

Da Oriente a Occidente


                                                          


 Anche se siamo un blog acustico, non potevo esimermi dal fare un omaggio a Franco Battiato, fa parte della mia crescita musicale e non solo. Basti sapere che nella prima canzone che abbia mai scritto ( con il mio amico/compagno di banco/ testimone di nozze/socio ecc ecc Maurizio ) nel 1972, primo liceo, dedicammo una strofa a lui, che era il mio preferito, e una a Claudio Rocchi, il preferito di Mau. Non ve la proporrò mai perchè è di una ingenuità spiazzante, ma avevamo 14 anni e tanti sogni e aspirazioni. Comunque, ho seguito Battiato sin dal suo singolo "La convenzione" che supersonic e popoff proponevano alla radio nella notte, decidendo poi di acquistare prima Fetus e poi Pollution, gran bei dischi di sperimentazione. Poi nel 73 è uscito Sulle corde di Aries, e il cammino del maestro ha preso strade diverse, dove la sperimentazione elettronica si spingeva in territori di avanguardia ( stockhausen, ma anche Brian Eno e i cavalieri cosmici teutonici ) ma guardava anche alle radici, sia mediterranee che orientali, con fughe veloci nell'est europa. Trovo Sulle corde di Aries il disco migliore di Battiato, prima di Clic e i suoi rumori, delle opere titaniche e meditative, prima dei successi pop. Ad essere sincero, pur ascoltandolo distrattamente sempre con affetto, dagli anni 80 in poi non l'ho più seguito come ai vecchi tempi; cambiato lui, cambiato io...La sua scomparsa mi ha però riportato in mente i vecchi lavori, il mio amore per quei suoni, i primi vcs analogici mischiati a strumenti tribali. Ho scelto Da Oriente a Occidente, anche se se l'è battuta fino all'ultimo con Aria di rivoluzione, ma la trovo davvero un ponte fra più mondi. Ho cercato di mantenere intatto l'intento, ma la mia scarsa tecnica e la strumentazione modesta certamente non renderanno al meglio. Ma credo che alla fine sia riuscito a interpretare il mood del brano, non certo semplice. Se non conoscete l'originale vi invito ad andare ad ascoltarlo, tanto non ci sarà mai storia con il mio scriteriato tentativo, maldestro ma di cuore. Ho fatto decine di tracce, tagliato, copiato e incollato, usato la mia tastiera yamaha al limite delle sue capacità ( e delle mie, ovviamente ) ho usato riverberi e delay invertiti, ho smanettato con i filtri LFC e suonato chitarra acustica e mandolino, e poi tutte, ma davvero tutte le prcussioni che ho in casa: bonghi, djambè, woods, uno strumento cubano fatto con un frutto scavato e zigrinato sul dorso per il traaac finale, una mini calimba presa sulle bancarelle di natale anni fa. Che altro dire, mettete le cuffie e ascoltate

23 commenti:

  1. Mi corre l'obbligo di una ammissione: non ho mai apprezzato Battiato. Anzi, l'ho proprio musicalmente detestato. Ho sempre pensato che fosse l'autore italiano più sovrastimato di sempre. Credo addirittura che lui ne fosse consapevole, tanto da costruire lavori musicali furbescamente giocati attorno a un personaggio velleitario con cui ha prima giocato per poi entrare talmente nella parte da convincersi di essere realmente il genio che non era. Avrei parecchi appunti a sostegno della mia tesi, ma per dirla con una sola battuta, trovo che ci sia più genio e sensibilità musicale in Kashmir dei Led Zeppelin che in tutti i suoi minestroni mistico-orientaleggianti. Naturalmente, ogni volta che mi è capitato di dire queste cose ne sono nate infinite discussioni che non voglio certo riaprire qui. E' una mia personalissima opinione che trova poca eco (anche se ogni tanto qualcuno sgrana gli occhi e mi dice: finalmente, l'ho sempre pensato anche io!). Detto questo, non posso che apprezzare il tuo lavoro sentito e sincero... forse anche più dell'originale. Soprattutto la parte finale che - guarda te! - mi ricorda Going to California dei Led Zeppelin. Ahò, si vede che stasera c'ho la fissa! :D

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  2. eheheh, sorrido perchè so bene il tuo pensiero, avendo già affrontato questo discorso con te in uno dei nostri incontri. Infatti lo volevo premettere nel post, ma mi son detto: la penserà così anche dei primi lavori? Perchè, come ho accennato, io ho amato Battiato dei primi anni 70, prima della svolta pop con cui si è fatto conoscere. E sul fatto che perculasse un po il suo pubblico, un po lo credo anche io, ma c'è del genio anche in questo secondo me. Non voglio aprire certo un dibattito sulla sua musica, sarebbe cosa lunga e bisognerebbe stare faccia a faccia per spiegarsi bene ed esaustivamente, il mio è un omaggio affettuoso di un artista che in quegli anni era di certo di rottura ( per te le rotture erano altre ahahahahah) e per lo più sconosciuto alla massa. In tempi in cui neanche la PFM era conscia di appartenere al progressive ( tanto per rimanere in Italia ) lui fece due album davvero innovativi. Fino ad allora, e solo da poco, solo Federico Monti Arduini aveva usato i sintetizzatori, e sempre in ambito melodico, del tipo "invece del violino ci schiaffo il moog che fa più ggiovane"...Lui invece filtrava voci e strumenti tradizionali, si lasciava andare a lunghe performance dal vivo che facevano invidia a Tangerine dream, sun ra o Eno. Lo stesso Eno divenne suo amico ( come stockhausen ) e lo invitò ad aprire i suoi concerti. Dal prog poi, con questo album, virò a connessioni con musiche non occidentali, cosa che ancora una volta in pochissimi facevano in Italia ( mi vengono in mente gli Aktuala ). Insomma non vedo in questi lavori nessun ammiccamento al pubblico e alla ricerca del successo. Cosa che invece fece da l'era del cinghiale bianco in poi. Musica pop con sottotitoli colti, secondo me un po per appagare la sua coscienza curiosa e uun po per prendere in giro chi voleva musica più abbordabile. Anche sul suo pensiero, c'è un bel divario tra le prime cose e il cammino sufi del resto della sua vita: il dualismo con il mio amico Battiato/Rocchi era proprio incentrato su quello, io materialista ateo convinto amante della fantascienza trovavo interessanti i suoi concept album sull'inquinamento, l'alienazione del mondo tecnologico, contro la ricerca spirituale di Claudio Rocchi, tutto India, ammore cosmico e buoni sentimenti. Che poi in fndo mi piacesse anche lui, è un altro paio di maniche e campanello d'allarme delle mie distonie...Per finire, che tu solo nomini i Led Zeppelin accostandoli al mio arrangiamento, per me è solo che motivo di orgoglio. Anche se io nell'ultima parte ci sento mola tarantella e poco oriente, anche se poi ci sarebbe da discutere anche qui. Apprezzo molto che mi hai ascoltato alle 2 e mezza del mattino, non deve essere stato facile ;-)))))))

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    1. Concordo con Mirko, anche io non amo Battiato e detesto le sue canzoni pop da tormentone estivo ... Come sempre in questi casi, le cover di altri musicisti mi hanno fatto scoprire anche qualche canzone molto bella di Battiato, ma riascoltando l'originale ne sono in genere rimasto deluso.
      Riguardo alla suoi primi lavori, confesso che non mi piace in generale la sperimentazione elettronica, non la capisco, sicuramente per ignoranza. Riguardo alla tua cover sono un po' interdetto: l'originale non mi comunica niente, della tua cover apprezzo l'intenzione e il gran lavoro che sicuramente ci hai messo, ma è musica che non mi appassiona ... sorry!

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    2. Ma figurati Beppe, sorry di che? I gusti sono sacrosanti, e sapevo di ficcarmi in un ginepraio. Ma tanto, come dice il reverendo, so capoccione, ergo continuerò a postare le mie scellerate cover poco acusticanti talvolta...a proposito, a breve quando Jan...🤐😎

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    3. Sono ancora alla ricerca della scheda audio.. mi sembrano tutte complicate..
      Stavo guardando le M- Audio M track solo e M track duo. ma preferivo andare da Scavino che magari mi spiega..
      ;-)

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  3. Ciao Ste!! Sono andato ad ascoltare l'originale per poter capire meglio il tuo lavoro, che immagino non sia stato facile.
    Non per scarsa fiducia nei tuoi confronti, tutt'altro, solo perchè dal 1973 a oggi è passato quasi mezzo secolo, fa impressione usare questa parola, ma da l'idea del cammino di un artista e di come si è evoluta la musica.
    Battiato è un artista che mi ha sempre coinvolto molto, la sua sperimentazione degli esordi era per me un qualcosa di così nuovo, di così inconsueto, che mi portava alla Londra lisergica di quegli anni, alla musica pre-commericale.
    Giustamente è ben diverso il Battiato che è poi seguito nel tempo, anche se pezzi come "E ti vengo a cercare" nella cover di Giovanni Lindo Ferretti e i CCCP per me è un capolavoro
    Hai messo passione in questo pezzo, caro Ste, si sente, è palpabile.
    L'hai cantata sapendo che non era nei tuoi parametri abituali, nei tuoi registri vocali, però il pezzo è talmente articolato che la cosa non ha influito, anzi ha un suo pathos.
    L'arrangiamento a me piace molto, ma sai, con sinth e musica elettronica, con me zappi sul morbido.
    Immagino tracce e tracce da sovrapporre, strumenti, microfoni, suoni, insomma un grande lavoro e un grande impegno, ma ripeto quando c'è passione i risultati si vedono, perciò i miei complimenti sono sinceri.
    Sul discorso dei musicisti, artisti sovrastimati, ognuno di noi ha le proprie idee, le proprie sensazioni, e vanno rispettate.
    Recentemente mi è capitato di discutere in un forum affermando che Rino Gaetano era per me un artista sovrastimato... Apriti cielo!!!
    ;-))

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    1. Ma si Gianfrà, i gusti personali sono sempre e comunque la linea che unisce i nostri commenti, anche quando si tenta di essere imparziali ed oggettivi. Io ad esempio do spesso plauso ad artisti che bazzicano nel jazz, genere per me ostico da sempre. Sentendomi a volte il cretino della situazione, mi sono fatto accompagnare per mano da amici che nel jazz avevano il loro nirvana, cercando di entrare nel mood. Macchè, oltre all'apprezzare le doti tecniche o umane non riesco ad andare, magari ora so distinguere un big da un onesto jazzista ( mica sempre ) ma in quanto a farmelo piacere al punto di ricercare e comprare dischi proprio non ce la faccio. Ma anche nei generi che preferisco, e ancor di più nel fingerstyle, ci sono musicisti che amo, altri che apprezzo per alcune loro trovate tecniche, altri che proprio non capisco. Ma credo sia normale, se facessi il critico musicale per professione forse sarei più diplomatico e un pochino ipocrita, ma visto che non lo sono evviva le nostre preferenze, che a volte fanno a cazzotti con tutti, ma sono nostre e basta e avanza. Su Rino Gaetano, ho fatto un perorso inverso: quando era in vita lo snobbavo, poi leggendo di lui, del suo lato umano, le scelte, la vita, pian piano mi ha incuriosito. Sono andato a risentirlo ed ho trovato lampi di genio in alcuni suoi brani meno conosciuti, arrangiamenti divertenti ma non banali, testi condivisibili. Non è nell'olimpo dei miei must, ma non lo giudico neanche una meteora nel panorama nazionale. Grazie di tutto fratè ;-)

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    2. Concordo Jan! Eccone un altro: Rino Gaetano. Caso per me ancora più misterioso. Perché se Battiato ci ha messo tanto di suo per proporsi in un certo modo, Gaetano che se ne stava tra i tanti protestatari più o meno cazzeggianti e non aveva nemmeno tutto 'sto seguito, sembra proprio miracolato.

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  4. Così tanto per dire, benvenuti i commenti e gli spunti di confronto su questo o quell'altro artista, alla fine si impara sempre da una sana e rispettosa discussione. Ma comunque a me interessano anche i pareri sul mio "lavoretto", se sono riuscito ad arrangiare un brano in maniera credibile, specie quando mi cimento in cose molto lontane da chitarra o altri strumenti più convenzionali. Già solo "immaginare" il brano, come iniziare, quali strumenti usare e come usarli mi ha portato via giorni, non c'era un tempo di metronomo normale da utilizzare ne una chitarra strummata a fungere da canovaccio. Però alla fine mi sono divertito...

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  5. Elisa (la figlia del flautista/chitarrista che suona nel mio gruppo) ha una agenzia teatrale a Carpi che, tra i vari artisti, seguiva anche Battiato. Ovviamente aveva con lui frequenti contatti di lavoro. Dell'uomo dice che era un vero signore, sempre cortese, sempre gentile e misurato e molto, molto puntuale (al contrario di Morgan, altro elemento della sua agenzia, che non la fa dormire di notte per l'incertezza delle sue prestazioni).
    Io non mi sono mai entusiasmato troppo per la musica di Battiato. Il personaggio mi è sempre sembrato un po' sopra le righe, un po' troppo "ispirato" e "filosofico" per quella che in fondo è solo musica leggera. Comunque ha lasciato un segno nel panorama italiano e piace a molti.
    Il pezzo che ha coverizzato (orribile termine) Stefano non lo conoscevo. Ma come sempre, mi piacerebbe riuscire ad isolare l'essenza del pezzo, semplificando e tagliando via tutto quel di più che in fondo potrebbe anche non esserci. Ma il mio approccio minimalista può ampiamente non essere condiviso, e poi l'importante è divertirsi.
    Altra cosa divertente: Elisa mi ha detto anche che De Gregori nei suoi concerti, vuole fare a meno della batteria sostenendo che i batteristi hanno il brutto vizio di andare a tempo e il Principe non sopporta questa limitazione della sua libertà. Vezzi di un divo.

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    1. Non so, secondo me alcune cose ( tipo questa ) se private di qualcosa non restano più la stessa cosa. Ci sono brani che hanno alla base una melodia, o un armonia portante, che anche da sola funziona alla grande. Altre nate per essere corali. La nona di Beethoven, fatta da chitarra e mandolino, può essere un divertissment, ma certo non l'opera che conosciamo. Capisco e a volte condivido il tuo less is better, ma sono un amante del progressive e lo capisci da solo che l'abbondanza mi soddisfa...insomma, un panino con il salame è semplicemente gustoso, le melanzane alla parmigiana però mi stanno facendo sudare le papille gustative al solo pensiero. Sono un golosone, nella vita e anche nella musica. E si vede, aggiungerei eheheheheheh

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    2. Ah, su De Gregori direi che live ha sempre usato ( e previsto ) la batteria, ha un animo molto country che fuoriesce spesso negli arrangiamenti. Probabilmente ora non riesce più ad andare a tempo e con la scusa delle esigenze artistiche vuole eliminare il problema alla radice uuhuhuh

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    3. C'è una regola che seguo sempre: un bel pezzo, rimane bello anche riducendolo in termini minimali (melodia e accompagnamento, chitarra e voce per dire).
      Quando questo non avviene e l'essenzialità lo snatura rendendolo insignificante e irriconoscibile, vuol dire che la forma è sostanziale. Ovvio che piace anche così però io, e forse è una mia fissa mentale, preferisco la sostanza alla forma ed è questo il criterio che scelgo sempre quando propongo un brano al gruppo.
      Poi va bene tutto se ci si diverte anche con il "superfluo".

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    4. Ma guarda, anche io sarei spesso per chitarra e voce. Ma la voce non ce l'ho, e allora mi sfogo con tutto quello che riesco a suonare senza aiuti esterni. La mia voce rovinerebbe anche la miglior chitarra, mischiata nel bailamme me la faccio bastare ;-)

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    5. E aggiungo: con una voce come la tua mi basterebbe saper suonare la metà di come suono ora. L'erba del vicino...eheheheh

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    6. Sono d'accordo col Rev se rimaniamo nell'ambito della canzone. Anche io penso che una buona canzone è quella che regge alla prova dell'essenziale. Poi però ci sono altri ambiti dove questa regola non vale più, come i brani strumentali pensati per determinati organici o per orchestra.

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  6. Il tuo lavoretto, come lo chiami tu, è notevole, in quanto da solo sei riuscito a ricostruire un brano che sicuramente Battiato non ha confezionato da solo. Per quanto riguarda gli artisti sopravalutati, credo che la schiera è notevole, almeno in Italia, però c'è da dire che nel momento in cui il loro lavoro arriva al pubblico vuol dire, che nel tempo, sono riuscito a dare dei contenuti alla propria espressione musicale, seppur non di primissima scelta, uno che come Battiato per Mirco, trovo veramente troppo osannato, è Renato Zero...però i gusti so gusti...

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    1. No, Battiato aveva un bel numero di musicisti al suo fianco, quasi tutti professori che suonavano gli strumenti a fiato, dall'oboe al violoncello, compresa chitarra acustica e Oud. Lui era ai synth. Io come al solito sono stato autarchico, perchè in queste cose casalinghe il divertimento viene proprio da questo. Con la band invece, a ognuno il suo...

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    2. Eh eh Renato Zero!
      Una volta, ero al mare qui in Romagna, affissa al bar del bagno vedo una locandina: "Grande serata in spiaggia con il clone di Renato Zero". Per la peppa nientemeno che il clone! Sono curioso, stasera vado, ho pensato.
      Il tipo era uguale uguale, stessa pettinatura, giacca di lustrini, occhiali scuri per mimetizzarsi meglio, e cantava pure bene su basi ben fatte e con una voce assai simile a quella del sorcino originale. Mbè, mi è risultato più simpatico di quello vero. Che si deve fare per campare...

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    3. OT ot ot ot
      Sabato proviamo con una cantante (viene apposta da Milano). Dicono sia molto brava, ed è una non-vedente. Con la sua agente abbiamo concordato per farle sapere che siamo un gruppo di gran bei ragazzi, giovani e aitanti. Speriamo che abbocchi, ma ho qualche dubbio. Mah...

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    4. Be', ci farai sentire le prove naturalmente. Viene anche il dr brugola? 🤣🤣🤣

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    5. Ancora OT: Il dott. Brugola ha fatto una mezza cazzata, anzi una intera. Mentre usavo la pialla a spessore (e di solito vado con quella a filo) ho inavvertitamente sfiorato le lame perchè avevo rimosso per un qualche malefico pensiero la protezione. Meno male che la profondità di piallatura era impostata su un mezzo mm. e così mi ha solo scorticato due dita della mano sx. Tanto sangue e tanti pugni in testa. Ma nel giro di una settimana le due dita, pollice e medio, sono tornate a posto.
      E sì che ci sto attento perchè questi aggeggi mi fanno sempre un po' paura. Mannaggia.

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    6. Te possino, tutto ma le dita sinistre no...dai, è andata bene ma occhio

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