Don McLean scrisse questo brano nel 71, un omaggio ad un artista che amava in maniera quasi maniacale, sia le opere che l'uomo stesso, così affascinante nelle sue contraddizioni. In casa mia la radio era sempre accesa, e questo pezzo girava nelle varie hit parade e per voi giovani dell'epoca. Mi colpiva la voce limpida di Don, la chitarra splendida nei ghirigori semplici ma efficaci.
Poi divenne nel 73 la sigla dello sceneggiato "lungo il fiume e sull'acqua", entrò nelle case degli italiani e divenne famosissima. Persino mio padre lo sorpresi canticchiarla, in un inglese molto Sordiano ma quel starry starry night faceva vibrare qualcosa nel cuore di molti, pur non capendone il sigificato. Negli anni è diventato uno dei brani che più ho cantato e suonato, ed il testo è poesia pura. Al punto che a volte in alcuni tratti non riesco a cantare perchè mi si strozza la voce in gola, vengo come travolto da un fiume in piena dalle emozioni che la canzone mi suscita. Chiaramente sto invecchiando, e altrettanto chiaramente è la voce e l'interpretazione di McLean che portano a tutto questo, non certo la modestissima mia cover che vi propongo. Chitarra ( la walden ) e voce, semplice semplice, cotta e mangiata. Avrei fatto volentieri un video, ma sapete che ho problemi ultimamente, per cui ho registrato con il rode in presa diretta su cubase. Forse, avendo usato il setting a 8, c'è un po' di riverbero dell'ambiente. Aggiungo un modestissimo mio omaggio a Vincent con un meshup ( ai tempi nostri si chiamava medley ) tra autoritratto con cappello e notte stellata, fatto in acrilico su cartoncino telato. Ora che la pittura mi sta prendendo in maniera sempre più profonda, questo pezzo ci sta a pennello ehehehehStellata notte di stelle
il pennello intingi nel blu
e nel grigio
affacciati a un giorno
d'estate
con occhi che conoscono
l'oscurità della mia anima
Ombre sulle colline
abbozzano alberi e narcisi
rapiscono la brezza e il
freddo dell'inverno
nei colori sul biancore
della neve d'attorno
Ora, capisco cosa cercavi di
dirmi
quanto soffrivi per la tua sanità mentale
e come cercavi di liberarli
ma loro non ascoltavano, non
sapevano proprio come
forse ascolteranno ora
Stellata notte di stelle
fiammeggianti fiori,
luccichio che sfavilla
e nubi impazzite d'una
foschia violetta
si riflettono negli occhi blue-china
di Vincent
colori cangianti
aurore nei campi di grano a
maturare
facce consunte e dal dolore
segnate
si riscattano sotto
l'amorosa mano dell’artista
Ora, capisco cosa cercavi di
dirmi
quanto soffrivi per la tua
sanità mentale
e come cercavi di liberarli
ma loro non ascoltavano, non
sapevano proprio come
forse ascolteranno ora
Non sapevano amarti
nonostante il tuo amore così
vero
e quando non ci fu più ombra
di speranza
in quella stellata, stellata
notte
ti sei tolto la vita come
spesso fanno gli amanti
Ma avrei potuto dirti,
Vincent
che questo mondo non era
adatto a un uomo
così tanto bello, come te
Stellata notte di stelle
ritratti appesi in stanze deserte
volti senza cornice su
anonime pareti
coi loro occhi scrutano il
mondo e non dimenticano
come gli sconosciuti che hai
incontrato
poveri vagabondi vestiti di
stracci
una spina d'argento d'una
rosa insanguinata
giace in frantumi sulla neve vergine
Solo ora credo di capire
cosa cercavi di dirmi
quanto soffrivi per la tua sanità mentale
e come cercavi di liberarli
ma loro non ascoltavano, non
ascoltano ancora
e forse mai lo faranno
chapeau!
RispondiEliminaci hai toccato il cuore e l'anima, grande versione.. mi piace l'ambiente e l'atmosfera che ci hai creato attorno.
non ho trovato una nota negativa..
top caro omonimo, top!
Grazie Ste, so bene i miei limiti ma stavolta ci ho messo tanto cuore e se si sente, sono contento ;-)
Eliminaazz se si sente, pi+ che altro si sente che adori alla follia questo brano, che ti rievoca i tuoi ricordi + profondi, e non è cosa da poco, grande!
EliminaCaro Stefano, a quell' epoca avevo quasi 12 anni e abitavamo a Vallo della Lucania, in un podere agricolo e mi ricordo bene di quello sceneggiato (grande nostalgia; le odierne fiction invece mi risultano spesso indigeste). In realta' non ricordo bene la trama e il resto, ma mi e' rimasto in mente per via della presenza di Laura Belli che conduceva la "TV dei bambini" insieme a Claudio Lippi, col quale era fidanzato, o sposato, non ricoro bene.
RispondiEliminaOvviamente non sapevo nulla del significato della sigla se non il motivo musicale che ricordo piaceva anche a me, anche se all' epoca non andavo pazzo per le canzoni anglofone e i miei idoli di allora erano Little Tony, Raffaella Carra' e naturalmente tutti i cantanti di Canzonissima! XD La cosa che piu' mi e' rimasta impressa, oltre a Laura Belli, e' il titolo, che ricordo benissimo!
Ti ringrazio per la spiegazione della canzone e devo dire che tu l'hai fatta davvero molto "sentita". Il fatto della voce che ti si strozza in gola e' sintomo di vero artista; io non ne sono degno e non voglio paragonarmi, ma pure nel mio piccolo-piccolo lo capisco perche' devo confessare che nemmeno io riuscirei a cantare fino alla fine, alla presenza di altre persone, molte delle canzoni mie preferite, perche' mi emozionerei fino alle lacrime, soprattutto a causa di parole o frasi che predispongono all' incriminata situzione XXD.
Bello e gradito anche il ritratto di Van Gogh che credo tu abbia dipinto col cuore, anche con qualche minimo difetto, ma ci sta', visto che una copia perfettamente uguale sarebbe appunto una...copia! XXD. Come in tutto, la personalizzazione e' sempre benvenuta! Ovviamente a quel tempo non ne sapevo nulla di questo grande artista, ma poi mi son rifatto anni dopo, negli anni del Liceo Artistico. A tal proposito, devo dire che anche io al pari di te, sto cercado di riprendere questa antica (risale a quando avevo 6 anni) ma mai sopita passione per l' arte, in questo caso il disegno e nello specifico la passione per la ritrattistica e la figura umana. A tal proposito sto riempiendo quaderni su quaderni di "facce" per far riemergere la tecnica! Anche avvalendomi dei benefici dell 'era digitale. Orpolina! Ho visto che su Iutiub ci sono dei tutorial fatti da ragazzi che, quando andavo a scuola, i miei professori, ben piu' navigati all'apparenza, se li sognavano!!!
Ok. Come mio solito mi son dilungato, ma a me piace discorrere del piu' e del meno, tutto o quasi sempre inerente al post in atto, topic, tred o che dir si voglia, ma se cio' non e' gradito, utile farmelo sapere, cosi' casso tutto come spesso faccio solitamente quando non trovo riscontro da oltreparte...
Ancora complimenti e continua cosi', caro Stefano, che c'e' bisogno di uomini come te! :-)
Grazie Lucià, c'ho messo più tempo a leggerti che a fare il post ahahahahahah
EliminaIo di quello sceneggiato ricordo invece Sergio Fantoni, e ricordo che era un giallo, ma di più non saprei dirti. Sul "dipinto" ci sono naturalmente molte imperfezioni, ma non sul fatto che sono partito proprio sull'interpretare i suoi capolavori mischiando due dei suoi quadri più famosi, l'autoritratto con cappello e notte stellata. Del primo c'è ovviamente la sua figura, del secondo lo sfondo che ho adattato. Ho cercato di eseguirlo con la sua tecnica di piccole pennellate con colori che, visti nell'insieme e a distanza danno certi cromatismi( il mio resta una crosta, ma non si possono comunque vedere in foto i quadri a meno di non avere macchina, luci ed esperienza sufficenti, ed io ho usato il cellulare... ).
Non lo so davvero se c'è bisogno di uomini come me, anche no, ma ti ringrazio di cuore ;-)
Ste, qui ti sei superato! Quale chitarra hai usato per registrare? Non mi pare l'Aria, o sbaglio? Mi sembra la 000, quella che ho suonato da te l'estate scorsa, c'ho preso!???
RispondiEliminaNo Mimmo, se stavi attento l'ho pure scritto, è la walden:DDDDDD Scherzi a parte ho scelto lei perchè ho da poco fatto il cambio corde ( martin ) e sono 0.11, e le mie mani ringraziano. Forse tu non c'eri a Sarzana quando l'ho portata, è tutta massello con top in cedro e fasce e fondo in un bel palissandro, tastiera in ebano. Ho cambiato i piroli in ebano dopo che ne ho rotti un paio con quelli in osso presi sempre a Sarzana, e quella volta c'eri perchè me li consigliasti tu. Ergo c'è un po' di Mimmo in questo pezzo ahahahahahahah
EliminaChe voi fa... So rincojonito, rileggendo ho visto che lo avevi specificato che si trattava della Walden, che purtroppo non ho avuto modo di conoscere😁 ma mi spiegate come fate a rompere i pins? Oh io sulla Aria AD80 è da quando l'ho comprata che ho su quelli in ebano, e non mi si sono mai rotti
Eliminaqualche volta non escono facilmente, si perde la pazienza, si tira e si sforza e patatrac. Semplice...;-)))))))
EliminaPiccolo trucco: spingerli dalla parte interna con una moneta o con qualcosa di piatto, e vedrai che durano una vita
Eliminaora ho un avvolgi corde con all'estremità un'appendice tipo piede di porco apposita per i piroli e non rompo più niente. O quasi...
EliminaA me il "piede di porco" spesso si e' spezzato per cui ho ovviato con la lama di un un coltellino svizzero avvolto nel nastro, con la quale faccio leva, ma va bene qualsiasi lama di plastica sottile e dura. Il metodo che suggerisce Mimmo l'ho sempre usato anche io, ma a volte per ficcare la mano nella buca devi mollare tutte le corde e spesso non e' il caso. Comunque a me frega poco il rompere i pin, altrimenti come faccio a riutilizzare le altre decine che conservo insieme a tanta altra minutaglia chitarristica?!? XD
Eliminama che bella Stefano. Bravo! un abbraccio
RispondiEliminaGrazie Danilo, un abbraccio a te ;-)
EliminaCi proponi un raffinato intreccio! Una tua "cover" dell'autoritratto di Van Gogh narrato nella canzone di cui hai fatto la cover. Musica, parole e immagine che si riflettono come in una stanza degli specchi in un ardito gioco ipertestuale! Comunque dillo che con questa ci rimorchiavi... è per quello che te se strozza la voce in gola, te possino! :D
RispondiEliminaA parte gli scherzi, una bella cover. Bravo Ste. E mi piace pure il quadro!
Rimorchiare con la chitarra? Ma quando mai...semmai era un accessorio utile dopo che l'avevi rimorchiata, quando sfoderi le carte migliori eheheheh Grazie dal chitarraio e dall'imbianchino :DDDDDDD
RispondiEliminaebbravo Ste...
RispondiEliminail pezzo del resto è bellissimo e musica così non se ne sente più.
Vincent, il pittore, usava una gran quantità di colore sulle sue tele, da qui il cromatismo intenso e violento di certi paesaggi. Pure tu?
A volte si a volte meno, in fondo sono ancora alla ricerca di un mio stile. Poi i pittori veri usavano, e usano, colori ad olio, altra cosa rispetto agli acriliici. Ma per l'olio servono diluenti come la trementina, puzzano parecchio e sono anche tossici. Ci vorrebbe uno spazio apposito...Con gli acrilici invece basta l'acqua e posso lavorare tranquillamente in casa. Si possono raggiungere comunque risultati simili lo stesso, ma usare tanto colore ha un dispendio economico non indifferente. I colori buoni, come le tele e i pennelli, costano tanto, e la roba dei cinesi ( o dei posti tipo bricoman ) è davvero scadente. L'ultimo pennello l'ho pagato quasi 30 euro!!! Insomma, per fare un quadro di medie dimensioni, tra tela e colori se ne vanno circa 40/50 euro. Più il tempo di lavorazione, più o meno dai 4 ai 6/7 giorni. Su amazon vendono quadri molto belli per meno, la vita degli artisti è dura ;-))))))
EliminaBellissima performance, Stè, intensa ma anche misurata allo stesso tempo, ci passa dentro tutto quello che scrivi nel post e anche qualcosa in più. Il pezzo lo ricordavo ma mi pare di sentirlo per la prima volta adesso, in tutto il suo significato. Si accompagna benissimo anche alla visione del quadro, molto ben fatto, stai diventando sempre più bravo. Mettere insieme l'autoritratto nell'atmosfera della notte stellata non era mica facile, direi ardito.
RispondiElimina(er dito comunque è bbono assai pure nel fingerpicking, tra l'altro ;)) )
Grazie Andrea, felice se ti ho fatto "ripassare" questo bel pezzo. Don McLean è un po' trascurato dai chitarristi, ma aveva classe non da poco. E solo questa canzone e American Pie sono passate alla storia, per il resto è rimasto un fenomeno solo ammerrecano. E' anche un ottimo banjoista, tra l'altro. Er dito ce sta sempre bene e si presta a innumerevoli usi...:DDDDDD
RispondiEliminaCiao Ste, complimenti per questa cover in cui l'interpretazione è ricca di personalità e l'esecuzione con la tua fidata Walden mette in risalto le potenzialità della chitarra e le tue capacità di chitarrista.
RispondiEliminaAvevo visto e letto del tuo incontro con la pittura, e non mi stupisce che la tua sensibilità di musicista riesca a trasmetterla anche su una tela.
Grazie Jan, e felice di ritrovarti su queste pagine, anche se poi fortunatamente in privato ci sentiamo abbastanza spesso. E' ora di pubblicare anche la nostra v-jam, che dici? 😉
EliminaIo lo sceneggiato non l'ho mai visto (che ce voi fa' so' ggiovane) ma mi piace il pezzo e come l'hai suonato, non avrei mai detto che la chitarra era la Walden, mi ha sempre incuriosito e la reputo ottima.
RispondiEliminaMa...davverodavverodavvero?!? Seje ggiovane...e quindi ti sei perzo la TV dei ragazzi, la TV dei bambini e quindi "Gioca Gio'"?!? E quindi Ciuffettino, Gianni e il Magico Alverman...E quindi cosa ti sei visto: Italia Sera, Mino D'Amato ed Enrica Bonaccorti?!? XDXDXD
Eliminabeh giovane si fa per dire (50), ma non rincitrullito, io guardavo Sandokan e Alla con quista del west e poi i cartoni giapponesi
EliminaFortissimi! Anche io li guadavo! Come non ricordare il grande Zeb mac Caine, Luke, Josh e via discorrendo...Sandokan era del ' 75 ed io avevo quasi 14 anni quando ando' in onda per la prima volta; del resto fino al '78 le scelte erano ben poche. Ma poi i rincitrulliti solitamente sono i vecchi, mica i giovani, no?!?
EliminaGianca, sei effettivamente troppo giovane per quello sceneggiato, ma probabilmente il brano l'avrai ascoltato anche in altre occasioni. Grazie per l'apprezzamento, e anche la walden ringrazia. La portai a Sarzana quando eravamo nella casa nel bosco, e forse non c'eri effettivamente. O meglio, c'eri alla fortezza ma non ti sei fermato per la notte. Boh...comunque la walden ha ricominciato e produrre strumenti e mi sembrano ancor più interessanti delle vecchie serie. La mia era il top della produzione, me la tengo ben stretta eheheheh
EliminaComplimenti Stefano, bella cover. Il brano mi è famigliare, anche se non conoscevo lo sceneggiato che citi. Hai ripescato un bel brano acustico con una cover in cui si sente la tua impronta personale.
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