Brutta ma affascinante, esercizio di stile o sperimentazione pura, muove ammirazione o induce al vomito ? Questa chitarra del liutaio sudafricano marvyn Davis non lascia di certo indifferenti. Di primo acchitto, quando il ragazzo l'ha anboxata ( usando un coltello da scalpi !!! Sti ammerricani... ) ho pensato "'mmazza che brutta", ma poi le sue curve, il suoi legni massicci in bella evidenza mi attraevano in qualche modo. Soluzioni nuove o atipiche ne sforna parecchie: la cassa, il ponte, naturalmente le forme. Sembra un banjo con la paletta delle seagull, e le corna in stile strato sono massiccie come clave dell'età della pietra. Ma da dove esce il suono? Mi sembra che nella prova la suoni amplificata, e non sono riuscito a capire se la parte tonda sia un sandwhich con il foro all'attaccatura del manico. Ho provato ad andare sul sito del liutaro, ma non funzia, mentre ha qualcosa su facebook, che io non bazzico. Per cui se qualcuno scopre qualcosa, ci faccia sapere. Metto questo video per parlarne un po', una via di mezzo tra le pips e il museo degli orrori. Anche se ancora non so decidere se più mi intriga o mi respinge. Certo che è curiosa forte...
Pare una semi-acustica ed il suono (bello) è certamente amplificato. Esteticamente le cornona non mi piacciono, mi piace invece la parte tonda. Pare fatta più che altro per apparire su di un palco.
RispondiEliminaUn sacco di viti! :D
RispondiElimina[img]https://www.dreamguitars.com/shop/media/catalog/product/cache/1/thumbnail/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/i/m/image_back_3299.jpg[/img]
Una scatola da biscotti con le corna.
RispondiElimina[img]https://www.dreamguitars.com/shop/media/catalog/product/cache/1/thumbnail/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/i/m/image_port_32.jpg[/img]
Ti dirò, non mi dispiace affatto, più che una chitarra è un banjo che al posto della pelle ha una tavola in abete, credo che le sonorità da spenta si avvicinino molto a quelle di un guitar banjo, mi piacerebbe vedere le Atene interne della "scatola di biscotti" come la chiamà Mirco, chissà se da spenta quelle corna massicce influenzano il suono in qualche modo? Sicuramente aggiungono qualche cosa
RispondiEliminaCredo ( ma è una mia impressione ) che le corna servano solo per bilanciare lo strumento e poterlo suonare comodamente da seduti. Comprane una e poi smontala, così ci parli delle catene ahahahahah
EliminaOppure, guardando bene le foto, potrebbero servire per aiutare la tenuta del manico, che non capisco bene come si congiunga: la tastiera sembra finire prima della buca, ma come si congiunga alla cassa resta confuso.
EliminaLa suona circa a metà video
RispondiElimina[video]https://www.youtube.com/watch?v=oWTiXQ4KV8g[/video]
Beh, il suono acustico non è malaccio, molto medioso e,forse, come azzardava Mimmo ricorda il banjo. Ma per certe sonorità può essere azzeccato. Il suono amplificato invece è più completo, buono un po' per tutto. Resta una scatola da biscotti di alta pasticceria, che avrà anche il suo prezzo, ne sono sicuro.
EliminaÈ come pensavo, da spenta ha un suono da guitar banjo, suono molto bello ma limitato a pochi generi musicali
Eliminae si, come suono un po' assomiglia ad un banjo....
RispondiEliminaMmmmmm, se avessi una tavola armonica ci farei un pensiero, Avrei giusto due vecchie chitarre da cannibalizzare, potrei demolirle per recuperare manico, meccaniche ecc ecc..e tentare di farne una rotonda (senza corna però)
Per fortuna la tavola non ce l'ho.
Già vedo le meningi del dr brugola fumare...dai dai, mica un sudafricano è meglio di un cooker :DDDDDD
EliminaMax, ma quel bel pezzo di abete valdifiemme che ti avevano inviato? 😁😁😁
EliminaEh..ma quello è un pezzettino piccolissimo: appena 20 x 15 cm (un A5 praticamente)
EliminaA proposito della Ciresa mi hanno inviato un mail che vi giro:
Gentili Amici,
siamo ormai prossimi ai due anni dalla nota "Tempesta Vaia" del 29 ottobre 2018, che tanto danno ha provocato alle foreste di Fiemme.
Come sapete la nostra reazione, orgogliosa e determinata, unita alla vostra spontanea e generosa risposta, ci hanno fatto recuperare fiducia, entusiasmo, valori, amicizia, speranza, ancor prima del legno di risonanza che abbiamo poi salvato da quell'evento disastroso per il nostro territorio.
In una parola abbiamo riscoperto assieme a voi "l'umanità", quel sentimento di condivisione che sfocia poi in aiuto reciproco, disponibilità e partecipazione attiva. E certo non è poco, ne' banale, aver ottenuto questo risultato, nel contesto sociale di oggi.
Tanto abbiamo avuto da voi, ed è presto giunto il tempo di poter iniziare a restituire; ci eravamo ripromessi di farlo nel tempo di due o tre anni, ed entro il 2020 potremo iniziare con i primi sottoscrittori. Vi preghiamo di poter pazientare in quanto anche l'arrivo del Covid-19, come potrete immaginare, non ha aiutato la nostra programmazione aziendale. Nei prossimi mesi inizieremo a versare le prime somme di denaro a chi con grande slancio ha voluto prestarle "a tasso zero" per salvare "il legno di Stradivari".
Voglio ricordarvi in pochi numeri la portata di queso nostro e vostro sforzo: oltre 900 adesioni (circa 80% ITA e 20% Estero) per oltre 240.000 €. Con il vostro aiuto noi della ditta Ciresa in soli 9 MESI abbiamo potuto raccogliere più di 2000 metri cubi di tronchi pregiati, investendo circa 540.000 €, e stoccando in stagionatura su 4 piazzali (affittati allo scopo) circa 1600 metri cubi di materiale segato e coperto (vedi foto allegate).
Con questo legno abbiamo calcolato che in 4 anni daremo voce a circa 15 mila pianoforti e oltre 20 mila strumenti di liuteria, arpe, clavicembali... Assieme a voi abbiamo quindi salvato "una valanga di musica" che da questi strumenti si riverserà nel mondo e si protrarrà per oltre 100 anni! E' incredibile quanta musica sarà suonata da questo legno in ogni continente, e quanta musica ascolteranno le generazioni future grazie al legno di risonanza recuperato dai boschi danneggiati da Vaia.
Vi giunga ancora un GRAZIE sincero e un grande abbraccio.
Cordiali saluti e ...buona Musica a tutti voi.
Fabio Ognibeni e lo Staff di CIRESA Srl
Sono delle persone immense... Non mi vengono altre parole!!
EliminaPersone serie, legate alla loro terra e appassionate del loro lavoro. Per certi versi vivono ancora come cento anni fa, e hanno ancora i valori di cento anni fa: cura della propria terra, lavoro, onestà.
EliminaQuanta roba abbiamo perso per strada!
E chissà come sono le catene lì sotto?
RispondiElimina...visto l'attacco a coda sul bordo, magari non ci sono, proprio come in un banjo.
EliminaMe lo sono chiesto anche io, anche se il mio cellulare le ha chiamate Atene, al posto di catene, non so se è di origini toscane o greche, vista la A maiuscola che ha usato... 😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣
EliminaProbabile che non ci siano o che siano minimali come nelle archtop. Come spiega nel video, la cosa più innovativa della chitarra è il ponte con tre sellette dove le corde passano al di sotto di quella centrale, la cui altezza può essere regolata con delle viti, schiacciando le corde contro le altre due e in particolare quella posta dal lato del manico sotto a cui c'è un piezo undersaddle. Regolando le viti cambia il suono della chitarra amplificata. Questo sistema, anche grazie al tailpiece che ancora le corde alla fascia della chitarra, scarica la tavola armonica dalle pressioni consistenti che ci sono in una chitarra acustica e quindi il top può essere più sottile.
EliminaNo, mi sono sbagliato, dice che la soundboard può essere più spessa (thicker) perchè è più libera di vibrare (dal che suppongo che non abbia le catene).
EliminaIl suono amplificato è molto interessante, piuttosto scuro e con bassi profondi ed avvolgenti. Quando la suona solo in acustico (a 7:10) e anche nel video di Dream Guitars messo da Mirco, risultano delle frequenze medie molto in evidenza, pur mantenendo dei bassi profondi, un suono adatto al bluegrass. Ma come dice nel video è una chitarra progettata più per un uso elettrificato che puramente acustico.
RispondiEliminaNotevole il playing del bluesman lungocrinuto con cappellaccio a larghe falde alla Steve Ray Vaughan: ha veramente un bel blues feeling!