mercoledì 17 giugno 2020

Ibanez SGT130E VS Vintage Sunburst (Serie SAGE)

Ieri sera mi e' venuta voglia di provare a registrare, col microfono usb Auna 900, la mia Sage 130, una Ibanez jumbo che ho acquistato qualche anno fa. Per me e' una  chitarra bellissima, una di quelle che non venderei mai, anche perche' per averla diedi in permuta un'altra Ibanez, un' Artcort da Jazz che valeva almeno il triplo della Jumbo, ma che ormai non usavo piu' da anni e la permutai capo-capo, senza altra aggiunta pecuniaria (con me i negozianti ci hanno sempre guadagnato, ma...chissenefrega, al cuore non si comanda (leggi GAS)). XD
Dopo un veloce G-run, l'ho recordata con un mio vecchio pezzo, una versione free-time, senza niente a pretendere...Ormai lo sapete, io preferisco suonare (schitarrare, zappare, strimpellare, tutto quello che volete XD) col tempo libero, senza costringimenti di sorta, click e quant'altro, almeno in casi come questi, in cui non occorre dimostrare niente, se non la visceralita' della passione che ci accomuna, sottolineata spesso, come in questo caso, da un sano dilettantismo e dalla  voglia di far conscere cio' che si ha dentro senza tirare in causa strumenti da migliaia di dollari o dal marchio alla moda. In fondo  cosa non darei per un' Harmony o una Stella dei bei tempi andati, quando a suonare c'erano i nostri padri putativi e non i fratellastri o fratelli di secondo e terzo letto odierni! :-)
Spero che vi piaccia sia la chitarra che il pezzo.


11 commenti:

  1. Per essere una jumbo mi aspettavo bassi roboanti, e invece, al primo ascolto, mi sembra equilibrata. Certo, al solo guardare le generose forme mi si attizzano i tunnel carpali eheheheh Lo sai, il tuo anarchismo sia nelle melodie che nel timing ha qualcosa di affascinante: a volte sembra che stai per andarti a infilare in qualche buco senza uscita, e invece ne esci sempre fuori in maniera personalissima. Bravo Lucià, come dici tu siamo qui a dar voce ai nostri pensieri musicali, non c'è nessuna gara e nessun vincitore. Se non la musica ;-)

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    1. Grazie Stefano. Lo sai che le tue considerazioni per me stanno sempre al primo posto.
      Questo era un pezzo il cui nucleo principale lo registrai improvvisando di getto qualcosa in La, tanti anni fa, dedicandolo a una ragazza, intitolandolo "L' Infinito che c'e' in te". D'altronde ne dovrei avere ancora una registrazione salvata su qaulche CD conservato nei cassetti dei ricordi.
      Col passare degli anni, questo ed altri miei pezzi che conoscete, mi sono abituato a farli sempre cosi', allo stesso modo, forse un po' piu' velocemente e con qualche frase in piu', ma sempre con quel tempo libero dalle pastoie del ...tempo! Ormai non riesco ad inquadrarli in un rigo musicale che mi dia un tempo giusto e le canoniche battute che richiedono un pezzo scritto come Dio comanda, perche' perderei il senso e l'orientamento primigenio che mi fu di ispirazione. In alcuni ho provato ad allungare, accorciare o sostituire qualche battuta ma poi, anche dopo varie esecuzioni, mi dimentico di esse e li faccio come prima, ahahah! Ormai questi miei pezzi li utilizzo per riscaldarmi e sciogliermi le dita prima di iniziare a...comporre un altro pezzo, sempre suscettibile di una speranza che almeno quest' ultimo venga inquadrato nel suo bravo 4/4 e nelle sue canoniche 4 battute o suoi multipli. :-))
      Per la chitarra, si, infatti e' piu' equilibrata della Sigma e spesso mi piace suonarla al posto della chitarra classica quando sono in vena di ..tristezze XXDD

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  2. grande Luciano, mi piace l'interpretazione, anche il suono della Ibanez è gradevole e definito, non sono tanto d'accordo con Stefano sul fatto che sembra equilibrata, si sente che i bassi vengono fuori meglio dei cantini che li sento + debolucci, ma queste sono solo mie impressioni.. però concordo con Ste, la musica vince sempre e tu ci sai fare, un applauso a te!

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    1. Detto da un fenomeno chitarristico come te e' davvero una soddisfazione, caro Stefano! :-). Grazie!
      E' vero, i cantini si sentono meno, ma naturalmente puo' dipendere benissimo dal top che non e' certamente di massello. Pero' a me spesso piacciono molto i suoni che riesco a trarre da chitarre minimaliste rispetto ad altre che ho, come per esempio una dreadnought, una Sigma DR28, che e' molto indicata per pezzi Country et similia, ma per estrinsecare la nostra passione tipicamente mediterranea, in certi momenti, preferisco le prime.

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  3. Ultimamente il sunburst mi intriga parecchio e questa Ibanez è davvero bella, ha una voce mediosa senza quel "BOOMING" che ci si aspetterebbe da una jumbo, il che non mi disturba affatto, il tuo modo di suonare mi piace molto, ed ormai lo riconoscerei tra mille è come una firma

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    1. Anche le tue considerazioni le tengo in alto nelle mie preferenze, caro Mimmo e ti ringrazio molto! E' vero per il sunburst; infatti appena la vidi nella vetrina me ne innamorai subito e la volli a tutti i costi! Purtroppo a quel tempo il lavoro era in magra e non potendo sborsare i pochissimi soldi che occorrevano per acquistarla diedi in permuta un' altrettanto bellissima Ibanez, serie Artcore, da Jazz, di cui un giorno dovro' postare qualcosa con essa registrato.
      Andavo di fretta perche' la mia paura era che andasse via subito e infatti una Dread simile per fattura, serie, colore e design spari' subito! Avrei voluto anche quella, ahahah!
      Anche la forma Jumbo contribui' a farmi salire il gas al cervello XXDD. Molto meglio e comoda (almeno per me e la mia spalla destra) di un' altrettanto bellissima Jumbo Cort CJ3, tutta acero e abete massello, ma alla quale purtroppo non riusci' mai ad abituarmi e la cambiai con una Eko Ranger (che poi cambiai dopo un anno con la Crafter in mogano :)))) Le mie chitarre non sono orfane ma hanno una lunga ascendenza di permute selvagge, ahahah!!!
      E mia moglie, ogni volta: "Un' altra chitarraaaa!" XD.













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  4. Complimenti, mi piace sia il brano che il suono della chitarra, che trovo interessante, indipendentemente dal valore o dal titolo di legni con cui è realizzata...

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  5. Grazie, Beppe! XD Quindi ho fatto bene a non venderla quando me lo hanno proposto!
    Del resto la spesa non varrebbe l'intesa, dal momento che quando esce una serie di chitarre, quando poi non e' piu' in catalogo, il valore dello strumento va molto al di la' del valore effettivo, perche' difficile da reperire.
    Ah, questi cellulari... XD. Io non ho di questi problemi, perche' il cellulare lo uso solo per filmare i pezzi con la chitarra, eheheh; sono 25 anni che uso solo il Personal Computer (Desktop). Lo so, sono all' antica.

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  6. Sì mi pare proprio che suoni bene questa jumbo, fra quelle che ci hai fatto sentire è quella che preferisco ed è anche bella esteticamente.

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  7. Anche io la preferisco caro Giancarlo, pero' per un suono countryeggiante penso che la Sigma sia molto piu' centrata! Poi dipende senz' altro anche dal plettro. Qui ne ho usato uno spuntato e levigato accuratamente da me e che ha un giusto spessore. Per la Sigma ne utilizzai uno con la punta piu' piatta e corta; insomma anche il plettro puo' fare uan differenza non dico abissale, ma quasi...Senza dubbio pero' che la Dread Sigma impasta di piu'.

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