lunedì 18 maggio 2020
Social distancing state of mind
Tra un po' smetteremo di suonare per telefono, si spera. Dicono che la musica annulla le distanze e in fondo questo modo di suonare ci ha un po' salvato dalla depressione. Certo non è la stessa cosa. Suonare con altri musicisti è un contatto fisico, fatto di
vibrazioni e cenni di intesa che si intrecciano nello stesso luogo a
breve distanza e per quanto la tecnologia ci possa regalare, la musica sarà sempre quella cosa lì. Ma nell'impossibilità di incontrarsi vanno bene anche i telefonini. L'importante è che la musica non si fermi e che ci si possa ritrovare al più presto anche fuori da quei piccoli riquadri video.
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Noi ci troveremo in saletta domani sera. Suoneremo con i tre finestroni completamente spalancati e con le mascherine. Speriamo bene...
RispondiEliminaSuonare con le mascherine? Per me una tortura. Ho ricominciato dal 4 a lavorare ma per fortuna al momento contatti con gli altri rari. Prchè dopo un quarto d'ora con la mascherina, di qualsiasi tipo, comincio ad andare in affanno, sudo come un dromedario in amore, insomma sbrocco ! Lo so, bisogna abituarsi...ma non tutti ci riescono. Chi le usa o le ha usate abitualmente come medici o infermieri, fanno spesso pause. Tutto questo per dire che la mascherina sembra comunque l'unico, o uno dei pochi, mezzi a nostra disposizione. Ma se penso di andare a suonare, al ristorante, ad incontrare gli amici e devo stare come un palombaro, mi viene quasi voglia di restare a casa. La sto a pijà male? Forse...Oggi comunque barbiere, perchè sti capille cominciano a pesare ;-)))))
Eliminaah, dimenticavo: voi siete fortunati da avere una saletta con i finestroni, ma la maggior parte delle sale non ne hanno e fanno affidamento all'impianto di aria condizionata, imprescindibile specie con queste temperature. Ora sembra non ci siano chiare direttive in merito, e lavorando nel campo ho ascoltato in questi giorni impiantisti e manutentori in crisi, perchè pare che l'aria che gira e rigira sia un veicolo importante per il virus. Che palle...Proveremo all'aperto, sale prova sui terrazzi e passa la paura ;-)
EliminaSe ci fosse un po' più di libertà e se i regolamenti comunali fossero meno opprimenti, non mi dispiacerebbe affatto, con il dovuto rispetto per gli altri, andare a provare in acustico in un parco...sai che bello sarebbe!
EliminaBella versione minimalista, la proporrete sempre cisì ? Spazio ai giovani chitarristi :DDDDDDDDDDDDDD
RispondiElimina'Stamo a fà i spiritosi? Giovani chitarristi... tse! :D
EliminaSuonare dal vivo insieme a gli altri è come visitare un luogo veramente, mentre virtualmente è come visitare lo stesso luogo con il computer in 3d, la differenza sta nel fatto che per visitare un luogo realmente, c'è un viaggio da fare, piccole attese, e tutto ciò che avviene dopo la visita, e tutte le persone che si incontrano nel frattempo...
RispondiEliminaProprio così, e non è una piccola differenza!
EliminaComunque molto bella, anche se fatta in cattività e a distanza. La dimostrazione che un chitarrista in gamba e una brava vocalist sono più che sufficienti a fare ottima musica , di tutto il resto si può anche fare a meno. Infatti la formula duo chit-cant ultimamente spopola...
RispondiEliminaMi hai fatto un gran complimento, Beppe! Essere un "chitarrista in gamba" è proprio il mio obiettivo. Siccome sono perfettamente consapevole di non essere un gran chitarrista (non ho tecnica e conoscenze sufficienti per esserlo) cerco di puntare sulla mia musicalità per tirare fuori poche cose fatte bene, con gusto e misura. E da quel che dici pare che la cosa mi riesca :D
EliminaBeh, gia' accompagnare in siffatta maniera e' un' impresa non indifferente! Non e' facile eseguire fluentemente tutti quegli accordi di 7+, settime e none varie, diminuite ed aumentate, per non parlare di seste col pollice al basso e la mano tutta ad avviluppare il manico.
RispondiEliminaOgni tanto cerco anche io di imparare tutte queste sottigliezze armoniche e di inserirle nelle mie modeste composizioni, ma poi le dimentico facilmente e torno ai miei rassicuranti e facili accordi del parrucchiere: Do Sol Re MI e La, La- Re- e Mi- e Si7 :-). Certo, ci vuole costanza ed applicazione per accompagnare una canzone cosi' e naturalmente una passione per le armonie Jazz! L' ideale pero' sarebbe anche cantare da se'! Sai il capannello di gente che ti circonderebbe in tal caso?!! Mi piace molto perche' il tuo modo di accompagnare non e' per niente scontato!
Grazie Luciano! Magari avessi anche una bella voce, va già bene che sono intonato, giusto per fare qualche coro qui e là, ma cantare proprio nada :D
Elimina**Autocitaz. "per non parlare di seste col pollice al basso e la mano tutta ad avviluppare il manico.
RispondiEliminaOps...scusa, volevo dire Settime minori, non seste! Pardon, quando mi e' venuto in mente, stamani, avevo gia' spento il Pc, per cui correggo adesso. :-)
Bravo Mirco, bell'arrangiamento e ben suonato. Volendo provare a lavorarci ulteriormente io sceglierei due strade (ma forse mi sarei già fermato anch'io): o farla un pelino più veloce oppure cercare ad un certo punto di raddoppiare ritmicamente. Comunque mi piace molto, complimenti anche a Selene che ha sempre una grande capacità di interpretare.
RispondiEliminaGrazie Giancarlo. Si, forse si poteva osare qualcosa in più, ma come diceva mia nonna "meglio restare nei prati di casa" :D
EliminaGirerò i complimenti a Selene.
Ti ho gia detto sul tubo che questo è una delle mie canzoni preferite!
RispondiEliminaAggiungo che la fate molto bene, ma sarei curioso di sentirtela accompagnare al pianoforte, con lo stile travolgente di Billy Joel 😉