sabato 16 maggio 2020

Che storia è la musica di Ezio Bosso

Ieri è mancato un gigante della musica: il pianista, direttore d'orchestra, ma anche compositore e contrabbassista Ezio Bosso.
Una vita dedicata allo studio e alla divulgazione della conoscenza e dell'amore per la musica.
Ha combattutto a lungo con il tumore e con una malattia neurodegenerativa che negli ultimi tempi gli ha impedito di suonare il pianoforte, ma a cui si è opposto caparbiamente, continuando a dirigere l'orchestra  Europe Philharmonic nei concerti tenuti fino al lockdown per il coronavirus.



Ieri è stata trasmessa su Rai 3 la lezione concerto "Che storia è la Musica" del 9 giugno 2019, e sarà replicata oggi alle 21,15, su Rai 5.  Un evento eccezionale, in cui passa attraverso lo schermo, la sua capacità di coinvolgere i musicisti della Europe Philharmonic nell'amore per la musica, fondendo le loro dita, il loro fiato, il loro cuore in un'unica estensione della sua anima, della sensibilità e passione per la musica, superando anche i limiti impostigli dalla malattia.
Ci mancherai, Ezio!

8 commenti:

  1. La registrazione è anche disponibile su RaiPlay
    https://www.raiplay.it/programmi/chestoriaelamusica

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  2. Me lo sono gustato dall'inizio alla fine. L'Italia avrebbe bisogno di tante persone come lui. Ma tante. RIP

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  3. Si dice sempre in queste circostanze, ma stavolta mi dispiace davvero tantissimo, gran musicista ma soprattutto gran persona. Che la terra gli sia lieve

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  4. “Infame”.
    “Colluso”.
    “Perché non pensi agli imprenditori suicidi?”
    “E il poliziotto ucciso?”
    “Vergognati”.
    “Ignobile”.
    “Maestro un paio di palle”.

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ha fatto neanche in tempo a pubblicare un tweet in ricordo di Ezio Bosso sul profilo del Quirinale, che una valanga enorme di commenti, insulti e attacchi personali si è abbattuta su di lui, con una violenza da far paura. Nei confronti del Capo dello Stato ma anche di Bosso stesso.

    Ma come si fa ad essere così meschini e miserabili da spargere veleno su un artista e una persona straordinaria come Ezio Bosso e sul Presidente che lo celebra con un commento profondo e delicato?
    Come si fa a fare così schifo?

    Un abbraccio enorme al Presidente, a Ezio e alla sua famiglia.

    Alla fine, ancora una volta, la risposta più bella a tutto questo scempio l’aveva data lui.

    “Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono.”

    Quanto avevi ragione, Maestro!
    Commento trovato su Facebook di Lorenzo Tosa.Volevo condividerlo qui.
    Penso che in questo periodo assurdo dove tutto è cambiato, non è minimamente cambiata la cattiveria della gente, forse addirittura è peggiorata.A volte penso che il virus fosse stato selettivo avrebbe avuto almeno un aspetto positivo.

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    1. Non sapevo di questo episodio e mi rattrista veramente. Certe volte penso che la cosa peggiore del nostro bel paese sono proprio gli italiani, per quanto sono beceri, ignoranti, cafoni, oltre che disonesti ... per fortuna ci sono delle eccezioni e Ezio Bosso ne è un esempio magnifico.
      Stupenda la usa frase
      “Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono.”

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  5. Grande persona...
    Quando lo intervistavano in TV io mi sentivo sempre in imbarazzo...non capisco bene il perchè.
    Forse era per l'enorme contrasto tra il suo talento e la sua invalidante malattia.

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    1. Lui è la dimostrazione del potere terapeutico della musica: a seguito della malattia neurodegenerativa, tartagliava quando parlava e faceva fatica a dominare degli spasmi involontari (e questo effettivamente crea un certo disagio negli interlocutori), ma quando suonova o dirigeve l'orchestra si trasformava, diventava rilassato e sciolto nei movimenti, infondendo nella musica una espressività ed una emozione che portava un senso di benessere anche agli ascoltatori.
      Negli ultimi anni la sua cura è stata proprio la musica e mi ha colpito molto quando, all'inizio della trasmissione che ho citato parla della "necessità" dell'uomo per la musica ... con il lock-down per il covid19 ha perso il contatto diretto con i suoi musicisti e la musica suonata e non ha retto, nonostante i molti progetti che stava elaborando.

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  6. Un grande musicista, ma sopratutto un grande uomo, la musica è stata la lima per segar via le sbarre della malattia, e fino all'ultimo grazie alla musica ha potuto vivere da uomo libero

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