venerdì 6 dicembre 2019

Corde Savarez Acoustic Bronze

La settimana scorsa mi sono deciso a cambiare le corde della mia Eastman E8OM, dato che avevo su da ben otto mesi delle D'addario EJ16 Phosphor-Bronze. Ho scelto di provare le nuove corde per acustica della Savarez che ci sono state regalate alla manifestazione di Liutai in Villa a Miasino.


Le Savarez Acoustic Bronze sono confezionate in una busta in plastica sigillata e  avviluppate in una ulteriore busta con trattamento antiossidante. Il foglio con l'immagine sopra riportata ha sul lato posteriore la descrizione del calibro delle sei corde con la relativa tensione sia in Kg. che in libbre.
La prima impressione è positiva: appena montate hanno un suono brillante, ma senza quel timbro eccessivamente metallico delle corde nuove. Non mi sono sembrate particolarmente dure sotto alle dita e non presentano problemi di intonazione (non è nemmeno stato necessario stirarle molto per raggiungere subito la stabilità dell'accordatura).
Dopo una settimana di uso i bassi hanno perso quella leggera risonanza metallica per diventare un poco più scuri, mentre i cantini mi sembrano immutati, raggiungendo un buon bilanciamento su tutte le frequenze.
Per il momento l'unico difetto trovato è che, con lo strisciamento , lasciano una patina nera sui calli dei polpastrelli della sinistra, cosa che ho constatato anche con altre marche di corde non rivestite.

15 commenti:

  1. Ovviamente non posso prevedere la durata di questa muta, ma posso invece dire che le D'Addario EJ16 si sono comportate egregiamente per ben otto mesi (non sono corde coated!) e mi sono deciso a cambiarle solo perché incominciavano a difettare un po' sull'intonazione ...

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  2. Ascolto dal cellulare, ma mi sembra che il suono sia ben bilanciato, complice il tuo playing direi perfetto. Io sulla Lake ho ancora su le elixir da un anno, e le cambierò a breve solo perché mi vergogno...😊

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    1. See, playing perfetto ... per niente, comunque grazie Stefano.
      Anche io ho le Elixir sulla ROS616 da almeno un anno e hanno ancora un suono brillante ... sono le corde ideali per i pigri come me!

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    2. Gran bel suono! Sarebbe interessante una comparazione con altre corde per sentire quanto influiscono sulla sonorità della chitarra, che di certo ci mette tanto di suo.

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  3. ... magari al prossimo cambio corde potresti rifare il test suonando lo stesso pezzo e ripubblicando anche questo video. Ma visti i tempi che girano qui fra noi coi cambi corde... :D

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    1. E già! Cambiandole così raramente trovo difficile valutare la resa del suono di una muta nuova, perché il confronto con quelle appena smontate è comunque impietoso e i ricordi di come suonassero quelle precedenti, da nuove, sono ormai svaniti ...

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  4. hanno un suono davvero caldo e bilanciato, dal colore però sembrano più scure rispetto alle corde classiche al bronzo, forse saranno composte di una lega differente, sarà per questo che lasciano il nero sulle dita Maggiore rispetto alle altre? Domanda: ma i bassi hanno l'anima esagonale, o come nelle Dogal, l'anima interna è rotonda? ho notato provando LEGO call che la differenza di tono è notevole,ed anche la stabilizzazione delle corde, è migliore ed immediata come nel caso delle corde da te provate

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    1. Bella domanda! Sul pacchetto non dice nulla a proposito e anche cercando sul loro sito non ho trovato le caratteristiche del core. Suppongo sia esagonale, in quanto più diffuso, in genere le altre hanno ben specificato "round core" sul pacchetto, anche perché bisogna avere alcune attenzioni nel montarle ...

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    2. A proposito: leggo sul loro sito che producono le corde acoustic bronze e phosphor-bronze da più di 70 anni. Ma voi le avevate già viste nei negozi?
      Io conoscevo le corde in nylon per classica, ma pensavo che queste fossero un nuovo prodotto!

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    3. Io le sto conoscendo ora, e come te conoscevo solo le corde per la classica, che per altro uso spesso sulla mia Alhambra

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  5. Provandole....🤣😂🤣 Provando LEGO!?? Magari da ragazzino...😂🤣😂🤣

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  6. Bravo Beppe...
    Io devo ancora montarle queste Savarez mannaggia: mi dimentico di averle da Liutai in Villa e all'ultimo cambio (quasi annuale) ho usato le solite elixir.

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  7. Beh, direi che ci siamo; anche se l' effetto dell' esecuzione originale di Morone Franco e' un po' diverso, dovuto forse al fatto che e' un po' piu' svelta ma naturalmente una versione personale e' molto meglio di un' imitazione pedissequa XD.
    Devo cercare di riprendere anch'io qualcuno dei brani inseriti nel "Metodo per chitarra blues" di Morone, anche se devo dire che non mi hanno mai particolarmente colpito come quelli di Unterberger, forse perche' sono meno aggressivi, o almeno cosi' mi sembrano a giudicare dalle incisioni sulla musicassetta allegata (vedi per esempio la maggior "incisivita'" Unterbergeriana in pezzi tipo Summertime o Railway e per me maggiormente coinvolgenti).
    All' epoca in cui comprai questo Metodo, penso un 30 fa, ricordo che gradivo molto Boogie woogie boogie, Breakfast on the green e All that blues e li imparai anche, ma poi li ho dimenticati perche', purtroppo, mai piu' ripresi nel corso dei...millenni :-)))
    Rockin' blues era uno dei pezzi che mi piacevano ma ostico per me, a quell' epoca, per via del basso alternato "rovesciato" del verse principale, un po' come Twins' rag di G. Unterberger, difficile per me per lo stesso motivo. Poi c'era il problema di abbassare il Mi a Dropped D ogni volta e questo allora mi snervava sempre XD. Anche perche' gia' mi scocciavo molto ogni volta che dovevo abbassarlo per il Ragtime n.1 del Metodo di G. Unterberger, avendo una sola chitarra...Adesso, fortunatamente ho una chitarra per ogni...prudimento di sedere, ahahah!!! XDDD. (Quando tanto e quando niente: troppa grazia Sand' Ando'! XDD)
    Per le corde non mi pronuncio perche' per me una chitarra vale l' altra e lo stesso discorso lo farei per le corde. Forse potrei confermare solo la mia avversita' per le coted, tipo Elixir; infatti dopo tanto tempo le ho ricomprate, installandole sulla mia parlor wasburniana e dopo un po' gia' i bassi sono sfilacciati, a parte il fatto che le dita sembrano non fare presa su di esse e mi danno sempre la sensazione di scivolare fuori bordo, fuori corda, fuori tutto...
    Excusandomi sempre per la prolissita' e per la logorricita' e per l' off-topic di ordinaria consuetudine...buon proseguimento e alla proxima suonata!

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    1. Sì, Franco Morone la fa ad una velocità incredibile e anche con un'altra intenzione, ma Franco è Franco!
      All that Blues ē il pezzo più bello della raccolta, infatti l'ha ripreso nell'album Miles of Blues, con ritmo swingato, (il titolo è diventato all that swing)

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  8. Ho riascoltato proprio oggi la musicassetta allegata al suo metodo del 1986 e tutte le incisioni mi sono sembrate un po'...scolastiche! Ma evidentemente era il modo di registrare di quel tempo, forse adesso ci mettono un po' piu' di personalita' e di ritmo o, come nella fattispecie, appunto, dello swing! Io preferisco comunque Boogie Woogie Boogie, la devo riprendere al piu' presto XD

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