Ne abbiamo parlato a volte di queste chitarre fatte in fibra di carbonio, indistruttibili, senza tutte le problematiche legate al legno, e infine anche con un suono decente. Il prezzo però è sempre stato decisamente altino anche solo per farci un pensierino. Ora ho visto questo video di Mary Spender, artista giovane e brava che ho conosciuto grazie ai consigli del tubo, e voglio condividerlo per vedere se qualcosa è cambiato. Chiaro, il legno è tutta un altra cosa, non mi soffermerei su questo aspetto altrimenti la discussione è chiusa in partenza. Partiamo dal presupposto che la fibra di carbonio è più leggera e resistente, indeformabile, e quindi gli strumenti costruiti con essa sono appetibili per chi frequenta più i palchi che il divano di casa : pioggia, sole, vento, freddo o caldo non ci metterebbero più l'ansia da bagagliaio in agosto. Le forme...beh, sembra più un elettrodomestico futurista, e questo se da una parte disorienta, dall'altra un po' mi attrae. Trovo giusto che non si scimmiottino shape strafamosi, siamo di fronte al futuro e quindi a qualcosa di nuovo ( o quasi ) per cui ci può stare a non battere stereotipi che stanno bene con aceri e palissandri. Dal video sembra che la chitarrella suoni bene, in più ha quelle possibilità, già adottate ad esempio dalla yamaha, di usare effetti senza bisogno di collegare cavi e senza amplificarsi. Divertente, e qui il punto di vista di un artista giovane che suona e canta vale più del nostro orrore da vekki dinosauri: si va sul palco per esibirsi, con tanto di effetti speciali, perchè no? Comunque bisogna avere le giuste capacità per incantare il pubblico, non sarà certo un delay a farci sembrare più bravi, ma a creare ambiente di sicuro aiuta. Il prezzo : ho trovato poco sul web
( oppure ho cercato male ), ma mi sembra che questa chitarrina costi tra i 5 e i 6cento dollari, e spero di non sbagliare. Perchè allora si potrebbe cominciare a pensare alla fibra per i nostri strumenti da live, da vacanza, da serata ad alto tasso alcolico. Per il divano e le nostre reunion teniamoci ancora stretti i nostri amati pezzi di legno ;-)
Stefano, mi hai bruciato sul tempo! Lo stavo guardando proprio ieri sera, e oggi stavo per fare il post, quando apro fingercooking e trovo la tua recensione...la cosa che mi è piaciuta di più è tutta l'effettistica disponibile anche senza collegare la chitarra all'ampli, è qualche cosa che non si era ancora mai visto, direi che il suono in generale è gradevole, mi piace un po' meno la forma un poco troppo scatolotto, chissà se producono anche modelli un po' più tradizionali per quanto riguarda la forma? Mi piacerebbe provarla ma mi sa tanto che in Italia non se ne trovano
RispondiEliminaAl momento credo neanche in Europa, ma ripeto, ho fatto una ricerca veloce e poco accurata. Magari qualcuno (tipo Mirco ) è più bravo . Guardando il link sotto al video sul tubo, sono andato sul sito che le produce, e almeno questo modello è solo così, ma in tante colorazioni. Alcune francamente scandalose, ma visto che vale la regola del "famolo strano", ci sta pure l'arancione fluorescente eheheheh
EliminaPer quanto riguarda gli effetti, anche la yamaha fa la serie transAcoustic che bene o male è simile a questa adottata dai fibrillatori ;-)
Direi solo che è orrenda! Il suono che si sente dal video non mi entusiasma, gli effetti sono un giochino già sentito sulle yamaha transacoustic e comunque nel bagagliaio sotto il sole ad agosto non ci lascerei neanche questa ...
RispondiEliminaSul discorso chitarra da strapazzare sul palco, vedo tanti artisti che si sono muniti di effedot, che costa la metà.
Chiaro e diretto eheheheheh
EliminaGli strumenti in fibre sintetiche non sono più una novità. Sorvolo sull'estetica, siamo in un campo dove vale tutto. Sul suono: a parte l'effettistica on board, mi sembra piuttosto spenta. Ci sono prodotti similari più reattivi e sonori, ma che poi finiscono per costare quanto e più di una buona chitarra tradizionale. Sarà questione di progetto e cura costruttiva, perchè la fibra di carbonio quella è! Normale che col tempo i prezzi calino e forse questa è una entry level della categoria. Forse tra po' un ci sarà più scelta. Questa mi lascia tiepido.
RispondiEliminaNon sono una novità ma in giro non ne ho ancora incontrato uno, ne nelle mani di qualcuno ma neanche in qualche negozio. E' vero che con 500 euro ci compri una sigma che è già una buona chitarra, ma non è in fibra con i suoi pro e i suoi contro. Io per giudicare davvero almeno un giretto ce lo farei, di certo non la comprerei a scatola chiusa. Sul suono, boh, io ho ascoltato la demo su una discreta cassa bluetooth, e non mi è sembrata spenta, ma è vero pure che magari è questione di gusti, aspettative e non da ultimo il fatto che oramai le mie orecchie sono in pappa :D
EliminaIl suono mi piace tutto sommato (forse è stato anche un po' aggiustato). L'aspetto è proprio brutto.
RispondiEliminaComunque queste chitarre hanno un senso solo se venissero prodotte completamente da una macchina, e costassero poco. In realtà ho visto in una azienda che costruiva parti della carrozzeria di una Ferrari, che la fibra composita richiede molta mano d'opera e il processo di costruzione è in larga parte manuale. E qui casca l'asino, poveraccio (l'asino).
E' meglio un asino che casca o uno che vola ? E se casca quando vola ? Meditando sulle risposte, anche a me il suono non è dispiaciuto, ma senza prova diretta resta il sospetto dell'aggiustamento postproduzione. Se ci fosse più domanda forse calerebbero ancora di più i costi, già a confronto con le cifre a 3 zeri di qualche anno fa l'offerta è migliorata. Su l'aspetto, come ho detto, a me ricordano vecchie produzioni tecnologiche anni 70 tipo la philco, e mi fanno tenerezza. Un obbrobrio così potrebbe avere il suo senso ( per me, of course )
EliminaIo un pensierino c'è lo farei.
RispondiEliminaMi è già capitato, col trio, di suonare "sotto zero" sulle tarrazze delle baite sulle piste da sci, e per le acustiche tradizionali è una "botta" improponibile!
Lo sbalzo di temperatura è assurdo.
Certo che l'estetica andrebbe migliorata... e il suono ? Chissà...
Temo che il suono reale sia molto "sottile" e povero.
Andrebbe sentita dal vivo
Esatto, bisognerebbe sentirla dal vivo per fare considerazioni precise, aldilà del puro fattore estetico che si sa, per noi acusticanti è importante. Ma non si possono dimenticare i pro del materiale che dovrebbe, condizionale d'obbligo, essere molto più resistente del legno. A quota 2000 dove suoni tu ce la vedrei bene davvero...
Eliminadopo averla ben sciolinata of course...
EliminaMa intorno a quella cifra, puoi prendere una Yamaha silent, che te la porti dappertutto in un piccola borsa e non credo patisca gli sbalzi di temperatura... E amplificata suona pure bene. Unico difetto è il manico 1 e 11/16 al nut.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaMa la silent suona solo attaccata ad un ampli .E il manico è in legno, un po patisce anche lui...Ma ho capito che proprio ti ripugna la fibra eheheheh
EliminaEh sì Beppe, si vede che anche in questo caso siamo perfettamente allineati!
EliminaInfatti la Sylent me la sono presa !!!
E suona pure bene, peccato il nut.
È seppur struttura portante e manico siano in legno, è quella che soffre meno di tutte le basse temperature e i grandi sbalzi.
la chitarra non fa per me (a quel punto meglio usare una chitarra da battaglia per le situazioni "estreme" e godersi a casa uno strumento come si deve), Mary però non è affatto male.
RispondiEliminaBella ragazza. Se avessi 30 anni di meno...
RispondiEliminaBella e brava, e non necessariamente in quest'ordine...;-)
RispondiEliminaEheheh, anche la chitarra mi piace moltissimo. Io pero' ci monterei le corde per chitarra elettrica, cosi' potrei sbizzarrirmi indifferentemente e contemporaneamente in tutti gli stili che amo senza cambiare necessariamente attrezzo. E questa chitarra mi pare particolarmente adatta al crossoverismo. In piu' e' anche priva di dot e questo mi darebbe modo di usare il capotasto mobile ovunque, senza che debba mimetizzarli (i dot) con il pennarello, come solitamente faccio! XD
RispondiEliminaPer uno stile prettamente tradizionale, ovviamente, preferisco tutta la vita le chitarre tradizionali, visto che il suono del legno credo che non possa' essere paragonato a nessun altro materiale esistente!