Che amo profondamente Bruce Cockburn è cosa risaputa ( ve le ho fatte a peperini, lo so ), così come il fatto che da sempre cerco di apprendere le sue songs per accrescere il mio modesto bagaglio tecnico ed espressivo, con scarsi risultati ovviamente. Chiaro che quando ho visto questo video di Acoustic guitar magazine mi ci sono tuffato immediatamente, così come con la stessa velocità ho pensato di proporvelo. Sono sicuro che a qualche cookers farà piacere ( Beppe e Andrea in primis ) immergersi nel suo stile, sentire dalla sua stessa voce le influenze, gli approcci tecnici, e ascoltare piccoli stralci di qualche suo brano, anche se manca la produzione più vecchia che è quella che preferisco. Bruce è sicuramente un cantautore tra i più sottovalutati, capace di suonare e cantare alla grande, spesso da solo con la sua chitarra, e senza far sentire bisogno di altro. Dall'influenza di Mississippi John Hurt al gospel, dal country al folk passando per jazz, rock e persino raggae ( la sua wondering where the lions are, di cui mostra un assaggio, fu registrata in studio con una sezione ritmica jamaicana ), con testi una volta molto spirituali, oggi parecchio impegnati, ma mai comunque banali. E fa piacere vederlo ancora in forma a 74 anni e 30 album incisi, dal primo del 1970 all'ultimo uscito questo anno. I canadesi sono sempre i migliori...
Joni Mitchell e Neil Young docettano?!? XD
RispondiEliminaDocettano, docettano...😉
EliminaBeh, che dire? Poi dicono che "quello" e' il piu' grande chitarrista del mondo, altri dicono che sia il tal altro e cosi' via. Tutti a loro modo lo sono e Bruce Cock lo e' senz'altro, nel suo campo. Mi ha sempre colpito, fin dalla prima volta, insieme a Jorma Kauk, fin dal 1983, cioe' da quando ho visto trascrizioni di loro pezzi nel volume Il Blues edito da Anthropos, per non parlare di articoli apparsi su Chitarre, spesso coadiuvati da corposi esempi pratici del loro stile e delle loro composizioni, peraltro associati sovente al famoso Reverendo dalla Gibson 200 Super-Jumbo!
RispondiEliminaAltro esauriente articolo con annesse trascrizioni era presente anche su un numero di Axe acustico di qualche anno fa.
Molto difficile a mio avviso. Uno di quei chitarristi che si puo' solo ammirare ed ascoltare, ma difficilmente riproducibile. Riesco a seguire la sua musica sullo spartito, ma... in quanto ad eseguirla... :-) e' un altro paio di maniche di camicia! XD
Chiudendo gli occhi non ti accorgi dell' eta' che ha.
Emozionante, sia la voce che la musica. Ad ogni nota e ad ogni parola.
Infatti, Luciano, non ho mai detto che è il migliore chitarrista al mondo, ne mai lo dirò di nessun'altro. Troppo soggettivo e poi le classifiche sono cose sportive, non certo musicali. Quello che avrei voluto è riuscire ad esprimermi come lui, perchè trovo il suo linguaggio chitarristico molto coinvolgente. E probabilmente, in qualche modo, la sua influenza si fa sentire nel mio modo di suonare, con i dovuti distinguo. Per la voce invece non c'è niente da fare, siamo agli opposti e non posso farci niente, ma non ne faccio un dramma ;-))))
EliminaHai fatto benissimo Ste, però pensavo avessi postato anche una tua versione, mi sarebbe piaciuto ascoltare anche te, io volevo postare qualche mio brano nuovo, ma è quasi un mese, che appena prendo la chitarra in braccio, dopo un po' comincio a sentire un forte dolore all'altezza della scapola sinistra e comincia a formicolarmi il braccio fino alle dita, il medico mi ha detto che si tratta di una forte contrattura, sto facendo anche delle terapie, ma ancora non si risolve! A volte penso che mi hanno fatto la macumba!!
RispondiEliminaA 'na certa dobbiamo fare i conti con il nostro fisico, non me ne parlare perchè i miei tunnel carpali oramai sfidano il traforo del monte bianco :DDDDDDD Di brani di Bruce ve ne ho proposti tanti, ma non sia mai che non ve ne spiattelli qualcun'altro anche a breve...Ciao Mi', e riguardati
EliminaBel video "didattico", offre parecchi spunti su come accompagnare o accompagnarsi, se si ha la fortuna di avere una bella voce, senza abbandonarsi a uno strumming noioso o virtuosismi inutili. E' la dimensione che preferisco. Che poi la tecnica serve anche qui, ma conta di più il gusto! Ultimamente mi annoiano un po' i brani per sola chitarra, a meno che non siano proposti da musicisti che sanno come gestire melodia e accompagnamento senza girare a vuoto su arpeggi in posizioni risonanti o virtuosismi fini a se stessi. Il buon Bruce è uno che sa come costruire un accompagnamento interessante e funzionale al brano, con gusto e misura.
RispondiEliminaEsatto, accompagnarsi con la chitarra senza banali strumming ( ma anche li ci sarebbe da approfondire...) per condire al meglio una voce importante. Sembra l'ovvio, ma sono poche le volte in cui accade, ieri, oggi e molto probabilmente domani. Oggi mi viene in mente John Mayer, forse qualche volta troppo pop e ruffiano, ma canta bene e la sua chitarra, se si estrapola da arrangiamenti troppo pompati, non è mai banale.
EliminaBellissimo video!
RispondiEliminaPurtroppo conosco meno la sua produzione degli anni '80 e successiva, ho smesso di seguirlo dopo "Dancing in the dragon's Jaws" perchè trovavo che avesse acquisito uno stile troppo "pop".
Ora, dopo aver sentito la versione acustica di "If i had a rocket launcher" in questo video, mi è venuta voglia di andarmi a sentire la ventina di album che mi sono perso!
Se vi interessa ho le partiture di "going to the country", il brano che esegue all'inizio subito dopo "Creole Bell" e di "Wondering where the lions are"
Anche io non conosco benissimo i suoi lavori dagli anni ottanta in poi, ma è proprio quel decennio che ha un po' rovinato parecchi artisti. Cercando sul tubo ho trovato però brani che non conoscevo ma degni di ascolto, non più pezzi solo musicali come i vecchi tempi, ma belle canzoni molto impegnate e ben suonate. If i had a rocket launcher, specie in versione acustica, è un pezzo trascinante e con un assolo da inserire come materia obbligatoria nelle scuole ;-))))))))
EliminaVero, caro Mirco. Anche a me musica chitarristica molto ridondante a genericamente arpeggiata, tipo che so, la New Age et similia, alla lunga mi annoia. Nel mio piccolo, per esempio, ma proprio piccolo, perche' mi ritengo un dilettante "personalizzato" (nel senso che cerco di comporre solo per me stesso XD), cerco sempre di mettere insieme una melodia che sottintende delle parole, come in una canzone, tipo intro, strofe ed incisi, eventualmente ponti e cosi' via, cercando di associarli ad una accompagnamento semplice fondato su semplici giri di basso, arpeggi, strum e fill vari, per quanto me lo permetta la mia tecnica e la mia conoscenza della tastiera e dell' armonia, di solito molto semplice. Per tal motivo amo chitarristi "semplici" come Tommy Emmanuel, per esempio e non quelli troppo cervellotici a livello armonico e tecnico, di cui non faccio nomi ma che piu' o meno fanno capo ai discendenti della Windham Hill e che sono quasi tutti molto sofisticati (infatti non li ho mai ascoltati, ahahah, ma li ho sempre visti in foto su riviste come Chitarre).
RispondiEliminaSi, in quel senso Tommy Emmanuel è - molto tra virgolette - semplice. Nel senso che suona canzoni o standard e quindi mette tutto al servizio della melodia. Lo fa con una tecnica stellare, ma tutto risulta estremamente fluido e orecchiabile. E' la sua grandezza!
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