Nell'ambito di "Un Paese a sei corde" che vede l'impegno anche della nostra Manu, è nato questo nuovo progetto "Liutai in Villa". Anno zero quindi.
E' stato bello esserci. Dario Fornara, chitarrista che conosciamo, è uno dei promotori di questa iniziativa. Anche a Dario, come a molti di noi, manca Sarzana. Villa Nigro a Miasino, un paesino a pochi chilometri da Orta San Giulio sembra davvero essere la bella alternativa che mi mancava dopo lo shock fieristico di Cremona.
La struttura settecentesca della villa è bellissima. Anche se molti ambienti devono essere ancora ristrutturati, si è immersi in un'aria di bellezza e di storia come, e anche di più che a Sarzana. Anno zero ma certamente sarà lunga vita per questa rassegna in cui si respira cultura, arte liuteristica, musica, bellezza e storia. Poteva mancare una rappresentanza Cookers?
aehmmm....dimenticavo, la musica a commento delle foto è opera dei due figuri le cui foto appaiono nel video. L'ho rubata con lo zoom mentre suonavano delle splendide Chatelier.
RispondiEliminaCerto che le facce da Cookers sono davvero imbarazzanti!
EliminaGrazie Max x il bel reportage fotografico!
Bravo Max, bravi i cookers presenti e viva i liutai in villa !!!! Magari il prossimo anno, a saperlo un po' in anticipo, si va in massa ;-))))
RispondiEliminaQuesta volta che sono riuscito ad andare io, mancavi tu Ste !!!
EliminaGrande rammarico...😪 Ma non aspettiamo un altro anno per incontrarci !
EliminaLa cosa che mi da più pensieri (tarlo malefico) è che le Chatelier costano sempre 3500 €.
RispondiEliminaNella intervista che abbiamo realizzato e che penso pubblicherà Beppe, ci ha svelato l'arcano: costano sempre lo stesso prezzo (e ormai sono passati anni) perchè producono un solo shape: il loro. Il che semplifica di molto il processo produttivo e, pur essendo bellissime, potendo scegliere tutti i legni del mondo, sono sobrie, senza tanti orpelli, come invece ho notato negli strumenti dei giovani liutai presenti. Che infatti hanno prezzi spropositati (5000 e passa e sono pure un po' restii a dirlo). Si vede che vogliono dimostrare la loro maestria e cercano le fighetterie più complicate.
Si, c'erano chitarre più ricercate dal punto di vista estetico e con più optional (cutaway, bevel armrest, tastiera fan fret ...), ma c'era anche sostanza. Come ti ha detto Philippe, se vuoi anche loro ci mettono poco a far salire i prezzi, con dettagli estetici che, pur rimanendo nella sobrietà che è nel loro stile, aggiungono eleganza ai loro strumenti.
EliminaMAX! Mi hai bruciato sul tempo ... stavo per pubblicare una piccola anticipazione tanto per stuzzicare l'appetito.
RispondiEliminaMi sembra di ricordare che la prima chitarra che si ascolta nel video, suonata da Roby, sia la Chatelier con la tavola in Abete, fasce e fondo in palissandro, mentre la seconda, che strimpello io, sia quella con la tavola in cedro rosso.
P.S. molto belle le foto, bravo Max.
EliminaHo riascoltato il pezzo e mi sono accorto che la chitarra che suono io è la long-neck (infatti è accordata un tono sotto). Aveva un bel manicone impegnativo ...
EliminaCaspita che bel posto, quest'altro anno ci sarò! Costi quel che costi!
RispondiEliminaMimmo, ci sei mancato ... avresti fatto impazzire i liutai, a portare sue giù le chitarre (le salette di prova erano al piano superiore).
EliminaCaro Mimmo, ho dovuto fare io le tue veci.... In tua assenza li ho fatti impazzire io i liutai!
EliminaEh già!
RispondiEliminaSiamo tutti un po' orfani di Sarzana... Io ne sento davvero tanto la mancanza.
È come dici correttamente un capannone industriale come possiamo trovare a Cremona Mondo Musica, pieno di pianoforti, sassofoni, violini e trombe, non è il posto ideale per ascoltare ed apprezzare la bellezza del suono delle chitarre acustiche.
Viceversa nel contesto di una villa del 1500, ecco che la bellezza estetica raggiunta dai liutai italiani, si sposa anche con la qualità dei suoni che siamo riusciti ad apprezzare a Miasino.
Al piano superiore dell'esposizione abbiamo approfittato con grande soddisfazione di 3 stanze, dove goderci in tranquillità il suono delle gemme presentate dagli artigiani presenti e finalmente abbiamo potuto apprezzarne le differenze timbriche e di sustain, come potevamo fare alla fortezza Firmafede, anzi, anche meglio.
Credo che questa sia la location ideale per dare giustizia a strumenti musicali meravigliosi che meritano un ambiente silenzioso per esprimere il loro vero valore.
Ho scritto anche nell'altro post che ogni commento, consiglio, critica, suggerimento ci è utilissimo per cresce e migliorare! Scrivetemi a reggiori.manuela@gmail.com, grazie!!!!
RispondiEliminaGran bella cosa! Finalmente rinasce lo spirito di Sarzana in un luogo altrettanto bello e ancora più adeguato. Onore alla passione e al merito degli organizzatori!
RispondiEliminaOT - la scorsa settimana ho fatto una tac di controllo. E stamattina sono andato a prendere il referto. Con mia moglie mentre andavamo là ci siamo detti: "se trovano qualcosa, la prossima settimana andiamo a Nizza e veniamo a casa con una Chatelier". Certamente, andiamo a Nizza a muso duro e gli sbattiamo sul tavolo 3500 baiocchi.
RispondiEliminaNiente, non hanno trovato niente, tutto negativo.
Che faccio rido o piango?
Meglio ridere va'...ma la mia Chatelier con tavola Engelmann rimane ancora là.
Mettila così: hai tempo per risparmiare, con calma, i 3500 sghei, tanto la "tua" chitarra ti aspetta pazientemente dai fratelli Chatelier (quella o un'altra fatta su misura al momento giusto).
EliminaPiù a lungo desideri una cosa, maggiore sarà la soddisfazione quando l'otterrai!
La risposta è semplice: bisogna festeggiare! Quindi andate a Nizza... :D
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