sabato 27 aprile 2019

Recording King ROS 616 - un paio di video alla buon'ora

Coi miei soliti tempi biblici ecco un paio di video della nuova arrivata. Le corde sono sempre le John Pearse montate ormai più di un mese fa, ma direi che sono ancora accettabili.
Devo dire che non ho molto brigato col posizionamento del microfono; risentendo ora il risultato forse l'avrei arretrato un po' per non dare questo effetto così sparato in faccia. Anche in fase post, la solita compressione forse andava alleggerita un po'. Insomma noto che sull'home recording faccio passi indietro da gigante ma farò tesoro di queste considerazioni tardive per la prossima volta. Ecco qualche brano in standard tuning:


Eppoi ho provato a registrare questo brano di John Renbourn che sto studiando alla buona la prima (letteralmente: ho riprovato una seconda e una terza volta ma era meglio la prima). Ci sono diversi errori e ho ancora parecchio da migliorare sulla fluidità ma mi scappava di registrarlo:

18 commenti:

  1. E bravo Andrea! hai preso proprio una bella chitarrina ... riconosco quel suono, direi che si avvicina molto alla mia. Trovo che le John Pearse hanno un timbro idoneo ad esaltare le caratteristiche della ROS-616 (è stata la prima muta che ho montato sulla mia, comprata direttamente da Music Gallery assieme alla chitarra). Trovo la registrazione molto fedele, anche se non ci capisco niente di home recording: non sento niente "sparato in faccia" e anche la compressione non l'ho notata ... probabilmente sono proprio una capra.
    Ottimo il tocco, sempre molto preciso e pulito.
    Il secondo pezzo, dopo blackbird che cosa è?

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  2. Sì sono molto contento della chitarra. Qualche giorno fa ho anche risolto l'ultima piccola magagna, ovvero livellare il V tasto, che risultava leggermente più alto e provocava un buzz di tanto in tanto su determinate posizioni.
    Per la registrazione, non so, forse sono le mie cuffiette troppo "radiografanti" e mi restituiscono un suono tagliente e troppo diretto, come se ascoltassi accostando l'orecchio alla buca, senza aria intorno allo strumento.
    Pulito il tocco, dici? Seee, hai sentito il brano di Renbourn? ;))
    Quella dopo Blackbird è una breve versione strumentale di un lungo pezzo di Gravenhurst (buonanima) che si chiama Meet the family. Purtroppo non c'è su youtube. Appena recupero l'mp3 te lo giro via mail.

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    1. Ascolti musica che non conosco, anche se il nome di Nick Talbot mi suona famigliare.
      Ho sentito qualcosa sul tubo e non mi dispiace, anche se la vena melanconica e un po' cupa (fa un bel trio con Nick Drake ed Elliot Smith, altri tuoi ascolti prediletti ...) mi deprime un poco.

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    2. Sì, in effetti è un bel trittico di allegroni! Piuttosto, se ti capita, dai un ascolto a "The big freeze", ultimo disco di una cantautrice che si chiama Laura Stevenson che sto letteralmente consumando in queste settimane. Folk pop molto ben fatto, finora è il mio disco preferito dell'anno.
      Peraltro lei suonerà a Milano a fine giugno e sto pensando di fare la matteria di andarla a sentire.

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  3. La recording,suona molto definita, malgrado che corde vecchie, ed il tuo tocco le rende giustizia, per quanto riguarda l'home recording, a me sembra che il suono esca molto bilanciato e senza frequenze che sovrastano le altre, e poi se tu stai facendo passi indietro, io ho proprio abbandonato gli studi...😂😂😂😂😂😂

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    1. Mimmo, siamo sempre in tempo, ce ne andiamo tutti e due alle serali di home recording! ;))

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  4. Bravo Andrea.
    Forse terrei il mic più dritto in direzione della buca per aumentare un poco i bassi che con le mie cuffie non sento molto.
    p.s. appena mi dicono il mod. della Maton te lo giro, quando avrai tempo, se al centro chitarre ce l'hanno, mi piacerebbe che la provassi anche tu.

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    1. Pensa che ho tagliato i bassi intorno ai 70 hz perchè avevo letto che era una buona soluzione per non avere rimbombo di frequenze basse spurie. Evidentemente ho esagerato.
      Attendo il modello, che ogni scusa è buona per passare al Centrochitarre ;)

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    2. Scusa Andrea, ma osservavo ora i led dei vu-meters sulla tua nuova scheda audio, e mi sembra che indichino un livello piuttosto basso.
      Ora suppongo che sia visualizzato il livello di uscita della scheda (Main out). E' meglio tenere questo livello piuttosto basso e piuttosto aumentare il fader di input sul software DAW che usi per registrare (come immagino stia facendo tu in queste registrazioni), o piuttosto fare il contrario?

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  5. Gran chitarra davvero! E' impressionante quanto sia bilanciata, presente, incisiva ma dolce e delicata allo stesso tempo. Mi sembra una bestiolina molto versatile. A suo agio coi Beatles quanto con le armonie e i contappunti in stile rinascimentale, dove sei riuscito a farle uscire una voce quasi da liuto (molto bravo!).
    Mi piace molto, infatti ricordo che quella di Beppe non riuscivo a metterla giù... :D

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  6. eh, infatti il non riuscire a metterla giù prosegue anche con questa che, vuoi la fase honeymoom, sta monopolizzando la scena anche qui in casa! Poi sono anche riuscito a livellare quel V tasto senza far danni, per cui è terminata anche la fase della manutenzione. Manca solo di realizzare l'idea del battipenna, di cui gli ultimi aggiornamenti: non ho trovato il foglio tortoise da sagomare qui nei negozi, per cui dovrò ordinarlo online e sagomarlo con il pdf che mi hai passato.
    Per chi non è al corrente: mi era venuta voglia di metterci un battipenna stile vecchie Kalamazoo, usato oggi dalle chitarre Waterloo, solo che non esiste in vendita, per cui Mirco mi ha fatto un pdf da stampare per avere la sagoma in grandezza naturale. La forma in questione è questa:
    [img]https://cdn.shopify.com/s/files/1/0204/9822/products/fullsizeoutput_26b2_1600x.jpeg?v=1550532522[/img]

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    1. Un particolare a cui non avevo pensato: quei battipenna di solito vanno su chitarre tipo L00 con rosetta singola all'orlo della buca (come mostra la tua foto). La tua RP-616 invece ha una rosetta stile 28 a cerchi concentrici, quindi parte della rosetta verrà coperta e non so bene su quale cerchio potrai allineare l'arco del battipenna...

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  7. Bravo davvero Andrea, la ragazza suona bene (come c'era da aspettarsi del resto) ma tu la domini con grande sicurezza, mi sei piaciuto davvero. Bellissimo il pezzo di Rembourn che non conoscevo, ma che mi suona famigliare perchè da ragazzo ho ascoltato tanto e suonato (poco) la musica del grande liutista John Dowland. Dico la mia sul battipenna: secondo me paletta slotted e battipenna non stanno bene insieme, ma prima prova e poi decidi a tuo gusto che non sbagli di sicuro.

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    1. grazie mille Gianca, sul pezzo di Renbourn mi fanno un po' rabbia degli errori fatti in punti in cui di solito non sbaglio, quando invece ero passato abbastanza indenne nei passaggi in cui sbaglio sempre. Insomma mi scapperà di riprovarci a breve. Sul battipenna, finora anch'io trovavo l'insieme decisamente equilibrato e non pensavo affatto a metterlo. Poi ho visto l'effetto su mogano di quello della foto e mi è piaciuto assai.
      Come giustamente nota Mirco, la mia ha diversi cerchi concentrici, che probabilmente dovranno essere parzialmente coperti. Proprio ieri mi ero posto anch'io il problema e fatto delle misurazioni. Il diametro della buca è di circa 10 cm, ovvero un po' più della Martin OM e un po' meno della L-00 che arriva quasi a 12. L'unica è prendere il tortoise da ritagliare e fare delle prove empiriche. L'operazione di taglio peraltro non credo sia semplicissima, per cui magari potrebbe andare anche tutto al diavolo in corso d'opera ;)

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    2. Io l'ho fatto per la mia Rk e se ti fai una sagoma è più che fattibile, basta un po' di pazienza e tu ne hai sicuramente più di me. L'importante è disegnare perfettamente (ricalcandolo con un lucido, o se non puoi farlo con un programma tipo autocad, con il compasso misurando il diametro del cerchio) il raggio di curvatura del filetto a cui si deve "appoggiare" il battipenna e poi costruirci intorno la forma voluta.

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    3. Eh, capita anche a me, di affrontare bene i passaggi più difficili di un brano e poi scivolare subito dopo, quando allento un po' la concentrazione.
      Sui battipenna sai come la penso, ma su questa chitarra non ce lo vedo proprio. Tieni conto che la ROS 616 mi sembra abbia la vita più stretta, la rosetta ha più cerchi concentrici e l'harringbone è un po più largo del filetto semplice. Il battipenna risulterebbe un po' smilzo in prossimità del "girovita".

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    4. Gianca, tu mi sopravvaluti sia in termini di pazienza che di manualità!
      Beppe, tutto vero quello che dici, tutto giusto, però ormai il pallino del battipenna è partito in picchiata ed è inarrestabile ;))

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