lunedì 3 settembre 2018

Il concerto più alto d'Europa !

….e va bene !
Sollecitato da Stefano, desideroso di vedere cosa sto combinando da qualche tempo a questa parte, con una cantante bella e brava ed un caro amico sassofonista, metto da parte ogni pudore, e pubblico questo video.
Si tratta in effetti di qualcosa di inusuale.
E' estratto dal "concerto più alto d'Europa", che abbiamo tenuto lo scorso mese di aprile al rifugio alpino Teodulo, sul ghiacciaio di Plateau Rosà, a 3300 mt. di quota.

Il gruppo si chiama gli SKI-PAZZ', giusto per "giocare" un po' con l'attività di sciatori professionisti ma al tempo stesso un po'…. pazzerelli, al punto da portarsi strumenti ed amplificazione a quota ragguardevole utilizzando come unico mezzo di trasporto ...gli sci !

Non vi dico la fatica con gli amplificatori !!!



25 commenti:

  1. Bravo a postare e bravissimi tutti !!!!! La location è più che unica , il trio ( con base ritmica ) funziona , almeno per il pezzo postato . Ma a 3300 mt sax e voce non faticano ? La eastman suona bene , c'è solo il suo piezo ? Se hai altro materiale lo aspetto con curiosità :-)))))))

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    1. O.T. ti ho mandato un mess uozzapp urgente...:)

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    2. La base ritmica la registro su loop station, e la attivo col pedale.
      La Eastman è quella che hai provato a Sarzana un paio di anni fa. Amplificata col suo piezo originale.
      A quella quota tutti fatichiamo; il sax e la chitarra si scordano un bel po' e ovviamente anche la voce è condizionata dalla difficoltà di respirazione.
      Ma è troppo divertente...

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  2. Grande performance, bravissimi davvero!
    Ma almeno la funivia fino al Plateau Rosà l'avete presa, o avevate fatto un corso da sherpa?
    La Eastman che suoni è quella che avevi portato a Sarzana? Non mi sembrava avesse la paletta finestrata.

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    1. Ho visto che sul tuo canale ci sono anche dei video di un altro concerto. Complimenti, formate un bel trio, molto jazzy.

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    2. Si, é la a eastman 708CE, con paletta finestrata che avevo l'ultima volta a Sarzana.
      Niente funivia per arrivare in quota, ma sci ai piedi, chitarra in spalla, amplificatori in mano e ben 5 seggiovie a salire con relativa discesa infinita a scendere (1300 mt. di dislivello).

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  3. bravi...e poi il posto è davvero unico. Brutta cosa l'invidia.

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    1. Grazie Max
      Ricordati che ti aspetto sempre per una sciata e una schitarrata insieme 😉

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    2. Magari riuscissimo questo inverno nel raduno in baita : camino , chitarre e tasso alcolemico alle stelle :DDDDDDD

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  4. Bravissimi!!! Certo a quelle altezze tutto diventa più faticoso, ma la Esteban come reagisce a quelle altezze ed all'aria rarefatta, dal video ne esce benissimo, ma la chitarra strutturalmente come ha reagito? Nel senso: action delle corde ed intonazione, ne hanno risentito?

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    1. Grazie Mimmo.
      Giustamente hai messo il dito nella piaga, liuteristicamente parlando.
      La prima cosa che si evidenzia è la perdita di accordatura e anche un po' di intonazione.
      La chitarrina di per se tiene l'accordatura per settimane, anche mesi, in ambiente standard.
      Lassù dovevo ritoccare l'accordatura quasi ogni pezzo. Per l'intonazione ovviamente c'era ben poco da correggere.
      Più che notare una variazione dell'action la difficoltà era muovere bene le dita con temperature sotto zero!
      Il suono riprodotto dal pickguard up era sempre buono, ma la cosa che più ha risentito è stata la verniciatura del top. È uno strato veramente sottile, credo voluto per lasciare vibrare il top al meglio e a causa del freddo sono partite alcune piccole crepe superficiali.
      Niente che abbia intaccato il legno, ma l'estetica ne ha risentito.

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    2. Immaginavo... Il freddo è gli strumenti musicali non vanno proprio d'accordo, per suonare lassù ti ci vorrebbe una rainsong tutta in carbonio, ho visto uno degli ultimi video di Franco Morrone con una rainsong (onestamente non ricordo se si scrive così...), un modello OM con spalla mancante ed amplificata, e suonava davvero bene, facci un pensierino, e quelle in legno le suoni al livello del mare 😂😂😂😂

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    3. Questa?
      [video]https://youtu.be/2NlZrmaH3T4[/video]
      Mmmmh ... suona bene, negli Usa costa intorno ai 1900$.
      In Italia le Rainsong le ha noto magazzino di Brà qui in Piemonte, ma tratta solo altri modelli di una serie superiore, con costi > 2000€.
      https://merula.com/catalogo/lista/?cid=1&mid=517&ord=2
      Non so se spenderei 2 k€ in una chitarra in fibra di carbonio!

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    4. Questa pare suonare bene, a parte i "diti" di Don Ross.
      Su Amazon sta sui 1.200$. Non sono pochi, ma i prezzi di questi oggetti si stanno abbassando.

      [video]https://www.youtube.com/watch?v=4TFTvSe08Kg[/video]

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    5. Poi è una vera travel guitar, che si chiude in un semplice zaino. In montagna... sulle sciovie... ;)

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    6. Non lo so neanche io , il talebanesimo di noi acusticanti è proverbiale ma forse troppo di pancia...se suonano bene ( e sembrerebbe di si ) e aggiungono una certa robustezza ai limiti dell'indistruttibilità , perchè non dovremmo ? Se pensiamo , come faccio io per primo , ad un oggetto da coccolare più che ad uno strumento da usare , è chiaro che il fascino del legno resti un must . Poi , chi suona veramente , fa tutta un'altra serie di ragionamenti . Forse è giusto che sia così...;-))))))

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    7. In effetti, quando ho scopert le crepe sulla vernice mi sono pentito di averla usata in condizioni così estreme, ed ho pensato alle chitarre in carbonio.
      Mi piacerebbe provarle però perché i 2000€ delle Rainsong ma anche i 1200€ di quella tascabile non sono bruscolini... Non azzarderei a scatola chiusa 😉

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    8. Comunque quella di Morone, non è quella che hai postato, anche se pure quella che hai postato tu, suona alla grande, io parta dal concetto, che se uno strumento, suona bene, è robusto ed affidabile, e non pecca neppure come estetica, allora 2000€non sono nulla...

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  5. [video]https://www.youtube.com/watch?v=5DGofBim_tM[/video]

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    1. Grandi! Bel gruppo davvero. Non so proprio come riusciate a suonare in quelle condizioni. Immagino la chitarra poveretta (che comunque suona bene!), ma soprattutto il sax ghiacciato!!! Ma voi lupi di montagna avete i vostri segreti... :D

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    2. ...e soprattutto una gran bella passionaccia! Bravi, complimentissimi!!!

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    3. Come sempre è la passionaccia che ci fa fare anche le cose più impensabili 😉

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    4. Concordo con Mimmo. Per le situazioni "estreme" in cui ti trovi a suonare, una chitarra in carbonio ti toglierebbe tutti i pensieri, trasporto compreso. Se non la usa uno Yeti come te, chi la deve usare?! :DDD

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