mercoledì 26 aprile 2017

Ammio cuggino!

"Gli ho detto, a mio cugino Roberto che è un artista: se in California passa la Proposizione 64, fammi una bella illustrazione per una chitarra celebrativa da presentare al NAMM, proprio in California, per onorare questo voto a suo modo storico, che vede il popolo americano proiettato in avanti, verso un nuovo modo di intendere la vita".
Così Christian Frederick Martin IV in persona presenta la nuova D-420 e si schiera apertamente tra i convinti sostenitori della legalizzazione della Marijuana. Secondo me la chitarra proprio non si può vedere, ma si sa che ultimamente alla Martin di fumo se ne intendono! Comunque da oggi il CEO di Martin mi è ancora più simpatico.






Sitka e mogano, tastiera e ponte in ebano, scalloped X brace forward shifted (se il popolo è forward, pure le catene, che diamine!). Però almeno una finiturina in canapa potevano mettercela, mica uno si fuma una chitarra da più di duemila dollari!



7 commenti:

  1. Be' be'....questa non mi dispiace, proprio da fricchettoni del bel tempo che fu.
    Comunque se da noi si sono estinti, negli USA i figli dei fiori ancora fanno raduni e questa chiitarra ci starebbe a pennello.
    Meglio questa piuttosto che quella con l'orologio o quella con la croce che sembra un cerotto (stile Ed Sheeran)

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    1. Dalla chitarra per miliardari a quella per fricchettoni. Un colpo al cerchio e uno alla botte.

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  2. Sono in sintonia con il pensiero di C.F.Martin IV, ma non per quanto riguarda colorare il top di una chitarra direttamente dalla fabbrica, ci può stare il disegno fatto da un cliente sulla sua chitarra, per esprimere un'idea un concetto, anche se penso che basta la musica per renderlo a pieno, ma non mi piacciono le idee preconfezionate in fabbrica per far l'occhiolino a questo o a quell'altro movimento.....

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    1. Sono d'accordo con te. Ammiro l'outing coraggioso del sig. Martin che rischia di inimicarsi una vasta clientela di proibizionisti, ma i simboli di una campagna libertaria standardizzati in un oggetto commerciale lasciano l'amaro in bocca. Come le magliette con l'effige del Che sui banchi del mercato. A maggior ragione quando l'oggetto ha un costo rilevante e si suppone orientato al collezionismo.

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    2. Vero, questo vale per un sacco di cose, una volta erano i nostri ideali i nostri sogni che si incollavano agli oggetti, che sublimavano in qualcosa di più del semplice oggetto, ad esempio la 500 il furgone WV T2, ora l'industria il mercato, ci hanno tolto anche i sogni, quelli che tutti noi ci siamo costruiti da soli, e che abbiamo legato a determinati oggetti, e ce li rivendono solleticando le nostre nostalgie, solo e per soldi... Quando magari certi sogni erano proprio l'antitesi dei soldi e di tutto ciò che questi comportano....

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  3. Si potrebbe studiare delle cover per i top delle chitarre come per i telefonini..
    A seconda di dove vai, di cosa suoni, con chi sei, oplà, cambi il vestito alla tua chitarra..
    Lo so ho detto una cosa che fa rabbrividire, ma se qualcuno la inventerà e diventerà milionario mi mangerò le mani...
    ;-))

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  4. Ammirazione incondizionata per l'idea , ma la chitarra è troppo...troppo ! Già la CSN di Vince , con tutte quelle icone sul manico , era al limite ( ma suona alla stragrande ) questa eccede parecchio . Ma come già detto , è per i collezionisti.Giuro però che se me la regalano non la rivendo :-)))))))

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