Questa notizia proprio non volevo scriverla. Non mi aspettavo di
doverla scrivere. Vincenzo ci ha lasciati.
Chi di noi ha avuto la
fortuna di conoscerlo di persona, sapeva della grave malattia che lo
aveva colpito pochi mesi fa e che lui stava combattendo con serenità
e grande forza d'animo. Ma di certo non potevamo aspettarci un esito
così rapido e drammatico, che ci ha colto di sorpresa.
Credo sia giusto ricordarlo con queste bellissime sue righe,
scritte proprio su questo blog, in cui “il Vince” ci raccontava
il suo mestiere, la sua profonda conoscenza della musica e dell'arte,
la sua vita. Con quella sconfinata passione per la bellezza che sola
riusciva a trasportarlo oltre la modestia e la riservatezza tipiche
del suo carattere. Una grande persona. E un grande Amico.
Ciao Vince, ci mancherai tanto.
“Ho lavorato al Teatro Regio da quando avevo vent’anni, e
quando ancora dovevo laurearmi in musicologia, per quasi 25 anni,
vivendo e lavorando praticamente tutti i giorni a contatto con
artisti grandissimi, cantanti, direttori d’orchestra, registi,
strumentisti, e quando non ero a teatro per il mio lavoro, ero in
giro in altri teatri per recensire concerti (che è il mio secondo
mestiere); poi ho lasciato il Regio per il nascente progetto della
Casa della Musica, che ancora mi affascina. È a causa, e grazie, a
questo lavoro, e alle opportunità (non vi parlo delle fatiche e dei
patemi, però) che esso mi ha dato, e soprattutto al fatto che a ogni
“fatto” artistico era collegato - perché ci lavoravo dentro, o
perché lo dovevo “giudicare” con le mie critiche - un momento di
riflessione molto arricchente, ma anche molto faticoso, che non posso
dire non mi abbia segnato, e non abbia segnata la mia vita e il mio
modo di pensare alla musica (purtroppo anche al mio modo di suonare,
ma questa è un’altra “puntata”) il mio modo di relazionarmi
agli artisti e ai concerti capisco che sia un po’ sghembo. La
faccio breve: a forza di vivere insieme a loro e di confrontarmi con
loro (e spesso venendo usato come uno specchio, con una
responsabilità a volte schiacciante) ho imparato a conoscerne la
forza e le debolezze, le grandezze e le piccolezze (oltre che ad
ascoltare con le loro orecchie, che non è poco). Ed è per ciò, a
causa o grazie a ciò, che alcune cose che per anni mi hanno colpito,
la bravura tecnica per esempio (ho udito cose… e non solo a teatro,
ma a tu per tu, in una stanza d’albergo o in camerino, lungo ore di
prove che neanche un galeotto…), o la bella voce o il gran suono,
non mi colpiscono più: mi colpisce ancora, solo e sempre (grazie a
Dio, spero per sempre) il mistero della musica, che mi prende a
tradimento quando meno me lo aspetto, in un fraseggio, in un legato,
in un timbro, nel modo che hanno certi artisti di farmi ri-scoprire
una composizione che credevo di conoscere, di aprirmi il cuore e la
mente a mondi nuovi da amare, ad alzarmi da un mondo che spesso ci fa
dimenticare quanto è stupefacente avere qualcosa di grande da
raggiungere e da capire, dentro e sopra di noi: perché la grande
arte è quella che ci fa uscire da noi stessi, o che ci fa capire
quanto c’è di grande in noi stessi, quando ce ne dimentichiamo, o
ce lo fanno dimenticare.
Per finire, non sento più chitarristi o
cantanti o pianisti: sento solo musica, e musicisti. Quando è
possibile, finché è possibile. Scusate questa piccola
digressione-confessione (molto o.t.): tra amici…
Salute, e
saluti! (e a rivederci a Parma: vi aspetto!)”.
NOOO!!!! Questa notizia non l'avrei voluta leggere, Vince, anche se non l'ho conosciuto di persona, è come se fosse venuto a mancare un mio familiare, non ti nascondo Mirco, che mi è salito un nodo in gola! Tu sei in contatto con la sua famiglia? Se te la senti, porgi le condoglianze anche da parte mia, e digli che non è morto del tutto finché resterà nei nostri cuori e su queste pagine
RispondiEliminaCIAO VINCENZO!!! SPERO CHE OVUNQUE TU SIA TI ARRIVINO LE NOSTRE PAROLE, TI PROMETTO CHE IL MIO PROSSIMO BRANO, SARÀ SOLO PER TE!! CIAO FRATELLO!!!!
Ho appreso la notizia su internet. Io e Vince ci sentivamo via email ogni tanto, mi teneva al corrente della sua situazione. Poi non ha risposto alla mia ultima mail. L'ho chiamato al telefono dieci giorni fà, per sentirlo di persona, ma non ho avuto risposta. Non ho insistito, pensavo che magari le visite o le cure non gli permettessero di comunicare facilmente, o anche che non fosse semplicemente dell'umore giusto per parlarmi, conoscendo la sua riservatezza non volevo essere invadente. Stamattina un brutto presentimento, e ho trovato la notizia. Vincenzo ci ha lasciati sabato scorso. Mi dispiace tantissimo.
EliminaSto tentando di mettermi in contatto con la moglie.
Non ho conosciuto Vincenzo di persona, ma attraverso le pagine di Fingercooking ho potuto apprezzare la sua grande passione per le chitarre, la sua profonda competenza musicale e quella spontanea cordialità e disponibilità tipica degli Emiliani.
RispondiEliminaRicordo i racconti e le testimonianze dei giorni che avete passato a Parma assieme a lui, e che mi hanno fatto capire che persona speciale era l'amico Vince.
Un forte abbraccio ai familiari.
sono davvero scosso. da quando ho letto questa notizia, all'ora di pranzo, mi vengono in mente tutti i momenti di quel week end a Parma, così belli fino a poco fa e così pungenti adesso. So che tra un po', quando avrò metabolizzato la cosa, quei ricordi diventeranno ancora più preziosi. Mi viene in mente con insistenza quando, il pomeriggio di sabato, ci sedemmo a semicerchio all'interno della chiesa sconsacrata e lo ascoltavamo. qualcuno aveva fatto una foto, Mirco se non sbaglio, e gli sarei grato se me la passasse via mail.
RispondiEliminap.s. foto trovata.
EliminaQuesta notizia proprio non avrei voluto leggerla. Ho conosciuto Vincenzo solo tramite il blog, ma ho letto con interesse ogni suo intervento, apprezzando la sua competenza musicale, la sua passione per le chitarre, i suoi racconti per le regine della sua collezione. Dalle sue parole traspariva una gioia di vivere che si manifestava nel profondo amore per il suo lavoro e per il buon cibo, nell'ultimo innamoramento per la 000-28v ... speravo proprio che uscisse vincitore nella battaglia tremenda con il tumore.
RispondiEliminaCiao Vince, ci mancherai tantissimo.
Non ho davvero parole... il computer si era rotto ed ho dovuto comprarne uno nuovo , che solo ora metto in funzione. E appena messo piede sul blog , la notizia.Purtroppo , visto che non rispondeva più alle mie mail ( cosa che invece fino a poco faceva all'istante ) ho cominciato a preoccuparmi , ma mai fino al punto di pensare al peggio. Non dico più niente , solo un enorme ciao a Vince , che ho avuto il piacere , la fortuna e l'onore di conoscere a Parma , persona squisita come poche . Abbiamo perso un grande amico...
RispondiEliminaRientro adesso. Ero al mare con la nipotina. Mirco con una telefonata mi aveva avvertito e sono un po' scosso. Ciao Vincenzo.
RispondiEliminaSono sincero,non lo ricordo ma voglio fare le mie condoglianze.
RispondiEliminaUn pensiero.
La notizia è di quelle che non vorremmo mei sentire.
RispondiEliminaIo non l'ho conosciuto personalmente perché non ho potuto partecipare all'incontro di Parma, ma mi sento comunque legato a lui come a tutti voi del forum. Condividiamo la stessa passione per le chitarre e scrivendo in questo ambiente ci facciamo conoscere, esprimendo pareri, opinioni, punti di vista che condividiamo gli uni gli altri. Ecco Vincenzo era uno di noi, per questo anche senza averlo mai incontrato, ci mancherà .
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RispondiEliminaQui si parla di Vince:
RispondiEliminahttp://www.gazzettadiparma.it/news/news/358527/E--morto-Segreto.html
http://www.gazzettadiparma.it/video/gallery/358665/Addio-a-Vincenzo-Raffaele-Segreto-.html
ma noi che abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo più volte lo ricordiamo anche per la sua gioia conviviale della buona tavola e per le sue amatissime chitarre sparse per la sua casa.
Già ci mancano i tuoi articoli, e il tuo modo di raccontare....
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