lunedì 11 novembre 2013

SHG 2013 acustico... :-/

La faccina del titolo penso che renda l''idea...ieri pomeriggio sono andato al SHG e sono rimasto sorpreso da alcune cose:

Primo poca gente, forse per la concomitanza dell' EICMA, da una parte è stato bello poter vedere tutto in tranquillità senza code, spinte casini vari come è normale che succeda in questi eventi, ma dall'altra è stato un po' triste....mi immagino per gli espositori...

Secondo, ma le chitarre acustiche? C'era una sala predisposta per strumenti vintage e per chitarre acustiche, ma i primi erano quelli che la facevano da padrone, delle seconde mi ricordo solo le yairi e poco altro.
Da segnalare le Collings messe assurdamente nel reparto degli strumenti elettrici dove c'era il solito rumore, assolutamente un pesce fuor d'acqua....e questi "poveretti" sono venuti dall' america per un trattamento del genere? mi hanno fatto compassione... :(

Terzo, Tomassone, l'avevo contattato per email chiedendogli se aveva intenzione di portare le Maton che ero curioso di provare...alla fine non ha portato nessuna chitarra acustica! Solo elettriche di cui metà erano gibson Les Paul!!! Un muro di gibson che a vederlo sembrava a dire, ragazzi io ce l'ho più lungo di voi perchè le gibson le ho tutte iooooo!!! Tristezza :(((

L'unica cosa che ha reso giustiza al prezzo del biglietto è stata la parte delle esibizioni, tra cui hanno spiccato, per i miei gusti naturalmente, il mitico Paolo Pilo che si riconferma un personaggio simpaticissimo fuori dalle righe e il bravissimo Paolo Anessi con Simona e il loro repertorio standard jazz adattato alle canzoni italiane.


17 commenti:

  1. anche Accordo sta morendo con quella palla di pedalini e Gibson
    sempre meno seguito

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    1. Effettivamente la quantità di Gibson e soprattutto Les Paul presente mi ha davvero impressionato!!!
      A pensarci mi viene da ridere, tutti che cercano il "proprio" suono particolare e poi comprano le stesse identiche chitarre! :D

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  2. La giusta dimensione per espositori e utenti sono i luoghi come sarzana , ognuno il suo spazio isolato , possibilità di toccare e provare sogni irrealizzabili altrimenti , non padiglioni da fiera campionaria ma location medioevale magnifica. Peccato , la parte elettrica di me un po' se ne dispiace....:-)

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    1. elettrico è anche sinonimo di volumi alti e luoghi affollati anche se con la crisi credo che ormai anche SHG non abbia "riempito" molto
      mancano i soldini,.,,,,,,,

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  3. Che tristezza.. la parte di me che adora il tocco di Mark Knopfler, il sound blues di Muddy Waters, l'estro di Jimi e le pentatoniche di Gilmour soffre.. perchè in fondo chi ci rimette in tutto ciò è la Musica..
    Non sono mai andato all' SHG nemmeno quando mi sentivo molto più elettricista di adesso, detesto la confusione e il rumore o i suoni, che dir si voglia, a volumi eccessivi.
    Soprattutto perchè il giudizio su quella manifestazione espresso da amici, che sono molto vicini a me come idee, quando sono andati a Milano son tornati delusi e con il mal di testa..
    Meglio la location di Sarzana.. e quest'anno ci andrò di sicuro..(anche se di comprare qualcosa credo non se ne parli proprio..)
    Ciao Francesco !!
    ;-)

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    1. ...mmmhhhh Sarzana è un nome che da un paio di anni mi ronza in testa, chissà se il 2014 è la volta buona!
      Ciao Gianfranco :)

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    2. certo che andare in un posto per vedere e sentire un gran casino e riempirsi di pastiglie per l'emicrania e pagare 12 euro ???!!!!!
      meglio Sarzana di sicuro.... odore di legni...

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    3. Ieri un mio amico è andato con il figlio a vedere un evento che trattava moto, credo a Milano..
      20 euro + 20 euro per i due ingressi, 15 euro per il parcheggio.. e non aveva ancora visto una moto..
      Non riusciva nemmeno a camminare in mezzo a tutto il casino che c'era, il bambino non vedeva nulla perchè piccolino, e non ti dico quanto ha pagato due panini e due bibite...
      ;-))

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    4. hai ragione, ormai il mondo è dei "vampiri"
      come quando vai a prendere qualcuno all'aeroporto e ti tocca aspettare.....
      ti vuotano il portafoglio in mille modi

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  4. Allora... peggio dell'anno scorso! concordo pienamente che pero' almeno le esibisioni live valgono il biglietto, e precisamente Paolo & Paolo, piu' qualche palco di blues (come l'anno scorso credo)

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Sara` causa della crisi? Puo` essere, ma ci credo poco, secondo me l'organizzazione e` stata latitante, per il fatto che si punti piu` sulle elettriche e su tutti gli ammennicoli che gli fanno da contorno, il motivo e` che quelle vendono, in funzione della musica che va per la maggiore, e perche` toccano una fetta di mercato molto piu` ampia rispetto all'acustica..... questo e` businnes... preferisco Sarzana, che oltre ad essere una grande vetrina sul mondo della chitarra, e`anche un evento culturale :-))

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    1. eh...questo Sarzana mi stuzzica sempre di più! :)

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  6. Be' non esageriamo...stamattina parlavo con uno dei commessi presente nello stand di Lenzotti a Milano.
    Com'è andata?
    Bene bene, non c'era la massa strabordante, ma questo è dovuto al fatto che la manifestazione copriva due giorni anziche uno come negli anni passati. Le vendite sono andate bene nonostante la crisi, la passione non molla. Piuttosto quello che mi riduce a pezzi è il casino, assurdo, intollerabile al punto da non permettere una corretta valutazione degli strumenti.

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    1. Le considerazioni non positive che ho fatto riguardano soprattutto il lato acustico...sono andato 2 anni fa e c'era un palco per sole esibizioni acustiche in una stanza isolata da tutto il resto e ho visto tante di quelle belle performance...anche come esposizione (sempre di chitarre acustiche) mi sembrava piu fornita.

      Per il discorso gente probabilmente è vero quello che dici, due giorni invece che uno una hanno fatto la differenza...però vedere gente come Paolo Pilo e Paolo Anessi suonare davanti a 10 persone e in alcuni momenti anche meno...mi ha messo un po' di tristezza.

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    2. SHG è sempre stato più orientato verso l'elettrico...c'è più materiale, più interesse da parte dei giovani ecc ecc. Era nato come una mostra-scambio tra privati, poi crescendo ha imboccato decisamente un'altra strada.
      A Sarzana c'è l'acusticoo industriale di buon livello e la liuteria artigiana (sia acustiche che elettriche hollow)
      Andare a Sarzana sta diventando per i coockers una gradita tradizione: si fa una macchina, si va, si pranza e.....si tocca TUTTO, anche i sogni proibiti. E si passa una bella giornata insieme.
      Non so di dove sei Francesco, ma so per certo che da Reggio e da Roma partono due macchine...

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    3. in effetti riuscire a capire nel casino non deve essere facile....

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