venerdì 8 novembre 2013

La boutique gastronomica di Milano: PECK.

Ecco il tempio della gastronomia di milano.
in Via Spadari, 9 - Milano (MI)
Qui non si va per risparmiare ma per trovare cose particolari...e costose.


Inutile dire che ha una cantina fornitissima.


E c'è ogni ben di dio di cibo.


 Questo è il link al loro sito potete ordinare anche via web si trovano in Via Spadari, 9 - Milano (MI)
A un passo dal Duomo e dal ristorante di Cracco.
in Via Spadari, 9 - Milano (MI)
in Via Spadari, 9 - Milano (MI)
http://www.peck.it/it

11 commenti:

  1. E già, queste sono le uniche imprese che vanno davvero bene...tutte quelle che si occupano di prodotti di altissima gamma, lussuosi, costosi, destinati a quel 10% di italiani che dispongono quasi della metà dell'intero reddito nazionale.
    L'italia è il paese europeo dove, nel recente passato, c'era il più forte partito comunista italiano. Oggi, paradossalmente, è quello dove c'è più diseguaglianza tra classi sociali. Chissà perché..

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  2. Scusa ma preferiresti che in pieno centro a Milano che fossero solo negozi di kebab e macellai halal o negozi di cinesi tutto a 1 euro?

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    1. Ma non preferisco nulla...sono statistiche ben conosciute.

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  3. Non si può parlare di cibo che la buttate in politica.

    Se vai a Parigi Londra o in qualsiasi grande città ci sono negozi così e ci sono sempre stati.

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    1. Ma la politica credo centri poco. E' un problema di civiltà , carente, rispetto agli altri paesi europei e quella non si diffonde attraverso un partito politico (magari fosse possibile)
      D'altra parte hai postato la notizia di una impresa gastronomica (che non conoscevo), Certamente farà cose buonissime che però non riesco nemmeno ad immaginare.

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  4. E' meglio guadagnare il giusto vendendo (ovviamente a chi può permetterselo) prodotti di alta qualità o farsi i soldi vendendo schifezze cancerogene ad un euro?
    Direi la prima, ma secondo me qualunque cosa si venda bisogna preservare un minimo di verità, al di là delle follie del mercato e della legge della domanda e offerta, c'è un limite intrinseco, almeno approssimativo, oltre il quale non si può andare, specie nel cibo.
    Se si rientra in questi limiti mi piace peck, lo apprezzo anche se non ho i soldi per andarci.
    Detto fra noi, la foto con le luminarie natalizie non sembra nemmeno scattata in Italia.

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    1. Condivido il tuo punto di vista, ed anche il fatto che non è un negozio che potrei frequentare assiduamente, magari una tantum una capatina (se abitassi a Milano) ce la farei, e poi diciamo che se vendono "la qualità", dietro di loro ci sarà chi prtoduce qualità, e allora ben vengano negozi del genere, però sarei anche molto contento se la qualità la si potesse trovare tutti i giorni a prezzi decenti.... :-))

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  5. Lo conosco. Per me ė un pò sopravvalutato, comunque ė un gran punto di riferimento per la gastronomia. A costo di sembrare scontato, io preferisco Eataly, se non altro Farinetti abbina iniziative commerciali affini ad Eataly e tutto sommato abbordabili

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  6. Io conosco un posto meno lussuoso, più economico ma da dove escono prelibatezze da leccarsi i baffi...vino, olio, verdure, frutta, roba raccolta con le mie mani! :D

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