giovedì 21 novembre 2013

"Il baule dei ricordi" di Paolo

Oggi che c'è Google maps ho potuto rappresentare graficamente il Mitico viaggio che feci a 18 anni, insieme ad un mio compagno di classe delle superiori e un suo amico.
Non aspettemmo nemmeno i risultati dell'esame di maturità partimmo all'avventura con zaino in spalla e sacco a pelo.
Dato che io andavo al serale, mentre io ero nell'età giusta lui e i suo amico avevano credo uno o due anni più di me.
Io ero il più comodoso, avevo uno zaino con un telaio di alluminio con una parte che ruotando diventava un seggiolino ed inoltre avevo un materassino gonfiabile.
Il viaggio durò 24 gg. e lo facemmo tutto in treno con la tessera INTER-RAIL  (in realtà era un libricino dove scrivere le destinazioni a penna) che dava diritto ai giovani di viaggiare per un mese in Europa senza limitazioni di chilometraggio.
Una volta ho fatto il conto sono  11.000 km o giù di lì.

Ricordi sparsi :
  • Noi che scappiamo via da Marsiglia perché era piena di arabi dalla faccia losca, auto carbonizzate, sporca, inquietante.
  • Noi che veniamo svegliati dall'irrigatore automatico di una aiuola davanti alla stazione di Alicante dove dormivamo perché un tizio (forse il giardiniere) si era rotto le scatole di noi.
  • Noi sbattuti fuori dalla stazione di Madrid dove volevamo stare per la notte, veniamo accompagnati  da un bulgaro e uno jugoslavo a dormire nel parco del Prado (la pinacoteca di Madrid) e non riesco a dormire perchè c'è un ombra di un uomo che continua ad aggirarsi attorno a noi.
  • Noi nella stazione di Vienna  che all'arrivo del treno diretto a Istanbul che dovevamo prendere per andare in Jugoslavia lo vediamo preso d'assedio da un orda di persone che lanciano ogni tipo di oggetto alle persone che sono riuscite a salire a bordo.
  • I miei amici fatti scendere dal treno alla frontiera jugoslava perché non avevamo passaporto e io che ho paura che il treno parta senza di loro.
  • Noi a Killini arriviamo su un treno composto da un solo vagone/motrice e le rotaie che girano indietro arrivate alla spiaggia.Un posto dove non c'è nulla. Solo un albergo e il macellaio che di sera faceva anche da mangiare.
  • Io che faccio la corrida con un cucciolone di cane che mi vuole mordere a tutti i costi il sacco a pelo al porto di Patrasso suscitando l'ilarità di tutti i ragazzi di tutte le nazioni che erano in giro come noi.
  • Io che torno a casa con la barba lunga, piuttosto vuncio e mia madre che quasi non mi riconosce ma è felice che sono tornato a casa sano e salvo.
Qui c'è la mappa:  https://mapsengine.google.com/map/edit?mid=zTEaIyrrkrDw.kxCQWrT8UKYg


5 commenti:

  1. eh! son bei ricordi questi...

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  2. Il sacco a pelo, la cassa comune, lavarsi il minimo sindacale, la chitarra di Castelfidardo a tracolla.. e gli Amici..
    Qualunque itinerario sia stato fatto ci porta al periodo della gioventù.. e chi se lo dimentica..
    Però..11.000 km son tanti..
    ;-)

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  3. Io feci una cosa simile a 18 anni.... sono partito senza arte ne parte alla volta di Londra, in compagnia di una chitarra, e ci sono rimasto due anni......:-)))

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  4. bello l'Interrail! io l'ho fatto tre volte, ma con percorsi un po' più umani....
    Probabilmente abbiamo quasi la stessa età, da molti anni non lo fanno più, credo.

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