giovedì 31 ottobre 2013

Di che materiale sono fatti i pins del ponte della vostra chitarra?

A quanto pare c'è una differenza di suono tra i materiali.


Ecco come si fa a livellare il fondo dell'osso del ponte....non è una cosa da N.A.S.A.

Ecco come si fa ad abbassare l'osso del ponte (shaving) e a sagomarlo (shaping).
Va fatto bene vero, ma non è che ci vuole superman.




Ecco il sito di quest'uomo si chiama "Custom guitar saddles" è specializzato in ossi da ponte, ne capirà qualcosa no?

http://www.guitarsaddles.com/

ehmmmm...comunicazione di servizio

Mi è impossibile importare dal vecchio mac i vostri indirizzi di posta.. . per caso potete inviarmi una mail, anche senza scrivere nulla, così ricostituisco la mia agenda?
Grazie a todos
massimo.dammacco@alice.it

mercoledì 30 ottobre 2013

Vi presento le Ragazze-Coccinelle

Ho chiesto loro se potevo pubblicare qualche foto. Mi hanno risposto urlando in coro: "siiiii...!!"

Ed eccole qui le mie Ragazze-Coccinelle…che, oltre ad istruirmi sul pop melodico italiano, mi trascinano nella loro, nonostante tutto, incredibile allegria.
Loro sono lontane da quello che in genere mi affligge e deprime di questi tempi.
Loro sono…energia pura, vitalità e amore per la vita. Io le trovo adorabili proprio per questa loro capacità di esprimere gioia di vivere pur avendo affrontato esperienze durissime.
Come un vecchio vampiro incartapecorito, ne traggo un grande beneficio psicologico e le misere notizie dal mondo mi arrivano sbiadite e inconsistenti.
Da sinistra: Afrodite 14 anni (..è come un vento fresco di primavera), Giulia 16, Brenda 18, Hana 17 (riflessiva, intelligente, matura, pronta ad affrontare il mondo).

Nei miei confronti (mi chiamano "il Prof.") mostrano un affetto e una attenzione che mi inteneriscono. La mia speranza è che possano percorrere serenamente questo periodo "di recupero" (magari anche con il mio modestissimo aiuto) e che presto vadano per la loro strada a fronte alta…se lo meritano davvero.


martedì 29 ottobre 2013

L'opinione del liutaio

Sul tubo ho trovato queste interviste ad un liutaio (specializzato in chitarre classiche) che sostiene delle tesi che vanno un po' "controcorrente" rispetto all'opinione comune su alcuni argomenti:

1) regolazione dell'Action agendo sul ponte (saltate la prima parte dove dice delle ovvietà: il punto controverso è al minuto 4:20) 



2) finitura a gommalacca



3) posizione della buca, soundport e altri buchi ...



Che ne dite?

lunedì 28 ottobre 2013

Here's to you



Sabato scorso ho suonato con Walter alla festa del Centro di Cultura Popolare del Tufello (storico quartiere della periferia romana , dove sono nato ) , un occasione per ricordare chi lo fondò e ora non c'è più e cercare di gettare  un ponte tra passato , presente e futuro di un attività che è nata nel 1975 , primo spazio sociale liberato a Roma , e che adesso vive momenti di difficolta tra vertenze Ater e scarsa volontà di partecipazione della gente che o ignora il mondo del volontariato culturale , o non ne comprende appieno le potenzialità accontentandosi di quello che passa la televisione.
E' stata una bella festa , e i momenti di spettacolo hanno raggiunto livelli ottimi ( a parte noi eh eh eh).
Hanno aperto le danze un gruppo di studenti di un liceo classico di zona ( dove peraltro va mio figlio , regista inesperto ma volenteroso delle immagini che vi proporrò ) , seguiti dai Recital project , che per motivi di spazio hanno ridotto il numero degli artisti e le modalità delle performance. Poi è stata la volta di Giovanna e il suo progetto La luna nel caffè , dove la ragazza , voce e arpa , insieme ad una chitarra ed una percussionista hanno fuso musicalità celtiche con influenze arabe , davvero bravi e coadiuvati da una ballerina che , poverina , era costretta davvero in uno spazio che angusto è dir poco. Da Giovanna ho avuto la disponibilità  a prestarci voce e arpa celtica in qualche nostra V-jam , vedremo in futuro.
Poi noi , con un repertorio di livello culturale mooolto più popolare proposto con due chitarre e con medley che accostavano Lolli , gli Area , De andrè e i clash , ricky gianco e gli stormy six fino a Guccini.
Naturalmente , per non smentirci , se fino al nostro momento tutto era filato liscio , a noi è accaduto di tutto e di più , chitarre che si ammutolivano , voci lontane , cavi buoni solo per legarci un pacco , ma poi con l'aiuto di tutti e tanta pazienza da parte del pubblico , abbiamo portato in porto la serata.Con un gran finale che vi posto come antipasto , gli altri video , se vorrete , arriveranno prossimamente...

Pearly Gates: Interstellar Highway.

Stavolta ho usato la Telecater Classic Vibe per la stuttura del pezzo e la Stratocaster super personalizzata per l'assolo.
Musica rilassante da tenere in sottofondo.
Buon ascolto.


domenica 27 ottobre 2013

cambio corde e outing a plettro


Oggi ho cambiato corde alla Taylor e come vuole la regola del nostro “scito” è d'obbligo un piccolo outing. Ho messo le Martin Bronze Sp (veramente credevo che fossero fosfor bronze), ma va bene lo stesso, perchè tutto sommato mi piacciono, mi sento un po' più in stile Martin. Queste corde mi ispirano il flatpicking e, nonostante io suoni prevalentemente con le dita. mi sono cimentato. Non contento, come direbbe Montalbano, ci ho messo il “carico da undici” e l'ho pure cantata. Come sentirete, mi sono incartato già sul terzo accordo, quindi credetemi, se posto una roba così, vuol dire proprio che qui mi sento a casa.




Church Street Blues è una canzone stupenda di Norman Blake, e tutti i grandi flatpickers ne hanno fatto una propria versione, la più famosa è quella del grande Tony Rice, io ho cercato di imitare la versione lenta che fa Beppe Gambetta nel bellissimo e consigliatissimo disco Blu di Genova.
Il testo di questa song è molto bello, per chi fosse interessato, un bravo blogger italiano ne fa qui
una ottima traduzione


Per riequilibrare il tutto e dare ragione a questo pezzo stupendo vi posto la cover che ne fanno Eli & Cahalem, due astri nascenti del bluegrass.

 

Vi presento un'Amica "Carissima".



Salve amici,  dato che su finger oltre che parlare di cucina e bevande varie, se sona, ho fingerpichengato qualcosa pur'io, certo non sono all'altezza degli illustrissimi acustici che in questi spazi hanno scritto belle pagine di Acusticheria ma,  c'ho tentato.
Per l'occasione particolare vi voglio anche presentare questa fantastica biondona che mi fa letteralmente andare fuori di testa solo come può fare una bella bionda vanitosa e capricciosa, difficile da trattare.
Baciamo le mani a tutti, miizzeca!!






il chitarrista talmente veloce che ha seminato anche la musica

mentre in queste ore sta girando per il web il video di un chitarrista fenomeno iraniano che suona a velocità supersonica, a me girano altre cose su cui è meglio non soffermarsi.
effettivamente il tizio riesce ad eseguire il volo del calabrone seguendo la velocità crescente del metronomo fino a 350 bpm ma, mentre leggo i commenti estasiati, penso: a che pro? è una chitarra quella che sento? ma soprattutto, è musica?

Il compleanno

Innanzitutto scusatemi se non mando una mail personale e uso lo spazio "pubblico", ma devo ancora ricaricare tutti gli indirizzi dal vecchio mac. Comunque l'idea per festeggiare il nostro compleanno (cade il 17 febbraio che è un lunedì) era quella di ritrovarci i giorni 15-16 febb. (sabato e domenica) in qualche agriturismo in posizione mediana rispetto ai luoghi di provenienza (Toscana?...dite la vostra..).
Uniche condizioni: il costo moderato,  la presenza di una sala dove poter suonare bere e cantare e far casino (amplificazione fornita dal Reverendo) e naturalmente il ristorante.

Se siamo fingercooking (non riesco a dire d'accordo) cominciate a buttar giù la vostra idea e a confermare in linea di massima la vostra partecipazione e il gradimento.
I particolari li definiamo strada facendo.
Ciao ragassuoli

sabato 26 ottobre 2013

Ah..! la modernità


Dopo essermi incazzato con questo nuovo mouse (andavo sulla barra di scorrimento e questa spariva) ho finalmente capito che per far andare in giù la pagina  bisogna far scorrere il dito indice sul dorso del mouse…
Non c'è nemmeno lo slot per il cd, ossessionati come sono dal design. Tutti i drivers sono in rete.
E se devo masterizzare un cd come una delle mie ragazze mi ha chiesto? Semplice: sono obsoleto.
I miei programmi di grafica, con i quali ho lavorato per anni, non girano più (il sig. processore è andato in pensione) e li trovo nel cloud (oppure di straforo sul web), C'è da dire che va ad una velocità pazzesca...però io tutta questa fretta mica ce l'avevo.
Madonnina dei dolori…Il mondo va avanti e io rimango sempre più indietro. Sarò vintage almeno? O nemmeno questo?


venerdì 25 ottobre 2013

Martin 000-28 Perry Bechtel Special

Stavolta l'avviso GAS è più che mai necessario! Questa chitarra, oltre ad essere una icona della liuteria, suona davvero come un pianoforte e la faccia soddisfatta di Doug Young, vecchia conoscenza di AG magazine, dice tutto (non si è nemmeno accorto che non era perfettamente accordata!).

La storia è nota, nel 1929 Perry Betchel, banjoista e chitarrista, si rivolse alla Martin per avere una 000 modificata con 14 tasti fuori corpo che gli consentisse la stessa libertà di movimento sulle note più acute tipica del banjo. Inoltre richiese che il diapason fosse quello standard allora in uso sulle 000 e che la spaziatura di tastiera e corde fosse la stessa della sua Gibson 0 (...bel rompiballe!).
Dopo vari prototipi Martin tirò fuori dal cilindro uno "strano" oggetto che non convinse del tutto il Romp il Bechtel, che pur apprezzando il suono, voleva alcune modifiche nelle finiture.
Ma ormai era fatta, era nata la chitarra "moderna", la madre di tutte le OM!
(chi volesse approfondire può visitare questo bel sito dedicato alla vicenda: perrybechtel.com)




Riedizione ordinata da Gryphon Stringed Instruments:


Top: Adirondack AAA
Fasce e fondo: East Indian rosewood (stessa selezione utilizzata su OM-45)
Scalloped X braces da 5/16" combinati con traversa e bracci diagonali dietro al ponte da 1/4".
Terza e quarta catena sul fondo più larghe e basse (come sulle prime OM).
Ivoroid binding, herringbone purfling, "zig zag" back strip.
Manico: pezzo unico in mogano
Paletta slotted con con "Torch" inlay.
Paletta e tastiera bordata in ivoroid.
Martin's standard adjustable truss rod (di sicuro non presente sull'originale).
Meccaniche Waverly in ottone cesellato con manopole in ivoroid.
Capotasto: 1-13/16" (come sulle 000 vintage 12 tasti).
Tastiera con radius di 12 pollici (radius più accentuato per agevolare le posizioni in barrè annullando la sensazione di maggior larghezza della tastiera).
Spaziatura corde al ponte: 2 1/4 (un po' più stretta delle comuni OM per agevolare anche le tecniche col plettro).
Diapason : 25.4
Ponte: pyramid con long drop-in saddle (meno male, nel modello originale era incollato!).

Una bellezza... da 6.485 dollari.

Si parte ......

Ho appena finito di caricare l'auto ! domani si parte con tutta la famigliola per un giro di qualche giorno.
Tappe previste : Firenze , Pistoia ,Siena, Pisa
Ci risentiamo la settimana prossima un abbraccio a tutti



Aggiustare un capostasto con Bicarbonato di sodio e Colla Cianoacrilica.

Interessante video su come riparare entro certi limiti un capotasto usando bicarbonato e colla cianoacrilica.
Dan Erlewine è uno con le palle, ho altri video suoi ed è un bravo liutaio aggiustatore.



Come riparare un piccolo segno sulla chitarra.

La prima boy band della Storia.

Ieri è iniziato  XFactor live e visto che è una specie di fabbrica di cantanti artificiali ho voluto postare questo documentario recentissimo sui Monkees.
Visto che avete un bel po' di anni come me penso ve li ricorderete.
A me piacevano i telefilm e ho anche un lp Greatest hits, possono essere considerati la prima boy band della Storia.
Dopo tutto non c'è da scandalizzarsi anche le boy band di oggi sono prodotte a tavolino e i membri reclutati con dei casting, allora fece più scalpore.
Anche loro hanno contribuito al sound degli anni sessanta e sono un fenomeno cmq interessante nella storia della musica pop.
La loro storia serva anche da monito a chi vuole entrare nel mondo dello spettacolo.


giovedì 24 ottobre 2013

Un’annotazione importante


Salve amici dal fine palato.

Il grande Gigi Cifarelli ci mostra e ci spiega in questo video che non sono indispensabili eccessivi rudimenti e complesse regole da conoscere per poter suonare, divertirsi ed amare la musica nel contempo.



Ciao a tutti amici fingheriani.

Salvo G.

mercoledì 23 ottobre 2013

Purtroppo...

E' con vivo e vibrante cordoglio che annuncio la scomparsa di un valido collaboratore di questo blog : il computer del reverendo ! Mi ha dato la triste notizia max stesso , affranto dal giramento di cogl...ehm , dal dolore per la perdita , sopratutto dei dati che conteneva. Sembra non abbia sofferto , e ora con un'abile ed esoterica azione del tecnico/medium si cercherà di evocare lo spirito per estrarre tutte quelle belle cosette che il reverendo aveva messo su quella un po' ingrata scatola informatica.
Mi sembra fosse un Mac , ora si è ricongiunto ai familiari ( questa è bruttina ma mi è scappata....)
Vabbè , il sunto è che dovremo fare a meno di Max finchè non riuscirà a rimediare , sperando in un tecnico valido o in un nuovo computer. Amen :-))))))

Il Pop all'italiana.....


l'audio del video non è un granchè, ma secondo me questo video della "famiglia Baglioni" meritava di essere
pubblicato su queste pagine. Non sono mai stato un grande ascoltatore di Claudio Baglioni, ma riconosco la sua bravura e la sua preparazione musicale, e poi il figlio Giovanni rende tutto più frizzante con il suo modo di interpretare le canzoni del padre.... ad un certo punto quando mette la chitarra sulle ginocchia, il padre sbircia con la coda dell'occhio, come per dire: "ma che stai a fa...." :-)))


ho trovato una versione con un audio migliore qui:
http://www.youtube.com/watch?v=6L6xRznzgtU

Ma che fatica...

... fare l'impresario! Dovrei dire promoter, che fa più fico, ma per me è un mestiere assai poco fico e pure faticosissimo. Non sono mai stato capace di "vendere" le mie cose, non è proprio nel mio carattere, ma come diceva quel tale "è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!". Così da qualche giorno sto passando i miei pomeriggi tra internet e telefono, a caccia di locali dove spuntare qualche data per il mio gruppo parallelo. E' una faticaccia e devo farmi quasi violenza, ma in fin dei conti non vado neanche malaccio perché nonostante la crisi musicale (e non solo) qualche spiraglio si sta aprendo e forse tra un po' saliremo su qualche palco nuovo. Non credevo che mi sarei messo così d'impegno a fare una cosa che detesto. Credo sia merito della chitarra, visto che ogni tanto mi fanno anche uscire da dietro al pianoforte per suonarla e mi diverto un sacco! Ma soprattutto credo che sia merito della signorina che canta con noi, che è riuscita ad interpretare il progetto musicale che avevamo in testa. Proprio brava! Ecco, visto? Sono un promoter!


martedì 22 ottobre 2013

NEW STRINGS NEW SONG

Questo pezzo è nato così, come dicono a Napoli: "all'antrasatta", ovvero è tutto improvvisato, mentre provavo le nuove corde che ho montato su questa Vecchia "signora", la mia Alhambra 2C dell'85 tavola in abete tedesco e fasce e fondo in mogano, le corde sono delle D'Addario hight tension, made in USA (12 euri), direi che sono ricche di bassi e molto cristalline, chissa se la ripresa audio gli rende merito, in effetti era un po' che dovevo sostituire le corde a questa chitarra, ormai si erano spiattellate tutte le corde avvolte, ed il suono aveva perso di profondità (ma sono un pigro)..... la molla me l'ha fatta scattare il post di Lambert sulle Maccaferri corde in Nylon..... chissà perchè quando il suono mi piace mi escono dei brani niente male... ora chissa se sarò in grado di risuonarlo nel medesimo modo visto che è nato così all'improvviso? ;-)))

Un tricheco in salotto

Lo so che forse sono ripetitivo , ma stavolta è stato un caso se mi sono imbattuto in questo video girato nel salotto buono dei vicini di casa dell'autore del video. Uomo molto fortunato...invitato a questa festicciola privata ha trovato mr Crosby , coadiuvato dalla band Venice , seduto su una seggiola a intrattenere gli astanti con le sue canzoncine. Mica male no , io al massimo alle feste a cui vado  sono costretto a dover imbracciare la sei corde per fare per la milionesima volta la canzone del sole...'st'americani aò , so forti eh eh eh


lunedì 21 ottobre 2013

Pearly Gates: SCREAMING RUSH.

La pubblico su qui anche se non c'entra molto col sito.
Questa è molto violenta sarebbe da ascoltare a volume alto.
Cmq...Buon ascolto.




Ho aggiunto lo slideshow di You tube

Paolo Conte, Vieni via con me!



Fortemente ispirato da un video del mitico Paolo Pilo di qualche anno fa, che la proponeva in versione manouche, ho cercato di fare del mio meglio...insomma ho ammazzato Manuoche e Conte in una volta sola! :D
Una cosa è certa, questo tipo di ritmica farebbe muovere anche un morto...irresistibile!
Lambert...sono nelle tue mani...sii buono è la mia prima volta :)))

Steppenwolf cover

da quando beppe mi ha fatto conoscere Dave Evans, questo pezzo mi ha alquanto ossessionato e non ho potuto fare a meno di registrare una mia versione, lievemente apocrifa rispetto all'originale, ma ormai la sento mia così.
nota di registrazione: siccome ho posizionato male lo zoom h2, mi è venuto fuori un suono troppo carico di bassi, che ho dovuto tagliare un po' con l'equalizzatore. insomma è una registrazione un po' snaturata in questo senso.


domenica 20 ottobre 2013

Gas station: la prova dell' 11

Lo so, non si carica un post così zeppo di video. Se la connessione è lenta il browser si affatica, poverino, e il cooker si chiede "embè?!". Ma l'occasione è ghiotta e con un po' di pazienza il cooker finirà per chiedersi "quale mi piglio?".
Per la serie Gas Station, un bel confronto multiplo di quelli che piacciono a noi, condotto da Acoustic Guitar Magazine  tra undici chitarrozze tipo OM/000 dal prezzo abbordabile e... gassoso!
C'è da fare indigestione, ma masticando lentamente troveremo delle belle sorprese. Per la comodità dei cookers più curiosi - o malati - ho raggruppato le caratteristiche tecniche (e i prezzi!) di ogni chitarra sotto ai rispettivi video, utili per un confronto più approfondito e per dare fuoco alle polveri dei commenti e delle considerazioni.


Si avanzi la prima candidata!






ALVAREZ
Solid Sitka spruce top. Laminated rosewood back and sides. Scalloped X-bracing.
Three-piece mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
25-inch scale. 1 11/16-inch nut width. 2 1/8-inch string spacing at saddle. Enclosed chrome tuning machines. 
D’Addario EXP light-gauge strings. Made in China.
PRICE: $529 list/$329.99 street. 




BEDELL
Solid Sitka spruce top. Laminated rosewood back and sides. 
Scalloped X-bracing.
Three-piece mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
25.6-inch scale. 1 11/16-inch nut width. 2 5/32-inch string spacing at saddle. Enclosed tuning machines. 
D’Addario EXP light-gauge strings. Made in China.
PRICE: $519 list/$399 street.




BLUERIDGE
Solid Sitka spruce top. Solid rosewood back and sides. 
Scalloped X-bracing.
Three-piece mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
25.5-inch scale. 1 11/16-inch nut width. 2 1/8-inch string spacing at saddle. Chrome open-back tuning machines. 
D’Addario light-gauge strings. Made in China.
PRICE: $995 list/$695 street




BREEDLOVE
Solid Sitka spruce top. Laminated mahogany back and sides. 
Scalloped X-bracing.
Three-piece nato mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
25.5-inch scale. 1 11/16-inch nut width. 2 3/16-inch string spacing at saddle. Enclosed chrome tuning machines. 
D’Addario EXP light-gauge strings. Made in Korea.
PRICE: $532 list/$399 street.




EASTMAN
Solid Sitka spruce top. Solid mahogany back and sides. 
Scalloped X-bracing.
Three-piece mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
25-inch scale. 1 3/4-inch nut width 2 5/16-inch string spacing at saddle. Vintage-style Gotoh open gear tuning machines. D’Addario EXP light-gauge strings. Made in China.
PRICE: $1,000 list/$799 street.




GUILD
Solid mahogany top, back, and sides. 
Scalloped X-bracing.
Two-piece mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
24 3/4-inch scale. 1.6875-inch nut width. 2 1/8-inch string spacing at saddle. Chrome open-back tuning machines. 
D’Addario EXP light-gauge strings. Made in China.
PRICE: $739.99 list/$530 street.




MARTIN
Solid Sitka spruce top. HPL (high pressure laminate) back and sides. 
A-frame X-bracing.
Multipiece Stratabond neck with mortise/tenon joint. Richlite fingerboard and bridge.
25.4-inch scale. 1 11/16-inch nut width. 2 1/8-inch string spacing at saddle. Enclosed chrome tuning machines. 
Light-gauge Martin SP Lifespan strings. Fishman Sonitone pickup. Made in Mexico.
PRICE: $749 list/$549 street




RECORDING KING
Solid Adirondack spruce top. Solid African mahogany back and sides. 
Scalloped X-bracing.
Three-piece mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
24.9-inch scale. 1 3/4-inch nut width. 2 5/16-inch string spacing at saddle. Chrome enclosed Grover tuning machines. D’Addario phosphor bronze medium-gauge strings. Made in China.
PRICE: $733.99 list/$550 street.




SEAGULL
Solid spruce top. Solid mahogany back and sides. 
X-bracing.
Three-piece mahogany bolt-on neck. Rosewood fingerboard and bridge.
24.84-inch scale. 1.8-inch nut width. 2 5/32-inch string spacing at saddle. Enclosed chrome tuning machines. 
Cleartone phosphor bronze light-gauge strings. Made in Canada.
PRICE: $869 list/$699 street




TANGLEWOOD
Solid spruce top. Laminated mahogany back and sides. 
Scalloped X-bracing.
Two-piece mahogany neck with dovetail joint. Rosewood fingerboard and bridge.
25.6-inch scale. 1 ¾-inch nut width. 2 5/16-inch string spacing at saddle. Chrome open-back tuning machines. 
Light-gauge Elixir strings. Made in China.
PRICE: $679 list/$499 street




YAMAHA
Solid Engelmann spruce top. Laminated rosewood back and sides. 
X-bracing.
Three-ply mahogany/rosewood neck with dovetail joint. Ebony fingerboard and bridge.
25.56-inch scale. 1 3/4-inch nut width. 2 1/8-inch string spacing at saddle. Gold enclosed tuning machines.   
Light-gauge Yamaha strings. Made in China.
PRICE: $835 list/$499 street

 

sabato 19 ottobre 2013

Ci vuole il fiato di un maratoneta...


Ho l'impressione che ci siano persone che partecipino ai social network solo per "ricevere".
Cosa? Una qualche effimera visibilità, la soddisfazione di sembrare altro da quello che si è, una presunta cerchia di estimatori o per soddisfare una qualche vanità. Per salire, anche solo per un momento, in cattedra e diffondere il proprio pensiero (che forse, un po' pateticamente, non si è in grado di esternare in altro modo). Dall'altra parte della rete ci possono essere persone che di questi rapporti ne hanno fatto una impresa, con costi, ricavi, bilanci e posti di lavoro ecc ecc.

Su questo blog abbiamo scelto una via diversa, in qualche modo assai più fragile. Il collante è ll'amore per la chitarra acustica, l'amicizia e la musica suonata. Già queste caratteristiche sono filtranti. 
Chi non prova un sentimento di amicizia o suonicchia malamente, per timidezza non è certo incentivato alla partecipazione. Ma c'è di più. Questo blog richiede alle persone non di "ricevere" ma il suo contrario: "dare". Cosa? Musica innanzitutto, creatività, impegno e partecipazione sincera, amicizia desiderosa di superare le distanze per scambiarsi realmente una stretta di mano, un abbraccio, un sorriso.
Dall'altra parte della rete non c'è nessuno, non un padrone, non una impresa, niente guadagni nè posti di lavoro. Solo l'impegno delle persone. E' quasi un' utopia.
La strada è dura e in salita e richiede il fiato ed il passo da maratoneta. Ne saremo capaci?

Nella vecchia fattoria...(di Max Yasgur)


La libertà, la felicità, l'esaltazione sono sensazioni difficili da afferrare.  La mia generazione, in qualche raro e fugace momento, ha avuto l'impressione di poterlo fare. E così fu, ma solo per un indimenticabile istante, che i vecchi come me ancora ricordano.
Poi il mondo subito riprese il sopravvento, con il suo schifo,  le sue violenze, le sue miserie. E i cancelli del giardino dell'eden si richiusero per sempre.
Ora ho proposto al rinato vecchio gruppo (ci eravamo lasciati nel 1975) di fare questo pezzo (Tribute to Max B. Yasgur) perchè parla di quel magico momento della nostra vita. Brutta bestia la nostalgia.


Sirens

Venire ammaliati dal loro canto ingannatore , o semplicemente l'allarme inevitabile quando le senti ululare , avvicinandosi , nella notte... Amo i Pearl Jam da sempre ( fatto noto , credo ) , forse la band più completa che il grunge , ultimo movimento socio/musicale degno di nota ( ma sono già passati più di 20 anni !!! ) ci ha lasciato. Eddie Vedder si è ritagliato anche spazi solisti di qualità , come la colonna sonora dello splendido Into the wild quasi tutta ukelele e voce. E che voce ! Sto ascoltando in questi giorni il loro ultimo album , e questo è uno dei singoli scelti da battistrada. Lo trovo davvero un lavoro maturo , dove si sente l'impronta riconoscibile della band , ma senza i furori giovanili , tutto l'arrangiamento è semplice ma maledettamente efficace. Eddie non urla e tiene a bada l'ugola lasciando che sia l'emozione a dominare , mentre le chitarre accompagnano , ricamano , strillano quando è il momento , tornano a consumarsi sotto la cenere. A me piace davvero tanto , lo so che i gusti sono personali e quindi suscettibili di giudizio diverso , però mi andava di condividere con voi quella che è l'ultima rock band degna di nota.

venerdì 18 ottobre 2013

Bolle di sapone ......per tenersi leggeri....

Lo so, lo so....sono prolisso e sdolcinato:-) ma questo mi esce ultimamente, a dispetto del mio nick name (Bernablues)..... ma che ci posso fare, si vede che gli anni mi hanno rammollito, ed edulcorato.......direi che questo potrebbe essere un brano per prendere sonno, meglio della valeriana HEEHEHEHEHE!!!  forse se fosse stato registrato meglio, con un buon microfono, e equalizzato a dovere, si potrebbe usare da sottofondo d'ambiente.... insomma un pezzetto leggero leggero come le BOLLE DI SAPONE ;-))

Andrea Parodi

Il 17 ottobre di 7 anni fa ci lasciava una delle voci più belle che il nostro paese ci ha donato , un figlio di quell'isola incredibile che è la sardegna . Andrea Parodi era la sardegna , impossibile scinderli.
Con i Tazenda ma anche da solo ci ha fatto appena intravedere un mondo a parte , dove la natura e l'uomo convivono da sempre in un equilibrio difficile ma saldo. Queste immagini sono del suo ultimo concerto , meno di un mese prima della sua scomparsa. Sul palco con il fisico ormai minato dalla malattia e dal dolore. Dolore fisico , ma non del cuore. Il suo sorriso contagia , imbarazza , il marsupio al collo con la morfina per superare i momenti insuperabili , la sua voce ancora in grado di smuovere nel profondo , commozione , ammirazione , speranza... Non so se la musica riesce a fare cose che altre occupazioni umane non riescono neanche a immaginare , so solo che lui ha vissuto per la musica e la sua terra , e questo gli ha dato una forza difficile da spiegare. Se mai bisognasse spiegarla...

giovedì 17 ottobre 2013

Ovation DS778TX Long Neck La baritona secondo Ovation...


A dire la verità Ovation è stata una delle prime (se non proprio la prima), a produrre chitarre baritone, in questo video abbiamo una Ovation DS778TX, manico in acero (credo in due pezzi), tavola in abete "verniciato" con brace quintad e le classiche buche che contraddistinguono le Elite e le Adamas, la cassa in lirachord, ha un bowl mid deep, diciamo che esteticamente è molto minimale, ma ha una voce ed una proiezione sonora, che a tratti ricorda un pianoforte a coda, devo dire che questa Ovation non mi fa rimpiangere la Taylor baritona che ho imbracciato a Sarzana..... che dire? ecco perché amo le Ovation, riescono ancora a sorprendermi :-)))

qui di seguito una dele prime Ovation Long neck, circa 1994:


James Taylor guitar Lessons

Se vi può interessare sul sito di James Taylor oppure su YT potete trovare le lezioni fatte da James Taylor in persona su come suonare le sue canzoni.
Ecco un esempio.

n

Ecco il link al sito.
www.jamestaylor.com/

Amo questa canzone.

Coristi d'eccezione in questa versione... Mr pone guarda cosa c'è al primo tasto della chitarra di James Taylor.
Queste sono le canzoni acustiche che piacciono a me.




Ho aggiunto una versione con Elio e le storie tese


Intervista a deejay chiama Italia

Forse ci sono arrivato per ultimo


E che vi scrivo a fare? Ho detto tutto nel video. Però' questo aggeggio mi piace un tot.


Volevo segnalare questo video interessante..

Una comparazione tra un microfono a condensatore a capsula grande e uno a capsula piccola per registrare una chitarra acustica.



Per quanto riguarda l'Hammond questo è la simulazione più bella che c'è in giro dell'hammond
Può simulare anche VOX e FARFISA organ...unico difetto è costoso.

mercoledì 16 ottobre 2013

Senza parole ...





Questo è un organo che non sa di chiesa!

Questo è un organo che non sa di chiesa!
Grande pezzo Peccato Donald "duck" Dunn, il bassista sia morto da poco. Grande Telecasterista Steve Cropper entrambi fecero parte dei Blues Brothers.

Massimo Masini, scrittore, fotografo.


Massimo, come me, fa parte di quel gruppo di "ormai vecchietti" che, negli anni che precedettero l'avvento della discoteca, erano giovani e suonavano nei locali da ballo. Ancora oggi, dove c'è musica dal vivo ne incontri sempre qualcuno, attento spettatore.
Massimo ha scritto un libro, pieno di foto e di ricordi, sui gruppi musicali modenesi. Ripercorrendo il filo della vita musicale di ognuno di noi, le formazioni succedutesi negli anni. Una pazienza certosina per onorare il lavoro, spesso oscuro, di tanti musicisti locali che animavano i sabati e le domeniche giovanili di quegli anni lontani.
Il libro è "AVANZI DI BALERA" e già il titolo dice molto.
Massimo è anche un appassionato fotografo e mi ha inviato le foto della serata in Piazza Grande. Grazie Massimo per il tuo instancabile lavoro di testimone, di una passione mai sazia, di un modo di intendere la vita, la musica e l'amicizia.


















martedì 15 ottobre 2013

Whispering (o qualcosa che ci assomiglia)


C'è qualche nota acciaccatella...portate pazienza, questa è,,,


Pasta&Patate


Anche se oggi ci sono molte nuvole , la temperatura si aggira ancora sui 20 gradi (sono le 11:00 ) e magari qui da noi l'idea di minestre fumanti non ha ancora preso posto alla voglia di piatti freschi ,ma mi porto avanti con il lavoro anche per chi invece , leggendo i vostri post , già è alle prese con il freddo e le avvisaglie del generale inverno.
Dunque , pasta e patate , una minestra  qui a Roma abbastanza usuale , qui proposta con le mie modifiche.
Quando la faccio in famiglia è una festa , e chiunque l'ha assaggiata o ha seguito le mie "dritte" non è mai rimasto deluso.
Ingredienti , nelle quantità regolatevi voi che siete tutti abbastanza esperti :
patate
polpa di pomodoro
cipolla
guanciale
carote
rosmarino
1 dado
pasta medio piccola o mista
peperoncino
Iniziamo con il fare un soffrittello con la cipolla , il peperoncino e il guanciale , a fuoco basso per far diventare ben croccante il guanciale ma non bruciarlo.Aggiungiamo la polpa di pomodoro , saliamo e facciamo andare per 5 minuti a fuoco allegro. Quindi uniamo le patate e le carote tagliate a cubetti e il rametto di rosmarino e lasciamo insaporire per altri 5 minuti. A questo punto aggiungiamo l'acqua tenendo a mente che poi ci verrà cotta la pasta per cui ognuno deciderà quanto densa dovrà risultare la minestra. Mettiamo il dado e lasciamo cuocere semicoperto a fuoco basso.
Quando le patate e le carote saranno cotte al punto da schiacciarsi facilmente con una forchetta , rendiamo cremoso il tutto usando un minipimer oppure come faceva la mamma , con cucchiaio , forchetta e tanta pazienza , e schiacciate ben bene l'80 % delle patate e delle carote. Alla fine il tuttto avrà preso una consistenza da vellutata con però ancora qualche bel pezzetto di patata o carota in bella vista. A questo punto tuffateci dentro la pasta ( ma volendo anche il riso per chi lo preferisce ) , e il gioco è fatto.
A me piace che il risultato finale sia una minestra molto densa , ma chi vuole può lasciarla più brodosa aggiungendo acqua dopo aver messo la pasta ed eventualmente aggiustando di sale.
Una spolverata di parmigiano o pecorino prima di togliere dal fuoco , lasciate riposare 5 minuti e poi ancora formaggio a neve sul piatto.
Mi sta assalendo il dubbio che potrei averla già postata , ma visto che è lungo e complicato andare a spulciare nei vecchi post , può tornare utile una ripassatina...Buon appetito .
p.s.
per l'accoppiata vino ci voleva doc rob , ma lo vedo assente , direi che un buon rosso è la morte sua !

lunedì 14 ottobre 2013

La Rinnovata Agenzia di Città



Ok, ok, la cosa si è rivelata essere un pochino più grande di noi...c'era il presentatore, la ripresa tv di tutto l'evento con un paio di cameramen (la localeTRC, credo che copra l'Emilia-Romagna), i fotografi, il Sindaco ecc ecc.
Quelli della tele mi hanno detto che mi passano lo spezzone del video. Quello che vi mando in visione è amatoriale, fatto da un amico di qualcuno con la telecamerina. L'audio è scarso, i colori e la definizione pure ma, in fondo in fondo, sono più adatti alla nostra "statura" artistica.
 Devo dire però che il service era molto professionale. Nel pomeriggio abbiamo fatto il check. Un solo pezzo e in quel paio di minuti hanno sistemato tutti i suoni memorizzando la scena (oltre a noi, c'erano altri 15 gruppi mi pare, e senza i settaggi computerizzati non avrebbero cavato un ragno dal buco). Amplificazione di prim'ordine, monitor a profusione. Insomma roba fina.
Comunque sono fioccati inviti a suonare qua e là e i ragazzotti ci hanno preso gusto (sopratutto Giorgio, il cantante e il chitarrista elettrico Daniele). Loro sono dei cinquantenni in carriera ed erano quarant'anni che non salivano sul palcoscenico.
Per quanto riguarda me, lo sapete, il vecchio Mr_Pone ha il freno a mano tirato e non si entusiasma più come un tempo...è solo un gioco divertente e alle adunate di popolo preferirei poter suonare liberamente per le strade della città.Ho l'anima del busker che ci posso fare?
Allego anche la diapositiva che ho fatto di furia venerdì e che sarebbe stata proiettata sul LightWall.
Ciao Ragassuoli.


Costa Lukacs Tune (ancora!!!)

Dopo lunghe e penose fatiche ho registrato anch'io questo pezzo ... magari non bene come Lambert, ma questo è il massimo che mi riesce di fare (ovvero ho raggiunto il livello di saturazione riguardo al Costa Lukacs Tune)


Per chi volesse cimentarsi nello studio del pezzo, ho anche completato la trascrizione, nella versione di Tim Robinson e può essere scaricata in formato gp5 qui (Drop D tuning)  

PEARLY GATES : I LOVE THE NIGHT.

Una ballad d'atmosfera notturna, come dice il titolo, molto rilassante, in 12/8.
In questa ho suonato anche l'organo e un synth (plugins ovviamente).
Sempre la mia ormai fedele Squier Telecaster Classic Vibe e Microcube.
Questa se mi gira faccio uno slide per YT.
Penso meriti almeno un ascolto per intero.
Buon ascolto.





domenica 13 ottobre 2013

Più bianca del pallido

Certo la traduzione più vicina al senso del titolo del brano dei Procol Harum non rende del tutto l'idea , ma il testo è un inseguirsi di visioni oniriche quasi shakespeariane , e la leggenda narra che fu la battuta rivolta ad una diafana signorina che innescò il processo di composizione che portò al grande successo del brano. Ma non metterò il brano originale , e neanche qualche versione fingerstyle scovata in rete , ma bensì il video ( grazie ancora a Valerio e Dario per le riprese della serata ) della nostra prova a ROCKinMOVIES 2 dove un non bassista come me e un non tastierista come Walter vengono seguiti da un bravo batterista sotto le righe ma purtroppo , come ben ricorderete , non coadiuvati dal fonico di sala. Per cui cuffie alla mano , almeno qualcosa in più riuscirete a carpire , sino al finale a sorpresa ( ma quasi telefonato eh eh eh )

sabato 12 ottobre 2013

Il sabato del Villaggio


Stamattina, vista la bella giornata, mia moglie ed io siamo andati a girandolare in bici per la città. Ho incontrato l'artista di strada Michele l'Organaro...Stava andando via e gli ho detto:
"Be' che fai te ne vai? Volevo registrarti... "
"Ok dammi dieci euro e ti suono quello che vuoi"
"Seeeee....dieci euro, ti darò due euro non di più. Lo sai che la crisi c'è per tutti"
"Va bene, guarda che miseria ho preso oggi..."
E così Michele mi ha spiegato che nel 1700 un certo Giovanni Barberi di Cavezzo (paese vicino a Modena, disastrato dal recente terremoto), inventò questo tipo di organetto a manovella. Poichè qui non interessava a nessuno, se ne andò a costruirli in Francia, dove lo strumento fu apprezzato a tal punto da entrare nella cultura francese degli artisti di strada.
Michele lo ripropone qui da noi. Per qualche moneta lo fa anche suonare ai passanti ed è impossibile non vedere quanta semplice felicità affiora sulla faccia della gente mentre gira la manovella.
Siamo passati anche in Piazza Grande. C'erano molte bancarelle di gastronomia regionale e dove stanno allestendo il palco per domani. Ma era solo un pretesto perchè in realtà il cielo era azzurro come raramente accade e tutto sembrava pitturato di fresco


venerdì 11 ottobre 2013

Milano Guitars & Beyond


E' mai possibile che un scito specializzato, seguito da migliaia persone, riconosciuto a livello internazionale come fingercooking non abbia un proprio inviato a questa manifestazione?
Si cercano volontari, su Pearly,  tu che sei della zona, stavolta tocca a te...macchina fotografica e via!!
Scherzi a parte, nessuno pensa di andarci? pare che ci sia uno spazio dedicato alle acustiche e la lista degli espositori è davvero ghiotta!

http://www.milanoguitarsandbeyond.it/

Per questo mi piace Tommy Emmanuel.

Per l'energia con cui suona!
La stragrande maggioranza dei chitarristi acustici, secondo me è troppo moscia.
Per contro l'abuso del Air-tapping (come lo shredding nella chitarra elettrica) mi rompe le scatole nell'arco di 20 sec. passato lo stupore iniziale.
Secondo me si sente che Emmanuel ha bazzicato parecchio l'elettrica in gioventù per poi dedicarsi all'acustica.
Non sembra un Van Halen dell'acustico? Non intendo Eddie Van Halen che suona l'acustica come in quel video...bensì un suo omologo acustico.
Anche la sua chitarra porta i segni della sua irruenza.
Per intenderci per me Tommy Emmanuel è molto Rock dentro, come spirito intendo.


Le mani che hanno fatto il Rock

Queste mani segnate dall'artrosi hanno fatto la Storia del Rock.
RESPECT!

giovedì 10 ottobre 2013

a me ... mi piace

Giacomo Castellano, che spesso sconfina in territori ostici a questo blog, stavolta invece fa una gran bella cosetta...... anche se nella seconda parte quasi "shredda". Ed anche la chitarra non ė malaccio


se non si vede ecco il link
http://youtu.be/l97UIDkZS9g

Mezzo e mezzo.




Tutti, almeno una volta, abbiamo accarezzato l'idea di entrare nel laboratorio di un bravo liutaio per ordinare la chitarra dei nostri sogni. In quel caso forse l'unica certezza sarebbe l'idea di base, la forma (la mia Dread, la mia OM e così via) con conseguente imbarazzo nella definizione dettagliata del progetto: quale essenza per il top? E fasce e fondo? Per non parlare delle finiture.
Per alleviare l'ansia di tali scelte esistenziali, nel 2004 il mago Bourgeois tentò una soluzione omnicomprensiva, con una serie di modelli unici presentati al NAMM di quell'anno.
Alla domanda: che ci metto per top, fasce, fondo, finiture? Il mago tagliò la testa al toro (anzi tagliò la chitarra in due) e rispose: metà di tutto!


The JOMC Harlequin. 
Top: metà Cedro, metà Sitka,
Fondo: metà Brasilian Rosewood, metà Figured Mahogany,
Fasce: metà Curly Maple, metà Curly Koa, 
Filetti e rosetta: metà Abalone, metà Herringbone,
Paletta: ricoperta per metà in Ebano e metà in Brasilian Rosewood, 
Backstrip: stile Bourgeois (banale!),
Body Binding: Curly Maple, 
Larghezza Capotasto: 1 23/32 (ovvio: giusto a metà tra le due misure standard),
Meccaniche: Gold Waverly,
Capotasto e sella: osso (...bleah, mi aspettavo quantomeno zanna fossile di Mammouth o magari metà Mammouth e metà Rinoceronte!!).

Che tenerezza! Mi ha ricordato immediatamente le coppette vaniglia e cioccolato che mangiavo da bambino. Ho cercato invano testimonianze sonore di questo strumento, ma su YT nemmeno l'ombra. E a dirla tutta di questo modello del Mago si parla poco o nulla in generale. Chissà perchè...?!
Ma come suonerà?
Se per caso suonasse benissimo, manderebbe in vacca almeno mezzo milione di teorie sulle proprietà acustiche dei legni, sulla trasmissione delle vibrazioni, sulle risposte in frequenza, ecc, ecc, ecc.
Se invece suonasse solo bene, confermerebbe un altro mezzo milione di teorie sul ruolo marginale di quanto suddetto in favore dell'arte liuteristica pura: costruiscila come Dio comanda e suonerà comunque! (Teoria confortata da numerosi esperimenti).
E se suonasse male? Dubito che il Mago avrebbe corso il rischio di presentare una vistosissima  ciofeca alla più prestigiosa mostra mercato internazionale, ma a volte la fama dà alla testa. Soprattutto la testa di chi è pronto a bersi tutto quel che viene da un nome famoso.

Azzardo la mia: male non suonerà, ma se suona benissimo, come il vecchio Rockerduk mi mangio il cappello!


(...tanto non lo porto!)



E mo' che ci faccio ?

E 'sta buca a che serve , ci metto dentro i pedalini ? Ma questo manico è troppo lento....
Sembra di sentirli gli shredder elettrici alle prese con quel pezzo di legno troppo leggero , alcuni non sembrano aver capito la differenza con una solid body , altri la piegano al loro volere , solo alcuni lasciano trasparire vecchie frequentazioni.
Signori , alcuni illustri esempi

mercoledì 9 ottobre 2013

Ultimamente mi piace....questo!

Da un po' di tempo mi è venuta una gran voglia di mandolino, ma sono frenato dall'accordatura per quinte e poi non devo spender soldi, ci pensate voi a mettermi sulla retta via vero?


e rincaro la dose con questo video un po' lungo dove il funambolico Chris Thile dialoga alla pari con il "principe" degli strumenti (e anche dei pianisti).

La musica dei film di guerra


i film ambientati in guerra mi sono sempre piaciuti. Forse quando ero giovane più di adesso. Anche perchè poi della guerra mostravano solo il lato eroico avventuroso: non gli orrori, la gente a pezzi, le atrocità. Più che guerra in fondo erano i miei eroi che partivano in missione per combattere le ingiustizie del mondo...ed io, con la fantasia, ero con loro....sapete com'è no? I maschietti vanno soggetti.
Di questi film mi piaceva tutto, la musica in testa. Evocativa, potente e solenne. Mi sono venute alla mente queste due, chissà per quale strana associazione, mentre strimpellavo con la chitarra.
I relativi film sono: U-Boot 96 (con il comandante che stranamente pare Jovanotti) e Dove osano le Aquile. Quest'ultima colonna sonora è tragica e potente come l'incipit della quinta sinfonia di Beethoven, con un Richard Burton che aveva già capito fin dall'inizio chi era il cattivo da smascherare e la tremenda scena della lotta sulla funivia sospesa nel vuoto.... Ah! Che bello!

p.s. io l'ho ascoltato in cuffia pensando che all'epoca non c'erano strumenti con suoni campionati ma una grande, vera  orchestra in entrambe le produzioni.


martedì 8 ottobre 2013

Mombasa...eheh...



eheh...stavolta ho fatto il passo piu lungo della gamba!
Ma quanto è difficile Tommy Emmanuel in una canzone apparentemente così semplice?
Vabbe...che ci posso fare...se ero bravo come lui a quest'ora stavo in tour!! :D
Questo è il risultato dopo tre ore di tentativi di registrazione...una faticaaaaa... e la scarsezza del risultato video è qui come testimonianza!
L'unica cosa positiva è che sicuramente c'è spazio al miglioramento!! :D
Commenti, consigli, stati d'animo, impressioni sono come sempre ben accetti!

Francesco

Alle prove con il vecchio gruppo


Vabbè, ho tagliato un pezzo delle recenti prove lasciando oltre alla musica i commenti che ben sapete: compresa la surreale presentazione del pezzo fatta dal cantante.
La batteria, zoom o non zoom, ha un suono scatolone. D'altra parte, senza un box isolato che ne contenga la dinamica esplosiva non si può pretendere di più.


Franco e Raffaella

Mi sono imbattuto in questa intervista di una mezzoretta di pochi anni fa , il periodo in cui Franco Morone portava in giro il suo album con la splendida voce di Raffaella Luna . Dalle visualizzazioni del video non credo sia molto conosciuto ( a meno che non l'abbiate visto in diretta su non so quale tv...) e oltre alle chiacchiere , che anche se non hanno nel conduttore una valida spalla restano interessanti e un po' fuori dalle solite domande da chitarristi , ci sono alcuni brani suonati dal vivo , tra cui All the diamonds di cockburniana memoria (vi proposi una mia scellerata versione tempo e luoghi fa ) e altre song dove la chitarra di Franco si fonde con la limpida voce di Raffaella , in bilico tra joan baez , joni mitchell e i toni da irish ballad , insomma , aldilà dei gusti credo sia un ottimo modo per passare del tempo in compagnia della buona musica.
Buona audio-visione :-))))))))

p.s.
ho l'adsl di casa fuori uso da sabato , spero che la telecom sia di parola ed entro oggi riparino la centralina di zona che è andata in tilt.

lunedì 7 ottobre 2013

Pearly Gates: LEATHER AND LACE.

Domenica piovosa e io mi suono un blues o quasi.
Cacchio la Tele mi prende sempre più!
Non so perché molti la snobbino...questa è fatta prevelentemente col pickup al manico.
Penso meriti un almeno un ascolto per intero perché c'è un cambio di atmosfera ad un certo punto.
Buon ascolto.

domenica 6 ottobre 2013

4 salti in padella

niente di meglio che suonicchiare per riprendersi dalla scoppola di ieri sera a s. siro

tutto con garageband per ipad, mie le chitarre, il basso e la voce (!). Primo esperimento vocale, registrato con microfono ipad in cantina, causa vergogna.....

non mi massacrate, vi prego...


La Pianola

Ogni tanto mi provocate, come il maccarone di Alberto Sordi, e allora vi ammannisco una puntata stile  "Il mondo di Quark".
                                                                                    
                                                                                     du          
                                                                                          du  
Duuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
                                                                                                du
Dum   dum                                                                                   du       du
                     dum                                                                               du      duuuuuu
                                        dum   dum                                                                            du
                                                           dum                                                   dum dum      duuuuu
                                                                                                dum   dum
                                                                            dum   dum
                                                                              
                              dum
                                                                   dum
                  

Ecco, la sigla è andata... si, questa qui sopra! Praticamente è un  piano roll dell' "Aria sulla quarta corda" di Bach. E' solo l'inizio e pure semplificato, e non so come la visualizzerà il vostro browser, ma più o meno è il disegno che vedreste svolgendo il rullo di carta della versione per pianola. Dum dum? Rullo di carta? Cosa c'entra 'sta roba con la pianola? Eccome se c'entra, c'entra, c'entra proprio dentro! Infatti per suonare, la pianola ha bisogno di una striscia di carta traforata su cui è tradotto tutto lo spartito musicale. La carta è avvolta su un rullo che va montato dentro alla pianola, un rotore svolgerà il nastro di carta traforata e i fori daranno i comandi al complesso meccanismo di leve che agiranno sui tasti del pianoforte (o di un altro strumento a tastiera). Si, perché la Pianola, cari amici del mondo di Fingerquark, è uno strumento meccanico ideato verso la fine dell'ottocento per far suonare un pianoforte da solo! E' una delle prime forme di riproduttore musicale, uno dei primi esperimenti di "storaggio" della musica. Sembra un aggeggio antidiluviano (e lo è!), ma è una di quelle invenzioni che hanno cambiato radicalmente il nostro rapporto con la musica. Insieme al Fonografo, più o meno suo contemporaneo, ha reso possibile la "materializzazione" della musica e soprattutto la possibilità di replicarla, come tutti gli altri oggetti industriali.

Tutti gli aggeggi elettronici con cui maneggiamo la musica oggi, dai CD (già roba vecchia!) ai file mp3 o alle schede midi e audio per computer, sono i diretti discendenti di quelle invenzioni. Prima non c'era modo di avere musica senza qualcuno che la suonasse, lì e in quell'istante! Finita l'esecuzione quel momento di magia era perso per sempre. Si poteva risuonare la musica da capo, ma sarebbe stata una nuova esecuzione, non la stessa di prima, una nuova esperienza soggetta ad una miriade di variabili, magari impercettibili, ma ogni esecuzione era un momento unico e irripetibile. Dagli albori della nostra storia la musica, come la parola, è sempre stata la forma di espressione umana più astratta, inafferrabile e magica! Oggi possiamo avere musica ovunque, quando vogliamo, e riascoltare la stessa esecuzione un numero infinito di volte. La magia ancestrale della musica rimane solo nelle esecuzioni live, sempre che qualcuno non le immortali con un banalissimo registratore tascabile o addirittura con una telecamerina.

Pensate a quali implicazioni filosofiche hanno condotto queste invenzioni. Per noi la musica non è più quel che era anche solo cento anni fà. Nella storia dell'uomo, noi siamo la seconda o terza generazione che può maneggiare la musica come un oggetto, metterla in tasca, tirarla fuori a piacimento, modificarne timbro e volume toccando un tasto, replicarla all'infinito, spedirla via mail...
Possiamo avere con la musica lo stesso rapporto che avevano i nostri nonni? (o Mozart, Bach, Corelli, i madrigalisti rinascimentali, i menestrelli medievali e via all'indietro, all'infinito...).
Va beh, ma questa è filosofia, scusate la divagazione.

Pianola dicevamo? Eccola qua. In sostanza ce ne sono di due tipi: montate dentro al pianoforte stesso, oppure esterne. Sono dei veri e propri robot meccanici, discendenti di quelle macchine automatizzate che stupivano i nobili del 600 e 700. Replicanti umanoidi (una ossessione antica!). Ecco perché quando sento dire "ah, suoni la pianola?" mi incazzo come un riccio. No, suono io! Bene o male faccio da me. Le pianole vanno da sole!





Servizi Sociali


Quasi quasi gli scrivo:
"Mo vieni bene con il Pone al corso di chitarra, che ci sono le ragazze! Te potresti suonare anche la pianola!"


Mr_Pone & il Minestrone


Quando arrivano le prime giornate freddine, umidine e nebbiosette...sapete quelle che entrano piano piano nelle ossa e uno si sente tutto acciaccato, spesso preparo il minestrone di verdure.
Il problema del minestrone è che non sempre in casa ci sono tutte le verdure adatte alla bisogna, ma io (e qui i puristi storceranno il naso) ho trovato un buon prodotto al Conad vicino casa. E' una busta di verdure crude surgelate tutte a dadini. Io poi ci aggiungo una buona parte di verdure fresche (carote, verza, sedano che in frigo ci sono quasi sempre).

Dunque in una pentola metto a rosolare in olio di oliva due o tre spicchi di aglio a fettine. Lo lascerò dentro (e qui i puristi di prima storceranno anche la bocca). Ma a me piace e che mi frega dei puristi?
Aggiungo tutte le verdure. Giro e rigiro con un cucchiaio di legno. Copro con il coperchio. Non appena vedo che le verdure cominciano ad appassire, aggiungo un mezzo litro di brodo. Aggiusto di sale e richiudo il coperchio mettendo a fuoco basso basso.
Quando ho un particolare tiramento, oltre alla busta, al bancone dei salumi del market mi faccio dare qualche pezzo di cotenna di prosciutto (ma mia moglie, la dietista, non deve essere presente se no mi cazzia di brutto).
La metto a bollire lungamente per pulirla e sgrassarla. Quando è morbidina la taglio a striscette e l'aggiungo nella pentola delle verdure. Passata una oretta è pronto. Una volta impiattato, una bella grattugiata di parmigiano-reggiano e si mangia inzuppandoci dentro dei tarallucci al peperoncino che ho scovato in un altro negozietto. Quando si ha la ventura di trovarsi in bocca il pezzetto di cotenna, così nervosetta e saporita, è libidine allo stato puro. Alla faccia dei trigliceridi.

Proverbi collegati: "sam a la cadga" (siamo alla cotica), cioè "siamo alla frutta", oppure "non c'è più trippa per gatti" ecc. insomma mi avete capito...
Ah! la sapienza popolare...