giovedì 21 febbraio 2013

La cima

La cima alla genovese è un piatto di tradizione antica, composto da una tasca di vitello ripiena di verdura, carne (avanzi della macellazione come cervella, animelle e tettina), formaggio e uova, cucita con sapienza con ago e filo in modo che durante la lunga cottura il ripieno non venga fuori.

Non è mia intenzione fornirvi una ricetta, non ne sarei in grado e potete trovarla facilmente con una ricerca su internet, ma questo post è solo uno pretesto per inserire una stupenda canzone di De Andrè, 'A çimma.
Il vero protagonista  non è il piatto bensì il cuoco, che lavora due giorni di fila per la preparazione, mischiando arte culinaria e riti propiziatori perchè il risultato è incerto, visto che i diavoli e le streghe sono in allerta (potrebbe anche essere un'allegoria dei tempi attuali ...).
Vi inserisco la versione eseguita dal figlio Cristiano allo speciale di "Che tempo che fa" del 2009, che ha anche il vantaggio di essere sottotitolata con la traduzione.


11 commenti:

  1. Trovo che Cristiano sia un degno erede del Padre, l'ho visto dal vivo, qui ad Anzio in un concerto che tenne due anni fa in una villa settecentesca, sulla quale ho fatto anche un mio brano qualche tempo fa (Villa Adele), ti giuro che mi sembrava di ascotare e di vedere il grande Fabrizio. Cristiano è un ottimo musicista suona di tutto dal violino al boozoki, alla chitarra, e scrive anche delle canzoni splendide, il suo problema è proprio quello di doversi confrontare con il Padre.... hai scelto uno dei pezzi più belli per inaugurare questo posto, ed è quello che sia addice di più al blog :-))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Mimmo. L'idea di unire cibo, ricette, musica e chitarre mi ha fatto venire in mente questo pezzo ... e ho pensato di condividerlo.
      Cristiano De Andrè è veramente un ottimo musicista, degno figlio di cotanto padre. Hai sentito che suono la sua mandola? E' uno strumento che conosco poco, non pensavo avesse un suono così profondo e completo.

      Elimina
    2. credo sia un bouzuki, strumento popolare greco. Ne comprai uno come ricordo in un lontano viaggio in Grecia. Mai imparato a suonarlo e, dopo trent'anni, dovrebbe andare sotto le mani di un liutaio.

      Elimina
  2. Post azzeccato, beppe. Alla fine spunta pure Carlin Petrini, nume tutelare dello slow food. E' una benedizione!
    ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non l'avevo neanche notato, non ho guardato il finale del video dopo che la musica sfuma.

      Ciao Mirco.

      Elimina
  3. che bella canzone questa...e anche adatta a questo luogo. Cristiano, pur bravo, ha da sostenere il durissimo e impari confronto con il padre. Nome pesante, pesante. Il pubblico lo applaude e pensa a Fabrizio che manca a tutti...
    Bel post Beppe

    RispondiElimina
  4. Ciao Beppe ben trovato !!!!
    In merito al video non so che dire ..... non è tra i miei piatti preferiti ma Fabrizio resterà ...... comunque!

    RispondiElimina
  5. ottimo pretesto...la ricetta deve essere buona , il pezzo lo è di sicuro ! Ciao Beppe :-)

    RispondiElimina
  6. e si è un bozuki, della eko per giunta :-))

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Già, ho fatto una bella papera, buzouki e non mandola che ha la scala più corta anche se sempre quattro doppie corde.

    RispondiElimina

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per inserire una immagine nel commento scrivi: [img]URLdell'immagine[/img]
Per inserire un video nel commento scrivi: [video]URLdelvideo[/video]