Ed eccomi qua con la qualifica di autore. Naturalmente con la "a" minuscola, perche' qui gli Autori veri sono coloro i quali hanno dato vita al progetto. A tutti loro, tanto di cappello ed un grandissimo in bocca al lupo!
Mi scuso per gli eventuali refusi, ma sto digitando con il tablet e ci ho messo mezz'ora a scrivere 'sto post ed aggiungere la foto...
Avevo promesso la ricetta della Amatriciana My Way a Stefano, io che sono nordista anche se gradevolissimamente ormai da una vita trapiantato in centro italia, perche' lui se ne era uscito con la ricetta del brasato: nun se po' fa'!
Dunque io prendo il guanciale e lo rosolo piano piano. Poi aggiungo uno scalogno, che come dice Cracco "fa figo", uno spicchio d'aglio non pelato (che quando imbiondisce levo). Poi sfumo con un bicchiere di rosso ed aggiungo la passata di pomodori. Se la passata e' molto densa la allungo con del brodo vegetale. Un cucchiaino di zucchero per levare l'acidita' del pomodoro, aggiusto di sale e pepe e lascio cuocere, coperto e a fiamma bassa, per almeno 30 minuti.
Lascio raffreddare e metto in frigo per tutta la notte. Levo dal frigo un paio d'ore prima di riscaldarla a fuoco lento e di versarla direttamente sui bucatini gia' impiattati. Si e' vero non la salto in padella.
Pecorino rigorosamente romano a pioggia, et voila'!
E' un po' diversa dalla Matriciana che si fa a Roma ma deve essere buona pure in questa versione, anche se la vera versione è quella di Amatrice, con che la spolveri, con il parmigiano o con il pecorino?
RispondiEliminaAssolutamente pecorino romano. Spesso pero' uso quello umbro fatto dal pastore vicino casa, cosi' come uso il guanciale fatto dal contadino mio vicino, l'olio dell'amico mio e la passata fatta in agosto con i pomodori dell'orto. Ecco quello che fa la differenza :))
EliminaVedo che la sezione slow food va alla grande!
RispondiElimina;-)
ehehehe, e gia'. quando ho letto sezione slow food, mi sono sbrodolato. devi sapere che io sono originario di Bra (CN) dove e' nato il movimento slowfood. Carlin Petrini, il Presidente, e' un vecchio amico di zingarate.... Ciao Perry
EliminaAzz, mi era sfuggita la tua risposta! E così abbiamo in squadra un vecchio amico di Carlin Petrini?!! Meraviglioso! :)
EliminaCi sono diverse particolariltà in questa ricetta...l'aglio non completamente pelato, lo zucchero per togliere l'acido del pomodoro, la sosta in frigorifero....interessante, interessante Dario
RispondiEliminaVero.... e' personalizzata, e' una "cover" :). Il sugo che riposa per 24 ore e' forse l'ingrediente migliore!
EliminaVedo che la frequentazione con queste latitudini ha lasciato il segno , molto bene !
RispondiEliminaForse non è la ricetta originale (prima di postarla , aspetto valerio...) ma ha delle personalizzazioni che rientrano nei canoni , nulla di eccentrico e il risultato sarà sicuramente appetitoso.Complimenti Dario , sembra facile ma non lo è affatto....:-)))
ehehe, piu' avanti postero' la ricetta della carbonara destrutturata e quella della carbonara vegetariana :-( Come ho detto al Reverendo, questa e' una "cover" :))
Eliminabello , cover mi piace... certo che la carbonara vegetariana , mmmhhh vedremo :-))
EliminaCiao Dario ... ;-))
RispondiEliminaAbbinare un vino ad un piatto non è mai cosa semplice, in special modo quando si ha a che fare con sapori particolari. In questo caso potrebbero andare bene sia un "grande bianco" sia un " delicato" vino rosso.
"Bianco" può andar bene un "Frascati superiore" (12 euri circa)tanto per restare in zona.
Ottimo comunque l'abbinamento con vini rossi piuttosto delicati.
Da non dimenticare anche la componente grassa dovuta al guanciale di maiale. L'ideale è quindi un vino rosso giovane, poco acido, appena tannico, poco alcolico (11-11,5°), non troppo strutturato. Rimanendo sul territorio un "Velletri Rosso" penso che ci sta tutto :::: (prezzo variabile in relazione all'annata ed al produttore)
Ecco, qui ti aspettavo... per il vino, visto che ho letto qualcosina sui tuoi ormai famosi abbinamenti. Questi mi paiono ottimi ed io andrei decisamente sul bianco. Uscendo dalla zona io mi attesterei in Piemonte con un ottimo Arneis, secco e con note di pesca ed albiccoca che contrastano piacevolmente il sapore rustico del guanciale. Ciao
Eliminaottima scelta sentori di pesca e nocciola uhhhhh (alcolisti siamo) ..... io sono rimasto in zona ;-))
EliminaForse questo è uno dei lati più simpatici di questo posto, la cover di un piatto è indubbiamente "appetitosa"
RispondiEliminaDai , fai "assaggiare" anche agli altri la crapiata :-)))) naturalmente cover
EliminaVero! anche perché poi, le varianti sono talmente tante, che viene sempre fuori qualcosa di diverso :-)))
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