mercoledì 13 ottobre 2021

Post muto (a cui ne seguiranno altri rumorosi)

Buongiorno amici del legno che emette suoni, non ci sentiamo da un pò, spero stiate tutti bene. In questi ultimi periodi, credo da marzo in poi, l'ho piantata li con la frenesia di voler studiare e imparare brani nuovi capendo che questa cosa non mi avrebbe portato molto lontano. Quindi ho iniziato un lavoro costante e quotidiano, concentrandomi a provare e riprovare le cose che so suonare, e credo di aver capito di più in questo periodo che in tutti gli anni che ho strimpellato in passato. Non so, a un certo punto è scattata una scintilla, e non per pigrizia, ma ho iniziato a capire che non serve a una mazza suonare in modo approssimativo semplicemente eseguendo un brano, ma che il lavoro da fare, il più importante, è capire il brano, farselo proprio e lavorare sull'espressività e sulla dinamica. Più si rimane su un brano più si migliora ed è li che inizia la goduria! 
Ho fatto questa doverosa premessa per dirvi che questa serie di ragionamenti e la soddisfazione che sto provando adesso nel suonare mi han portato a fare una pazzia, ed oggi è arrivata lei, complici Mirco e il prezioso Andrea, che dopo telefonate varie, consigli e il fastidio di essere inondati dai miei messaggi si sono entrambi resi disponibili a confermare questa scelta che da sempre avrei voluto fare, cioè prendere una 000-18 Sitka/Mogano delle nuove serie, una bella pazzia considerando che sono un semplice strimpellatore della domenica e nemmeno benestante (economicamente non era il momento di cacciare questi soldoni, quindi uno sfizio bello costoso, anche se devo dire che ho ottenuto un grosso sconto e l'ho pagata 2700 contro i 3000 del listino attuale). La chitarra è pressoché introvabile, se non ordinandola online e su siti esteri, e anche se so che ognuno di noi vuol sentirsi dire le cose che pensa per confermare le nostre teorie credo che la frase più bella di un commerciante a cui rivolgevo la domanda "ma perché di 000-28 ce ne sono in giro una tonnellata e di 000-18 ce n'è tre in tutta Europa e in Italia manco una?" mi disse: "vedi, la gente vuole le 28 per via delle finiture, ma chi suona o incide compra le 000-18, e Martin le consegna col contagocce".
Era da un po che monitoravo i negozianti Italiani, soprattutto Gino Guitar di Milano che fece l'ordine a Martin a Maggio e ad ora non gli è ancora stata consegnata, idem per il blasonato GBL Guitar di Milano. Di fatto questa chitarra improvvisamente è apparsa sul portale di Centro Chitarre a Napoli e ho iniziato a fantasticare, senza troppi se e senza troppi ma, mi son buttato. Beh, è  rimasta sul sito praticamente una notte. Il mitico Andrea s'è pure preso la briga di andare personalmente in negozio, far tirare fuori dagli imballi la chitarra, controllarla al microscopio e suonarla, Andrea è stato fondamentale nell'acquisto, oltretutto ne possiede una identica, chi meglio di lui poteva spingermi a fare questa follia? E poi alla sua frase al telefono dopo essere uscito dal negozio..."Danilo, non mi voglio sbilanciare... ma sta chitarra è una bomba! Suona come la mia che sta suonando da un anno e mezzo, anzi... ha delle basse strabilianti!" Non ho più capito un tubo e gli ho detto: passami al telefono il negoziante! :D

Era da un po che mi tormentava quest'idea e avevo già chiesto a tutti i commercianti gli arrivi previsti, mi davano tutti la stessa risposta, chitarra in arrivo a aprile/maggio 2022 con annesso incremento di listino da gennaio da Martin. Quindi che dire... era il momento giusto per non farmi scappare quest'occasione. La mia Martin 000-15 non mi ha mai convinto sino in fondo, nonostante suonasse molto molto bene, ma esteticamente non mi ammaliava, poi quest'esagerazione sulle medie frequenze, la durezza esagerata, complice la scala lunga ma anche il tipo di costruzione e cassa, e non ultimo il limite dei 12 tasti fuori...  insomma, una bella chitarra ma troppo specifica per alcuni generi musicali. Mentre la 000-18 trovo che sia una chitarra universale, oltre che essere bellissima, queste insieme ai miei miglioramenti sono state le motivazioni che mi hanno spinto a fare il grande salto. Ora, se penso che è da due annetti che ho ripreso a suonare, ricordandomi bene quando di Martin da ragazzo ne feci girare diverse, il ricordo più vivo era poter suonare nuovamente una triplo zero Martin in mogano. Per cui, prima Sigma, venduta per Eastman, venduta per tutto Mogano Martin, per poi alla fine comprare quello che inizialmente avevo sempre desiderato. Ecco, questo è quanto.

Vi abbraccio forte e presto la sentirete suonare, curioso di sapere se queste mie elucubrazioni mentali son solo mie o se anche voi confermerete le sensazioni che ho avuto io in questi mesi di pratica. 

Buona musica amici, Danilo






















































17 commenti:

  1. Che dire? Strumento serio, serissimo! A detta di molti, uno dei progetti di replica meglio riusciti di Martin. In estrema sintesi, cassa armonica antica con un manico moderno. Cioè il suono Martin "di una volta" col comfort e la suonabilità di oggi. Uno strumento di pace tra i sostenitori della Golden Era e chi sostiena che la vera età dell'oro è oggi. Sull'accoppiata abete/mogano il discorso è ugualmente aperto, ma le "scatole 18" hanno conquistato parecchi forse per una più costante resa qualitativa. Nel senso che le maggiori sfumature del palissandro creano anche maggiori differenze nel bene e nel male. Opinioni.
    Gran bella chitarra!

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  2. eh eh...bel racconto che ci hai fatto. Che tu ti sia innamorato cotto risulta evidente. bello e complimenti per il grande acquisto.

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  3. Grazie Mirco, non sei il primo che mi racconta queste cose, sul forum famoso di Martin addirittura uno scrisse:"Di recente ho visitato il nuovo negozio TFOA nei Paesi Bassi, che è (anche per gli standard americani) un ottimo negozio. È ospitato in una villa storica, su una grande proprietà con molti alberi interessanti. Fantastico!
    Durante la mia visita ho notato TRE 000-18 chitarre Martin. Una del 1954, una del 1974 e una nuova. Sono stato immediatamente attratto dall'aspetto visivo dello 000-18 ridisegnato e l'ho provato. Poi ho suonato sia il '74 che il '54.
    Non ero lì per comprare una chitarra, ma indovina un po'? Il nuovo 000-18 era il miglior suono, il miglior modo di suonare, il più bello e il più conveniente di quei tre!" Come dici te Mirco tastiera piu attuale, il problema è che dopo un anno di 00015 adesso zappo la terra, devo riabituarmi, manico totalmente diverso dalla 15 e anche più strettino per la mano destra, mentre per la sinistra la scala corta, abituato ormai alla tensione dell'altra, faccio dei pasticci clamorosi, ho bisogno di tempo e di suonarla e risuonarla prima di raggiungere il feeling che avevo con l'altra. Altra considerazione, la 15 sparava come un cannone, questa al confronto è spenta, ma l'altra era anche una chitarra che suonava da 20 anni. Se però devo confrontare preferisco l'equilibrio e il basso di questa, come tipo di sonorità. Ha solo bisogno di rodaggio, e io pure. Mister grazie! Spero di incontrarvi tutti un giorno!

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    1. Il cambio di tastiera e soprattutto spaziatura mette in crisi parecchi musicisti (Non tutti, il Rev suona su qualsiasi manico e manco se ne accorge! :D ). Passare da una tastiera larga con accordatura tesa a una più filante con minor tensione richiede un minimo di rodaggio, ti trovi a forzare dove non c'è alcun bisogno. Questione di semplice abitudine. Sul volume non discuto, ma non è un parametro assoluto. Una chitarra può avere un volume forte ma un suono complessivo meno raffinato. Poi entrano in gioco sicuramente anche il rodaggio e il tipo di corde. Certe corde sono molto efficienti su certe chitarre e pochissimo efficienti su altre.

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    2. Certo una tutto mogano 000 scala lunga con attacco al XII che ha suonato 20 anni non fatico a credere che possa suonare più forte. ma quella 00018 volume ne ha eccome! E quel bark tipico della 00018 asciutto e penetrante, quel timbro lì inconfondibile con tutto il corredo che ben conosciamo ;)

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  4. Eh sì, bella storia! Quando ho aperto la custodia e ho cominciato a provarla mi è sembrato di rivivere il primo incontro con la mia 000-18. Stesso feeling, stesso suono asciutto, equilibrato, stesso abbaio quando spingevo un po'. E quel mi basso profondo dritto sulla pancia. È una di quelle buone senza dubbio, e non oso pensare come suonerà tra qualche mese (anzi lo so benissimo).
    Non volevo sbilanciarmi troppo con Danilo, dopo averla provata, ma mi è subito scappato "è una bomba", perché in effetti lo è. Top molto bello e regolare tra l'altro, più della mia.
    Sono certo che darà a Danilo grandi soddisfazioni, è di quelle chitarre che quando cominci a suonarla, poi fatichi a metterla giù!

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  5. Mirco e Andrea parole sante le vostre, è quel che penso. Effettivamente ha un suono molto più complesso e raffinato. Probabilmente ho solo bisogno di un po di rodaggio. Altra cosa che potrebbe non farla funzionare al suo massimo son quelle Martin Lifespan con cui esce dalla casa, ma aspetterò un attimo a sostituirle con le John Pearse che usavo ormai da qualche tempo sulla 15. Vedremo. Grazie dei consigli amici!

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  6. Bellissima chitarra e ancor più bella storia di collaborazione tra cookers. Non resta che farcela ascoltare, magari con un brano vecchio che ora, ne sono sicuro, suonerai meglio. Congratulazioni ;-)

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  7. ah che strumentone! complimenti è una goduria da vedere immagino da suonare.

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  8. Grazie Stefano! Si, nella scelta della chitarra avevo parecchi dubbi e il contributo di Mirco e Andrea è stato fondamentale, non credo che avrei mai acquistato così fretolosamente e tanto meno online. Spiace solo che siamo un po tutti sparsi qua e la per l'italia, altrimenti sai che birre e che serate a parlar di musica... mannaggia. Un abbraccio

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  9. Ciao Giancarlo grazie mille! Ieri l'ho inaugurata per un paio d'orette e mi son reso conto che è davvero stupenda, solo che avevo le dita mano sx nere! Praticamente le corde che ha su, le martin lifespan sono stra ossidate, oggi John Pearse e li capirò davvero qual'è la sua voce. Un abbraccio

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  10. Che bella che è ! Complimentoni per l'acquisto; da sentire assolutamente

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    1. Grazie Jazz, senz'altro, mi ci devo affiatare, poi la sentirai!

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  11. Mamma mia che bella chitarra. Ho letto il post e mi sono venuti in mente ottimi ricordi di qua do compravo Martin appena potevo. Ottimo acquisto.

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  12. Dimenticavo, Danilo, che hai tirato fuori un aspetto molto interessante, quello di tenere in costante esercizio, migliorare continuamente, anzi cesellare l'interpretazione dei brani che già si conoscono. E' un approccio che ammiro proprio perchè io non ne sono mai stato capace, tutta la mia storia chitarristica è piena di pezzi (spesso troppo difficili) iniziati e mai finiti, e ancora oggi passo buona parte del mio tempo sulla chitarra improvvisando e allenandomi a suonare il più possibile "ad orecchio", buona la prima. Chiaramente se dovessi mettere a punto un repertorio solistico farei anch'io come fai tu, ma non so se ne sarei mai capace (anche perché occorre dedicarci molto tempo).

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    1. Beh si Giancarlo hai centrato il punto. Vale un po come regola nella vita, se si vogliono ottenere risultati bisogna applicarsi tanto, fino allo stremo. Nulla arriva a caso e nulla ci viene regalato. Questo non sta a significare che adesso son diventato un fenomeno, anzi. Nel limite del possibile, compatibilmente agli impegni e cioè principalmente portare a casa uno stipendio per sopravvivere mi ci sto dedicando un po di più, investendo meno tempo nella ricerca esasperata di imparare brani nuovi ma semplicemente cercando di eseguire al meglio quel che so suonicchiare. Cambia l'approccio, purtroppo il tempo a disposizione è sempre lo stesso. Un abbraccio

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