venerdì 18 giugno 2021

Me cajon!

 E' stata una fissa di qualche annetto fa, complici le nostre zingarate a Sarzana (sempre siano lodate!). Presi da centinaia di meravigliose chitarre, capitava di distrarsi e tirar fiato nello stand di qualche produttore di cajon e affini. Il parallelepipedo sonoro sembrava l'ideale per accompagnare le nostre sgangherate jam serali. Seguirono interessamenti vari, ricerche, recensioni e le immancabili creazioni del Dott. Brugola (sempre sia lodato lui pure!). Poi scoprimmo che il cajon non era così facile da suonare. E a dire il vero anche i video di tanti professionisti sul Tubo mostrano la corda. Non è il caso di questo signore, tal Martin Krendl, che ho scoperto ovviamente per caso. Con qualche strumentino aggiuntivo e tecniche sopraffine riesce a tirar fuori dei groove spettacolari. Un tipo simile non ti fa certo rimpiangere la batteria. Credo sia il sogno di ogni gruppo acustico.



3 commenti:

  1. Eheee...quanti tentativi ho fatto per dare altri colori alla ritmica del batterista..
    il bodrhan, in cajon, niente da fare.Perfino una batteria elettronica consentirebbe di cambiare suoni e atmosfere a seconda del pezzo creando così scenari e colori diversi (oltre naturalmente ad un agognato controllo del volume). Ci ho rinunciato. Tutto inutile, le bacchette non si mollano. Meno male che almeno usa ogni tanto le spazzole.

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  2. Le bacchette sono una malattia cronica. Per fortuna il nostro batterista usa volentieri anche spazzole e mazze, e i suoni cambiano parecchio. Ma ho sempre l'idea che in un gruppo acustico "talebano" l'ideale sarebbe un bravo percussionista. Però anche loro sono bestie pericolose. Mi è capitato di suonare con percussionisti che usavano tutto quello che avevano cambiando suoni e ritmi di continuo senza dare un senso vero al discorso. Quelli bravi non sono tanti.

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  3. In effetti il tipo padroneggia lo strumento in modo invidiabile. alla fine non è questione tanto dello strumento quanto della tecnica e dell'attitudine a suonare al volume richiesto. I batteristi bravi lo sanno fare anche senza ampliare molto la batteria con altre percussioni (alcuni suonano le coste del rullante o altre parti metalliche ecc., poi mazzette particalri altri con le mani ecc.) Comunque, tanto per dire, l'altra sera ho sentito Jeff Ballard dal vivo con una batteria allargata, un mostro di bravura e raffinatezza. Un altro pianeta proprio.

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