Posso scriverlo...?
Posso dirlo ?
E scriviamolo...
Questo è un esempio di ciò che intendo (da profano) per tutto ciò che ruota intorno al mondo acustico dilettantistico, cosi ,semplicemente cosi,la propria casa, una chitarra ,il cuore e tanta passione
stop fine; e forse così la pensano 241000 followers di Frank Watkinson ultima mia scoperta del web.
Quest'uomo mi riempie l'animo, qui non pensi a mogano laminato massello igrometri vari om parlor dred
e chi più ne ha più ne metta... e ora se volete scatenatevi. ;-))))))))))))))))))
beh, anche io la penso un po' così.. anche se non conosco il tizio da te menzionato..
RispondiEliminasuonare a casa da soli con la propria chitarra acustica non è solo una condizione, a volte è una vera e propria esigenza, staccare la spina dalla vita quotidiana che ti stressa fino al punto che senti la voglia di estranearti dal mondo che ti circonda, per rinchiuderti dentro il tuo secret corner, dove solo quelli che condividono la tua passione possono capirti..
non ho mai capito quelli che scrivono nei forum chitarristici, che suonare a casa da soli e come farsi le seghe, come se chi gode suonando debba per forza avere una band, non che io ce l'abbia con le band, ci mancherebbe, ho suonato in diversi gruppi fino al 2010, però sinceramente ho avuto bei ricordi e belle sensazioni anche da quando suono per i cazzi miei.. termino con la battutaccia.. a volte meglio asSOLI che mal accompagnati, ahahahaha:)
La chitarra acustica è una compagna con cui si sta bene in gruppo, ma che da soli riesce a tirare fuori la parte più intima di chi la suona...
RispondiEliminaEcco la sua 'intimità' mi è arrivata guardando anche altri suoi video.
EliminaDiscorso semplice e complicato allo stesso tempo. Semplice, perchè il "sentimento" di fondo è quello che tu dici, questo blog è nato così da semplici appassionati che cercavano una casa dove condividere musica e conoscenze sul mondo delle chitarre con il buco. E i primi tempi erano un susseguirsi di video o file dove si suonava, si commentavano preferenze e sogni, si suonava a distanza nelle nostre jam, si organizzavano incontri dove tramutare le amicizie virtuali in conoscenze più vere e profonde. E così è stato, l'entusiasmo di quei primi anni è stato il motore che , personalmente, mi ha spinto verso un chitarrismo più consapevole anche rimanendo in un ambito amatoriale. Poi sono nate le varie "rubriche", le pips, l'angolo della liuteria, gli approfondimenti sullo strumento, le dream guitars che vedevamo e provavamo nei vari Sarzana o un paese a sei corde. Credo un normale upgrade della stessa passione, non un tentativo di dare una patina professionale, piuttosto tanta curiosità su cose comunque collegate. Come ad esempio lo spinoso campo delle registrazioni. Abbiamo sbavato sui video di alcuni siti famosi, chitarre magnifiche con suoni celestiali. Poi abbiamo provato quelle chitarre negli stand a Sarzana, oppure qualcuna ne abbiamo anche comprata e fatta suonare ai cookers durante i nostri incontri. Quei suoni ammaliavano, ma erano e restano difficili da condividere se non si usano accorgimenti mirati. Proprio perchè suoniamo a casetta nostra sui nostri divani, può sorgere l'esigenza di voler catturare "quel" suono nel miglior modo possibile. Oppure sugli igrometri: possono sembrare davvero pippe mentali, ma chi possiede uno o più strumenti di valore cerca anche di mantenerlo itegro nel tempo, viste le problematiche che spesso si incontrano. Tutto ciò chiaramente non deve, e sicuramente non lo fa, togliere tempo e energie al suonare. Fa invece parte di un percorso di crescita che ognuno fa a seconda delle sue esigenze e priorità. Siamo tutti o quasi transfughi di Accordo, dove il ripetersi vuoto e noioso di richieste già sentite su pedalini e ampli ci aveva annoiato ( ma non fu il solo motivo...). Però io personalmente non faccio di tutta l'erba un fascio, e dato che suono ancora ( a volte ) la chitarra elettrica, se ho bisogno di chiarirmi le idee cerco info su Accordo perchè comunque un tale effetto o uno specifico ampli può a volte servirmi per qualche progetto. Un buon bicchiere di vino da piacere e forse fa anche bene, una bottiglia al giorno porta sicuramente scompensi. Tutto questa sfilza di parole per dire che ognuno ha in mente un mondo perfetto, che spesso non coincide con quello degli altri. Sta a noi cercare i punti di contatto e trarre il meglio da situazioi comunque vicine al nostro sentire. Per me succede così, anche qui. Se c'è un post o un argomento che poco mi interessa oppure in cui sono poco ferrato e mi sento inadeguato, passo avanti. Anche se poi, per l'amicizia che ci lega, passo quasi sempre a salutare eheheheh
RispondiEliminaAh, dimenticavo di parlare del signore e della sua bella cover di Hurt. Rientra nei chitarristi fortunati a pieno titolo. Perchè se migliorare il playing è alla portata di quasi tutti, avere per natura una bella voce espressiva è un talento che non si coltiva. Pagherei per saper suonare peggio ma cantare meglio eheheheh
RispondiEliminaLa tua disamina non fa una piega e non si può non condividerla,
Eliminail mio post nasce semplicemente dopo aver scoltato la sua cover
di Hurt che avevo postato anche io qualche tempo fa solo in audio
e andando ad ascoltare altre sue cover ho avvertito che mi arrivava
la semplicità di un uomo maturo 'armato' della sua compagna 6 corde
e null'altro.
Abbracci sparsi
Lo so, capita anche a me di apprezzare la semplicità di alcune cose che arrivano direttamente al cuore. L'età poi, per noi oramai diversamente giovani, è una cosa che aiuta nel godere di alcune cose. In altre meno...Ripeto, non conosco a fondo il signore e approfondirò, ma la sua voce è molto bella. E la voce in questo brano è tutto. Infatti la nostra cover l'ha cantata Max, che qui ha il timbro più caratteristico per certe cose. Ho problemi di registrazione e di computer ultimamente, ma presto ho pronta una delle mie versioni cotte e mangiate da proporvi, abbasserò il livello del blog ma tanto lo faccio lo stesso ahahahah
EliminaOk,restiamo in attesa.
EliminaPs: il blog lo 'vedo' stanco ,pochi audio/video così l'interesse
va un po' scemando, non puoi altro che rinvigorirlo.
Il blog è stanco, io sono stanco, la musica è stanca. Ci ostiniamo a trovarci in saletta almeno una volta a settimana per uscire di casa ma provare con la mascherina, non mi piace, mi opprime. In una parola: mi sono rotto i coglioni di questo virus.
EliminaCome darti torto? Io/noi non riusciamo più neanche quella volta alla settimana;
Eliminama cmq voglio 'esortarvi' a pubblicare più spesso audio/video anche provini
improvvisazioni idee che vi vengono in mente vecchi live...non necessariamente devono essere perfette come uscite da uno studio di registrazione o da cinecittà, dici che hai una versione
di Hurt custodita gelosamente,io non l'ho mai sentita quindi che la tieni a fare
in naftalina? Io ho solo materiale elettrico quindi non molto inerente al blog ma voi si e quindi forza ;-))))))))))))))))
io ho suonato in sala una volta due settimane fa, l'unica da novembre, poi siamo tornati in arancione. Non son più cosa pensare...
EliminaMacca è tra le v-jam
Eliminahttp://www.youtube.com/watch?v=FGHEcgZumoM
provo a ricaricare il video di hurt
Elimina[video]https://www.youtube.com/watch?v=FGHEcgZumoM[/video]
Comunque, se non l'avevi sentita è forse perchè non ti sei fatto un giro nella sezione v-jam che trovi in alto tra "come si fa" e "the pips corner". Ogni tanto ci passo e ci trovo davvero il meglio del blog, alcune sono chicche davvero
Molti fanno riferimento a questo pezzo coverizzato da Johnny Cash e non alla versione originale dei Nine inch Nails.
RispondiEliminaIl vecchio Cash, quasi al capolinea, ci ha messo dentro tutta la malinconia e la dolcezza del suo essere vecchio, malato e ormai prossimo alla fine. Questo anziano signore, che non conoscevo, ha colto questo aspetto. Come del resto tentammo di coglierlo Stefano ed io in una passata v-jam (che conservo gelosamente). Oggi la rifarei ma tirando via, togliendo e semplificando, rendendola ancora più scarna ed essenziale.
Infatti la mia versione postata qualche tempo fa voleva essere tale.
EliminaSiamo tutti stanchi di questa situazione da fantascienza. Ma il senso di ansia maggiore arriva dalla necessità di scegliere tra aspettare di poter rifare le stesse cose di prima o ripensare tutto. La prima è la soluzione degli struzzi, la seconda è quella più difficile ma obbligata.
RispondiEliminaForse sarà anche per questo che capisco il post di Macca. Non vi nascondo che da un po' di tempo cominciano ad annoiarmi le foto o i video di chitarre meravigliose su cui sbavavo fino a poco tempo fa. Guardo e ascolto ma la curiosità non è più quella di una volta. Ho in casa sette chitarre e se non mi sono liberato del surplus è solo per pigrizia. Le quattro che terrei - ancora troppe! - rappresentano già al meglio il mondo chitarristico su cui ho fantasticato per anni. Non certo perchè sono strumenti prestigiosi, ma perchè sono già abbastanza importanti per me. Ho più esperienza e il tempo dedicato a ricerche e approfondimenti non è andato sprecato. Come tanti qui, ne so molto di più della media di chi si perde nelle disquisizioni che leggo sui social o in certi articoloni, che trattano sempre le solite questioni irrilevanti se non inquadrate nel contesto giusto, cosa che abbiamo imparato a fare qui. La noia di veder riproporre sempre gli stessi argomenti è tanta e il passo verso un certo "esoterismo" da iniziati non mi attira per niente, anzi mi sembra che mi allontani da quello che mi interessa veramente. Lo stop forzato, le lunghissime attese solo per poter ricominciare a fare le prove, l'impossibilità di fare concerti a breve, mi hanno fatto capire che i palissandri brasiliani, i top mastergrade e i filetti in abalone da soli valgono ben poco. Per come sono ora, tra la possibilità di avere una prestigiosa chitarra da divano e quella di fare una manciata di concerti imbracciando la Sigma LG2, sceglierei subito la seconda.
Hai saputo leggere tra le righe facendo tu 'outing',sei stato severo con te stesso
Eliminaa mio modo di vedere,forse c'è stanchezza ma non diamole etichette e genitorialità
potremmo sbagliare alla grande,diciamo che la pandemia acuisce il tutto va...
Ripeto, il mio post nasce da un ascolto come tanti di cui è pieno il web
ma ascoltare da un uomo avanti con gli anni che imbraccia la sua 6 corde
nella sua 'Royal Alber Hall' (si perchè non c'è luogo migliore della proria casa dove esprimersi) tutto il calore che emana allora qualche domanda sulle nostre
pippe mentali è doverosa; vorrei vedere asoltare più audio/video di performance
casalinghe e perchè no live (in questo caso passate),momenti di intimità,
la vostra carta d'identità musicale.
Tenetevi da conto. :-)))))))))))))))))))))))))))))))))
Mirco, hai colto l'essenza di questi periodi in maniera precisa e puntuale, ognuno di noi con questo blog è cresciuto e non solo chitarristicamente, si perché la chitarra è ed è stato fin ora il mezzo per incontrarci e condividere qualcosa insieme, un po'come un caminetto nelle lunghe serate invernali lo è stato per i nostri avi, ma poi si sa l'inverno passa e le storie raccontate rimangono, ma si ha la possibilità di fare nuove esperienze da raccontare e condividere negli inverni a venire... Ora invece, più che un lungo inverno mi sembra di assistere ad un'era glaciale...
EliminaMirco come al solito riesce a fare un analisi lucida, il momento è questo ed ha colpito tutti, in maniera crudele e inaspettata. A me ha davero tagliato le gambe, ero ( eravamo ) in un momento dove si suonava tanto, c'erano progetti in piedi ed altri in divenire, commistione di arti varie, spazi nuovi da esplorare come librerie, teatri. Scrivevo musica mia, originale, la suonavamo in gruppo, in duo, da solo. Poi più niente...e a 63 anni vedere quei piccoli assi in avanti trasformarsi in un capitombolo è stata dura. Non si hanno più tanto tempo ed energie da spendere, uno stop così lungo si sente, e fa male. Tanto male che, avendo delle urgenze "artistiche" ( perdonate la parolona, me ne vergogno un po ) ho cercato altre vie ed ho trovato nella pittura una valvola di sfogo. Quello che tramutavo in note ora lo sciolgo nei colori, e mi fa star bene. La musica, la chitarra, resta presente ancora fortemente tutti i giorni, ma non sempre trovo voglia e ispirazione per tirare fuori dalle custodie una delle mie amate. E così le mani, già provate dagli acciacchi di una vita trascorsa a farle lavorare in tutti i modi, fanno fatica a seguire il mio cervello, e senza una spinta emotiva mi sto arrendendo. Lo so, è colpa mia, non servono i palchi ed il pubblico per suonare ( parlavamo di questo, no? ) ma per me il condividere resta una parte fondamentale. Con gli altri musicisti, con il pubblico, persino con ballerini e poeti avevo scoperto. Finirà questo periodo? Sicuramente, o almeno lo spero vivamente. Si tornerà a vivere come pria? Non lo so, qualche dubbio mi affiora. Certamente avremo ancora possibilità di stare insieme, ma chissà se gli abbracci saranno ancora spontanei come un anno fa. Scusate il pessimismo cosmico, spero davvero che il mondo mi smentisca al più presto.
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