martedì 22 settembre 2020

Nuovo mixer, vecchi problemi

 Abbiamo recentemente comprato come associazione un nuovo mixer: il Soundcraft Ui24R.  Dove Ui sta, credo, per la tecnologia wi-fi che utilizza per i controlli, 24 sono i canali, R sta per registratore.In definitiva questo marchingegno lo useremmo sia sul palco dal vivo (pilotandolo da un telefonino o da un computer o anche da un pad) e sia in saletta per registrare. Come registratore mette le 24 tracce separate su una chiavetta usb e, in seguito, queste possono essere editate singolarmente e quindi, nel caso, corrette. E questa mi pare la maggiore utilità.C’è anche la possibilità, ma mi pare un po’ teorica, una volta fatti i livelli e i suoni dei canali interessati, di archiviare la “scena” sonora e richiamarla al bisogno.Teorica perché? Il problema è che noi nei live non abbiamo il fonico. E chi lo paga? E anche se ce lo avessimo, dovrebbe conoscere non solo i pezzi in scaletta ma anche gli arrangiamenti, le parti ecc. Al nostro livello non esiste proprio.

Una “scena” pre-organizzata aiuta un po’ ma non fa miracoli. All’interno di ogni pezzo il dosaggio del volume, la dinamica insomma, rimane affidata sempre alla sensibilità dei singoli musicisti.

Il prossimo problema sarà quindi quello di far sì che dai monitor (quattro Bose) esca lo stesso mix delle casse esterne in modo da capire quello che si sta facendo e regolarsi di conseguenza. Difficile. La cosa è complicata dal fatto che sul palco c’è una batteria, un amplificatore per il basso e uno per la chitarra elettrica, mentre chitarra acustica, violino mandolino testiera e flauto vanno direttamente nell’impianto.

Suonare in un gruppo, se si vuole raggiungere una certa qualità, non è facile. Certo suonare con la chitarra sul divano di casa è più semplice e rilassante…vedremo.



12 commenti:

  1. Quanto costa sto bel marchingegno? La cosa che mi stuzzica è il fatto che si possa regolare da smartphone, ed il fatto che archivi ogni traccia a sé in una chiavetta USB, ma esiste qualcosa del genere con meno canali?

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  2. E' un ex demo del Lenzotti e abbiamo dato 650 euro

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  3. Esiste esiste....vai su Thomann e trovi tutto, oppure sul scito della Soundcraft

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  4. mamma mia, ora capisco perché non suono più in una band da quasi 10 anni.. godo di più e mi rilasso tanto a fare il chitarrista da sofà.. bello suonare in gruppo, o bellissimi ricordi, ma non rimpiango il facchinaggio e le liti in saletta per le scalette dei brani e per le altre 10000 cazzate

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    1. Be'...liti, inutili protagonismi, con l'età ce li siamo lasciati alle spalle. La maturità, anche nel fare musica, aiuta. Ora suoniamo insieme perchè ci diverte. Il facchinaggiop purtroppo rimane (è il prezzo da pagare per la compagnia) anche se oggettivamente più lieve rispetto al passato.

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    2. io penso che avere una band sia un po' come avere una relazione sentimentale, ovvero ogni storia è a sè.. non si litiga solo per manie di protagonismo, si litiga perché la gente tira i bidoni e non va alle prove inventando scuse pazzesche, si litiga anche perché non si imparano i brani a casa poi si arriva in saletta senza sapere i brani.. ma ormai per me queste sono cose lontane nella mia memoria, come dici tu la chiave di lettura che fa tirare avanti è il divertimento.. io ci ho riprovato lo scorso anno a suonare di nuovo in una band, sono durato una prova.. per me l'ideale sarebbe trovare una band che non abbia voglia di fare live a tutti i costi, solo suonare ogni tanto in saletta per divertimento, invece si trovano un sacco di band che non hanno i requisiti per fare dei live decenti e nonostante tutto si ostinano a voler uscire a suonare per fare poi figuracce, a questo punto io preferisco fare figuracce da solo in casa senza sbattimenti e fatica di portare appresso kg di strumentazione..

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    3. Condivido, io ci aggiungerei, per quanto mi riguarda, anche gli orari di lavoro, ed un pizzico di pigrizia, e la ricetta è pronta😁😉

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    4. ma il lavoro è sacrosanto, non è una scusa, le scuse sono ben altre caro Mimmo..

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  5. Bell'aggeggio, poi facci sapere alla prima uscita live come va on the road. Sul fonico, boh, sarà che oramai fanno tutti i professionisti, ma molto gruppi amatoriali che sono andato a vedere hanno il proprio fonico. Che sia pagato o solo un amico molto disponibile non lo so, ma sta di fatto che semplifica non di poco le cose. Sugli strumenti nel mix, direi che per basso e chitarra elettrica entrare diretti è oramai usuale. Io e il bassista abbiamo multieffetti di ultima generazione ( anche con IR ) che hanno le uscite cannon dirette per il mixer, e devo dire che i fonici ( quelli che troviamo sui palchi, perchè anche noi non abbiamo il nostro ) ringraziano : niente ampli da microfonare, suoni già fatti e pronti, si esce tutti dai monitor e dal PA dopo un breve soundcheck. Per la batteria, o si adotta una elettronica oppure bisogna microfonare e uscire così tutti dai monitor. Ma sul palco la batteria la farà sempre da padrona come volumi...E' uno scoglio di non poco conto, perchè usare le scene presettate sarebbe moooolto utile ;-)

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    1. Aggiungo che usando multieffetti con simulazioni di ampli e cassa ci evitiamo di portarci gli amplificatori sul palco. Io poi uso come monitor da palco una cassettina behringer da 150 watt così piccola da poter essere montata sull'asta di un microfono. La metto davanti a me per sentirmi bene, oltre ai monitor generali. Pesa 3 kg, ed è in classe D, ottima per l'ascolto dei suoni dei multieffetto. Lo so che un ampli per chitarra, specie se valvolare, è un altra cosa, ma la praticità è imparagonabile, e la schiena ringrazia. Il multieffetto simulatore è l'ampero di hotone, certo non il kemper o anche l'helix, ma con meno di 400 euro ho tutti gli effetti del mondo ( alcuni di ottima qualità ) , posso usarlo anche come scheda audio e ha IR anche per basso e chitarra acustica. E il pubblico non si accorge neanche che non ho un vero amplificatore alle spalle...

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  6. Noi per la batteria usiamo due panoramici e un mic per la cassa. Esce tutto con un suono acustico e molto naturale, che è quello che serve a noi. Certo che se vuoi suoni aggressivi e compressi sorgono i problemi. Tutto il resto in diretta tranne un piccolo amp x il basso, altrimenti è un caos.
    Il fonico sembra comodo, ma se non è il tuo fonico fisso bisogna affidare tutto a uno che non conosce i pezzi e il risultato che vuoi ottenere. Più rischioso che comodo.

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