martedì 14 luglio 2020
L' Infinito: improvvis con una finta Adamas
pubblicato da
Luciano Miranda
Questa e' il nucleo originario improvvisativo (beh, pseudo improvvisativo XD) da cui poi in seguito ho cercato di far uscire il mio pezzo L' Infinito (che c'e' in te) che tempo fa ho postato con la Jumbo SGT Ibanez Serie Sage sunburst. Video di 12 anni fa che nemmeno io so come son riuscito a farlo. In pratica presi questa chitarra, una copia di una Celebrity (mi pare si chiamasse Infinity, (sic)) che ricordo mi feci spedire da un sito di chitarre dalla Germania a prezzo di 90 euro, la collegai alla scheda audio, una Sound Blaster live!, quella con il frontalino pieno di entrate ed uscite e forte di un abbondante dose di riverbero mi misi a suonicchiare delle cose in La maggiore. Le dita andavano da sole, guidate dal riverbero che udivo nelle cuffie e mi sembrava di galleggiare in uno spazio infinito che mi circondava mentre andavo verso un punto in cui spuntava un vago chiarore, nel buio dello spazio trapuntato di stelle. Successivamente poi abbinai l' audio ad una serie di foto che scattai alla chitarra in questione con la fotocamera, distesa sul divano. Ora non ricordo come ho fatto ad inserire tutti quegli effetti tra una foto e l'altra. Non ricordo nemmeno se usai Movie Maker o una programma apposito di Nero, il programma con cui registravo i Cd all' epoca. Forse sara' stata una funzione automatica, perche 'alla fine della composizione del video venne gia' fuori cosi' e non ho saputo piu' rifarlo con altre registrazioni. In seguito ho cercato di riprodurre le varie frasi con la chitarra e il pezzo fatto con la Jumbo e' quello che sono riuscito a standardizzare. Come si puo' sentire il risultato e' diverso e cio' puo' significare solo che quel felice momento compositivo o improvvisativo che sia, momento di un attimo, poi ci accorgiamo che una volta fuggito via, difficilmante potra' essere richiamato indietro.
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L'improvvisazione è piacevole ed il suono della chitarra è molto naturale, nonostante il jack inserito direttamente nella scheda audio del PC. Il che mi fa pensare che, per quanto una copia delle più blasonate Ovation, fosse una buona chitarra. Solo una cosa mi lascia perplesso: le meccaniche e l'aspetto delle corde mi dice che era la versione steel strings, ma a metà video c'è un primo piano del ponte con le corde "arrotolate" attorno al ponte come si fa con le corde in nylon nelle classiche ...
RispondiEliminaFelice che ti sia piaciuto Beppe :-). In effetti c'era solo l' effetto del riverbero che era compreso fra i molteplici a corredo della Sound Blaster live!. Quel suono mi piaceva molto e praticamente mi ha talmente coinvolto che sono andato avanti cosi', per forza di inerzia, quasi in trance, senza una consapevolezza oggettiva.
EliminaPer molti la musica, il suonare la chitarra, ecc. puo' essere indice di divertimento o di cose allegre, per me invece spesso si tratta di una sorta di pratica meditativa, qualcosa che ha a che fare con le profonde pulsioni che agiscono sotto la superfice della nostra coscienza e che riemergono quando si entra in sintonia con esse riuscendo per un attimo a coglierle.
Ah, scusa, Beppe! Stavo dimenticando il particolare delle corde, accidempoli XD.
EliminaScusami, hai ragione, avevo dimenticato di precisare che in queste foto le avevo messo un set di nylon, per "vedere" l'effetto che fa in tal senso, eheheh. Questa e' una cosa che facevo spesso anche con altre perche' ho sempre pensato che il fingerstyle e' piu' facile suonarlo su una chitarra dotato di corde naylonate. Per me che uso solo i polpastrelli delle dita della mano destra, i cui calli sulle punte si staccano sempre spesso e volentieri, facendo fuoriuscire ogni volta la pelle nuova (che male!) sarebbe una manna una cosa el genere. Naturalmente, essendo concepite apposta per le steel string, diversamente non suonano bene e quindi ormai non faccio piu' simili tentativi. Lo so che ci sono le crossover, ma tutte quelle che ho provato non mi ci sono mai adattato. Naturalmente il pezzo e' suonato con le corde originali, di acciaio e bronzo XD.
Ma questa copia, ce l'hai ancora o la hai data via per prendere altro? Ricordo che da ragazzotto comprai una copia della Ovation corde in Nylon, era una Melody rondò, e non era neppure tanto male, aveva la tavola in massello, ed il manico in tre pezzi: mogano acero mogano, solo che il fondo era di plasticaccia e rimaneva più morbido rispetto a quello delle Ovation che era in lirachord con all'interno le microsfere di vetro
RispondiEliminaSi, Mimmo, ce l'ho sempre, insieme ad un' altra molto simile, anzi quasi uguale, anche come colore, della Eko, ma non le prendo in mano da secoli. Questa la presi per curiosita', perche' in fondo fin dalla prima volta che ne vidi una simile, una vera, ne rimasi folgorato! Tutti quei buchi, quele foglie, quei colori...Certo che quando mi dissero il prezzo, nei primi anni' 80, mi prese quasi un colpo. Se dovessi spendere cifre del genere le spenderei esclusivamente per una Martin o una Gibson! Qui non c'e' Ovescion che tenga! XDDD
EliminaNon so se sbaglio, ma forse avevi già postato questo brano ( o una sua versione ) perchè la melodia la canticchiavo mentre ascoltavo. Se posso permettermi, trovo che a volte proprio la melodia, parte centrale del pezzo, a volte sia lasciata un po sola. Nel senso che ci vedrei o un arrangiamento più ricco della chitarra, con accordi e bassi a sostegno, oppure proprio un arrangiamento, chessò, di archi o tastiere, e magari percussioni. Ma forse sono io, come dice Max vorrei sempre infilarci tutto nei brani. Sarà il mio passato progressive che riaffiora sempre.
RispondiEliminaBeh, Stefano, forse non mi sono spiegato correttamente all' inizio, quando cioe' ho precisato che si tratta del nucleo improvvisativo che mi ha dato lo spunto per il pezzo che ho postato poco tempo fa con la Jumbo dell' Ibanez. O forse ti riferisci a quella volta, qualche anno fa, in cui postai un video dello stesso pezzo ma fatto con la chitarra elettrica?
EliminaPer il fatto della poverta' dell' arrangiamento hai ragione, ma...tieni presente che questa era praticamente la prima volta, o una delle prime volte, una dodicina di anni fa, che cercavo di cimentarmi in cose del genere, cioe' cercare di suonare col plettro accompagnamento, melodie, arpeggi e quant' altro un pezzo originale personale. Dovessi rifarlo adesso sarebbe diverso, pero' penso che con un arrangiamento un po' piu' ricco si appesantirebbe il tutto e distoglierebbe l' attenzione dall' essenzialita' delle frasi.
Ovviamente devi guardare a queste cosette come a delle sorti di "prove", scarne, essenziali, indicative, degli spunti sommarii praticamente. Se ne valesse la pena e' ovvio che mi ci metterei d' impegno e di ingegno per rendere la cosa quanto piu' fruibile e professionale possibile, sempre nelle potenzialita' delle mie modeste capacita', e' logico XD. Purtroppo sono troppo pigro per adempiere a questa bisogna e allora cerco di limitarmi a creare delle cose che siano essenziali, semplici e soprattutto che abbiano un significato per me, con la segreta (e remota) speranza che un giorno mi venga la voglia di rimboccarmi le maniche e mettere nero su bianco un pezzo da capo a piedi, secondo tutti i crismi e con tutte le cose al loro posto. SE...CAMPA CAVALLO....Ahahah!!! XXDDD
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