sabato 29 febbraio 2020

UN PICCOLO ANTICIPO...

Un piccolo anticipo sulla costruzione della 00028 per mio figlio, un antipastino... Appena sarà ultimata, posterò il resto, il lavoro di taglio l'ho effettuato giù nello sgabbuzino dove ho gli attrezzi, l'assemblaggio lo stiamo facendo in cucina, (col disappunto di mia moglie), perché parecchi passaggi, li sta facendo mio figlio, anche quando io sono al lavoro, speriamo bene... 😁























27 commenti:

  1. 1. Paletta da sbavo.
    2. Quel palissandro è bellissmo.
    3. Rosetta di gran classe.
    Ci sono tutti i presupposti per un vero chitarrone. E siete già avanti bene col lavoro! Bella bella bella!

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    1. La rosetta volevo fargliela in abalone, ma Lorenzo ha scelto l'herringbone, anche per il binding ha le idee chiare: triplo filetto nero bianco nero, con il binding in abs bianco, io volevo fare anche quello in abalone con il binding in però, ma la chitarra è sua... Per i segnatasti sono riuscito a convincerlo per i diamantini in madreperla lui voleva i microdot in abalone solo sul lato superiore della tastiera, insomma è molto più minimale rispetto a me, che forse sono un poco più pacchiano... 😂😂😂

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    2. Binding in pero e non però... 😂😂😂

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    1. Vero, e poi è un bel modo per stare insieme... Da quando abbiamo iniziato stiamo passando serate e pomeriggi stupendi

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    2. Una bellissima cosa che renderà quella chitarra davvero speciale.

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    3. Il bello delle chitarre, in ogni loro declinazione, è proprio il fatto di avvicinare le persone, prova ne è il nostro sito

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    4. Mirco, dimenticavo....sono riuscito a convincerlo per un nut di 46mm (lui voleva 48mm) e la paziatura al ponte sarà 54mm, insomma, delle dimensioni più umane, anche se la mia dreddy ha un nut di 48mm...

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    5. Why not? La mia ROS 616 è 1"7/8 al nut (che son quasi 48mm) e 60mm la spaziatura delle corde al ponte e mi ci trovo benissimo ... mi piacerebbe solo che il profilo del manico ai primi tasti fosse un pelo più sottile.

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    6. Chitarra da fingerpicker, 48mm al nut, ci può stare, infatti la mia dreddy è 48 mm, solo che poi diventa come l'arco di Ulisse, nel senso che solo lui lo sapeva usare, e mio figlio questa chitarra vorrebbe farla suonare anche ai suoi amici... Non vorrei cattivi giudizi da parte loro 😉

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  3. Complimenti Mimmo, avete già fatto un sacco di lavoro e la chitarra incomincia a prendere forma (e che forma !!!!).
    Il manico è bellissimo con la paletta finestrata ed il diamante Martin ... dalle foto sembra che la paletta sia incollata o è un unico pezzo?

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    1. Il manico è un pezzo unico, ricavato da un travetto di mogano, e la parte che mi è rimasta, servirà per un altro manico, quello che vedi è il segno a matita che ho fatto per il riferimento della tastiera, lo slot del trusrod è più lungo perché all'inizio volevamo la regolazione alla paletta, poi abbiamo cambiato idea

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    2. E già, non ce lo vedo proprio lo scudetto che copre l'accesso al truss-rod su una paletta finestrata!

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    3. Anche io con una visione estetica, ho fatto la tua stessa riflessione, però la regolazione alla paletta è decisamente più comoda, ma siccome anche l'occhio vuole la sua parte...

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  4. vabbè, questo è un sogno! foto davvero belle, il manico è una meraviglia, immagino sia stato un lavoro delicatissimo. Che tipo di finitura avete deciso di utilizzare?

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    1. Bhe, la raspa la sgorbia ed il segaccio non sono attrezzi così delicati, ma se usati con gentilezza, sanno regalare risultati ottimi, perla finitura, ho trovato una nitro cellulosa, che si può passare anche a tampone, per cui, useremo la polvere di palissandro e la nitro a tampone, come turapori per il fondo, La stessa cosa, faremo con la polvere di mogano, per il manico, per il top non è necessario un turapori, poi per finire, due mani a pennello, con pennello di martora, carteggiatura con la 1200 ed infine due mani a tampone, per poi carteggiare ad acqua e rifinire il tutto con il polish

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  5. La chitarra sarà splendida, ne sono sicuro, perchè oltre al solito impegno che metti quando crei degli strumenti, stavolta c'è dentro tanto cuore che porterà risultati visibili ( e audibili...). Quando emetterà i primi vagiti, vorrei fosse tuo figlio ad imbracciarla, sarà un momento emozionante. E bravi i Marracini eheheheheh

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    1. Sarà di sicuro lui il primo a suonarla, perché oltretutto si sta dando parecchio da fare, le catene le ha segnate ed incollate lui anche il top, l'ha incollato da solo, mentre per il fondo, ho dovuto aiutarlo io, comunque tanti passaggi, glieli ho fatti fare in autonomia, mentre ero al lavoro, spiegandogli bene e lasciandogli una legenda scritta, in modo da rendergli le cose più semplici, sembra che si stia appassionando parecchio alla questione liuteria, sta spesso su internet a guardarsi i vari shape, e le rese sonore delle varie essenze.... Chissà...?

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  6. mamma mia come avete fatto in fretta! grandi! bellissimo strumento, mi sembra di gran classe, quel manico è un capolavoro! no vediamo l'ora di sentirla.

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    1. Bhe insomma, sono più di 20 giorni, che ci lavoriamo assiduamente, e c'è parecchio da fare ancora, quando sarà il momento del binding, ci sarà una battuta d'arresto, perché non uso il router, ma una lama e le sgorbie per realizzare gli scassi, come mi ha insegnato il mio amico

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  7. In pratica come lavoro difficile ti resta il binding, (che poi non ho mai capito come si fa)

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    1. Generalmente si usa la fresa chiamata router, io invece prendo la misura del binding con il calibro, la riporto lungo lostrumento lateralmente, poi prendo la misura dello spessore e faccio lo stesso sul fondo, poi incido i riferimenti con una lama e rimuovo il materiale con la sgorbia, infine carteggio con la 400, per il top lateralmente, vale lo stesso procedimento del fondo, mentre per il top, alla misura dello spessore del binding, va sommato lo spessore dei filetti, e si procede nello stesso modo, ci vuole più tempo, ma io preferisco farlo a mano, mi da più soddisfazione

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    2. Azz, un lavorone! Una cosa da certosini...

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    3. È quello che faceva o i liutai di un tempo prima dell'avvento della corrente elettrica...

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    4. Bè, anche le correzioni graduali sull'incastro dovetail per avere l'angolazione corretta del manico non è mica un lavorino da poco.
      Avete tutta la mia ammirazione!

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    5. È un lavoro che richiede tempo, ma se affrontato con i giusti tempi, direi quasi che è una attività terapeutica, almeno a me mi rilassa e mi scarica dallo stress

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