Un'altra cover della Signora dei songwriter americani. Black crow è del periodo in cui Joni Mitchell abbandona le canzoni di stampo west coast per buttarsi nelle sonorità fusion, accompagnata da alcune star del jazz come Jaco Pastorius, che di lì in avanti lascerà una firma indelebile su alcuni dei suoi dischi più famosi. Quindi il lavoro per il bassista non manca e per me, alla chitarra, il solito problema di riportare in accordatura standard le sonorità degli accordi che la Mitchell tirava fuori dalle sue famose accordature aperte. Vabbè, bene o male ci è venuta così.
Cover di alto livello, ma oramai ci avete abituato bene, e alzare l'asticella di volta in volta prova goduria nell'ascolto e frustrazione nell'autostima :DDDDDDDD
RispondiEliminaBravi tutti, davvero. Forse, se proprio dovessi fare il pignolo a tutti i costi ( e non richiesto, poi...) sento la cantante un po' asettica rispetto ad altre interpretazioni,precisissima ma poco coinvolta. Magari è voluto, e poi Joni è comunque inarrivabile per tutti
Qui la pignoleria è sempre costruttiva. Infatti ti dò ragione, anche io ho la stessa impressione sul cantato, forse un po' freddo.
Elimina...forse un po' in soggezione della Mitchell, mentre quel mestierante del bassista se ne frega se al basso c'era Pastorius. Noi maschi, in certi casi, se famo meno pippe (in certi altri... :D )
EliminaAnzi, nelle sfide a volte ci esaltiamo. Quando poi uno è bravo...
EliminaPezzo non facile mi pare, non conosco l'originale, tu hai un suono di chitarra molto efficace, direi quasi funk (soprattutto per il tempo sempre preciso) è la nuova Sigma?
RispondiEliminaSi è la LG2 de noantri :D
EliminaCon questo tipo di ritmica si supera la soglia in cui il piezo diventa un po' metallico e butta fuori un suono quasi da chitarra elettrica clean. E il sound complessivo generato dagli altri strumenti accentua questa impressione. Preferirei mantenere un suono più acustico, ma dovrei modificare la regolazione sullo zoom ac2 giusto per questo tipo di pezzi e nei live diventerebbe una complicazione in più.
nei live... quando ce li haiv!
EliminaIo dovevo averne uno venerdì prossimo, (il primo dopo mesi) ma sono in attesa di annullamento...pure il virus..
EliminaL'unica cosa positiva di questa storia del virus è che se non hai concerti, vista la difficoltà di trovarli, almeno non smadonni :D
EliminaLa chitarra, è precisa, è malgrado la scelta della accordatura standard, non sfigura minimamente, anche il basso è preciso e portante, così come i fiati, la cantante, come già ha detto anche Stefano, la sento un poco asettica, ma in questo periodo di coronavirus, ci può stare... 😂😂😂😂
RispondiEliminaper precauzione non voleva aprire la bocca più di tanto :D
EliminaBella musica. A me non sembra "asettica" la voce della cantante ma in linea con lo stile del pezzo.
RispondiEliminaBella cover, avete dato al pezzo la vostra impronta. Come dice Gianca, ha una ritmica un po' più funk, mentre l'accompagnamento di Joni Mitchell ha un sapore più rock-blues.
RispondiEliminaSono andato a riascoltare il pezzo originale e ho scoperto nelle note di copertina che c'è la chitarra solista di Larry Carlton, che nello stesso periodo collaborava con gli Steely Dan con degli assoli incredibili, mentre qui si limita al minimo sindacale! Invece mi piace molto l'assolo del vostro sassofonista.
Eh, sulle note di copertina ci sono nomi che mettono paura, meglio non leggerli :D
EliminaCi siamo basati su una versione live più recente della Mitchell (recente si fa per dire...) e l'abbiamo asciugata, anche perchè la nostra formazione non ci consente più di tanto.
Ascoltata e piaciuta molto. Avete un piglio e un affiatamento da band professionale. Ho apprezzato molto soprattutto il lavoro del basso.
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