martedì 8 ottobre 2019

Romdraculas

Che mi piacciano gli artisti di strada già si sa...hanno un approccio minimale alla musica e una grazia tutta loro nel proporla: se ti piace gli dai una moneta, se non ti piace o hai fretta, tiri diritto e gli dai nulla.
Questi Romdraculas, e già il nome è tutto un programma, sono secondo me stellari... Poi il contrabbassista a tre corde dalla faccia simpatica, mi fa letteralmente impazzire.

Credo che siano spesso a Firenze per strada e i fiorentini forse sono abituati a sentirli e non ci badano granchè. Ma a me, se fossi lì, verrebbe voglia di saltare come un pazzo.


5 commenti:

  1. Davvero pazzeschi.
    D'altronde gli "artisti da strada" lo sono un po' tutti. Mi e' capitato di imbattermi sulla rete di ragazzi che eseguono alla chitarra degli arrangiamenti di pezzi famosi in una maniera tale che anche il piu' blasonato shredder dovrebbe appendere al chiodo il suo ferro, al confronto.

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  2. A me impressiona il violinista, neanche mezza nota fuori tono, che per uno strumento come il violino è davvero difficile. E poi è dinamico, veloce, e con l'aria di non faticare neanche un po'. Bravo, ma bravi tutti. Gli artisti di strada hanno un palcoscenico variabile che un po' incute timore: io manco musicista da vicolo mi reputo eheheheh

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  3. Per me sono eccezionali tutti e tre, ma il violinista ha una marcia in più, sembra sia entrato in simbiosi con il suo strumento, è quello che regge il tutto

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  4. Come dire: "Paganini gli fa un baffo a quello!" XD E secondo me si complimenterebbe pure. Gli stranieri sono davvero dei grandi artisti; in giro per il web ce ne sono una caterva e, a guardarli ed ascoltarli, tutti ti fanno gridare "Ma come fanno?!?"
    Ahahah, Stefano, io neanche ci andrei per i vicoli: avrei paura che mi buttassero secchi d'acqua addosso, se non proprio olio bollente" Ahahah!!!
    In verita' avrei sempre timore di sbagliare. Questi sono dei veri mostri e potrebbero insegnare a tanti pseudo-accademici che insegnano al Conservatorio, eheheh.

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  5. Quando vedo queste persone (specie quelli dell'est) non posso fare a meno di chiedermi quale sia stata la loro storia, i loro studi e quale sia il ruolo della musica e dell'educazione musicale nel loro paese, certamente diverso da nostro e davvero non so darmi una risposta (nè capire se meglio o peggio). Fra l'altro ci sono musicisti bravi come questi ma anche altri molto meno preparati che però, come dire, lo fanno seriamente (almeno sembra). Qui a Reggio c'è spesso un fisarmonicista che suona benissimo pezzi famosi e virtuosistici come Libertango o Por una Cabeza, è bello trovare un po' di musica per strada in mezzo alle nostre vite troppo piene d'altro.

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