lunedì 23 settembre 2019

Passionaccia e repertorio.



Tra i filoni musicali che pratichiamo col gruppo, ultimamente sta prevalendo il genere che preferisco, meno pop e più meticcio. E' l'ambito in cui sguazzano personaggi come Tom Waits, Willy DeVille, Lyle Lovett, la prima Norah Jones o il Paul Simon più maturo, dove il blues sfiora appena il country, si mischia col gospel e il vecchio jazz di New Orleans e assorbe gli echi della musica caraibica. Dalle parti della Louisiana, per dire, cioè il pentolone da cui è partito tutto. Forse è proprio il contrario di quello che vuole il grosso pubblico, abituato a etichette precise, ma a quanto pare è il genere che ci riesce meglio. Poi sono convinto che una band si differenzia e definisce il proprio stile anche nella scelta del repertorio, a maggior ragione quando suona per passione e non è costretta a far marchette. E' una ricerca delicata, ma a volte saltano fuori certi brani che hanno proprio l'esatto sound che vai cercando. Come questa  Just Dropped In - canzone simbolo del film cult  Il grande Lebowsky - nella versione di Tom Jones, a cui abbiamo aggiunto qualcosina con un cambio di formazione (bassista alla chitarra acustica, io al pianoforte e niente basso). Uno di quei pezzi ruffiani che ti permettono di solleticare la memoria del pubblico e tirarlo sulla tua strada. Ecco, se vi vengono in mente cose simili, segnalate. Grazie.




15 commenti:

  1. Magnifici, come al solito ... occhio al bassista, che finirà per rubarti il posto alla chitarra ;-)
    Non è un genere che frequento molto, anche se mi piace, ma questo pezzo mi ha fatto venire in mente una canzone di Tom Waits, anche se mi riesce difficile immaginarla senza la sua voce sgangherata:
    [video]https://www.youtube.com/watch?v=45JdWBfLsA8[/video]

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    1. Starò attento a non farmi fregare il posto, ma ho spinto parecchio sull'idea di cambiare formazione per usare soluzioni diverse e ravvivare lo spettacolo, quindi devo correre il rischio! :D
      Grazie per la dritta su Tom Waits.

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  2. Per me è super! Bellissima la ritmica e il solo di piano, molto in stile, ottimo arrangiamento (forse mancava un solo di sax soprano). Per me non si poteva far meglio.

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    1. Il pezzo è andato su subito senza fraintendimenti, cosa che succede quando tutti sono a proprio agio. Sul sax hai ragione, infatti riascoltandolo abbiamo deciso che nella seconda strofa sarà il sax a dialogare con la voce al posto della chitarra, quindi sarai esaudito :D

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  3. Lo so, l'ho già detto, ma che faccio finta di niente ? Il fatto è che riuscireste a farmi vedere per intero un vostro concerto senza sbadigli, anzi coinvolgendomi parecchio. Non ho mai comprato un disco di Waits o Norah Jones, non cerco Lyle Lovett ne DeVille sul tubo quando voglio riscoltare qualcosa, e Paul Simon mi piaceva da giovane ( Lui, ma anche io eheheheh ). Eppure ogni vostra interpretazione mi acchiappa, anche se spesso non ho mai sentito l'originale o la ricordo a malapena. Non è il caso di questa canzone, perchè da grande fan del film non potrebbe essere diversamente. Bravi, personali, riconoscibili e affiatati, che altro aggiungere ? Ah, si : l'iban te l'ho mandato ? :DDDDDDDDDDDD

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    1. Il tuo iban non ce l'ho, ma con quello che guadagnamo dai concerti potrei a malapena offrirti 'na bbira. Lo farò alla prossima reunion!

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    2. Se finalmente ci "reuniamo" davvero te ne offro 2 io di birre 😉

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  4. Ottima interpretazione!
    Anche io mi trovo perfettamente a mio agio quando il blues, sfiorando il country, si fonde col jazz ed il gospel.
    E se anche il grosso pubblico non sarebbe mai orientato per quei sentieri, in effetti trasportato da un gruppo che suona bene, e voi lo fate, finisce per apprezzare queste atmosfere ben lontane dai canali commerciali.
    Nel mio piccolo, col mio trio, cerco sempre di "tirare" da quelle parti, o con la scelta dei pezzi, o quantomeno con arrangiamenti che vadano in quelle direzioni.
    A livello di proposte e suggerimenti vi indico un pezzo che noi facciamo sempre con un buon riscontro e apprezzamenti.
    https://youtu.be/GeBGoacp2ks

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    1. Come dici, la difficoltà non è tanto raggiungere il pubblico, che poi gradisce, quanto i gestori che ragionano per stereotipi. Se ci metti più di 10 secondi a dirgli cosa fai e non sei descrivibile con una delle solite etichette, già pensano che non vai bene (poi quando riesci a convincerli ti richiamano, ma ce ne vuole!).
      Grazie per la dritta ;)

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    2. Il mitico pezzo di Jessica Rabbit!

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Esatto!
      Jessica Rabbit cantata da una bella ragazza, vestita in modo adatto al palcoscenico, fa sempre la sua figura 😜

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  5. Però si sente lo stile bassistico sulla chitarra, perciò, il tuo posto non è a rischio 😉 il genere mi piace molto, anche se non è nelle mie frequentazioni musicali, per cui non saprei proprio darti altri spunti, comunque il fatto che non vi date una etichetta musicale, lo trovo molto positivo, sarà perché vedo la musica come qualche cosa che va oltre gli schemi, o forse perché non mi piacciono le etichette in ogni ambito

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    1. Non ho preclusioni di genere, mi piacciono molte cose,ma anche io preferisco musiche non facilmente etichettabili. Certo é più difficile proporle, ma quando ci riesci danno anche più soddisfazione.

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    2. Sicuramente, poi suonate da voi arrivano eccome a chi vi ascolta, esiste la musica bella e quella brutta, la vostra è decisamente bella musica

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