domenica 6 gennaio 2019

Ancora sulla GAS e relative chiavi d'arresto. Peripezie al negozio di chitarre

Giovedì scorso, complici un paio di giorni liberi dal lavoro, mi ero deciso a concretizzare un'idea di GAS che ormai da tempo mi girava per la testa. Dopo alterne fasi di interesse verso strumenti anche molto diversi e soluzioni che implicavano o meno una permuta, sono giunto a una conclusione: niente più dread, effettivamente troppo scomode (dovrei saperlo: ne già avute due!) e lontane dalle sonorità adatte alle cose che mi piace suonare. Mirco e Beppe, in questo senso, avevano già da tempo cercato di farmi tornare sulla retta via: quella delle small body. I miei obiettivi erano principalmente 00 e 000 possibilmente con del mogano intorno, dal momento che nel settore rosewood la OM28v è già da tempo regina inamovibile del mio cuore. Ed essendo la Martin fuori discussione, dovevo sacrificare la L-00, non perché ne fossi insoddisfatto, giammai, ma perché economicamente insostenibile cercare di piazzare l'asticella un po' più in alto senza un sacrificio.
La mattina di giovedì, dunque sono stato al negozio di chitarre a provare e riprovare la 00-18 e la 000-18, prima l'una e poi l'altra e via di seguito. Entrambe mi piacevano molto, con delle caratteristiche appena appena differenti ma con una matrice comune molto evidente. Non riuscivo a decidermi su quale mi piacesse di più, ma su una cosa ero comunque deciso: nel pomeriggio avrei portato la L-00 per una permuta con l'una o con l'altra.
Allora el pomeriggio sono tornato al negozio con la mia Gibson e, dopo aver aspettato una buona mezz'ora il mio turno, sono entrato nella saletta per le ultime prove, stavolta con l'aggiunta della mia L-00 e a quel punto è successo l'inaspettato.
Qui faccio un inciso, che è un po' la scoperta dell'acqua calda: la saletta prove del noto negozio napoletano è davvero ottima ed è realizzata in modo da far risaltare al meglio le qualità sonore delle chitarre.
Provavo gli stessi pezzi, con la stessa intenzione, prima su una Martin, poi sull'altra, poi sulla L-00. Semplificando le mie impressioni: la 00-18 era estremamente equilibrata, mediosa, appena appena nasale, tipico abbaio del mogano quando si spinge, cantini un po' deboli; 000-18 era molto versatile, bassi più accentuati e medie appena un po' arretrate, stesso abbaio, un po' più di volume generale e dinamica; la L-00 volume simile alla 000-18, bassi meno articolati della 000, fondamentali più in evidenza e meno armonici di entrambe le biondine ma una mediosità legnosa e cantini caldi, pieni che le altre due non avevano. Insomma in quella stessa saletta in cui la mattina mi erano così tanto piaciute le due Martin, adesso la timbrica, la voce della L-00, prova e riprova, restava la mia preferita. Con questo non voglio dire che la L-00 sia "meglio" delle due Martin. Si tratta anzi di chitarre che si trovano più o meno nella stessa fascia di prezzo e in questo modo, pur con caratteristiche diverse, ho avuto la conferma che si equivalgono, qualitativamente. Certo le due Martin sono nuove e sicuramente avranno margini di miglioramento, ma la L-00 con un anno di vita, era - come dire - già pronta! Per questo non stava più in piedi l'idea di darla via assieme a un tot di soldi per l'una o per l'altra Martin.
Sicuramente, con parti invertite, ovvero se avessi posseduto già una doppio o triplo zero 18, non l'avrei data via per la L-00.
La conclusione è che, ancora una volta, le carte si son rimescolate. La L-00 è tornata a casa, sullo stand di fronte all'inamovibile OM e ora come ora neanche lei mi sembra più tanto sacrificabile.

46 commenti:

  1. Scelta giusta Andrea. Hai in mano due belle chitarre, diverse tra loro, ma entrambe piene di fascino. Lasciala invecchiare tranquillamente e la L-00 ti darà grandi soddisfazioni.
    Io non passo continuamente dalla Martin alla Gibson, vado, diciamo così, a quindicine. Ma il giorno del cambio rimango sempre sorpreso dal bel suono diverso che mi sanno dare.

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    1. Grazie Max, ne sono convinto anch'io. Io passo dall'una all'altra continuamente ma quella delle quindicine è una buona mossa, voglio provarla ;)

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  2. Pare che OM28v e L00 nella loro diversità siano ormai gli estremi del tuo panorama sonoro, dove la gas si intrufola e lavora nel mezzo. Mi sembra evidente non desideri qualcosa "al posto di", ma "oltre a", per colmare il centro.
    Auguri! :D

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    1. Esattamente così, è questa la mia conclusione. E di quel qualcosa in mezzo, per adesso mi faccio bastare la ricerca, che anche di per sè è un bel modo di vivere la propria passione per le chitarre.
      p.s. Certo che quella 000-18 nel mezzo mi sa che ci starebbe comodissima!

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    2. Mi sa evidente pure che sei un "moganiano". Mentre la OM28v appaga il tuo ideale di rosewood sound, la L00 ha aperto l'altra metà del mondo, che coincide con una Martin in mogano.
      E dopo quella, per chiudere la volta del cielo, toccherà a una Gibson in rosewood. Quindi prevedo nell'ordine: una 00/000 Martin mogano poi una Gibson advanced jumbo :DDD

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  4. Bel resoconto, hai spiegato in modo molto chiaro e razionale (anche nella descrizione dei suoni delle chitarre, cosa per niente facile!) quello che hai provato e sentito con le tue orecchie in quel negozio.
    Penso che tu abbia centrato, con il tuo ottimo orecchio, due chitarre che sono il meglio (anche come rapporto qualità/costo) della produzione industriale. La Martin e la Gibson che possiedi sono due strumenti complementari, quindi risultano difficilmente alienabili.
    A questo punti devi cercare più in alto, uno strumento costruito su misura in base alle tue specifiche, quindi uno strumento di liuteria ... metti in pausa la tua GAS e incomincia ad individuare cosa vorresti nella tua chitarra dei sogni, mentre accumuli i soldini.

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    1. Grazie Beppe, nel frattempo ieri ho rimesso in piedi dopo un decennio di abbandono la mia vecchia chitarra classica, una Jasmine (sottomarca di Takamine) tutta in laminato, comprata a metà anni '90. Una bella pulita, poi ho estratto dalla buca la cavetteria di un pre ormai inservibile, via anche il pickup sotto sella, ho sagomato un saddle di osso e montato corde nuove. Il manico è ancora abbastanza dritto, o cmq suonabile. Il suono non è un granchè ma pensavo peggio. Per adesso come "nuova chitarra" mi faccio bastare questa ;)

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  5. Ecco, le chitarre come le spieghi tu, le capisco meglio di quando le suono,bravo, apprezzo la qualità del ragionamento oltre che la scelta oculata. Tanto tra un po' ti viene voglia di qualcosa di nuovo...

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    1. Grazie Gianca, ragionamento che ho sintetizzato anche al titolare del negozio, prima di riportarmi indietro la Gibson e devo dire che l'ha presa molto sportivamente ;)
      Del resto ho comprato chitarre sempre solo da lui e sa bene che è solo un arrivederci.

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  6. Grazie del resoconto, chiarisce ancora , se ce ne fosse bisogno, che solo suonandole le chitarre ti dicono quale sia il loro carattere. Secondo me hai fatto bne, e poi non avrei potuto suonare la tua gibson se la davi indietro eheheheh Mirco dice bene: non vuoi "una" nuova chitarra, vorresti "anche". Per cui...

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    1. Verissimo, possiamo affidarci quanto vogliamo ai nostri ricordi uditivi ma l'acustica dei luoghi in cui suoniamo ha un peso davvero notevole sull'idea che ci facciamo. Aver provato la mia nella saletta insieme alle altre è stato risolutivo. Certo che non tutti i negozianti hanno una simile disponibilità e temo che anche Cristiano a breve cambierà politica.

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  7. Interessante ed esaustivo il racconto del tuo pomeriggio ci ha fatto entrare tutti nella saletta prove del negozio di strumenti musicali assieme a te.
    Hai fatto bene a tenere la tua Gibson, l'importante è avere le idee chiare di quello che si desidera, magari il giorno che andrai dai fratelli Chatelier l'indecisione regnerà sovrana e allora.. tutto potrà capitare..
    ;-)

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  8. Grazie Gian, però dagli Chatelier ci andiamo tutti insieme sennò non vale! ;))

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    1. OK, io ci sono! Quando andiamo?

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    2. Vengo, come no ! Però già so che sarà una "dolce" tortura...;-)))))

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    3. aho, io è un anno che ne parlo, dai facciamolo davvero, organizziamoci per la primavera, che i voli per Nizza sono economici!

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  9. Già....quello che manca ad Andrea forse manca anche a me: una chitarra di liuteria. Ma senza permute ci vogliono un bel po' di soldi e mi scoraggio subito. Una gita dai fratelli di Nizza sarebbe simpatica ma anche carica di desideri inappagabili. A proposito di Chatelier qui Varini esegue una sua bella composizione con la (sua?) Chatelier...che ha un suono strepitoso, fondo e fasce in acero?
    https://www.youtube.com/watch?v=It1HuNYxyZM

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    1. E' la sua: top in Cedro, fasce e fondo in Anigrè (famiglia dell'acero).

      https://www.youtube.com/watch?v=EMOeaf6BW-g

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    2. Qui sopra spiega la sua Chatellier e cosa lo ha maggiormente colpito. Mentre la cosa che ha colpito me è che ha una sella praticamente a zero!

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    3. sulla martin lima e lima nel corso degli anni anch'io l'ho ridotta bassina, la sella originale, ma questa mi sa che mi batte.

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    4. bella accoppiata acero e cedro...

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  10. La L00, si è messa paura, ha pensato che tu volessi abbandonarla, ed ha dato il meglio di se.... le chitarre hanno un'anima ;-)

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    1. Vero, ha sfoderato l'artiglieria pesante! ;))
      Cmq Mimmo, tra le varie idee più o meno malsane di questo periodo, mi è balenata anche quella di prendere un kit di Stewmac per la realizzazione di una 000 con attacco al 12° tasto in abete / mogano, pensa te!

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    2. Vedi? Sei moganiano come me! :D

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    3. Mimmo, incoraggia l'acquisto di quel kit... :D

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    4. Aspè, frena! forse non ricordi che Stewmac non spedisce il kit in palissandro overseas ;))

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    5. André, guarda che Stewmac, spedisce anche i kit in palissandro, un paio di anni fa un mio amico comprò il kit 000 con fasce e fondo in palissandro, l'unica cosa che non gli spedirò o furono le vernici che aveva ordinato, però non gliele fecero pagare, ora non so se è cambiato qualche cosa in merito alle spedizioni dei kit, comunque, i legni che gli arrivarono erano tutti di ottima qualità ed insieme al kit gli mandarono tutti i piani di costruzione ed un DVD, con le istruzioni passo passo, ti assicuro che realizzò una bellissima chitarra, che poi vernició con il tung oil, e ti assicuro che suonava davvero bene, per cui, perché non provare? Sono strasicuro che ti riuscirebbe bene, e poi per qualsiasi dubbio, io ci sono

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    6. Sì, purtroppo a causa della normativa CITES, Stewmac a quanto pare non spedisce più palissandro fuori dagli USA. L'idea comunque mi stuzzicava parecchio però poi ho letto un po' in giro esperienze di chi l'ha fatto per la prima volta. Raccontavano di attrezzi vari da comprare per un costo complessivamente pari a quello del kit e di mesi di lavoro e insomma mi sono parecchio scoraggiato! temo che non avrei neanche lo spazio adatto in cui operare ;)

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    7. questa è la frontiera che devi assolutamente valicare, dai Andrea devi provare. Il mogano costa pure meno...

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    8. E' una cosa che mi piacerebbe fare, ma trovo a stento il tempo di sagomarmi un osso per il ponticello o per un capotasto ...
      Forse quanto sarò in pensione (se mai ci arriverò!)

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    9. sabato e domenica, per un anno e la realizzi, non aspettare la pensione...

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    10. Rischio il divorzio se mi metto a trafficare intorno alle chitarre anche sabato e domenica!

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    11. Gianca, meglio lasciar fare le chitarre a chi le sa fare!

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  11. Caro Andrea
    Bellissimo racconto e conclusione che condivido appieno!
    L'ambiente condiziona moltissimo la percezione del suono che stiamo cercando.
    E poi spesso accade che una chitarrina che abbiamo un po' accantonato e che non ci appagava più si riveli nuovamente interessante, dopo qualche tempo, una volta ripulita e con corde nuove...
    Forse ha ragione Mimmo: le chitarre hanno una loro anima... O forse noi chitarristi siamo davvero strani 😜

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    1. Come dice Varini: "Di quante chitarre ha bisogno un chitarrista? Una in più di quelle che già possiede" :-)

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    2. Le chitarre avranno pure la loro anima, ma di certo noi siamo strani :DDDDDDDDDDDDDD

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  12. Andrea, gli attrezzi che ti servono sono: una pialla, tre sgorbie, una grande una media ed una piccola, una ventina di pezzi di barra filettata da 20cm che userai per fare i morsetti per l'incollaggio del top e del fondo, un paio di morse ad arco da falegname e 3 o quattro morsette piccole in legno da falegname, il resto sono materiali da consumo, carta vetrata di varie misure ecc, diciamo che se compri tutto stai su una spese intorno ai 100 euro, ma parecchi utensili sicuramente li puoi trovare in prestito, comunque andresti sempre a risparmiare rispetto a comprare una chitarra con la stessa qualità di legni, e poi realizzandola da te, avresti uno strumento su misura fatto da te settato da te e personalizzato a tuo piacimento.... vuoi mettere

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  13. Però i video che si trovano su youtube relativi a chitarre autocostruite dai kit di Stewmac non sono troppo incoraggianti...si sentono certi suoni sgangherati...sarà la registrazione? Boh.

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    1. Direi di sì Max, se ti at tieni paro paro alle istruzioni del DVD, non puoi sbagliare una virgola, inoltre ti assicuro che ogni chitarra tira fuori la sua vera voce dopo un paio di mesi dalla realizzazione, vale per ogni strumento, i legni si assesta o sotto il tiro delle corde, le colle devono cristallizzato così come le vernici, quindi probabilmente molti video sono stati realizzati appena la chitarra era pronta, e con mezzi non proprio eccezionali...

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  14. Mimmuzzo tu sei liutaio e la fai facile ma io mi sa che nun gliela fo! ;))

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    1. André, parti dal presupposto che non sono nato liutaio, e che per realizzare la mia prima chitarra ci ho messo il triplo del tempo, che ci metto ora, ma comunque ancora c'è l'ho e suona da dio, e voi l'avete ascoltata più volte, registrata alla buona con la video camera, non ti sminuire, non hai nulla in meno di me, è le competenze chitarristiche le hai tutte, quindi puoi e dovresti provare

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