sabato 22 settembre 2018

Musica ecologica

Un microfono e qualche ritocco in post-produzione. Il minimo necessario per la realizzazione di un video professionale che nulla tolglie all'idea di fondo. Poter suonare ovunque in piena libertà e "senza additivi" rimane uno dei miei sogni musicali ricorrenti. Prima o poi...


29 commenti:

  1. Molto piacevole, ben suonato ed arrangiato. Realizzare un video così non è facilissimo ma fattibile. Suonare in salotto, piccoli pub o nel giardino della Manu in questo modo anche. Il problema rimane per i live di un certo tipo, basta un locale di 200mq, 50 persone ad ascoltarti, e inizierebbero i problemi perchè un buon microfono non basterebbe più e comunque fischi e fiaschi sarebbero dietro l'angolo. Credo sia per questo che la stragrande maggioranza degli artisti scelgano di affidarsi a pickup o quantaltro, anche se la filosofia "ecologica" è condivisibilissima. Però tentar non nuoce...se ci riuscite fai un filmato e condividilo, sarei curiosissimo del risultato. E poi alla prossima reunion ci proviamo, porto il rode e lo piazziamo in mezzo. Anzi, a dir la verità sarebbe bastato lo zoom, che riprende dietro e davanti in simultanea. Ma me lo scordatti, mannaggiaammè ;-)

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    1. Il mio sogno è radicale. Quando dico "senza additivi" intendo senza microfono. Ovviamente questo esclude la quasi totalità delle situazioni in cui si suona di solito. Niente pub, birrerie e affini. Ma visto che è già difficile trovare date in quei posti, che comportano pure varie complicazioni, tanto vale provare a cercare situazioni totalmente alternative: un piccolo borgo, una piazzetta isolata, un cortile, un piccolo porticato, come già si fa in certe rassegne locali con la musica classica (quartetti d'archi, piccoli ensamble). Perchè non deve funzionare con altri generi musicali? Ci sono luoghi in cui si potrebbe fare tranquillamente: biblioteche, librerie, cortili e giardini di istituzioni, ecc. Tra l'altro i costi e i tempi si ridurrebbero al minimo: arrivi, tiri fuori gli strumenti e suoni. Nessuna complicazione, al massimo la posa di qualche decina di sedie. Ultima ratio: un bel bliz da busker, dove ti piace! Arriva il vigile? Senza impianti audio et similia, difficile imputare l'occupazione di suolo pubblico. Al momento rimane un sogno, ma prima o poi è una soddisfazione che mi prenderò.

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    2. Mi sembra che il sogno del reverendo, quello della "buskerata" per le strade, ci stia contagiando sempre più ... una custodia aperta per raccogliere qualche spicciolo, e un cagnetto che sottolinea con qualche guaito i passaggi più alti (al cane ci penso io).
      Ma la cosa che mi colpisce di più in questo video è il ruolo del contrabbasso e il bell'impasto vocale ... mi sembrano imprescindibili.

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    3. Contrabbasso basilare! Abbiamo dovuto sostituirlo nel mio gruppo, non ti dico la fatica per trovarne un'altro. Sono in pochi, suonano in vari gruppi e quasi tutti hanno la fissa del jazz, come se un contrabbasso non potesse fare altro. Purtroppo il mondo della musica è infarcito di luoghi comuni.

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    4. E' un bel sogno Mirco, e come tutte le utopie la sposo !!!! Speriamo non sia come le altre che inseguo da decenni...:DDDDDDDDD

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    5. Mi è capitato recentemente di poter suonare in un bosco, per un evento senza corrente (tranne l'ausilio di qualche batteria alcalina per alimentare una mini tastierina lo ammetto!).
      Uno dei concerti più emozionanti e allo stesso tempo difficili di tutta la mia vita. L'importanza di dover dosare strumento e voce, la gestione delle dinamiche, un pubblico completamente in silenzio e attentissimo... davvero una grande palestra anche per le successive esibizioni elettrificate.
      Ti auguro tu possa realizzare presto il tuo sogno!

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    6. Bentornato! :)
      Descrivi proprio ciò che vorrei sperimentare. Deve essere stata davvero una bella esperienza!

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  2. a Lanuvio dalle mie parti nel borgo del centro storico, a giugno c'è una giornata dedicata a chi vuol suonare in strada, biosogna fare una domanda al comune, e se ci sono posti liberi ti assegnano una piazzetta o un angolo del borgo consoni, posso provare a chiedere per il prossimo anno, se vi va

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    1. Potrebbe essere una idea per il finger-raduno 2019!

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    2. Ci si può trovare a Chieri il 21 giugno…
      ;-)

      www.comune.chieri.to.it/eventi/festa-musica18-programma

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  3. aaaaah.... suonare per strada, in libertà: ma prima devo riuscire a fare un upgrade al mio oiltub come quello in video. Gesù quant'è bello.
    o.t.
    In una riunione con l'assessore del comune che si occupa di queste cose ho proposto come lochescion per un evento musicale il nuovo sottopasso ciclabile che hanno fatto recentemente nel quartiere dove abito. L'assessora mi ha fissato, devo aver titillato il suo lato anarchico perchè mi ha guardato pensando che scherzassi. Gli è piaciuta la cosa. Il "sottopasso" è stato inserito nel programma autunnale.
    Io però, a mente fredda, mi sono reso conto che il mio gruppo non ce la può fare: il basso è elettrico, la tastiera pure. Mannaggia alla malasorte... ma quando si decideranno questi due a saltare il fosso del filo elettrico?
    [video]https://www.youtube.com/watch?v=jG1CL38e27o[/video]

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    1. Questo è già un oiltub di alta liuteria! (il video è molto piacevole, un bell'ensemble affiatato, peccato che manchino delle voci ...)

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    2. Beato te Max che hai contatti con un assessore deputato a queste iniziative e che si lascia pure affascinare da idee insolite.
      Dici che il tuo gruppo non ce la può fare. Non è detto. Certo non è un passaggio semplice. Non solo bisogna mettersi in un altro ordine di idee, bisogna pure imparare a suonare in modo diverso. E' questo che mi affascina. Non dipendere dalla regolazione di un monitor, dalla posizione di un microfono o da un volume artificiale. Imparare a sfruttare l'acustica naturale, le sonorità del proprio strumento, trovare la posizione giusta che ti mette in relazione con gli altri musicisti, imparare a muoversi mentre si suona come un mixer vivente, per mettere in evidenza un assolo, un controcanto, una ritmica. Non sono cose che si imparano in un attimo, ma sono convinto che possano dare emozioni assolutamente nuove tanto ai musicisti quanto agli ascoltatori. Forse, come in tante cose, bisogna solo partire.

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    3. L'assessore è il (mediocre) risultato di una lunga marcia di avicinamento fatta di riunioni, assemblee, di parole e chiacchiere spesso inconcludenti nell'ambito del terzo settore. Ho dovuto farmi forza perchè tutte queste relazioni non mi vengono naturali (io ho tendenze anarchiche e con gli estranei sono un orso, mentre ci sono persone che amano intrattenere questi rapporti). E anche quando gli "eventi" prendono forma, tutto è controllato, pianificato.
      Sara giusto così? Bo...non lo so. Io preferirei suonare quando e dove mi viene voglia di farlo e con chi è come me, ma questo è un mondo di normative e regolamenti, dove i musicisti di strada, nel regolamento comunale, sono ancora accomunati agli accattoni.

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    4. Capisco, tra orsi ci si intende.

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    5. Anche io sono un orso, non per nulla son nato a Berna la città degli orsi...

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  4. Aderisco anch'io al sogno, sebbene per me, sia più una questione di volumi e di approccio, che di unplugged. E' chiaro che in questi contesti la chitarra è avvantaggiata e deve servirsi di strumenti affini (ad es la fisarmonica al posto della tastiera). Non parliamo poi del contrabbasso e dei contrabbassisti, che se aspettiamo loro suoniamo il giorno del mai. Io credo però che per la musica abbastanza di qualità ma con scarso budget (della quale noi siamo paladini senza portafoglio) l'ipotesi unplugged sia una risorsa da riconsiderare. Inutile suonare con costosi e ingombranti impianti se poi vengono trenta persone ad ascoltarti, dobbiamo trovare dei luoghi diversi dove incontrare un nostro pubblico di persone disposte ad ascoltarti, non dico in silenzio, ma senza fare particolare casino, anche fuori da un teatro. Sottopassi, rifugi alpini, balconi, case private, qualcuno ci sta provando, ma non è semplice...

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    1. "fisarmonica al posto della tastiera": col gruppo sto mettendo sotto un pezzo di Paul Simon che prevede la fisarmonica. La soluzione più ovvia sarebbe usare la tasiera, che quel suono ce l'ha. Ma da talebano acustico mi sono dotato di una Melodica! Non ti dico gli sguardi di compatimento dei miei compari, ma il suono è affine e funziona. Secondo me la strada è quella.

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    2. Voglio un video mentre suoni la melodica ! Tempo fa stavo per comprarla dal tedesco e usarla nei miei lavoretti...e poi mi riporta alla fanciullezza ;-)

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    3. Modello "pro" a 37 tasti! :D
      E ho pure proceduto a qualche modifica di intonazione limando le lamelle (si trovano vari tutorial in rete per queste modifiche quasi necessarie).
      La melodica è uno di quegli strumenti vessati dal luogo comune. Per molti rimane uno strumento per bambini, poco più che un giocattolo. Poi però quando ti imbatti in certi soggetti come i Melodica Men...

      [video]https://www.youtube.com/watch?v=kZLshuD1gmc[/video]

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    4. ...oppure:

      [video]https://www.youtube.com/watch?v=cMJump1VzEw[/video]

      Insomma, come è il "manico" che conta.

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    5. L'avevamo provata anche noi tempo fa...Sarebbe una soluzione come suono. Il fatto è che quando si fanno accordi il consumo di aria è notevole e il tastierista si spolmonava ma non ce la faceva. Forse era un modello entry level, da quattro soldi, non so. Ne avevo vista anche una Hammond che costava quasi mille euro ma ignoro se fosse più risparmiosa quanto a consumo d'aria.

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    6. Prima di comprarla mi sono documentato un po' e sono giunto alla conclusione che tolte quelle veramente economiche entry-level le altre sono quasi tutte uguali. Anche il suono non cambia molto, unica differenza è che alcune tirano al suono dell'armonica a bocca (di fatto è lo stesso principio) altre somigliano più alla fisarmonica. Ci sono differenze di prezzo esagerate non giustificate. Ad esempio il modello Yamaha più diffuso supera i 100euro ma poi trovi lo stesso strumento, con lo stesso identico involucro, marchiato diverso che ne costa 30. Solito discorso: le fa la stessa fabbrica cinese e il marchio fa la differenza di prezzo.
      Non so se quelle professionali (Hammond o Suzuki) siano veramente più raffinate, dubito.

      Come in tutti gli strumenti bisogna apprendere la tecnica di base. All'inizio ci si spolmona veramente, un po' come con l'armonica a bocca, ma poi ci si abitua a non sprecare aria. Come si vede nei filmati qui sopra, quelli bravi fanno anche accordi a quattro voci, glissati e molti effetti espressivi senza fatica. Ci vuole pratica come in ogni strumento.

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    7. ecco, a fare gli accordi con la sinistra a rovescio non mi sembra poi così intuitivo.

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    8. ...i giapponesi son strani :DDD

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  5. Bellissimo! Mi sono da poco comprato dell'attrezzatura video e queste cose mi attirano molto. Sono un po' di mesi che soffro di una fastidiosa tendinite e ho deciso quindi di sfruttare questo periodo di riposo forzato per approfondire le conoscenze video appunto.
    Come si dice, al giorno d'oggi i musicisti devono saper fare quasi tutto no? ;-)

    Un caro saluto Mirco!

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    1. In bocca al lupo allora! Per la salute prima di tutto, poi per i tuoi esperimenti di videomaker.

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    2. Grazie Mirco, figurati, è già tanto se miglioro qualche ripresa live e montaggio :)

      Per quanto riguarda la tendinite, sono cose lunghe, ma sono fiducioso.

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