Un amico mi ha portato questa chitarra "da sistemare". Sporca oltre ogni limite, senza corde. Però, una volta ripulita e con una nuova muta, ha sfoderato un settaggio perfetto, segno che non è stata in mano ad uno sprovveduto. E' una modesta Fender DG-18 in produzione negli anni 1996/1998 che Beppe La Monica, il suo proprietario, teneva nella sua scuola di musica.
https://www.youtube.com/watch?v=SdzqCYinIzg
Giuseppe La Monica era conosciutissimo a Modena, jazzista prima di tutto, poi insegnante a cui si rivolgevano tutti i migliori aspiranti chitarristi del circondario. Molti ne ho conosciuti io stesso, alcuni ancora convinti di essere dei fenomeni, ma in realtà mai usciti da un ambito cittadino. L'unico che ha conquistato una qualche notorietà è Massimo Varini, che appunto, andava a lezione da lui.
Nella vita l'uomo era assai trascurato con se stesso e con le sue cose, fumatore talmente accanito da lasciarci la pelle l'anno scorso. Ma non è di lui che volevo parlare, ma di questa chitarra, rimasta senza un padrone e che forse viene suonata per l'ultima volta da me in questa occasione, per poi finire appesa ad un qualche muro "per ricordo". Che malinconia.
Non giriamoci intorno...sto pensando a me e alle mie chitarre, a cui sono così legato. Dopo aver ricevuto una bella scoppola, si comincia a valutare appieno l'incertezza della propria vita. Ed è inutile cercare di immaginare cosa succederà, il futuro è uno stretto sentierino che si perde nella nebbia, tanto vale percorrerlo nel migliore dei modi, magari strimpellando su una bella chitarra.
Il mondo delle cose sopravvive al mondo degli umani. A me piace pensare che si carichino di una qualche 'aura' che rievoca anche debolmente il ricordo di quelli che furono i proprietari. Ma siamo nella metafisica, terreno che non mi compete. Quindi usiamo al meglio le cose che abbiamo per il tempo che ci è concesso. Non credo che si possa ragionevolmente chiedere molto di più..
RispondiEliminaDue cose : la prima è un consiglio per lo stretto sentierino , chiaramente non segnato sulle mappe . Portati la chitarra , una torcia e l'allegria che ti distingue , poi dove porta porta.La seconda è sul video...oramai sei come sound pure , suonano tutte bene :DDDDDD
RispondiEliminala seconda che hai detto: la chitarrona ha un vocione grosso, sgraziato se vogliamo, ma comunque grosso ed è "made in Korea". Si vede che allo zoom gli sta simpatica.
EliminaMa si, davvero. Ormai hai trovato un settaggio dei microfoni che fan suonare bene tutto. Oppure il "ferrovecchio" si difende. Mah! Diccelo tu.
EliminaAh, ho riletto adesso. Niente microfoni, zoom! E allora suona mica male. Magari venti anni di invecchiamento le hanno giovato. Dai, adesso dicci che ha pure il top in laminato (come quella chitarraccia che aveva il Vince, tutta laminato ma che suonava bene lo stesso, ti ricordi? :D).
EliminaO come la mia Aria...
EliminaLaminato certamente anche il top..ho guardato nello spessore molto sottile e non c'è alcun segno di venatura. Ma anche il prezzo lo conferma: questa chitarra costava 230 dollari e usata va sui 100 euro. Fatta in Korea e costruita bene, tutto qui. Un'altra picconata alle nostre pips.
EliminaIo la penso come Claudio, credo che gli oggetti si carichino dell'essenza di chi li ha posseduto ed amati...non so dove ho letto che: pensare alla morte almeno una volta al giorno, la allontana, certo non la cancella ma la esorcizza, ogni tanto il pensiero della mia dipartita mi assale, e più che la paura della morte, mi assale la paura dell'ignoto, e la consapevolezza di non poter più fare ciò che adoro fare...suonare! Ma la vita è un regalo che dobbiamo sfruttare fino all'ultimo respiro, detto ciò continuiamo a costruire la nostra storia piccola, per parlare della chitarra, da quello che ho ascoltato direi che suona aggraziata, certo non è il top della liuteria, ma ha una sua dignità, che forse gli deriva proprio dal fatto di essere appartenuta ad un amante della musica, e dall'essere vissuta a contatto con gente per cui la chitarra aveva un posto d'onore nella loro vita...quindi vedi che Claudio ha ragione!
RispondiEliminaO.T. O.T. O.T. O.T. O.T. O.T. O.T.
RispondiEliminaQuesta mattina appena sono entrato dal Lenzo mi hanno dato da provare questa:
http://shop.lenzotti.it/it/chitarre-acustiche/21459-martin-0018-1973-usato-cod-24118.html
leggerissima, suono maturo e fascinoso, settaggio perfetto, aspetto "vissuto" ma senza traumi apparenti, fantastica. Il prezzo si può trattare ("ti faccio a modo" così m'ha detto Antonio, uno dei commessi...ma sarà vero?)
Chissà se qualcuno la volesse provare, così, tanto per staccare un po' la spina alla giostra quotidiana...
Per le Taylor V-bracing invece c'è un ulteriore ritardo. Ne arriveranno una o due in novembre e già prevedono che costi un botto.
Mo' fai un bel test! Le Martin anni '70 non credo siano quotatissime (tastiera e ponte in palissandro, meccaniche diecast, on line sta attorno ai 1600/1700€), ma una 00-18 di 45 anni è pur sempre una bella bestia! ... ;)
EliminaQuando si superano i 60 i pensieri di cui ti stai facendo carico sfiorano un po' tutti, cerchiamo di darci delle risposte che spesso non arrivano e allora ci buttiamo nel "se non lo faccio adesso quando lo faccio..?" o.. "se non lo compro adesso quando lo compro..?" oppure "che fine faranno le mie chitarre.. le mie pipe.. i miei libri..ecc.."
RispondiEliminaSono solo oggetti, anche se ci costa fatica dirlo, oggetti che ci hanno fatto stare bene, oggetti di cui siamo gelosissimi, ma pur sempre oggetti.. facile da dire, ma alla fine sono stati parte della nostra vita, parte di noi e il pensiero che un giorno dovremo separarcene ci mette addosso un'inevitabile malinconia..
La Fenderina suona niente male..ma cosa non fa suonare bene il nostro Rev...
;-)