venerdì 14 aprile 2017

L'headstock della pickguard tradotto in pips

Un amico psicoterapeuta chiama spesso per sapere come va. Una meraviglia, dico. Ma lui non è un chitarrista e non sa cosa sia un attacco di gas: si limita a quella robetta del panico, puah!
Io invece sono partito dall'idea folgorante di raffigurare qui 7 o 8 milioni di palette e altrettante pickguard. Il lavoro di una vita, la follia urticante del balengo ebefrenico.
Ma l'occhio del 'gasato' è mobilissimo e cerca ovunque. Infine, trova. Trova questa:



La Gallagher Doc Watson, ovvio. Ricordati di possedere questa giapponese, dice fra sé e sé..



E poiché deve a tutti i costi gasarsi vieppiù, scrive alla Gallagher e chiede se gli fanno una nuova pickguard, almeno quello, diamine, del Tennessee. Certo, ci  piace l'idea.. Sounds good! Mandaci quella vecchia e te la facciamo coi fiocchi, roba fina.. Ecco. Già spedita.


I Giap usavano una colla atomica. Ci sono volute alcune alte invocazioni al Supremo e mezzo litro di WD-40.. Let's keep in touch, guys..☺ 


35 commenti:

  1. Questa giapponesina è splendida, se non ricordo male, mi sembra che il marchio in questione,sia nato per volontà di un liutaio ex dipendente della Aria, od Arai che dir si voglia, di questa chitarra mi piace d morire la paletta, e trovo che il logo sia splendido nella sua semplicità, ho avuto la fortuna di provarne una anni fa, e ricordo che mi colpì molto per come era rifinita, e per il suo suono ricco e corposo

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  2. Quando ti ci metti sei implacabile... bravo , tenace e mai domo :-))))))

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    1. Come sai benissimo , Ste', quelle Aria ebano costruite in modo impeccabile e suonano benissimo ancora adesso. Garantisco che sotto quella pickguard (celluloide!) c'era e in parte c'è ancora della colla Nagasaki.. Sarà antisismica?😎

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    2. Però vorrei rilanciare l'idea pipparola delle 'Porche palette'.. Si trovano dei capolavori..

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  3. Se reggo la stanchezza, la farò sentire..

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  4. Ultimamente ti vedo preda della gas, forse avresti più bisogno di una pipguard! :)
    Ma ti capisco, chi non ti capisce qui?! Però mi sembra che non hai mica finito il lavoro. Nell'ultima foto vedo ancora abbondanti strati di colla nippo, li sopra mica ce lo attacchi il pickguard di Gallagher! Lasciatelo dire da chi ha montato, e con enorme soddisfazione, un un pickguard Fairbanks. Olio di gomito Claudio! :D

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    1. Dimenticavo, cambia psicoterapeuta. Se non è chitarrista non può capirti!

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    2. Se mi gira l'elica, e se il tempo mi aiuta, che vedrò di agfiudicarmi le firestripe fatte a Kalamazoo, Sembra che ciascuno abbia i proprio feticci!😎

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  5. Bellissima paletta e bellissima chitarra..
    Guardando la prima foto con sfondo il muro sbrecciato, effettivamente um bel contrasto che da risalto all'oggetto, mi è venuto in mente il mio vicino di casa che, quando si è sposata la figlia e il fotografo è andato a casa per iniziare il servizio fotografico, mi disse.. testuali parole..
    "Giuda faus, Gian, abbiamo fatto intonacare tutta la cascina e dove è andato a fare le foto? Nello stallot dietro casa che non abbiamo aggiustato e a l'è tut scrustà..."
    Comunque caro Claudio, ci sarà una spiegazione alla tua mania per i pipguards.. pardon pickguards...
    ;-)))

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    1. Eh, Gian, avevo pensato ad un saggio (breve) che richiamava direttamente Freud: Il firestripe e il suo legame con l'Inconscio. Poi però si è affacciato un titolo più suggestivo: Tortoise e Tabù.. Insomma, amico mio, ci stiamo muovendo su una vasta terra inesplorata. Quel che mi sento di dire è che se da una parte la natura voyeuristica prevale, dall'altra esiste tutta una componente pre-musicale, una specie di preparazione rituale che favorisce e accompagna l'atto. Come un patetico corteggiamento, un accostamento al desiderio che, mannaggia a lui, si sposta invariabilmente. In fondo, queste derive del desiderio, quest'atto desiderato e rinviato sono il carburante psicogeno della gas..☺

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    2. Non è escluso che la foto della Doc Watson sia stata fatta nello 'stalòt' di qualche cowboy arricchito in occasione del matrimonio della figlia. Magari in Tennessee o nel Montana. D'altra parte, tutto il Mondo è Paese e anche lì risuonano dei 'Giûda fauss' da competizione,..☺

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  6. Urka, ma che doveva reggere quel pickguard, un pilone del Rainbow bridge? E' vero che con la colla est melius abundare quam deficere, ma a saperlo prima, conveniva orientare la GAS verso altri lidi ...
    Non è che alla Gallagher, se capiscono che il pickguard è di una copia giapu, te lo rimandano indietro con sommo sdegno?

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    1. Affatto. Ho detto le cose come stavano, né più né meno. La signora Kelsey è stata squisita. Capiamo che per te è un ricordo del tuo genitore e insieme alla nuova, ti spediremo la pickguard dell'Aria. Ho chiesto ad alcuni liutai italiano (due molto famosi, savonesi) e non sono MAI stati disponibili. Gli americani, salvo eccezioni, sono ben lieti di fornire un servizio, di poter essere utili. E costano meno.

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    2. Io credo che sia utile chiedere con gentilezza. Poi, il cafone si trova ad ogni latitudine, chiaro...

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  7. Lo psicoterapeuta è ricoverato a Udine, manco a Trieste.. Caso disperato.
    Naturalmente il lavoro non è finito. Lo sarà per quando la pickguard Gallagher arriverà...il battipenna era fissato in modo perfetto: ho sudato le note camicie. Essendo incollato sul legno 'grezzo la cosa si complica ancora di piu.mi sembra Hide Glue, colla animale..

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    1. Beh, la hide glue si rimuove facilmente riscaldandola, ma mi sembra improbabile che sia quel tipo di colla. Dal colore giallastro direi che è la più comune alifatica (è facilmente carteggiabile, ma devi fare attenzione a non danneggiare la parte verniciata, oppure si elimina con alcol e riscaldandola).

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    2. No, in realtà se ne viene via come se fosse una gelatina semitrasparente, sotto l'azione del wd-40. Naturalmente ho scaldato a dovere tutta l'area per ammorbidire colla e celluloide. L'impressione (che ovviamente può essere errata) è che vi fosse una sottilissima carta (di riso?) che faceva la funzione dell'attuale film biadesivo 3M. Mi sembra un lavoro accurato. Il collante era omogeneo, ben distribuito. Parlo di colla di pesce e carta riso perché la chitarra è Giap, e quindi mi sembra in linea con gli standard del Sol Levante. Il legno si è conservato integro, le fibre non hanno seguito la colla del battipenna. Con un'accurata pulizia e una carreggiatura leggera penso sia pronto per il rimpiazzo.

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  8. Carteggiatura, San Pancrazio Vergine! Le tastiere predittive predicono solo delle cazzate che poi devi correggere tu, una rogna totale..

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  9. Mi accorgo adesso che il titolone del post è una vera fetecchia. Chiedo scusa, non mi ho imparato ancora. (Del resto, ho caduto, ho cascato, però sempre per terra ho andato..)

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  10. ah...potesse il dott. brugola metterci le sue mani sopra...
    sverniciatura total, carteggiatura finissima, vernicetta a spirito e infine paglietta fine con olio..
    Suonerebbe meglio? Ah..be' questo mica lo so.

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  11. Buongiorno Max.. Seguo solo in parte i dettami del Dottor Brugola. Mi limito a carteggiare con carta a grana 800 bagnata nell'area di rimpiazzo del battipenna. C'è davvero un finissimo strato di carta (di riso? Mah! A questo punto.). Il legno non è grezzo, così riporto la finitura liscia liscia sotto il battipenna. Pensi che la paglietta d'acciaio 0000 possa essere più efficace o gentile con la nitro?

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  12. Però, e qui mi rivolgo al Reverendo, ci sono voluti 43 anni per ottenere quell'ambra della tavola.. Perdonami, non me la sento..

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    1. Mi fa piacere, Mirco.. L'area più chiara che vedi è proprio quella carta finissima che viene via con la modalità che dicevo, piuttosto facilmente.. Sono stupito di quanto sia accurata la finitura alla nitro. Saranno stati anche strumenti economici, ma fatti secondo le buone regole dell'arte.

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    2. Ha ormai solo un problema, tipico delle vintage.. Le servirebbe un neck reset. Il mio Liutaro Alvermann (bravissimo) è riuscito a scansare il problema, ma prima o poi.. Tu che ne dici? L'action è 2,4 al Mi basso e polo menopausa di 2 al cantino..

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    3. A parte il "polo menopausa" (?) non vedo alcun problema! 2,4 al mi basso e 2 al cantino è una action più che normale. Si potrebbe forse abbassare un pelo il cantino, ma non è certo roba da neck reset.

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    4. Mia espressione relativa a chitarre vintage, sentita una volta a Trieste, sul Molo Audace ☺ La chitarra è molto ben suonabile, intonata e sicuramente non necessita di un neck reset. Ma la selletta è ai minimi termini e poiché è un regalo di mio padre vorrei volerle il bene che lui ha voluto a me. Sono stato fortunato..☺

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    5. Dimenticavo:. Il truss rod è tutto tirato..

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    6. Per agosto finisco. Vabbe' mi manca solo il flessibile per togliere quei 15 o 16 tasselli da 3/4", la fiamma ossidrica per l'armatura in acciaio e la mazzetta per il granito. Facciamo settembre inoltrato.

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  13. Ti prego, Claudio, non disabilitare il correttore automatico della tastiera, mi mette incredibilmente di buonumore. Dopo le Torri Patatine, il Polo Menopausa (suppongo fosse "poco meno") mi ha fatto fare una crassa risata :-)

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