Per restare nel tema dei "brani tarlo" lanciato da Andrea, ecco un pezzo che mi si è piantato in testa giusto ieri sera. Un vecchio pezzo dei Mississippi Sheiks, gruppo folk-blues degli anni '30, riproposto poi decine di volte anche da artisti storici come Doc Watson. La mia versione "tarlo" è quella del trio di Jim Hurst. Di solito i brani tarlo sono piuttosto semplici ma contengono qualche misteriosa soluzione che inspiegabilmente va a solleticare la nostra sensibilità. Qui il mistero è svelato, una trovata ritmica che taglia una battuta dal giro armonico e che mi ha fatto subito saltare sulla sedia. Un giro di quindici battute sembra un errore, come un vecchio disco che salta, ma ha l'effetto di una molla che scatta ogni volta e ti rilancia in avanti come sul calcinculo. Per me è irresistibile!
Mettici la chitarra e la voce dello zio Jim per cui nutro sconfinata ammirazione, aggiungi la situazione minimalista da "talebano acustico" (come mi chiama il Rev!) e il gioco è fatto: mi diverto come un bambino alle giostre.
Seduto in cima al mondo!
Lui è un grande. Anche quest'anno ha preso non so quante nomination in previ vari. Grazie a Dalla Vecchia è diventato un amico per alcuni di noi dell'orchestrAcustica. Speriamo di riportarlo in Italia quanto prima.
RispondiEliminaSe dovesse venire, avverti appena hai notizia. Ho perso le occasioni precedenti e non vorrei mancare la prossima!
EliminaSicuramente.
EliminaUn salotto ospitale ce l'ho , quello che mi mancano so' l'amichi per fare jam session così !!!! Sennò sai quanti video vi postavo ? Siete salvi , va... ;-)))))))
RispondiEliminaBeh, suonata da Jim Hurst è veramente un altra cosa, davvero stai seduto in cima al mondo! Gli ha dato un ritmo swingato che ti fa subito partire il piedino, ha jazzato gli accordi e ci ha messo due soli, brevi, ma che son due chicche, e ha pure una bella voce ... (bravi anche il mandolinista e il bassista). Ci ho capito poco della tua spiegazione sulle 15 battute: l'originale è un blues in 16 battute, ma in questa versione si mangiano la sedicesima battuta (che contiene in genere l'anacrusi di 3/4 iniziale)?
RispondiEliminaSi mangiano l'ottava, giusto a metà! Il giro sarebbe formato da 16 battute, loro anticipano "now she's gone..." nella settima e tagliano l'ottava, quindi il giro ricomincia dopo 15 battute.
EliminaGià, ora che me l'hai spiegato lo sento chiaramente anche io ... sarà che non sono mai salito su un calcinculo!
EliminaNon sarà perché a forza de magnasse l'ottava, come ha detto con competenza Mirco, Jim Hurst sembra il fodero mio? 😁 questi sono brani che ti acchiappano, e per un po' ti fanno prigioniero, ma che bella prigionia pero'
RispondiEliminaNun se magna solo l'ottava...! :D
EliminaChe rabbia che mi fanno, in tre davanti ad un microfono ed esce roba così. Ma, realisticamente, è perchè questi sono grandi musicisti.
RispondiEliminaE' un po' dimagrito Jim?
Un etto o due forse :)
EliminaIn realtà hanno un microfono per uno, però dev'essere una bella soddisfazione suonare senza filo.
EliminaE faccio notare che la Gallagher di Hurst al naturale ha una ghega pazzesca... mogano! :)
Fortissimi davvero. Giusto per non farmi scappare nessun tarlo l'ho già ascoltata tre volte di fila! Ed è davvero un effetto straniante quando anticipa e poi stira la battuta per ricominciare. Che padronanza assoluta di tecnica, ritmica, groove, che musicisti fantastici.
RispondiEliminagrande Jim, sempre efficacissimo. C'è un pezzo di un altro Jim (Hall) che sfrutta un trucchetto del genere (le battute credo siano 14 anziché 12) e non a caso si intitola "Careful".
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