lunedì 30 gennaio 2017

Water Song

Cambio di corde per l'Aria , delle martin bronze 0.11-0.52 che avevo nel cassetto. Suonano nuove , quindi molto ziiingy , sono più morbide delle martin phosphor-bronze di pari livello , è da due giorni che stanno assestandosi e in finale non mi dispiacciono. Magari su una dread vanno bene e su un altro shape meno , vallo a sapere , ma tanto i cambi corda sono una scusa per torturarvi con qualche brano che mi piace suonare. Con questa water song di Jorma Kaukonen ( dall'album burgers degli Hot Tuna 1972 ) cominciai l'avventura del fingerpicking , anche se preferivo genesis perchè più canzone. Apparentemente è un brano semplice ,tune in DGDGBD, ma presenta dei trabocchetti dal punto di vista dinamico e tecnico. Suona molto misto , Jorma usa unghie e pollice finti come il reverendo , e passa dall'arpeggio ( mai uguale ) allo strumming fino ai riff con nonchalance. Io comprai proprio per suonare Kaukonen il thumb pick che ancora ho con me , ma non mi ci sono mai abituato. Fino a che si tratta di bassi alternati , ok , qualche tentennamento ma si può fare. Ma usarlo per strummare , be , non mi viene ! Quindi uso il dorso dell'unghia dell'indice , tenendo a contatto il pollice come se avessi un plettro da stringere , che però non c'è. Non è il massimo tecnicamente , e l'unghia è quella che ci rimette di più ( dopo il brano stesso , of course ).
Basta ciance , si suona :-)



38 commenti:

  1. Anche io con gli artigli non mi trovo benissimo, mi sembra come camminare con i trampoli, la tua esecuzione, comunque anche senza artigli è ineccepibile, e poi come suona la vecchietta! ma tu sei proprio sicuro sicuro che la tavola (almeno quella) non sia massello? ha un suono troppo "complicato" per essere di laminato

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    1. Prima o poi te la devo far conoscere così ci togliamo ogni dubbio . Ma il mio occhio ( e quello di Max che l'ha provata ) dice che sia laminato , così come la scheda di vendita che ho trovato sul web , e non credo l'Aria stessa sminuisse un suo prodotto ( ma può essere uno sbaglio , chissà ). Certo che è una bella spallata a tutte le nostre pips sul massello. Di sicuro se uno strumento è ben congeniato , assemblato e curato , da il meglio anche se i materiali non sono nobili. Quantomeno in affidabilità vince alla grande : 40anni di palchi , spiagge e giardinetti , caldo , freddo , pioggia e vento e ancora è li quasi perfetta . Ma quanto gli voglio bene ? :-))))))

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    2. E te credo! Anche io sono stracotto della mia giapponesina, che somiglia parecchio alla tua, anche se la mia è massello certificato, ha lo stesso attacco e definizione sonora della tua

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    3. Il mio primo thumbpick, un tartarugato L della Dunlop che avevo da 20 anni si e' rotto l' anno scorso e, come per i plettri, ogni volta che ne trovo ne faccio man bassa. Anche se di plettri ne ho circa trecento, per i ditali del pollice ne avro' un centinaio, di diverse marche e dimensioni. Devo dire che il Jim Dunlop e' sempre il migliore (anche perche' e' quello di Tommy Emmanuel :-)), sia il Large che il Medium, bianco o tartarugato, ma non disdegno l' Ibanez gialloverde, ne' il Galli. Un sacco li ho rovinati quando ne ho limato la punta, accorciandola perche' lo ritenevo piu' gestibile, salvo poi ricredermi in un secondo tempo, in cui mi sono abituato alla normale lunghezza della linguetta. Ma normalmente nemmeno a me piace molto il Thumbpick...Il Fingerpicking lo trovo molto piu' equilibrato farlo con le dita nude, utilizzando per lo strumming il dorso delle unghie di una o due dita o, a seconda, anche per le note singole, il pollice tipo l' Alzapùa nel Flamenco.

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  2. Beh, tutto quello che ha fatto e fa il grande Jorma e' sempre fatto bene, a prescindere! Cominciando da "Genesis" e dall' album "Quah" che in gioventu' ho ascoltato un sacco di volte (spronato dai "Quaderni di Chitarra" , embrione editoriale che anticipava la rivista di Chitarre) e, in verita', tu me lo ricordi un po', soprattutto quando canti :-), fino alle sue attivita' piu' recenti, sempre supportato da una vita dal suo compagno di giochi Casady.
    Che dire?!? Si vede che hai consumato il Dvd, o, forse, la videocassetta della Homespun Tapes, per imapararla!
    D'altra parte anch' io l' ho fatto per qualche pezzo di Tony Rice e soprattutto di Norman Blake, anche se non ho mai cercato di impararne i brani pedissequamente e in toto, ma cercando sempre un' ispirazione per stravolgerli fino a farli diventare "miei", anche se non miei...
    Ps. Per essere una "quasi 60enne, hai delle mani bellissime :-D. Altro che le mie che sono gia' tutte gragnoccolate! XD

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    1. Be , non ho il DVD e neanche la videocassetta , la tirò giù a orecchio un amico che studiava con Grossman. Naturalmente le posizioni erano non tutte esatte , ma fortunatamente ho avuto la fortuna di vederlo in teatro in un concerto da solo. Eravamo si e no 30 persone e ci mettemmo seduti in prima fila , da dove ho rubato quanto più potevo ed ho corretto le impostazioni. Il teatro era il Trianon , chissà se c'è ancora...Le mie mani non so se sono bellissime , sicuramente sono sofferenti dopo 35 anni di lattoneria. Ma ci tengo a loro e le curo per quel che posso , quando non funzieranno più sarà un dramma :-)))))

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    2. Quindi sei abituato a 'piegare' i metalli e le corde si fanno docili. Bella esecuzione, Stefano.. Sto cercando, nel tempo minimo che ho a disposizione, di impratichirmi sul microfono Apogee che ho acquistato. Lo userò con l'iPad per riuscire a martoriarvi le orecchie come si deve. Ma sono davvero una capra totale. C'è da dire che in molti anni non mi sono mai curato di 'riprodurmi' musicalmente.

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    3. Forte Grossman! E molto simpatico.. Ho imparato (si fa per dire, ovvio) Cocaine Blues come lo faceva il Reverend Gary Davis.. L'atteggiamento dei Maestri Americani è davvero opposto al nostro: è tutto orientato praticamente. Metti il dito lì e premi là, poi sposti di un tasto.. Qui ti fanno passare la voglia di suonare..

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    4. Anche io facevo cocaine blues del reverendo , versione grossman naturalmente...Dai , fammi sentire la tua e poi le confrontiamo. Ti do tutto il tempo che vuoi per impratichirti , ma non stare a perder tempo con gli studi ,e appena hai le basi registra qualcosa. Per migliorare abbiamo ancora una vita :-))))))
      p.s.
      sono i metalli che hanno piegato me...

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    5. Anche le mie mani da 35 anni si danno da fare, nel mio mestiere di imbiancatura, soprattutto per le migliaia di chilometri di pareti, di ferro e di legno che ho carteggiato e che ancora dovro' fare almeno fino ad 80 anni, visto che per quelli come me la pensione non arrivera' mai XD. Ma credo che le mani si rovinino, oltre che per predisposizione, anche per i tantissimi bending che in tanti anni uno profuisce, specie se si insiste con posizioni scorrette e si baypassano tecniche di riscaldamento e cosi' via.
      Dicevo del Dvd didattico perche' l' ho visto su Youtube e direi che le posizioni sono esatte; il pezzo e' davvero bellissimo.
      Devo ringraziarti, perche' dopo aver visto questo mi e' venuta una grande voglia di vedere di nuovo tutti i video del Grande Reverendo!
      Non so quante decine di volte oggi ho riascoltato Hesitation Blues e Candyman...Il R. Gary Davis era straordinariamente unico e credo che sulla faccia della terra non ci sara' mai piu' nessuno come lui...Gli emuli purtroppo mi annoiano, Stefan in primis :-D

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    6. NB. Stefan Grossman, naturalmente, non tu, Stefano, eheheh...meglio predisare XD

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    7. Gary Davis è sicuramente unico , ma Grossman non è un emulatore , piuttosto un insegnante/divulgatore , per questo lo apprezzo tantissimo . Il suo lavoro ha portato miglioramenti a tanti chitarristi curiosi e inoltre come maestro è chiaro e semplice . Io ho usufruito delle sue lezioni di "seconda mano " , ci andava il mio amico quando viveva ai Castelli Romani . Poi ristudiavamo le audiocassette insieme a casa sua . Senza Grossman e il mio amico forse non sarei un chitarraio acustico , lo ammetto senza problemi.

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    8. Si, no, lo so, Stefan e' davvero simpaticissimo e davvero e'stato il messia della chitarra country-blues, sia come libri, manuali, Dvd, videocassette, sia soprattutto con la sua persona, mettendosi in gioco ad angolo giro! Questo e' fuori dubbio ed in questo sara' sempre unico anche lui, non ci piove; intendevo dire che lui, o Woodman e tutti coloro che son venuti dopo, come Fahey, Van Ronk, Basho...insomma tutti quelli del Revival, non mi hanno mai emozionato, ne' hanno mai suscitato grande interesse in me, come invece lo hanno fatto i grandi che hanno essi stessi riscoperto: R. Gary Davis, M. John Hurt, Hopkyns, Son House e tutti quelli che occupano un posto d'onore e non, nei tanti libri delle varie edizioni targati Grossman!

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  3. Ebbravo Stefano! Suoni un sacco di pezzi che mi sarebbe piaciuto imparare tanto tempo fa, ma sono sempre stato troppo pigro per tirarmeli giù ad orecchio dai dischi, di tablature c'era poco in giro e internet ancora era da venire.
    Ho cambiato in questi giorni le corde sulla mia Simon & Patrck, ho sperimentato per la prima volta le Elixir Phosphor bronze: mi sembra di avere un'altra chitarra con più armonici, più sustain, maggior dinamica e definizione, meravigliose!

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    1. E una vita che le cerco, ma trovo solo e sempre quelle al bronzo, tu dove le hai comprate, in negozio oppure online?

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    2. Lo so Beppe che abbiamo un background di ascolti molto simile , e ne sono felice perchè so che puoi capirmi eheheheheh Per imparare nuovi brani c'è sempre tempo , e oggi YT aiuta molto. Voglio provare anche io queste elixir p/b, ma come dice il buon Mimmo qui a Roma sembrano introvabili...

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    3. Le ho comprate in un negozio di strumenti musicali, e avevano solo le phosphor bronze. Mi hanno impressionato parecchio, come ho scritto sopra, l'unico neo è che le trovo piuttosto dure. La prossima volta provo a prendere le 011 ...

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    4. Nel corso della mia vita chitarrevolissimevolmente acustichevole le ho acquistate solo tre volte e tutte le volte mi dannavo perche', soprattutto il Re, si sfilacciavano i bassi e soprattutto mi facevano male i polpastrelli come nei tempi antichi e primigenii...Inoltre mi danno fastidio ai denti e alle orecchie! Oltre che...al portafoglio, ahahah. Con il prezzo di una muta mi compro tante di quelle Martin che sto bene per un pezzo! Ma natiurellement, disputmutandum non ti sputazzalleminfacciamahahahah!!!

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  4. bellissima versione ste! Jorma Kaukonen è uno di quelli dell'altra parte dell'oceano che mi hanno regalato la scintilla della chitarra acustica. l'ho seguito nelle varie peregrinazioni - jefferson airplane, hot tuna etc., e ancora ne ho di materiale da scoprire (e da tirar giù sulla chitarra!)

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  5. Non so perchè ma non mi fa rispondere al tuo commento Andrea...vabbè , è lo stesso ! Solo per dirti che c'è stata talmente tanta roba uona in passato che qualcosa ho perso ed altro dimenticato . Questa per esempio davvero non ricordavo neanche di averla imparata . E quanto altro dovrò scoprire o ricordare ? Bella domanda , stay tuned :-))))))))

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  6. Finalmente posso ascoltare con calma. Molta ma molta calma! Ieri mi hanno fatto un intervento chirurgico programmato da tempo (un paio di ernie da rattoppare) e oggi mi aggiro per casa come un bradipo. La tua performance mi ha riportato alle sane abitudini dei cookers, sono proprio a casa! :D
    Tra l'altro è un pezzo che ricordavo anche se non sono stato un seguace di Jorma. Bella prova Stefano! E bella prova anche della tua vecchia Aria in laminato (laminato... pips... pips... :D).



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    1. Mi domandavo che fine avessi fatto... dai , con il tuo fisico tra tre giorni tornerai a ballare il tip tap ;-P Detta la tavanata del giorno , veniamo al video : la mia vecchia Aria mi lascia sempre di stucco.Magari la dimentico appesa al muro , magari non gli cambio spesso le corde e magari ultimamente gli preferisco qualche new entry. Però appena la riabbraccio lei non delude mai , anzi , stupisce ! Che dire , probabilmente è il mio antidoto alle pips , perchè resto talmente spiazzato che penso : ma chissnefrega , suona bene e ciò basta. Però......:)

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    2. Insomma, caro Stefan (o) e' cosi' difficile accertarsi se il topo e' in abete massiccio o laminato?!? Ho letto anche l'articolo relativo, nell' angolo delle pippe e mi sembra strano che non si possa appurarlo. Le mie chitarre le ho esaminate una per una e mi accorgo subito se lo sono o meno, specie se la finitura e' trasparente. Questo dal punto visivo, per quanto riguarda il suono, a mio avviso dovrebbe essere ancora piu facile!

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    3. E' in laminato , ma il dubbio alimenta le pips e ci piace giocarci sopra...che vuoi farci , siam fatti così !

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    4. Ho letto da qualche parte, mi sembra sul topic Massello/Laminato, che la tua Aria ha il n. 9230. Leggendo la vetusta etichetta nella buca della mia 12 corde, sempre una dreadnought Aria made Japan, ho letto il numero (model, ma secondo me si riferisce al numero di serie) n. 9024.
      Ora, leggendo da qualche parte in rete ed eudendomi in parte sulla logica dei numeri di serie, ne arduisco che la mia sia uscita dagli stabilimenti Aria nella 24esima settimana del 1990. Sbaglio?!? Qualcosa non mi torna, perche' se la tua e' del 1977, e in quella decade il sistema di numerazione era differente, forse il tuo numero seriale, 9230, vuol riferirsi ad altro, visto che secondo la logica le prime due cifre dovrebbero essere 77, anche se pare che nella prima meta' della decade dei '70 non ci fosse ancora nessun numero.

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    5. Nella buca l'etichetta recita Model 9230 , se sia poi il modello o il numero di serie non lo so. Quello che so di sicuro ( o quasi ) è che la comprai tra la fine del 77 o l'inizio del '78 , e di questo sono sicuro perchè partii per il militare e avevo gìà la mia Aria a casa.Su come catalogano le chitarre non so niente , la ricerca sul web me la fece jebstuart ai tempi di Accordo e li trovai la pagina del catalogo Aria con le specifiche e la conferma che l'anno , mese più mese meno , è quello. Certo , tra fine anni 70 e anni 90 ce ne passa di tempo , qualcosa non torna :-)

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    6. A parte l'interesse storico di queste indagini, per rispondere alla domanda "laminato o massello?" basta guardare il bordo della buca.

      Venature del top perpendicolari al bordo = massello

      [img]http://i66.photobucket.com/albums/h247/larryoasis/DSCN0397-1.jpg[/img]

      [img]http://i143.photobucket.com/albums/r144/4444james4444/IMG_4334.jpg[/img]

      Venature non visibili o "a panino" = laminato

      [img]https://www.gearslutz.com/board/attachments/so-many-guitars-so-little-time/557767d1462792606-solid-wood-vs-laminate-etc-guitars-img_7434.jpg[/img]

      [img]http://www.lutherie.net/plywood.top.closeup.jpg[/img]

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    7. Si, infatti questo e' stato sempre molto evidente, Perry! Cioe' il fatto che la tavola massello finisce nella buca a forma di imbuto, gradualmente e le fibre continuino di conseguenza, mentre nel caso del sandwich e' evidente la separazione dei due piallacci esterni dal compensato interposto. Nelle mie chitarre la vedo benissimo la differenza. Quello che piu' mi brucia e' vedere che la tavola in cedro della mia chitarra classica Juan Estruch made in Barcelona, anno '89 (data peraltro del mio matrimonio), sia un evidente laminato, proprio per l'evidenza delle caratteristiche mostrate nell' ultima foto da te postata. E pensare che ha dei bassi che suonano il doppio della mia Morientes, altrettanto spagnola ma in abete massello, la tavola. Anche la Sigma Dr28 si vede che e' massello, mentre il prototipo Eko Piccola Mia di Varini di cui parlo in altro post, pur essendo massello, non mi piace come suona, forse dipendente anche dalle fasce della cassa che sono ridimensionate rispetto ad una vera Dreadnought.

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    8. Infatti l'indagine alla buca conferma il laminati , anche se non è così chiaro come i tuoi esempi Mirco . Vabbene la presbiopia galoppante , ma anche con gli occhiali do al laminato il 99% di probabilità .Resta quel 1% che neanche Max , quando venne a casa mia , riuscì ad acclarare . Diciamo che un po' ci marcio , ma in fondo non è che mi interessi più di tanto in questo caso , visto che non la devo vendere e che comunque assolve a pieno il suo lavoro da 40 anni. Giusto un pour parler. O pour pipper :-)))))))

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    9. https://www.reference.com/hobbies-games/identify-manufacture-date-aria-guitar-bade582f30ae57c#

      Questo e' il link da dove, tra gli altri, ho desunto l'anno di origine della mia.
      Anche il cartiglio della mia Aria recita Model 9024. Ricordo che un paio d'anni, o forse uno, prima di nascere mio figlio, quindi nell' 89, 90, chiesi al mio negoziante se fosse possibile avere una 12 corde senza sborsare 500, 600 mila lire e lui mi fece vedere quell' Aria di seconda mano, che evidentemente qualcuno aveva portato per venderla: La presi per 200mila lire.
      Se il 1990 e' esatto la mia non era tanto vecchia, allora, anche se ora ha circa 27 anni. Se riesco a fare le foto, postero' il cartiglio sito nella buca. AHHH!!! che belli questi cartigli cosi'' vecchi e logori! Eheheh :-D. Altro che queste nuove cineserie targate anni 2000...XXD Ahhh, il vinteig...(o si dice vintajjjj...? , vabbe', va'..Aahhh, questo vecchiume....eheheheh)

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    10. Caro Stefano, per sentire se la tavola e' massello o meno puoi farlo anche al buio :-) E' sufficiente passare le dita sull' orlo della buca, cosi' te ne accorgi subito della differenza.

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    11. Naaa, preferisco il brivido del dubbio , le certezze creano Mostri !!!! :-))

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  7. Complimenti Stefano, playing, corde e ripresa hanno creato un ottimo mix!

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    1. Grazie Jacopo , ce la mettiamo tutta. O quasi...:-))))))

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    2. Ti ho scritto un messaggio sul tuo account YouTube per contattarmi, non so se hai visto. Buona giornata!

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    3. vado a vedere , grazie :-)

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    4. Non lo vedo... ti ho mandato un messaggio via Accordo con la mia mail , vediamo se ci riusciamo :-))))

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    5. Trovato !!!! Ora ti scrivo...

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