Come sapete già ,
l’Aria è stata la mia prima chitarra seria , pagata nel 77 o 78 ( la memoria
vacilla ) 180mila lire , uno sproposito calcolando che con i primi lavoretti
finita la scuola ne guadagnavo di meno in un mese ! E con il senno del poi ,
alla luce delle sue specifiche ( all laminated ) , direi che allora spesi più di quanto ho pagato oggi la walden tutta massello. Altri tempi , certo , anche per
le chitarre. Comunque l’Aria suonava benissimo ( e lo fa ancora oggi dopo quasi
40 anni di duro lavoro ) e mi accompagnò alla scoperta del fingerpicking , nei
primi concerti e in tutte le altre occasioni dove serviva una sei corde . Prima
avevo avuto qualche classica da due soldi , poi una melody dreadnought con un
action tale da poter infilare l’intera mano tra corde e tastiera al 12° tasto ( a saperlo che cos'era l'action !!! ).
Quando cominciai a trasportare sul nuovo acquisto i rudimenti di arpeggio che
avevo cominciato a studiare , mi sembrava di correre su di un tappeto dopo chilometri di deserto roccioso a piedi
nudi , e le cose risultavano più facili e più appaganti. Dal ritorno dal
negozio al primo brano scritto con Lei ,
passarono si e no tre giorni . Erano tempi di impegno , di idee , slanci ed
entusiasmi giovanili che oggi mi sembrano così lontani e impensabili tanto da
dubitare fossero veri. Ma lo erano… e il primo pezzo parla di quei giorni , o
meglio , dell’infatuazione che avevo per quelle idee che mi facevano sentire
vivo , partecipe di un cambiamento epocale , sentirsi protagonisti di una
svolta decisiva che appariva imminente. Svolta che poi mai avvenne , anzi , ma che comunque segnò
indelebilmente anche gli anni a seguire. Comunque , ricordo che non volevo fare
la solita canzone impegnata di protesta , diretta , sanguigna , ma molto
retorica. Mi approcciai allora in maniera differente , sia nel testo che nella
musica. Le parole risentono dell’ingenuità propria di un non ancora ventenne
con poca esperienza ma tante letture. La musica cercava , in un abbraccio
gigante , di unire quello che ascoltavo e mi piaceva ( tanta roba , forse
troppa da infilare in una canzone) : cantautorato italico e non , fingerstyle e
progressive ,rock e blues , insomma volevo tutto , e subito , come negli slogan
che intonavamo nei cortei. Questa canzone non ha praticamente mai varcato la
soglia di casa mia , tranne forse un paio di accenni alla ragazza di turno o un
paio di improvvisazioni con gli amici fidatissimi. A lei tengo tantissimo , la
mia prima volta , ma un po’ me ne vergogno , così piena di me , di quello che
ero e , in fondo , di quello che sono diventato.Forse anche per questo ho tentennato nella condivisione... Musicalmente è monotona e
ripetitiva ma ai tempi alcune posizioni , che credevo inventate da me , mi
sembravano valide e innovative . Il testo è lungo , tanto lungo , ma non ho
voluto tagliarlo ne aggiustarlo perché tale era e avrei fatto un offesa a me e
, in qualche modo , a voi tutti. Giocai sul dire e non dire , equivoci , una
sorta di calembour , e mi sembrò una cosa valida .Oggi , boh , sarà che da
allora troppe ne ho sentite . La voce era tutt’altra , non fumavo e le corde
vocali raggiungevano picchi oggi impossibili , anche se , oggi come allora ,
poco educata , un po’ nasale e piatta . L’arrangiamento… da subito ci infilai
l’armonica , altra inseparabile amica ,che qui per ragioni di tonalità ( ho
dovuto accordare un tono sotto per mantenere la diteggiatura ) non ho messo ,
soppiantata da un simil violoncello , strumento che mi piace da sempre. Il resto rispecchia come me
la immaginavo vestita , magari involontariamente arricchita da quaranta anni di
chitarrismo passionale che non riuscirei mai a mettere da parte anche volendo.Il
basso , ad esempio , c’era da subito nella mia capoccetta , ma di sicuro non
l’avrei mai suonato così , anche se Pastorius già mi affascinava e vedevo oltre
il bum bum bum . Ma accordi ed arpeggio sulla chitarra sono originali , e forse
mi veniva anche meglio quando le mani erano giovani e forti piuttosto che
adesso che devo confrontarmi con artriti
e tunnel carpali . Dentro ci sono tante chitarre , tutte ben distribuite nello spazio da Stefano , che ringrazio davvero tanto per il tempo speso dietro i miei "giocattoli" e le mie assurde richieste. Daltronde l’esperienza e le tecniche conosciute nel tempo nulla possono
se la testa non comanda più sugli arti… Cari cookers , non so se lo
considererete un regalo , ma è con questo approccio che mi porgo a voi , di
tutte queste sensazioni che il pezzo mi smuove probabilmente pochissime
arriveranno intatte , ma se ci si tiene tutto dentro che senso ha aver vissuto
le cose ?
Vivere , sbagliare , sperare , tutto passa e lascia spazi immensi , io ci trovo un senso solo se ne parlo con gli amici. E i cookers lo sono , eccome se lo sono :-)
Termino con la scheda tecnica per i più malati : ho registrato l'Aria con il rode , le altre acustiche con lo schertler , passando naturalmente dalla scheda audio tascam e dentro in cubase . Le elettriche sono sia la strato americana che la tele thinline SX , entrambe collegate alla multieffetto digitech RP500. I bassi sono ben due , perchè per problemi di buzzing ho fatto una traccia con l'acustico e l'altra con l'elettrico , poi Stefano spiegherà se e come le ha usate. Le voci sono state registrate sempre con il rode in flat , gli effetti aggiunti dopo. La "batteria" è stata suonata divisa in tracce , una per i piatti , una per il charly , una per la cassa e una per il rullante . Prima di lasciarvi all'ascolto , vi prego di usare le cuffie , perchè suona davvero in maniera diversa con altri supporti , e il panning di Stefano non ha il giusto risalto . Ciao cookers
Si sente che è una canzone giovanile, è "acerba", ma bellissima, tanto ma tanto progressive, ci ho sentito un po' del Banco del mutuo soccorso, avete fatto un lavoro eccellente Ste&Ste
RispondiEliminaP.S.
Io ancora ti devo mandare una traccia, ma non riesco ancora a mettermi a registrare, idee c'è ne sono tante, dentro sto capoccione tutt'e' trovare un'ottimo 😉
Si , c'è davvero tanto progressive...solo che non so se sarebbe "suonata" così anche allora , o se invece sono state le reminiscenze che ho accumulato negli anni. Chi può dirlo ? Daltronde nacque acustica , e il resto girava solo nella mia testa. Ora l'ho fatta uscire , ma 40 anni non sono bruscolini e il tempo cambia le cose , per quanto mi sia sforzato di restare fedele. E anche la produzione di Stefano , influenzata dalle mie tracce e dal racconto , ci ha messo del suo . Come sempre non sono contento della parte vocale , per il resto invece mi ritengo soddisfatto , gli intrecci di chitarre mi piacciono molto. E' un brano mooolto acerbo , ma se avessi messo mano a testo e struttura non sarebbe stata la stessa cosa... Ciao Mi' , e grazie per aver ascoltato :-)
EliminaMa grazie de che? Lo sai che ti ascolto sempre con piacere, c'avrai pure la voce un po' secca, ma sei intonato e rendi alla grande
EliminaC'è tanta roba, che stefano ha saputo mixare bene, ma non solo note. E' una canzone acerba (viste le circostanze come potrebbe non esserlo?) ma carica di aspettative giovanili ed echi musicali di quel tempo, ben intrecciati. Sono quasi due canzoni in una, con due vestiti differenti nella prima e seconda parte. E' molto figlia del periodo che hai narrato, come sempre con passione, e mi ha fatto l'impressione quasi di un documentario sonoro! E' il suono di un pezzo di storia personale che è però storia di tutti noi. Hai fatto bene a liberarla dal cassetto! ;)
RispondiEliminaAnche troppa storia , c'ho buttato dentro buona parte dei miei ascolti dell'epoca. Quelli che mancano li metto nel prossimo eheheheheh Stefano ha fatto un buon lavoro , di questo sono sicuro ;-)
EliminaCazzo, Stefano! Sei proprio un'artista, un grande artista!
RispondiEliminaParole, musica, arrangiamenti, inserti ed assoli, tutto contribuisce ad un' atmosfera piena zeppa di pathos ed ogni volta che finisce ti viene voglia di riavvolgere il nastro per riascoltare di nuovo.
Ed e' proprio quello che faro'!
Di solito, la sera, quando navigo per siti e cose varie, ho l' abitudine di leggere ascoltando in cuffia uno o due pezzi a rotazione, pezzi o brani che mi si confanno in quel particolare momento o periodo. Beh, credo proprio che mi scarichero' il tuo brano, Stefano, e lo ascoltero' in sottofondo a rotazione, mentre mi tiene compagnia durante le ore di navigazione, pensando agli anni del '77 e del '78 che anche per me sono stati particolarmente signifivativi...
Grazie Luciano , ma artista mi sembra esagerato :-)))))) Infatti per fare qualcosa oggi devo tornare indietro di 40 anni , sembra che la vena si sia esaurita.Sono un artigiano , quello si ( in musica e nella vita )e quindi mi piace fare le cose " a mano" come una volta . Ma tanto il tutto è finalizzato al divertimento e la condivisione , visto che di suonare dal vivo per ora non se ne parla , e la cosa mi manca un po'!
EliminaCiao Ste !! E' un bel pezzo carico e sincero come quei vini senza etichetta che ti stupiscono per la loro fresca e genuina bontà.
RispondiEliminaIo ci ho trovato un po' le atmosfere di quell' Alan Sorrenti che pochi conoscono, quello di "Un vecchio incensiere all'alba di un villaggio deserto".
Avete fatto entrambi un ottimo lavoro, e credimi, hai fatto bene a condividere questo brano con noi, oltre che con la ragazza di turno.. eh eh eh..come dici tu tenere dentro certe cose non va bene, dovrei seguire anche io il tuo esempio..
;-)
Frate' , ti sei superato !!!!! Pensavo fosse troppo di nicchia per citarlo , e invece patatrac l'hai scovato subito. Quando ero gggiovane i finali delle strofe li "gorgheggiavo" alla Alan , in verità una bella rottura ahahahahah Non c'è niente da fare , abbiamo un sacco di cose che ci accomunano . Magari ascoltavi anche la sorella jenny e suoi saint just :-))))))))))
EliminaFino ad Alan ci arrivo, ma con la sorella Jenny non vi seguo più! :DDD
EliminaCerto che ne giravano di personaggi strambi a quei tempi... Sorrenti poi ha cambiato decisamente strada , dagli incensieri ai figli delle stelle : meno fascino ma più soldi . Un grande bluff ? Me lo sto ancora chiedendo :DDDDDD
EliminaEhm.. Jenny era un po' una purga..di lei ricordo solo "Dolci momenti"..
EliminaL'Alan degli incensieri mi fece incontrare uno dei più importanti amori della mia vita..conosco tutti i pezzi dell'LP a memoria e qualcuno lo facevo pure con la chitarra...per lei....
;-)))
Se ci riesco ( ma la vedo dura a meno di abbassarla di 6 toni ) ti rifaccio serenesse , gran bel pezzo !!!!!
EliminaIo la facevo in una tonalità più bassa risprtto all'originale.. poi ho imparato a cantarla bassa sulla tonalità di Alan.. adesso non saprei...
Eliminahttps://play.riffstation.com/?v=dSCJvkHz7Kc
Se Alan Sorrenti era un bluff? Bè... direi di sì! :)
EliminaSarei daccordo , ma come mi spieghi i primi due album ? Magari non ti piacciono , ma erano fuori dagli schemi e credibilissimi all'epoca . Sembrano due persone diverse...magari glili ha scritti qualcun'altro ! Comunque ,io ci cascatti con entrambi i piedi eheheheheh
EliminaLe banche hanno fatto il pieno di ex liceali rivoluzionari, quelli rimasti sono entrati nelle cooperative che adesso sono uguali alle banche! :D
Eliminaanche i giornali
Elimina"Compagno di scuola" di Antonello Venditti, docet...
Elimina(tra l'altro grandissimo brano, forse il migliore di Venditti).-
Embè, proprio una canzone giovanile. Certo che a quella età se ne hanno in testa di pensieri, desideri che si affollano. E quando si cerca di farli uscire tutti il groviglio è inestricabile. Però pensieri e sentimenti veri traboccano perchè tutto era in movimento. Penso in fondo a chi è giovane oggi e al deserto (o almeno così sembra ai miei occhi) che la società offre loro. E mi fa tristezza.
RispondiEliminaBe , sai , la società offriva poco anche allora , la scossa fu proprio ribellarsi allo stato delle cose. Magari poco siamo riusciti a fare ( e anche qualche danno ) ma è sempre meglio di niente.Il guaio di oggi è che pochi fanno qualcosa , mentre molti si lamentano e basta. Forse sbaglio punto di vista , per carità , ma un po' più di impegno non guasterebbe. Da parte non solo dei giovani , che sono comunque il motore del futuro , ma di tutti.
EliminaEccomi qua, sono lo Ste dopo la & di Ste&Ste. Stefano è troppo buono, in realtà il mio mix non ha aggiunto un granché a quello che ha registrato Stefano. Mi dispiace solo che tutti voi non possiate sentire la traccia e le varie tracce come le sento io qui in studio, la compressione MP3 e poi soundcloud penalizzano molto l'effetto finale. Appena ho posizionato le varie tracce in cubase ho potuto subito apprezzare il lavoro fatto da Stefano, sopratutto dal punto di vista dell'arrangiamento. Tre, quattro chitarre per niente banali, ed ognuna ha il suo perché. Subito mi sono mosso perché per posizionare le tracce nel panorama stereo in modo che tutte avessero il loro spazio. Tutte sono tracce importanti, non vi sono tracce secondarie che servono di contorno. Ho iniziato a trattare la voce, reverbero, delay, compressione, eq, un de-esser per le sibilanti, un pelo di saturazione valvolare e un limite per tagliere i rientri in cuffia che si sentivano durante i silenzi. Pulizia dei momenti di silenzio e piccola regolata sulla intonazione, nota per nota sui finali di frase. Ho triggerato il rullante in modo da far suonare assieme al rullante di originale un sample, solo per renderlo più secco e pilotarne il riverbero. Ho compresso equalizzato a bisogna le altre tracce aggiunto rev e delay. A questo punto il basso, come spesso succede, va in conflitto con la cassa. Li ho messi in mid chain (si scrive così?), questa tecnica fa si che il volume della traccia del basso venga pilotato dalla traccia della cassa. Ad ogni colpo di cassa il volume del basso diminuisce mettendo in risalto la cassa. A questo punto la traccia di chitarra distorta nella parte finale risultava moscia. Non potendo e non volendo farne suonare un'altra da Stefano per raddoppiarla, ho duplicato quella che avevo, messa leggermente in ritardo e spostate leggermente verso il centro nel panorama stereo. Per l'assolo di chitarra ho duplicato la traccia, una delle due non l'ho fatta uscire nel main mix, ma l'ho mandata ad un bus effetto (riverbero con un delay molto accentuato) e l'ho miscelata delicatamente a quella originale. Poi un mastering finale con un po' di Equalizzazione, una spruzzata di riverbero, allargato il panorama stereo, valorizzato le armoniche, compresso etc.... Alla fine avrei potuto fare sicuramente meglio :-( . Ascoltata dopo una settimana mi dico "ecco qua avrei dovuto fare così e la mettere in risalto quel passaggio, mettere meno rev, comprimere et.
RispondiEliminaRipeto la canzone mi piaceva, ci ho suonato dietro con l'Hammond per una settimana prima di realizzare come volevo farla. Mi piace l'approccio che ha Stefano con il suonare tutto senza usare campioni o rum maschine che sicuramente lo aiuterebbero. Ma il risultato è genuino, saporito e fa trasparire l'anima di chi suona.
...e naturalmente sale e pepe QB! Un lavoretto da niente! :DDD
EliminaGrande Stefano , il nostro chef dei suoni !!!!! Il lavoro fatto è tanto , per chi ascolta non è così semplice arrivare a riconoscere tutti gli interventi , io per primo. Solo una cosa : ma perchè diavolo non ce l'hai infilato l'hammond , sai come ci stava bene ? Alla prossima non scappi...:DDDDDDDDDDD
Eliminafinalmente, non sono più solo!
Eliminate piacerebbe....;-P
Eliminagrande stefano! pezzo davvero bellissimo, prog sognante, molto evocativo e complesso, di quelli che crescono con gli ascolti. mi piacciono molto gli intrecci delle chitarre e l'uso della batteria, che nella progressione finale esplode davvero alla grande. ricordo che me ne parlasti al tel, l'altra settimana e lo aspettavo. avete fatto un gran lavorone entrambi, bellissimi suoni e produzione molto impegnativa, ma direi che alla fine ne è valsa proprio la pena!
RispondiEliminaGrazie Andre', io e il mio socio omonimo ce l'abbiamo messa tutta. Come diceva una vecchia pubblicità , la potenza è niente senza il controllo : e senza l'alchimia del mixing tutte le mie fatiche a suonare 20 tracce sarebbero rimaste tali . Il prossimo brano lo mixo io , così ve ne renderete conto ( sembra una minaccia:-))))))))
EliminaTutto molto bello. Ecco, questo genere tu c'è l'lhai talmente dentro che per me che non ne so nulla é come se l,'avessi inventato tu. Molto bello il finale con le doppie voce e i suoni dell'elettrica.
RispondiEliminaWow , bello è il tuo complimento "come se l'avessi inventato tu"... si vede che l'ho talmente digerito che oramai mi viene automatico eheheheh Anche se copiato , è il mio stile ;-)
Eliminaquesta mi piace proprio
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