sabato 30 luglio 2016

ancora Effedot


Oggi ho avuto, per un brevissimo tempo, la possibilità di provare le chitarre del brand effedot.  Il tempo non è stato molto, ma ho avuto tra le mani la possibilità di provare la Dread  (D1) e la J1 (credo che J stia per Jumbo). In realtà cercavo la baritona, è da tempo che voglio provarne una... perché alla fine voglio vedere se se vale poi la pena costruirmene una.
Chitarre senza pretese estetiche ( e vorrei ben vedere per quel prezzo), dentro rifinite bene, nessuna sbattuta di colla o altro (alla fine quasi meglio delle Gibson), con quella particolarità delle catene alleggerite con scavi rettangolari. Due chitarre che imbracciarle ti danno la sensazione di avere in mano una chitarra di cartone tanto sono leggere. Il suono non è cattivo se pensi che hai in mano una chitarra da meno di 200 euro, le corde mi sembravano sottili per un'acustica, credo non fossero 0.12 e questo mi ha lasciato un po' perplesso. La cosa che più mi è piaciuta è la misura del nut: 46. Con questa misura i miei ditoni si trovano a loro agio sulle prime posizioni. Se fosse stata pure amplificata l'avrei presa subito, per i miei live sarebbe stata ottima, visto che mal volentieri porto in giro i miei gioielli, men che meno la D18 GE.  Più avanti vi erano anche due Martin da poco più di 1000 euro, nessun binding, manico in multistrato-conglomerato-plastica-carta etc, anche quelle senza amplificazione. Tra le due avrei preso le effedot, suonano uguali, ma ti rimangono i soldi per amplificarle e comprarti un buon amplificatore per acustica.

9 commenti:

  1. Direi che le Martin economiche non riescono a competere con niente e sono un po' un controsenso. A quel prezzo si compra il marchio sulla paletta che, purtroppo, non suona affatto. Sono più che certo che queste Effedot suonino come e anche meglio. Ma ce ne sono tante di chitarre così, robuste, in laminato, da sbatacchiare in giro senza tanti riguardi e che fanno benissimo il loro lavoro.

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  2. Interessante, quindi sono ben fatte, ben suonabili e con un suono discreto. Mica poco per 199€ !
    Ma il top è in solido?

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  3. Nut da 46= fingerpicking perfetto, spero di trovarne qualcuna in giro per provarla, per quanto riguarda le Martin economiche, (si fa per dire 1000€ hanno la coda lunga), per quanto mi riguarda sono come la polpa di granchio fatta con il surimi, non sa ne di crostacei e neppure di pesce

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  4. Cresce la voglia di provarle di persona. Davvero , per quel prezzo , si può pensare di amplificarle magari con quei magnetici da buca che offrono la possibilità di aggiungere un condensatore e , cosa importante , puoi trasferire il tutto su altre chitarre. Così la spesa per il sistema , che forse supera il prezzo della chitarra , non resta collegata alla effedot e non fa sembrare il tutto un controsenso. O no ?

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  5. Su chitarre "da battaglia" ci sono elementi del tutto ininfluenti (per es. le finiture o se i legni sono massello o meno) ed altri che possono fare la differenza (come l'intonazione della tastiera, le meccaniche e la tenuta dell'accordatura). Quanto alla amplificazione se si suona da soli servirà un buon sistema mic-piezo, se si suona in un gruppo va bene qualsiasi cosa, purchè non fischi. Questa almeno è la mia esperienza.

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    1. D'accordo solo in parte.
      Almeno un top in solido ce lo vogliamo mettere? (ma credo che fosse sottinteso).
      Quanto all'amplificazione, vero che se suoni da solo devi avere un suono molto curato, ma anche se suoni in gruppo dipende dalla formazione e da quello che suoni. In un gruppo rock denso di strumenti elettrici ad alto volume dove la chitarra acustica fa strumming ritmico giustamente non mi farei troppe pippe. Ma in un piccolo gruppo acustico una chitarra quak-quak non è il massimo. Vero che la maggiorparte del pubblico non giudicherà il suono della chitarra acustica, ma se la chitarra acustica è "credibile" al pari degli altri strumenti ne guadagnerà di molto il sound complessivo del gruppo, e quello il pubblico lo coglie.

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    2. Per quanto riguarda l'amplificazione, è un po' che tengo d'occhio il nuovo sistema di Heartsound (Fontanot) che promette di amplificare al volo qualsiasi strumento acustico con una resa fedele e senza feedback (la voglia di portarsi la Martin almeno qualche volta ci sarebbe)
      [img]http://www.yourmusiconline.it/images/stories/virtuemart/product/Clipboard011569.jpg[/img]
      Finalmente è in vendita, ma ci vogliono quasi 400 testoni! Troppi.

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    3. Sono della stessa opinione di Mirco, forse anche un po' più estremo, perché se la chitarra è credibile, l'orecchio di chi la suona è appagato, e generalmente quando il ritorno della nostra amata è buono, si tende a suonare meglio 😉

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  6. Ciao, ero alla presentazione delle chitarre , dovo ammettere che per 200€ sono chitarre che suonano e avvicinano i ragazzi al suono acustico con pochi soldi. A settembre dovrebbero arrivare quelle amplificate , staremo a vedere , anzi a sentire la qualità del suono. Parlando d'altro , ho provato qualche volta a suonare con la mia bourgeois con il gruppo ...rock...un disastro! Rientri di basso, batteria ecc...alla fine ho acquistato una Yamaha 3/4 amplificata apx t2 (usata) e ho risolto con 120€.... La chatelier e la bourgeois la tengo x l'acustico quello vero....

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