venerdì 3 giugno 2016

7000 dollaroni...


e ti porti a casa questa bellezza .

Trattasi di una delle novità Martin per l'estate 2016 , la D-1 authentic 1931 . Un bel mix di adirondak , mogano e palissandro brasiliano , paletta slotted e attacco al 12° tasto , niente fronzoli ma quel body quasi slope è intrigante . Qui le specifiche della cas per i più malati :
https://www.martinguitar.com/guitars/limited-editions-and-new-models/d-1-authentic-1931/
Ecco , se ci fosse stata Sarzana magari l'avremmo potuta provare e recensire per bene , mannaggia li pescetti :DDDDDDD

10 commenti:

  1. La chitarra è molto bella la spalla slope mi intriga, solo che la serie D1, una volta, era la linea economica della Martin, ed anche i legni usati, non sono il top della liuteria, se mi fai pagare 7000$ per una chitarra base senza fronzoli, una serie 45 o 42, quanto dovrei pagarla? Se devo essere sincero la Martin sta cominciando ad andarmi sulle scatole, vista anche la qualità che si riesce a reperire in giro, un prezzo del genere avrebbe avuto senso negli anni in cui abbiamo iniziato noi a suonare,quando in giro si trovavano chitarre che erano in suonabili, insomma per come la vedo io, la Martin sta usando la politica del: fatte er nome e va a ruba'!....

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    1. Che dire , non sono un esperto di liuteria , magari se dai un occhiata approfondita alle specifiche dello strumento ( ho messo il link che ti porta alla pagina della D-1 e poi devi ancora premere sulla lente d'ingrandimento ) può essere che adotti qualche strategia costruttiva , che ne so . Resta il fatto che 'ste martin costano un botto , e quelle che piacciono a me anche due botti :-)))))))
      p.s.
      Lo so che si trovano altre chitarre di altri marchi meno imbarazzanti nel prezzo , ma una chitarra con queste caratteristiche non è facile trovarla ( forma , 12 tasti , slotted , legni ecc ecc ) se c'è , fatemelo sapere.

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    2. Un nome fra tanti: Crafter, anche loro fanno una slope, con paletta slotted ed attaccatura al dodicesimo tasto, fasce in palissandro laminato, fondo in massello tavola in abete stitka massello, finitura ambeer, itarsi in abalone (vero) manico in mogano e tastiera in palissandro, ad un prezzo che è un decimo, se non più basso di quello della chitarra Martin in questione, vedi Ste, io non ho niente contro la Martin, ma se una Martin del genere la fai pagare 7000$, vuol dire che una chitarra di liuteria ne dovrebbe costare almeno 15000, ma così non è, è giusto che anche il nome scritto sulla paletta debba avere un prezzo ma di sicuro non dovrebbe, superare il 10% del prezzo reale della chitarra, ed anche il 10% è già tanto....

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  3. 'A Stè, sono più di tre anni che ce l'hai davanti agli occhi tutti i giorni (qui a sinistra e in versione molto più seria!) e ti innamori di questa sciacquetta? :D

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    1. ma io difatti sono innamorato proprio della nostra pinup da prima pagina !!!! Per cui quando ne incrocio una che le somiglia non posso che voltarmi e fischiarle dietro ( senza che mia moglie se ne accorga eheheheheh ). Sciacquetta è poco rispettoso , conosco la famiglia :DDDDDDDDD

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  4. Non liquidatemi cosî una D1 Authentic. Le prime chitarre con forma Dreadnought furono create da Martin ma commercializzate da Ditson. L'anno scorso o poco prima Martin ha prodotto una serie limitata replica della Ditson. Ma la prima produzione D Martin fu proprio la D 1 (poi D18) e D2 (poi D 28). Insomma la madre di tutte le migliori chitarre folk. Chiaro che la forma è allungata e strana, ma le D 12 tasti fuori devono avere quella forma. Il prezzo è alto, ma è praticamente una chitarra di liuteria artigianale. Non ho approfondito questo modello in particolare, ma la serie Authentic è costruita con colla animale, senza trus rod, almeno non è in metallo e non è regolabile. L'unica perplessità, personalmente, è l'utilizzo del legno invecchiato artificialmente, tecnica utilizzata da poco e che mi lascia perplesso, ma per il resto credo che i 7000 dollaroni li valga. Poi è chiaro che paghi anche il nome, come sempre, ma già l'anno prossimo sarà una chitarra molto ricercata dagli appassionati, per cui il valore dovrebbe conservarlo bene. Una chitarra di liuteria dello stesso valore tra un anno vale la metà.

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    1. Non la liquidiamo (a 7000 testoni altro che liquidazione! :D). Però dopo la riedizione della Ditson e della D28 mi sa che Martin stia spolpando lo stesso osso, come ha già fatto con altri modelli storici. Sono modelli da collezione, per pochi, ricostruiti in modo maniacale. Però, dopo le ultime revisioni al suo catalogo, se oggi un "comune chitarraio" vuole accostarsi alla tradizione di Martin, ha una possibilità di scelta sempre più ristretta, a vantaggio di nuove serie sempre più anonime. Lo trovo un peccato.

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  5. Sî, hai perfettamente ragione, Martin ha una politica ptoduttiva stravagante. I modelli più riusciti, vedi D18v -OM 28v per esempio, li mette fuori catalogo e ogni mese o quasi presenta un nuovo modello che può essere molto moderno e ispirato alle Taylor, oppure replica costosissima di una chitarra storica.
    Capisco anche la difficoltà ad orientarsi in un mercato, almeno qui in Italia, nel quale il prezzo medio di una chitarra acquistata è sotto i 200 euro. E bisogna tenere conto che Eko Group è il maggiore importatore d'Europa del marchio. Comunque ci sono valide alternative a Martin, ma il fascino dello strumento in se e del suono inconfondibile che produce rendono queste chitarre un punto di arrivo.

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  6. Non potrei mai fare ingelosire le mie ragazze con una superstar come quella..la lascio a portafogli più consistenti del mio.. con una leggera e sinceramente buona.. invidia..
    ;-)))

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