giovedì 28 aprile 2016

Prince - A case of you (...coccodrillo n.2)

Questa l'ho trovata per fortuna, è il caso di dirlo. Prince che omaggia Joni Mitchell rifacendo una delle sue canzoni più belle e sofferte. Due mondi lontanissimi, eppure... Quanti sanno appropriarsi di un pezzo altrui con questa profondità? Che meraviglia! Si, era un genio.



10 commenti:

  1. Pezzo stupendo.. è vero.. Prince musicalmente era un genio, e penso che valga la pena, per me che ne ho solo una conoscenza marginale, approfondire. Non basta aver ascoltato Purple Rain, Kiss, Cream e qualche altra hit per dire di conoscere Prince.
    Questo brano regala una visione molto diversa dell'artista rispetto a quello in cui erroneamente spesso l'ho identificato..

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  2. Prince è questo , o meglio , anche questo . La sua produzione è molto folta , e sembra abbia lasciato qualcosa come un migliaio di brani inediti in qualche cassetto che qualcuno sicuramente provvederà a snocciolare nei prossimi anni . I furbetti e approfittatori sembrano non morire mai... In questa cover metterei in risalto la sua voce , capace anche in regime di falsetto di colorare incredibilmente i brani . Genio anche in questo.

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  3. Eppure ad un suo concerto (che sembrava più un music hall ambientato in una strada di un qualche quartiere-ghetto di una qualsiasi metropoli americana, compresi ballerini e figuranti), io mi sono annoiato a morte. Ammetto però che luci, lustrini, balletti e coreografie hanno un effetto deleterio sulla mia capacità di ascolto. Mah....

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    1. La predisposizione , a volte , fa parecchio . E poi i gusti , il momento e via discorrendo . Poi , tutto è valido perchè personale :-)

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    2. Hai la mia stessa visione dell'artista, perché mascherare il talento con i lustrini e i mascheroni, quando c'è? Sarebbe come addizionare un in più che non serve a nulla, anzi , spesso la massa si ferma a quell' in più e non va oltre.... Per fare un esempio culinario, e come se in un buon panino con del prosciutto di Parma DOC, schiaffassi delle sottilette di ceddar, e una palata di salse del McDonald.... Magari sarebbe ancora commestibile, ma sfiderei chiunque a riconoscere il gusto del Parma
      DOC.....

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    3. Ma , sai , forse lui intendeva uno spettacolo oltre il solo suonare , non tutti hanno la stessa visione di cosa è "arte" , anche tutto quello che ruota intorno ad uno show può essere studiato nei minimi dettagli. Non esiste solo un palco ed uno che suona seduto la chitarra , questo va bene per alcuni generi e/o per alcuni artisti . Io non giudico , o meglio , mi sforzo ( assai , a volte ) di non giudicare l'apparenza , che per me non conta ma per altri si . E il mondo è bello perchè vario. Se è solo fumo non credo duri molto , ma se c'è anche arrosto , mi gusto tutti e due. Sbaglio ? Bo.....Faccio un esempio stupido : i genesis di peter gabriel , dal vivo , sarebbero stati gli stessi senza le sue maschere ? Ed anche da solo ha continuato con spettacoli molto coreografati , che secondo me ( che l'ho visto ) aggiungono più che sottraggono . E i pink floyd ? Le loro coreografie psichedeliche ed oniriche seguivano la musica passo passo. Potrei continuare , ma credo si sia capito cosa intendo. Ma siamo sempre nel campo del gusto...

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    4. Abbiamo già avuto occasione di parlare di questo aspetto, anche nell'ultimo post su Vasco. Esiste la musica in una dimensione minimale, cioè musica e basta (o quasi!), ed è quella che non è fenomeno di massa o che è strettamente legata a determinati rituali.
      La musica classica, intendo la musica colta del passato, è legata al rituale del teatro, con la gente a sedere al buio, in religioso silenzio, e con i musicisti che quasi annullano la loro personalità con una "divisa" scura (Ma quante prime donne, e quante star e quanta rivalità si percepisce lo stesso!). Poi c'è la musica popolare "di nicchia", con i cantautori "colti", che non lasciano troppo spazio alle apparenze proprio per sottolineare la profondità dei testi e della scrittura musicale (Ma quante prime donne anche qui, e quanti bluff!).
      Poi c'è l'immenso mare pop, che comprende stili diversissimi, che è invece fenomeno di massa planetario, strettamento legato a comportamenti, suggestioni e trasgressioni, e qui la musica è solo una componente di un tutto che è fenomeno di costume ancor prima che musicale. E in questo contesto composito, fatto di tanti fattori extramusicali, è facile prendere abbagli. Ci sono star che sanno interpretare i cambiamenti di costume e li veicolano attraverso una musica banale e poco "aristica" (vedi Madonna), poi ogni tanto c'è il genio che invece fa passare le sue intuizioni musicali attraverso il costume. E' il motivo per cui Prince mi sembrò una vuota icona, ma dietro quell'immagine pacchiana e spesso fastidiosa, e tra tanta roba "alla moda" c'era una cultura musicale vera, capace di selezionare, fondere, sintetizzare e innovare esperienze precedenti con grande originalità.

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    5. Ed è proprio per le sue basi culturali e musicali, così salde, che non sopporto la sovrastruttura scenica che metteva in piedi nei suoi spettacoli, mi sembra che siano stati mezzucci per arrivare prima, e per arrivare anche a chi si fermava al solo spettacolo visivo. È vero che la musica va vista oltre che ascoltata, ma non va vista con gli occhi fisici, ma con quelli dell'anima, inoltre non è dato a tutti arrivare a far vedere a chi ascolta la propria musica, ma è proprio questo il termine di paragone, ( che almeno io faccio), per discernere un artista da un musicante qualsiasi, onestamente, per quanto mi riguarda, ne Michael Jackson, e neppure Prince, mi hanno fatto chiudere gli occhi, per vedere allo stesso tempo la loro musica, malgrado entrambi siano stati due grandi del pop mondiale....chissà, forse non mi piace il pop?

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    6. Mi piace quando si discute di "massimi sistemi" eheheheh
      Dico subito che la mia è una posizione di parte , nei nostri live ultimamente usiamo molto le immagini ( rockinMovies , ricordate ? ) e nel prossimo esagereremo con coreografie ballate e altre trovate . E proprio per questo ne stiamo discutendo da mesi , ognuno con le sue convinzioni e proposte , ma vi deluciderò a tempo debito , ce ne vuole ancora...
      Dunque , Mirco come al solito ha detto cose giuste con le giuste parole ( a me mancano , meno male che c'è lui ) e anche la posizione di Mimmo l'ho capita bene. Ma io sono meno drastico e talebano , non vedo compartimenti stagni tra le arti , che sia musica , pittura , immagini , foto e video ,poesia e teatro , sempre arte è. E che vogliamo per forza dividere tutto ? Se devo ascoltare solo la musica ad occhi chiusi me ne sto a casa e mi metto le cuffie , meno stress per il parcheggio e qualità audio al massimo. Invece , se fatto e pensato bene , uno spettacolo può e forse deve riunire più momenti. Se dovessi venire in un futuro prossimo ad un tuo concerto Mimmo , e oltre a te sul palco , sapientemente illuminato da un professionista , ci sono che ne so , ballerine di danza contemporanea che accompagnano i tuoi brani , oppure un poeta che interviene ad "illustrare" la musica , o meglio dei video , visto che spesso abbiamo detto tutti che i tuoi brani sono delle splendide colonne sonore . E allora non chiudo gli occhi , non voglio concentrarmi solo sulla tua musica ma fruire di qualcosa di più ampio , di uno spettacolo completo. E a questo punto , visto che sono libertario nell'animo , chi decide cosa , come e quando ? Chitarra acustica , violoncello , montale e un video di sorrentino si e le paillets e i fuochi artificiali no ? Il pubblico è vario , e sceglie ciò che gli piace , oppure esplora con curiosità , non importa , il fine è la comunicazione.Per cui non si tratta di pop o non pop , è l'idea di uno spettacolo diverso dalla mera fruizione musicale. Nel centro di cultura popolare ( quindi pop nell'accezione più alta ) ho assistito a spettacoli di bande di organetti o trii da camera che si mixavano a danza o altro , e non erano spettacoli fatti per sbalordire o fare cassa , eravamo 4 gatti e qualche volta , ammetto , ho rimpianto anche le paillettes :-)))))))))

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    7. Il tuo punto di vista è condivisibile, non metto in dubbio che tutte le arti possono essere miscelate tra loro, o per rimanere in tema, direi mixate, però, c'è un però... Un vero artista, prima si fa apprezzare per la propria arte, e poi cerca di incontrarne altre, Prince invece, è partito subito con tutto il contorno, ed ha distolto l'attenzione sul contenuto musicale, almeno per quanto mi riguarda è accaduto questo, per farti un esempio italiano, Renato Zero degli inizi, non mi coinvolgeva più di tanto, mentre ora che è maturato e non si lascia più tentare dagli eccessi del look, mi garba molto di più, eppure canta le stesse cose, ma mentre ora riesco a concentrarmi sui contenuti, prima, mi fermavo all'impressione visiva, chissà forse non sono multitasking e riesco a concentrarmi su un'aspetto alla volta ;-)))

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