martedì 29 settembre 2015

Vi piace?


Si tratta di una jumbo eco-sostenibile del liutaio canadese Jedidiah Wiebe, dotata di tutti gi accessori che mi piacerebbe avere su una chitarra acustica: cutaway, armrest, soundport, tastiera radiale ...
Questo liutaio utilizza solo legni vecchi riciclati e la sua attenzione verso l'ambiente è estrema in ogni particolare costruttivo (addirittura capotasto e ponticello sono realizzati con i palchi dei cervi che raccoglie nei boschi in inverno). Nel suo sito spiega che trova assurdo che i liutai acquistino tavole di legno appene tagliate (contribuendo alla deforestazione del nostro pianeta) per farle poi stagionare per anni nei loro magazzini, quando è possibile ricuperare materiale super-stagionato da mobili, tavole, palchetti, travi di ponti che presentano ottime caratteristiche acustiche.
La Jumbo fan-fret della foto ha il top ricavato da una tavola armonica in abete di un pianoforte vecchio più di 100 anni; fasce, fondo e manico in mogano dell'honduras riciclato da mobili vintage non più riparabili; tastiera e ponte ricavati da un palchetto in copalwood.
Come suonano le sue chitarre? Sul web non c'è  molto, ma se si accettano le registrazioni "gonfiate" di Candyrat, ci sono diversi pezzi di  Spencer Elliott suonati proprio con questa chitarra ...

25 commenti:

  1. [video]https://youtu.be/OnVa9YSjEr4[/video]

    [video]https://youtu.be/ZHVuZy7J2dM[/video]

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  2. Questa è una registrazione un po' meno ritoccata in post produzione (forse):
    [video]https://youtu.be/8C5C20x2Hdo[/video]

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  3. Mi piace , mi piace la filosofia di fondo e mi piace anche all'occhio. Sulla tastiera rasremata ho delle perplessità , ma credo ( dopo aver provato la eastman da ragghianti un paio di anni fa ) che ci si fa l'abitudine e poi sono solo vantaggi . Il suono , anche se condito da post editing e da tutte le cose che ci diciamo sempre sui video tutubiani , mi piace. E' quel suono da fingerpicker moderno , dolce , risonante , forse poco blues e più Moroniano , ma il buon Franco fa dei blues da lacrima , per cui....restando nell'ambito del gusto personale , e parafrasando la Maionchi , il mio è un SI !!!! :-))))))))))

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  4. dalle immagini mi sembra molto gradevole (a parte che non mi piacciono le tastiere chiare), per il resto il messaggio è buono ma tutto finisce lì, i liutai (per un'ovvia questione di quantità) non hanno alcuna responsabilità nella deforestazione, sarebbero gli unici che dovrebbero avere il permesso di utilizzare qualsiasi legno. Le grandi case in qualche nodo ci hanno provato (anche martin se non sbaglio) ma finchè noi chitarromani continueremo con le nostre pips... Comunque gran bella chitarrina e scelta azzeccata, un liutaio deve anche differenziarsi se vuole crearsi un mercato...a proposito, prezzo?

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    1. Sul sito del litaio si parla di 4000$ per i modelli base (cioè senza cutaway, fanfret, armrest bevel, soundport, che son accessori che vanno calcolati a parte, ma non è specificato quanto ...).

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  5. ah, devo dire che la rosetta intorno alla buca è veramente molto bella.

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  6. Filosofia costruttiva molto political correct, anche se come il Gianca, pure io credo che i liutai siano gli ultimi tra i colpevoli. La chitarra è bella, solo la tastiera mi sembra un po' chiara. Ma in questi casi basta una passatina con olio di lino per scurirla.
    Poi, lasciatemelo dire, sul riciclo sono stato un precursore. La mia Stratopallet (fatta in garage dal legno di un pallet nel 2011) è ancora l'unica chitarra elettrica che tuttora uso con i vecchioni del gruppo rock.Ed ha lasciato tante tracce sulla rete....

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    1. Io ti ho conosciuto con la Stratopallet! cavolo...se la digiti su Google ne salta fuori di roba!

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    2. http://www.ecoblog.it/post/9099/stratopallet-chitarra-elettrica-con-i-pallet

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    3. ragazzi , è vero che i liutai sono gli ultimi anelli della catena , ma è pur vero che l'esempio parte sempre dai migliori....:-)

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    4. sto ancora cercando di capire quanti top si ricavano da un buon abete. Se non ricordo male Bob Taylor diceva qualche centinaio. Mica pochi, facciamo pure solo 100 per comodità di calcolo: se sforni quasi 100.000 chitarre all'anno come Martin sono 1000 abeti all'anno, e se aggiungiamo alla lista altri colossi orientali come Cort, Ibanez, Yamaha con numeri di vendita pure maggiori andiamo a un unmero di alberi impressionante!

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  7. Ottima l'idea e l'intenzione, e anche un gran bel prodotto. Uno strumento che è capace di creare atmosfere molto suggestive con tecnica fingerpicking e tapping. Mi piace molto la peculiarità del ponte senza pin, un comodo e facile cambio corde lo gradisco sempre. Le corde sembrano le D'addario da sette euro che monto sulle elettriche, qjuelle con i pallini metallici colorati..
    ;-))

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  8. Condivido sia lo spirito ecologista, e sia il fatto che di legno stagionato, intorno a noi, ce ne e` a iosa, per cui i grandi brand dovrebbero prendere esempio. La chitarra in particolare, mi piace molto, un po` meno la rosetta, non che non sia bella, ma la trovo piu` indicata per una chitarra classica, su una acustica mi piace vedere delle rosette piu` minimali, magari con qualche intarsio in abalone, ma senza esagerare :-))

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  9. ...dimenticavo........ apprezzo molto anche il ponte senza bridge pins, in stile Ovation :-))

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    1. E' da un po' che provo una forte attrazione per le Ovation.. in particolar modo per la Celebrity CE44-4 che potrebbe essere alla portata del mio portafoglio... chissà se un giorno questa attrazione diventerà fatale..
      ;-))

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    2. Juan, mi permetto di darti un consiglio: prendine una usata , e che sia prima del 2004, Fender ha fatto molti danni dopo aver acquisito il marchio Ovation, e a questo punto invece di una Celebrity, potresti puntare più in alto, e cercare un modello ma de in USA, TIPO una Ballander, o una Legend, e perché no?! Una Elite, hanno poco mercato in Italia, e le troveresti a prezzi stracciati, inoltre sono strumenti indistruttibili, nati prima della morte di Charl Kaman, e quindi destinati a rivalutare negli anni :-)

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    3. Grazie del prezioso consiglio Mimmo, l'ho copiato e incollato in un file in cui archivio tutto ciò che mi interessa e rischio di non riuscire più a trovare, anche perchè non c'è nulla di imminente, però davvero se decidessi di aggiungere una nuova acustica alle tre che ho, potrei anche prendere in considerazione il modello di Ovation che hai citato nel commento. Magari se riuscissi a piazzare un po' di pedalame e pedaliere, potrei farci un pensierino..
      ;-)

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  10. Bello strumento! Ma da tradizionalista incallito se non vedo qui e là tracce di Martin o Gibson rimango tiepido :))
    Questa poi è moderna in tutti i sensi, non solo per le soluzioni costruttive, ma anche per sonorità. Riflettevo su una sorta di paradosso: quello che nelle chitarre definiamo "suono moderno" (cristallino, sottile, con molta separazione, molto attacco, poco legno...) si avvicina parecchio alle sonorità del clavicembalo! Vale a dire che il suono moderno della chitarra steel string si rifà a caratteristiche di 300 anni fa... Singolare no? (e forse è proprio quello che non mi piace del suono "moderno").

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    1. ...per dire (con le debite proporzioni!), andate a min 21.15

      [video]https://www.youtube.com/watch?v=pFrWKBakMls[/video]

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    2. Quello che ha decretato la fine del clavicembalo rispetto al fortepiano, poi evolutosi in pianoforte, è stato non tanto il timbro, quanto la mancanza di espressività dinamica insita nel meccanismo stesso di "pizzico" delle corde ... non mi sembra la stessa cosa per quello che definisci "suono moderno" delle chitarre.
      Invece mi viene da pensare che questo tipo di suono sia più adatto alle tecniche esecutive moderne (tapping a due mani, tecniche percussive, abuso degli armonici, accordature non standard con la sesta corda abbassata al Do o addirittura al Si ...).

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    3. Odio a morte la chitarra cosiddetta "moderna". Detesto tapping, accordature aperte e naturalmente anche gli strumenti moderni! Amo solissimamente le Martin di qualsiasi forma (gli esterofili direbbero "shape") e naturalmente tutte le sue imitazioni, che siano Gibson o Crafter o Eko o Stagg o chi caspita piu' ne ha piu' caspita ne metta!
      La cosiddetta musica per chitarra " moderna " mi fa ...ehm ..andare di corpo, ahahah. Preferisco la maniera dei grandi del Piedmont ragtime blues degli annia d'ro e quella dei grandi del Bluegrass (degli annia d' oro...).
      Ovviamente adoro anche lo stile di Tommy Emmanuel, che fa uso molto parsimonioso delle cosiddette tecniche moderne, anche se mi fa la palla quando usa troppi armonici e quando suona troppo svelto (che sembra un pazzoide, ahahah) e naturalmente non mi piacciono le Maton!
      Che volete...son rimasto agli inizi degli anni ottanta, quando Giovanni Unterberger mostrava a tutta l' Italia come si suona la chitarra Fingerpicking. Dopo di lui, in Italia, ll nulla (tranne qualche ridondante pezzo di Riccardo Zappa, vedi ad es. Hermea, da La Camera Incantata).-

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    4. Cacch... dimenticavo di aggiungere che della deforestazione me ne frega altamente! Si uccidono miliardi di animali ogni anno per riempirsi la panza e ci stiamo a preoccupare della morte di milioni di alberi? E 'un percorso naturale decretato dall' uomo e dalle sue esigenze o pseudo-tali. In parole povere quel che sara', sara'...
      Io la chitarra la voglio costruita con legni nuovissimi e vergini! Che me ne faccio di un legnaccio segato da un vecchio ponte di 100 anni sul quale avranno pisciato, e peggio, milioni di esseri pensanti e non?!? O magari estratto dal coperchio di una bara che invece di profumare di legno fresco puzzerebbe di morto stagionato?!? Nooooooo! No ci siamo propto.
      Non ultimo, anche se necessaria a volte, odio la spalla mancante.

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    5. @ Beppe
      certo, la chitarra rimane dinamica, mentre il clavicembalo non lo era. Ma trovo che l'impiego del tapping sviluppi molto l'attacco immediato e il suono sottile, con risonanze spurie date da entrambe le parti della corda premuta che secondo me enfatizzano l'effetto "clavicembalo". Ma anche suonate con tecniche tradizionali, trovo che le chitarre cosiddette "moderne" abbiano un suono sottile un po' clavicembalistico, rispetto alla corposità delle chitarre di scuola tradizionale.

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    6. ...per "sottile" intendo cristallino/metallico (che fatica parlare dei suoni! :D)

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    7. @Perry: si, ho capito cosa intendi. Mi sono fatto l'idea (ma è una mia supposizione), che certe tecniche riescano più facilmente con chitarre dal corpo di dimensioni generose, tipo jumbo. Di conseguenza il suono risulta con bassi molto presenti, alti cristallini e ricchi di armonici e piuttosto scavato sulle frequenze medie, (in pratica agli antipodi del suono di una small body). Poi può piacere o no, ma lì è una questione di gusti: a me non dispiace, soprattutto per una certa tipologia di pezzi.

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